In un mondo in cui le persone nascono con il nome della propria Anima Gemella "tatuato" sul dito anulare della mano sinistra, John e Sherlock vivono due situazioni particolari ed opposte. Mentre il primo è costretto a nascondere il proprio nome per non essere discriminato, il secondo ne è totalmente privo.
In modi diversi, entrambi crederanno di essere destinati a rimanere soli.
Finché non si incontrano.
[SoulBond!AU]

Piccola racconta a sfondo angst, incentrata su Vegeta.
#1. Labbro tumefatto, arti abbandonati all’aria, ossa spezzate che scricchiolavano ad ogni strattone.
– Non chiedi ancora la pietà, moccioso? –
#2. Due codini azzurri correvano a perdifiato, voltandosi di tanto in tanto alla ricerca di aiuto. (...)
Sbarrò gli occhi e sobbalzò nel letto.
#3. Fiamme, distruzione, macerie. Dolore.
Avanzava in mezzo a quello che era la sua vita, il passo lento e un ghigno stampato in volto.
Tra le sue mani, un corpo esamine, (...)
#4. Un rivolo rosso. Un sottile rivolo rosso che scorreva lentamente. (...)
Capelli turchesi sparpagliati sul viso, bocca spalancata in un muto grido, arti piegati ed irrigiditi e posizione prona. Bulma.
#5. Sguardo vacuo.
Occhi persi.
Guance umide. (...)
Vegeta dischiuse nuovamente la bocca, serrò tra le dita la terra sotto di sé, inarcò il busto in un violento spasmo.
Poi più nulla.
[Think Angst Challenge]

Un evento apparentemente insignificante modifica l'intera storia di Dragon Ball. Cosa sarebbe successo se i membri della squadra di Bardak avessero aspettato la sua completa guarigione dopo l'attacco subito su Kanassa e se, tutto insieme, avessero intrapreso il viaggio verso la conquista del pianeta Meat? Faranno tutti quanti la stessa tragica fine oppure gli eventi seguiranno un corso differente?

Vegeta e Bulma fratelli da bambini si dovranno separare a causa della natura di Vegeta ma si rincontreranno dopo 22 anni trovandosi diversi nel carattere e nell'aspetto.
Credo che il titolo parli da se ma capirete tutto leggendo la storia
A voi Tarble00.

"in questi giorni ho riflettuto molto e sai una cosa Vegeta?
Non ci ho capito nulla."

Una vecchia leggenda narra di un popolo di donne guerriere …
Donne fortissime, ottime tiratrici con l’arco, donne indistruttibili, donne che odiavano gli uomini e ripudiavano il matrimonio …
Donne che vivevano in una società matriarcale, donne che riuscivano a governare in modo saggio da sole, donne che, per riprodursi, si limitavano ad accoppiarsi con schiavi che poi uccidevano …
Queste donne erano le Amazzoni.
Il loro era un popolo che andava avanti da millenni, sempre forte e prospero, mai una sconfitta in battaglia, mai una perdita territoriale.
Ma una giovane amazzone stava per cambiare il loro destino …
Su di essa gravava una profezia che, se avverata, avrebbe portato al totale sconvolgimento di quel popolo guerriero …
Volete saperne di più? Non vi resta che leggere :)
***MOMENTANEAMENTE SOSPESA*** causa problemi del computer, questa fanfiction riprenderà tra qualche tempo, ma giuro che non la lascerò incompleta ^^

Tiro fuori il telefono e lo sblocco.
Aspetta.
Lo blocco e guardo il display.
Sicuramente non avevo come sfondo Justin Bieber e Selena Gomez.
Lo sblocco di nuovo e vado a controllare i messaggi.
Ho scambiato il mio telefono con una ossessionata con Justin? Perfetto.
Selena, Scooter, Chaz, Christian, Taylor, Fredo.
Vado a vedere le foto.
Justin, Justin, Justin, un cesso, Justin, un braccio, un gufo.
Decisamente non è il mio telefono.
Grande.
Ho il telefono di Justin Bieber in mano e l'unica cosa che sono capace a fare è andare a vedere se tiene foto di se stesso nudo.

Il Sommo strapazza troppo Kibitoshin: qualcuno, preoccupato per le sorti del ragazzo, decide di intervenire e dare una lezione molto speciale all'anziano Kaioshin.
Questa è la mia prima fanfiction ed è ispirata al Canto di Natale di Dickens (ma non è ambientata a Natale), accetto critiche e suggerimenti. Buona lettura
Dal capitolo 1
"Sono stato mandato da qualcuno che, a differenza tua, si preoccupa per quel Kibitoshin" disse Cell: "Tra poco alcune persone verranno qui per parlarti di quel ragazzo che ha avuto la sventura di doverti sopportare".

La piccola Bra deve andare a letto e aspetta il suo papà perchè vorrebbe tanto ascoltare una favoletta... ma voi ce lo vedete Vegeta a leggere favole?... Beh... ecco cosa succede!

Una grande guerra che dura ormai da anni,due principi, Bulma e Vegeta; due nemici, cosa ne uscirà??
Il loro amore trionferà lo stesso nonostante l'abisso che li divide??
leggete e scopritelo!!!!!

Serie Silver
Durante un viaggio di spedizione scientifico per lo spazio, Bulma si imbatte nei pericolosi saiyan, guerrieri che stanno conquistando la galassia. Rapita e umiliata viene fatta prigioniera e sfruttata per le sue brillanti potenzialità. Ma un giorno il suo intelletto le apre una nuova strada, una via che la porta dritta dal suo carceriere dispotico, e allora un nuovo e illecito legame fiorisce di aculei affilati: Bulma diviene vittima e Dea al contempo, Vegeta aguzzino e amante... Ma sui protagonisti grava il peso di un destino avverso...

Freezer comanda, Vegeta obbedisce. Così, il principe dei Sayan finisce sulla Terra con il compito di recuperare dei soggetti geneticamente modificati chiamati Alfa. Freezer vuole l'immortalità e Vegeta sa benissimo di doverlo anticipare. I problemi però non sono che all'inizio, perchè nel sottosuolo qualcosa si muove... ed è estremamente letale. *Ai miei personaggi darò forma quasi reale. I contenuti sono forti e saranno introdotti due personaggi di mia invenzione. cit. Tutte morivano. Nessuna tornava indietro. Quando l'essere della terra - di - sotto arrivava, le femmine potevano solo pregare di non essere portate via.
Tra le sue braccia però, ogni paura si dileguava. Lui la stringeva a sé, e lei si addormentava cullata dal calore della sua pelle. Avrebbe dato ogni cosa per restare avvinghiata al suo petto per sempre. Ma sapeva che era un'illusione...

« È una citazione » rispose: « più o meno ».
Chiuse gli occhi e affondò completamente nel materasso.
« Perché sono un lupo » disse dolcemente. « Non ha occhi un lupo? Un lupo non ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non s’alimenta dello stesso cibo, non si ferisce con le stesse armi, non è soggetto agli stessi malanni, curato con le stesse medicine, estate e inverno non son caldi e freddi per un lupo come per un umano? Se ci pungete, non sanguiniamo? Se ci solleticate, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? Dunque, se ci offendete e maltrattate, non dovremmo noi pensare a... vendicarci? ».
Rimase fermo nel silenzio che seguì, mentre le mani si John gli accarezzavano tranquillamente il petto.
« Il Mercante di Venezia » disse finalmente John.
« Sì ».
[Werewolf!AU][Traduzione a cura di Yoko Hogawa]

“Cazzo Malfoy, ma non hai proprio niente da fare? Non potresti, che ne so, lasciarmi in pace?” chiese il moro affranto.
“Non lo so, Sfregiato. Perché dovrei trovarmi qualcos’altro da fare, quando prendere in giro te è così divertente? E poi scusa, ma non ti accorgi che offro un servizio alla comunità?” rispose il biondo beffardo.
Harry decise di dargli corda, sperando che ci si impiccasse “E sentiamo Malfoy, che tipo di servizio socialmente utile sarebbe?”
“Ma non è ovvio? Io sono qui per sgonfiare un po’ il tuo ego smisurato, Potter! Se non ci fossi io, a quest’ora galleggeresti a due metri da terra” sghignazzò per la propria battuta, mentre Harry lo guardava piuttosto scettico.
“Aha. A nome dell’intera comunità magica, ti ringrazio.”
“Ah Potter, da quando parli a nome di tutti noi? Evidentemente non sto facendo bene il mio lavoro.”
“Magari perché è un lavoro troppo pesante per una persona sola.”
“Non dubitare delle mie capacità, Sfregiato. Io posso rendere la tua vita un vero inferno. O un paradiso. Devo ancora decidere, in effetti.”
[Come proposito per il nuovo anno, giuro di impegnarmi a scrivere introduzioni migliori >.>]

Odio le introduzioni...! In ogni caso questa è una fanfiction PitchXJack ed è stato DOVEROSO scriverla. Sensuale come sempre, datele almeno una chance :)
"Immerso in questi ragionamenti Jack quasi non si accorse che Pitch lo aveva raggiunto: era così naturale sentirlo inginocchiato dietro di sé, così conforme alla situazione sentire il suo braccio cingergli la vita e la sua mano poggiarsi sulla propria spalla, così giuste le parole con cui lo invitava a non protrarre la sua sofferenza inutilmente. Si abbandonò completamente all'altro, che lo strinse ancor di più a sé, aderendogli alla schiena; avvertì sottili spire di sabbia magica risalire lungo il petto, e non si oppose: era quanto di più simile ad una coccola che avesse mai ricevuto in tutta la sua lunga esistenza."