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Autore: Mephistopheles    20/03/2012    1 recensioni
L'entrata ad un club serale di filosofia, estremamente esclusivo, richiede il superamento di tre prove. Ma i pochi che riescono a passarle scoprono che dietro alle apparenze c'è qualcosa di più.
Prima storia del ciclo Metropolys:
« Quello di Metropolys è un universo alternativo, a tratti simile al nostro, a tratti distopico, a tratti fantascientifico. Il colore della metropoli e della vita dei suoi abitanti è il grigio della noia, e i protagonisti delle storie (indipendenti tra loro a livello di trama) cercano ognuno una propria diversa tonalità, qualcosa che animi le loro esistenze e permetta loro di evadere dalla monotonia. Un quadro inquietante, dall'interpretazione oscura e mai univoca, si propone come disturbante rappresentazione di un mondo "underground" specchio della società contemporanea ».
Genere: Dark, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bile nera
VII.



 

Appena finisci il bicchiere, il guardiano te ne riempie un altro. La roba è salata, e non è buona per niente. È un qualche tipo di droga. L'effetto lo senti dopo pochi minuti.
Ricordo che la mia prima volta avevo come guardiano una donna bellissima. Se non dici niente, appena hai finito il bicchiere il guardiano te ne versa un altro. Io le ho subito fatto cenno di fermarsi. « Basta così? », mi ha chiesto, e io le ho detto: « Sì, per favore, sì », perché stavo per vomitare. Se fossi stato attento avrei colto la sua espressione leggermente sorpresa. Mi ha fatto aspettare più di un'ora e alla fine mi ha detto che non ero passato, di riprovare un'altra volta, e mi ha accompagnato fuori.
L'importante se vuoi passare è bere il più possibile. Man mano che ti riempiono il bicchiere, i guardiani contano. Contano quanti bicchieri riesci a mandar giù. E devi essere il migliore se vuoi passare.
Intanto, dopo il secondo bicchiere, la droga inizia a fare effetto. Tutto diventa più nitido. I tuoi muscoli si rilassano, sei in pace col mondo. E tuttavia il tuo cervello viaggia a tutta velocità, come non ha mai fatto prima. Salti da un ragionamento all'altro con rapidità ed eleganza, e ogni azione diventa semplice. È come la cocaina, ma la sensazione di superpotenza non è illusoria e non c'è tutta la parte dello stress e della frenesia. Ti spacca il cervello in due, aprendolo alla comprensione. Ti senti una divinità del Sapere.
Se vuoi passare devi bere più di tutti gli altri. Ne passa solo uno. In caso di pareggio, viene data la precedenza a chi è già stato almeno una volta nell'ultima stanza. Non so come fanno a saperlo, perché i guardiani cambiano ogni sera. È un club veramente molto esclusivo. Se il pareggio avviene tra due nuovi, vengono entrambi respinti. Io queste cose le so per via del mio informatore. Le serate dove c'era lui dopo la “scrematura”, io non riuscivo mai a passare. Bevevo sempre intorno ai sei bicchieri e non passavo mai.
La cosa brutta è che nessuno ti dice quanto bevono gli altri, quindi non sai bene quando puoi fermarti. Devi berne il più possibile e sperare che gli altri facciano un risultato peggiore. Se rovesci o sputi o non ingoi un po' del contenuto del bicchiere, il bicchiere è nullo e il guardiano non lo conta.
La sera della lettera, che il mio informatore non c'è, trattengo la nausea e ne bevo sette per essere sicuro. Dopo la “scrematura” non siamo rimasti in tanti. Lo so perché sono stato tra gli ultimi a portare il foglio, e prima di me ne sono passati pochi.
Così quando tutti, presumo, abbiamo smesso di bere, il mio guardiano sorride e mi dice: « Complimenti, sei stato selezionato. Puoi seguirmi nell'ultima stanza ».




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