Il finale di Mockingjay mi ha lasciata proprio come Katniss, come Peeta, come Haymitch: spezzata, smarrita, sola, disorientata. Scrivere è stata l'unica cosa che mi ha permesso di liberarmi di tutte queste sensazioni, un po' alla volta, per essere libera di ritrovarle solo quando lo desidero nel rileggere o ricordare tutti i personaggi creati da Suzanne Collins. Così ho scritto. Partendo direttamente dal testo dell'ultimo capitolo, per immedesimarmi meglio e per cercare di avvicinarmi allo stile della Collins (così lontano dal mio), ho cercato di ricollegare tutti i flash, tutte le scene che ho immaginato nella mia testa e ho messo insieme questa Fan Fiction.
Spero di darvi il senso di chiusura che io stessa cerco, nel mio lavoro e in quello degli altri, anche se solo in una piccolissima parte.
Buona lettura!
Nota: il titolo si riferisce all'album - e non alla canzone - dei Coldplay. La FF non è ispirata a nessuna delle track dell'album, nonostante queste mi abbiano tutte ispirata notevolmente.

TEMPORANEAMENTE SOSPESA.
“I tuoi capelli.” Sussurrò giocando con una ciocca che pendeva sul mio orecchio sinistro. “Stai meglio con i capelli sciolti.” Prese l’elastico che raccoglieva i miei capelli e lo trascinò fino alle loro punte facendomeli cadere sulle spalle.
Sorrise. Mostrò i suoi denti incorniciati da delle labbra sottili in un sorriso. Fissò le mie e ci si avvicinò con le sue pericolosamente. Vidi una delle sue mani staccarsi dal muro e sentii qualcosa di caldo percorrere la mia guancia delicatamente fino a toccare le mie labbra.
“Carnose.” Sussurrò. “Come piacciono a me.” Sorrise maliziosamente.
Il mio respiro iniziò a farsi sentire lasciando la mia bocca per finire sulle dita di Niall che accarezzavano le labbra.
“Rilassati. Non aver paura.” Passò di nuovo a giocherellare con i miei capelli.
“Come ti chiami, tesoro?” Staccò il suo sguardo dalle mie labbra poggiandolo sui miei occhi.
“S-Sidney.” Balbettai.
Respiravo ancora affannosamente non staccando gli occhi dai suoi. Il suo sguardo da assetato di sesso si trasformò in uno sguardo dolce. Mi rilassai leggermente.
“Color cioccolato.” Fece una pausa. “Amo il cioccolato.” Riferendosi ai miei occhi.
“Il tuo profumo.” Gemette. “Così delicato.”

Lo riconobbi immediatamente.
Zayn.
- Scusa! Non ti avevo visto! -
Alzai lo sguardo e fui immediatamente catturata dalle sue labbra sottili che si schiusero ad abbozzare un sorriso. La pettinatura sbarazzina incorniciava un volto sostanzialmente perfetto e due magnifici occhi, più brillanti di pietre preziose e più profondi e impenetrabili della notte.
- Ciao - Mi sussurrò con la sua voce meravigliosamente sensuale.

" Facciamo una scommessa. " disse Harry risoluto.
" Non mi alletta l'idea di stringere un patto col diavolo, Styles " gli risposi rivolgendogli uno dei sorrisi più falsi che potessi uscire.
" Che c'è Stewart ti spaventi di perdere? " Mi riprese lui con un odioso ghigno in faccia. Non gliela avrei data vinta.
" Parla Styles. "sputai acidamente.
" Tu vuoi conquistare Horan non è così? Io posso aiutarti nel tuo intento. Posso fartelo avere. " Sussurrò a un passo da me con un sorriso in volto degno di chi sa il fatto suo. Ed aveva dannatamente ragione. Era lo stronzo per eccellenza, lui mi sarebbe potuto essere utile.
" Cosa vuoi in cambio? " sospirai con la consapevolezza che mi aveva in pugno.
" Un bacio, Stewart, un semplice bacio. Ma non adesso, ogni cosa a tempo debito." E prima che potessi rispondere si allontanò da me tornando dal suo gruppetto di Vip.
Lo odiavo.

Elisabeth ha perso la sua strada, il padre abbandona la famiglia e lei non regge il colpo.
cosa le accadrà?
ormai ha perso le sue emozioni, ha perso il suo carattere.
tutto viene sostituito dalla depressione.
ma entrerà un nuovo componente in famiglia che sconvolgerà la sua vita.

Olivia, una ragazza di 19 anni, si trasferisce a Londra da sua zia la quale le farà conoscere la famiglia Malik e dove la ragazza darà ripetizioni di italiano a Waliyha, la sorella di Zayn.
Le due diventeranno molto amiche e Olivia conoscerà Zayn, il famoso cantante dei One Direction, nonché futuro migliore amico di Olivia.

Mi chiamo Penelope e ora vi racconterò la mia storia. Preparatevi ad ascoltare qualcosa di tanto surreale che spesso mi chiedo se non sia stato tutto un sogno. Il Titanic era appunto chiamata la nave dei sogni, ma di certo mai avrei creduto che potessi salirci. Tutto cominciò una sera di aprile, il dieci aprile 2012..

Lei è una semplice ragazza diciannovenne che studia e lavora, bella, dolce, simpatica, intelligente e testarda, convinta che quel sentimento chiamato 'amore' non esista.
Lui è il suo migliore amico, capitano della squadra di basket, ragazzo amato da tutte ma innamorato solo di una ragazza: la sua migliore amica.
Lui ha un compito:farle cambiare idea sull'amore.
Riuscirà nel suo intento?
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-Perché non ci provi?-
-A fare cosa?-
-Ad amare.-
-Non esiste l'amore.-
-E se riuscissi a farti cambiare idea?-
-Non ci riusciresti.-
-Sottovaluti i miei poteri, piccola.-

"Torneremo insieme Sophie.
Non so quando né come, ma so di non avere alcun dubbio.
Non potrebbe essere altrimenti. Ho bisogno che anche tu ci creda.
Perché credo in te."
E Sophie crede in Niall, gli crede come non ha mai creduto in nessun altro prima d'ora.
Perché Sophie non è mai stata innamorata come lo è di lui.
Perché il primo amore, quello che ti strappa il cuore e ti lascia senza fiato, è sempre vero

"Non ce la faccio a vivere senza di te."
"Mi servi come serve a Winnie The Pooh il miele."

"Sai, non ti facevo così."-lo guardai stupita dalle sue parole.
"Così come?"-mi chiese, guardando la strada.
"Così..sentimentale."-dissi ridacchiando.-"Ti ho sempre visto come il solito puttaniere che si porta a letto ogni ragazza gli pssa davanti con due tette e un culo da fare invidia."
"Be'.."-sospirò.-"Ho una reputazione da rispettare, anche se certe volte vorrei semplicemente mostrare al mondo il vero Justin, quel ragazzo dolce che ama fare regali alla ragazza che gli piace. Anche se, sinceramente, fare il puttaniere con le ragazze non è male se hai diciannove anni e sei in preda agli ormoni."-ridacchio, per poi passarsi una mano tra i capelli.

Quello che è successo nelle ore successive al parto di Eva

Post quinta serie. Sono passati mesi da quando Marco, ha scelto di partire raggiungendo Maya.
Premetto che è qualcosa di assolutamente strano - assurdo direi - !
E' una one-shot, uscita di getto, sentendo una canzone e ricordando con amarezza quello che era successo. - La mia mente malata, ha prodotto questa roba! o.O -
Ovviamente chi è per Marco e Maya, qui non ha come sempre niente da cercare. - Con tutto il rispetto, ovvio! -
Detto questo, vi auguro - spero o.O - buona lettura!

Avete presente quelle persone che farebbero di tutto per te?
Questa è una di quelle storie che parla dell'amore senza limiti.
Lui preferisce vivere in lei.