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[IwaOi|future!fic|OS|Kuroo e Bokuto sono (sempre) presenti]
Oikawa scuote la testa e il suo sguardo cattura qualcosa sul tavolo della cucina. Prende tra le mani la cartolina raffigurante Greenwich Park. Sorride e gli occhi brillano. Gira la cartolina e nota la scrittura ordinata e piccola di Iwaizumi. Come sempre il testo è breve, tipico di Hajime.

-Aaah, sono proprio esausto- sbottó improvvisamente Sugawara, mischiando il proprio commento con un sospiro e con un allegro sorriso, passandosi la mano sulla fronte, asciugandosi un rivolo di sudore che aveva iniziato ad attraversare la sua pelle
Daichi chiuse lo sportello dell' armadietto, sorridendogli.
Il ragazzo dai capelli grigi sospiró, abbozzando una espressione tranquilla, mentre il suo sguardo cominciava a vagare involontariamente sul capitano vicino a lui, scrutando i suoi muscoli perfetti e mordendosi il labbro.
Guardó i suoi capelli scuri e i suoi lineamenti.
Non poté non arrossire e spostare lo sguardo altrove quando gli occhi del moro si scontrarono con i suoi, cercando di recuperare la tranquillità che si imponeva ogni volta che gli era vicino.
Poteva sentire il proprio battito cardiaco rimbombare nel suo petto.
Prese a strofinare la propria faccia con l'asciugamano per riprendersi.
-Ehi, senti...- inizió dunque l' altro, attirando l' attenzione del coocapitano -Ti andrebbe di andare a prendere qualcosa? Un gelato o... un milkshake?-

Di due cose Yamaguchi poteva dirsi profondamente innamorato: la poesia straniera e Tsukishima Kei.
Come reagirebbe Tsukki, se Yamaguchi decidesse di leggere per lui una poesia pericolosamente vicina all'apparire come una dichiarazione amorosa?

- No, ragazze, no! Non lo voglio conoscere! - urlai in preda alla disperazione.
- Tu lo conoscerai e basta! - risposero in coro.
- E se poi è un secchione, asociale, con gli occhialoni, i brufoli, i peli e passa le giornate a mangiare schifezze e leggere libri di fantascienza che si capiscono solo loro? - chiesi terrorizzata, rabbrividendo al solo pensiero.
- Tu non stai bene ma non fa niente. Lo conoscerai, vi metterete insieme e vivrete felici e contenti - esclamò Daniela, con aria sognante.
E poi ero io quella che non stava bene...
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- No, ragazzi, no! Non la voglio conoscere! - urlai, preso dalla disperazione.
- Non fa niente, la conoscerai e basta! - urlarono loro a tono.
- E se poi è una racchia con i brufoli, gli occhialoni, asociale oppure una snob con un carattere orribile? - chiesi terrorizzato, schifandomi al solo pensiero.
- No! È bellissima, dolcissima... forse un po' strana, ma perfetta per te quindi, caro il mio Harold Edward Styles, dimostra di avere le palle e conoscila! - alzò la voce Louis, afferrandomi per le spalle.
E poi ero io quello strano...
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TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=RVqNKUOLIAQ

Bokuto ha una cotta per Akaashi, una di quelle cotte che non ti fanno dormire di notte e ti rendono la vita un inferno, e per conquistarlo chiede consigli alle persone sbagliate.

Rachele,una ragazza con una vita segnata dalla nascita... nata da due vampire sarebbe destinata a seguire i loro passi.
Ma Harry il suo creatore la rivuole con se, dopo aver ucciso i suoi genitori Harry è pronto a prendere la bambina ma Niall la salva adottandola come sorella.
Rachele dovrà combattere contro i suoi demoni interiori ma dovrà anche lottare con un' altro demone...Harry il suo creatore

Dal capitolo 2:
- Quello è stato un caso. – disse lui come per giustificarsi. Risi finta.
- Ah, si? Anche la tua lingua lunga che intrecciava la mia era un caso? – domandai ancora più nervosa.
- Io e te non possiamo avere una conversazione normale. – constatò lui. Lo applaudii.
- Bravo genio. – gli sorrisi. – comunque, che devi dirmi? – chiesi curiosa.
- Ho detto a mia mamma che…io e te…stiamo insieme. – tentò di gesticolare con le mani. Gli veniva troppo difficile parlare.
- Cosa minchia cazzo le hai detto? – chiesi scioccata. Harry abbassò lo sguardo.
- E’ solo per due settimane, poi se ne andrà giuro. – Mmm, due settimane con Harry? A condividere lo stesso letto? La stessa casa? Dio, ti amo.
- Non so se ce la farò. – rivelai infine abbassando lo sguardo.
- Sarà facile fingere, dai. – mi implorò guardandomi. Alzai lo sguardo verso di lui.
- Non hai capito. Non so se ce la farò a non saltarti addosso in queste due settimane. – confessai mordendomi il labbro per poi sorridere. Era da stupro proprio.

Due bambini, due migliori amici costretti a separarsi per tanto tempo si riincontreranno.
Ma Harry e Louis nel frattempo sono cambiati..
Nuovi segreti da custodire, delusioni da dimenticare, paure da nascondere.
A volte però l'amore non è in grado di essere riconosciuto negli occhi di chi si ama.
Larry/Ziam rossa con accenni Zouis.

Quante ragazze sognano di essere diverse dalle altre e fare grandi cose?
Chocolat sperava di riuscire a trovare qualcosa in lei che l'avrebbe resa felice e appagata, voleva avere un talento fuori dal comune ma...

‘L’unica cosa di cui ero certa, era che stavo riscrivendo il passato e facendo innamorare di me una futura superstar’

-Sono le sei e tre minuti, Styles- bofonchia Louis -Sei in ritardo-
-L'autobus non passava più- si giustifica Harry, togliendosi la giacca.
-Dieci giri di corsa attorno alla pista, forza-
Harry spalanca gli occhi.
-Cosa?- sbotta.
-Dodici giri- si corregge Louis -Mai sentito il detto "non discutere col tuo allenatore?" Cinque giri sono di riscaldamento, cinque per il ritardo-
-Ma...- protesta Harry, sicuramente per scaricare la colpa sull'autista dell'autobus. A Louis non importa, comunque, se l'autista fosse lì farebbe correre pure lui.
-Quattordici giri- sorride, perfido -Hai altro da dire?-
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Louis Tomlinson ha ventisei anni e, dopo essersi dovuto ritirare dal mondo del pattinaggio a causa di un infortunio, si è ripromesso che mai avrebbe rimesso piede su una pista. I suoi programmi cambiano però, quando Harry Styles, giovanissimo pattinatore dal promettente futuro, decide di volere lui e solo lui come allenatore.
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(Harry/Louis) (Ice Skater!Harry) (Coach!Louis) (19!Harry, 26!Louis)

AHHHHH lo odio ,lo odio ,lo odio di chi sto parlando? Bhe semplice di quel coglione di Louis Tomlinson, è un anno che vivo con lui, mio fratello e gli altri ragazzi della band. Già mio fratello fa parte dei One Direction, non sono una loro fan ma sono bravi a cantare soprattutto il mio Jawa, eh si sono la sorella di Zayn Malik quello che tutti definiscono il cattivo ragazzo ahahahah sono tutte cavolate Zayn è la persona più dolce è più romantica che ci sia sulla terra.
Scusate non mi sono presentata sono Hope Malik ho 16 anni quasi 17,non sono un gran che di aspetto...anche se tutti mi dicono che sono bellissima, sono alta 1.68,ho i capelli lisci e castano scuro ,la carnagione olivastra e gli occhi marrone scuro diciamo che assomiglio molto a mio fratello. Non ho molti amici solo 2 amiche del cuore Erica e Kassy gli voglio un mondo di bene e sono sicura che loro non sono mie amiche solo perché sono la sorella di Zayn. Tutti vi starete chiedendo perché abito con mio fratello, semplice i nostri genitori non ci sono mai allora Zayn ha proposto ai nostri di portarmi con

(n.) postumi spiacevoli in seguito all’uso di stupefacenti e alcool
(n.) qualcosa che è sopravvissuto del passato.
La differenza tra una persona equilibrata e non, è sottile. Sottile allo stesso modo della differenza tra cadere e precipitare.
Le sigarette fumate con i piedi a penzoloni fuori dalla finestra, le risate di chi ha tutta una vita davanti e la polvere bianca di chi, quella vita, la sta facendo scivolare nell'oblio. La differenza tra vivere e sopravviere è sottilissima, com'è la differenza tra ridere e piangere, bianco e nero, dormire e svenire.
Sophie non si è mai chiesta quale sia la linea sottile che separa due opposti, che cosa succede se quella linea viene attraversata, distrutta e disintegrata. Non se lo è mai chiesto fino a quando non si è trovata di fronte a quella linea sottile.
--> STORIA IN FASE DI REVISIONE (DRASTICA E RADICALE) FINO AL TERZO CAPITOLO

“Ragazzi ho scritto una nuova canzone.”
Disse Harry prendendo degli spartiti dal suo zaino e consegnandoli a Liam, Zayn e Niall.
“Non sapevo che scrivessi canzoni.”
Aggiunse Louis con una leggero tono di disappunto.
“In realtà è la prima canzone che scrivo, non credevo di saperlo fare, ma avevo così tante idee e pensieri nella testa che ho deciso di dedicare questa canzone alla ragazza che me l’ha ispirata.”
“La tua musa ispiratrice!”
Intervenne Niall con fare ironico.
“E chi è questa tua musa ispiratrice? Una delle solite troiette che ti porti a letto?”
Dissi io con un tocco di gelosia.
“Veramente sei tu.”