Kim Kibum, 21 anni. Vivo a Seoul, da solo, in una casa non molto grande.
Lavoro in un bar, sopravvivo come meglio posso.
Ho un particolare problema: Cerco di far uscire il dolore che mi porto dentro, provocandomi altro dolore.

Dopo un party, c'è un video. I loro ricordi possono scomparire, ma non il video.
E si sa cosa si dice:
"Quando sei ubriaco.... tutti i tuoi più profondi desideri vengono a galla."
[Dal Primo Capitolo]
"Allora, questo è MC Dongho e stiamo filmando il nastro segreto dei Kim!" Dongho riprovò ancora, tentando di fare un espressione seria ma fallendo immediatamente. "Ahah, non proprio un segreto dal momento che lo sto riprendendo giusto? Okay gente, guardate questo!"
La camera venne girata e i cinque ragazzi sul divano si congelarono per lo shock.
Key sentì il suo cuore fermarsi. Dimenticò di respirare. No ... oh mio Dio, no..

Era da un mese e passa che le cose lì dentro erano degenerate totalmente: non si faceva altro che litigare, gli altri quattro sembravano sotto effetto di una droga potente e perenne, insomma, Kibum era il meno isterico lì dentro! Il che è tutto dire.
Ormai il povero cantante non ce la faceva più, non aveva idea di cosa fare con quei decerebrati che, alle volte, riuscivano a spaventarlo davvero tanto. Una notte, verso le tre, si era svegliato con una sete tremenda, così era sceso in cucina per bere. Peccato che gli prese un quadruplo infarto non appena si ritrovò Onew a rovistare nel secchio dell'immondizia alla ricerca del pollo avanzato.
“Se non la piantate vi porto tutti dallo psicologo!” aveva urlato la sera prima durante la cena. Ovviamente non lo aveva detto seriamente, però l'idea aveva cominciato a ronzargli per la testa.
(Accenni JongKey-2MIN)

Come aveva potuto non rendersi conto di quello che stava accadendo attorno a lui? Il lento incedere delle onde che si infrangevano sugli scogli, la luna alta nel cielo e la morbida voce di un ragazzo dai lineamenti spigolosi e lo sguardo carico di tristezza. Se in quel preciso istante i miei occhi non avessero incontrato i tuoi... forse oggi non avrei potuto vedere il tuo sorriso...