[Gangsta. ]
[Gangsta]
In fondo cosa importava? Lui aveva con se il suo fidato Nicolas e la bellissima Alex che tanto gli beava la vista e non solo.

Ukoku e Komyo. Il loro sentimento e i le loro sensazioni sublimi all'interno di Flash che faranno parte di una raccolta. Questa sarà dedicata alla Luna e all'Oscurità.

Oltre ogni sguardo c’è sempre un ricordo fatto di leggerezza e sogni, laddove i colori sanno essere più brillanti e vividi, così come le immagini e quelle metafore di vita che possono solo essere rincorse fino alla fine dei giorni.
#Koryu: Turbinando lontano, poté solo seguirle con lo spirito.
#Gojyo: Sarebbe stato forte, sì, la camelia più bella che avesse mai visto, in quel piccolo ammasso di fiori dietro casa.
#Gono: Eppure, le sue mani sporche di sangue non avrebbero più potuto stringere a sé nessuno.
#Goku: Improvvisamente, sul mondo era sorta una stella che molti avrebbero chiamato errore, eresia, addirittura abominio.
#Ken'yu: Bambini, matti e solitari.

Un'altro volta pensieri dedicati a Kenren, ma questa volta in veste di soldato immerso nei suoi ideali e nella sua illusione che non vuol abbandonare per la soppravvivenza del proprio animo e l'animo di chi ancora non ha coraggio ne voce di farsi avanti.

Nagisa non ha sonno, Nagisa vuole parlare. È tardi, saranno le tre di notte e fra poco dovranno svegliarsi – ma lui non sta dormendo! – per iniziare un nuovo giorno di allenamento, ma Nagisa non riesce a dormire.

Raccolta di poesie ermetiche sui personaggi, dove, con poco vengono messi in luce i vari aspetti del loro essere.

Sulla lenta scia sanguinolenta, ondeggia amara quest'indegna solitudine.

Nella ricerca di qualcosa ci si perde e ci si ritrova sempre, anche dopo secoli, nel vortice dell'universo, tutto torna, come una ruota.
Cosa accadrebbe se attraverso dei sogni, che persuguitando le notti dei quattro giovani, venissero a sapere del loro precedente passato?
Un viaggio attraverso l'avventura, del corpo, nel sentimento e dell'anima.

Feliciano, all'oscuro dei piani di suo fratello Lovino, viene condotto in un campo di sterminio dallo stesso Ludwig; questo, con l'intento di estorcergli delle informazioni, si troverà faccia a faccia con il suo amico, sicuro di vederlo cedere.

Il nulla e il vuoto possono straziare l'anima di chi li prova. Vivere un'esistenza alla ricerca di un qualche calore che possa riscaldare e farci sentire indispensabili. Gojyo ha provato e prova questo dolore, c'è qualcosa che lo tomenta, qualcosa che non gli lascia mai scampo come un cappio alla gola, qualcosa che si risveglia violentemente sempre dopo un veloce atto sessaule, sentendosi così sempre più solo.

(Ken'yu x Komyo)
" Ti ho fatto male?"
Una voce arrivò dal nulla, ma lui sapeva chi era, era il monaco che gli aveva parlato quel pomeriggio, quello che lo aveva fermato e quello che gli aveva lasciato i segni, lo stesso monaco che gli stava parlando in quel momento, al di fuori della cella, poggiato contro quella parete.
"La tua forza è stupefacente"
Il suo tono di voce era apatico, stava rivolgendo lo sguardo verso l'esterno anche se non figurava nessuno al di fuori delle sbarre. Persino parlare probabilmente lo annoiava, o meglio lo avrebbe potuto annoiare dopo non molto, ma stava parlando con Komyo e questo, forse, lo ridestava.

“Voglio scappare da qui, fingere che per un attimo siamo nella nostra città, nel nostro paese, lì, in mezzo a quella strada dove ti trovai mezzo morto e dove ti raccolsi, sotto una pioggia torrenziale come questa.”
“Perché?”
“Perché ti devo parlare.”

Spesso, le storie sanno essere abbastanza controverse; dipende da chi le legge, dal tono di voce con il quale vengono narrate e, perché no, forse anche dalle immagini che si creano nella testa di chi ascolta.
[...]
Penso alle sue labbra morbide, a quel bacio leggero che mi ha dato prima di salutarmi; ricordo il modo in cui, con le lacrime agli occhi, ha cercato di sorridere ugualmente – non posso fare a meno di arrossire, che sciocco!

“Un ragazzo biondo? Sì, si è preso una camera di sopra, dopo aver ordinato una birra. Non aveva una bella cera e non ce l’hai neanche tu. È tuo amico, per caso?” (...) “Vi ho visto discutere fuori. Senti, ti do la copia della chiave solo se mi assicuri che non vi mettete a fare casino nella mia locanda.”
Gojyo fece un sorrisetto malizioso, alzando le sopracciglia: se la questione si fosse risolta come sperava sarebbe stato Sanzo a fare molto rumore.

Una speranza, unica e sola, che nonostante tutto non lascia chi la abita, forse perchè è solo sepolta, ma non se ne è mai veramente andata.
Una forza ritrovata, nei tormenti dei giorni e dei pensieri, che come un mare melmoso dilaniano l'anima.