Brancolo nell'odio, lo stesso odio nato tra il sangue e le fiamme di quella nefasta notte. Quando Nurui, la mia cara isola, fu assediata dalla brama di potere e dall'egoismo dei pirati; io, che non volevo altro che condurre la mia gente ad un prospero e sereno futuro, mi ritrovai cullato dalla vendetta. Sia nei confronti di quei fuorilegge, sia nei confronti dei Nobili Governativi e, soprattutto nei Suoi...
Non sarei morto fin quando non li avrei uccisi, fin quando non le avrei strappato il sangue, l'ultima vera prova che testimoniava il nostro legame. Di angelico non avevo più nulla ormai, nemmeno il volto...
Ogni cosa si era raffreddata. Stoico, consumato da me medesimo, forse, alla fine... Io...

"Dimmelo guardandomi in faccia!"All'improvviso mi sento tirare per un braccio e sbattere violentemente spalle al muro. Zoro mi tiene i polsi bloccati sopra la testa con una mano e con l'altra mi afferra il viso,appena sopra il collo,costringendomi a guardarlo."Guardami negli occhi e dimmi che per te non sono importante!Forza dillo e ti lascerò andare, dillo e smetterò di darti fastidio."
In che modo è iniziata la relazione tra cuoco e spadaccino?Chi ha fatto il primo passo?Osservando Zoro che dorme, Sanji ripensa a quando tutto ebbe inizio davvero!

E' già alla sua seconda sigaretta, quando Zoro esce dal bagno, una nuvola di vapore dietro di lui e solo un asciugamano precariamente legato in vita a coprirlo.
Sanji sgrana gli occhi di fronte a quella visione paradisiaca e si volta di scatto, puntando lo sguardo su qualcosa di indefinito fuori dalla finestra, cercando di non dare a vedere che il fumo gli è andato di traverso.
Tossicchia un po' e non si accorge che lo spadaccino si è mosso, avvicinandoglisi.
-Lo sai che il fumo fa male- si sente sussurrare dritto nell'orecchio, in un tono fin troppo sensuale per il suo povero cuore, che sembra cedere definitivamente quando Zoro gli toglie la sigaretta dalle labbra con due dita.