"Alla ragazza seduta al tavolo in fondo alla biblioteca: La prima volta che ti ho vista piangere ti ho quasi chiesto cosa stesse succedendo. Poi ho visto che stavi leggendo un libro e ho realizzato che stavi piangendo proprio per quello. Ho pensato che a me non era mai capitato di emozionarmi tanto per qualcosa. Così mi sono interessato. Ho iniziato a leggere quel libro e indovina un po'? Ho pianto anche io. Ecco com'è iniziata. Ogni volta che vengo in biblioteca tu sei lì. Sempre al solito posto e sempre con un nuovo libro. A volte sorridi, o scoppi in una risata fragorosa o piangi di nuovo, e quando lo fai guardo il libro che stai leggendo ed inizio a leggero anche io. All'inizio si trattava solo di questo. Ma poi ho iniziato a rendermi conto di quanto tu sia bella. Non bella in modo convenzionale, ma dio. Quando sorridi il tuo viso s'illumina in modo incredibile. Vorrei che mi notassi. Seduto qualche tavolo dietro di te a leggere il libro che tu stavi leggendo un paio di giorni fa. Vorrei che mi sorridessi, perchè io non ho il coraggio di parlarti. Un giorno di questi però giuro che ci proverò e ti chiederò cosa stai leggendo, e forse tu mi risponderai con uno di quei meravigliosi sorrisi ed inizieremo a parlare dei libri che abbiamo letto. Ma fino a quel momento, grazie per i libri che mi hai consigliato. Li ho adorati. Con affetto. Il ragazzo seduto tre tavoli dietro di te."