«Non ricominciare con l’idea di farmi sposare Hermione Granger. Io non la voglio, lei non mi vuole, punto!»
«Tu puoi anche non crederci, ma io SO che quella sarebbe la soluzione giusta a tutti i nostri problemi!»
«Padre – Draco ricomincia con pazienza a spiegare l’acqua calda a suo padre – per me non sarebbe un gran dramma sposarmi con lei o con qualunque altra strega. Io sono abituato all’idea del matrimonio come contratto politico-commerciale, ma lei la pensa in tutt’altro modo, ritiene di dover sposare uno di cui è innamorata. Sicuramente finirà con un quattrocchi, suo collega dell’università.»
«Ma che ti costa farle la corte e farla innamorare di te?»
«No! Non lo farò. Non è una sciacquetta qualsiasi. Se io le faccio la corte e lei mi sposa si aspetterà da me fedeltà e tutto il resto! Non intendo cacciarmi in un simile guaio! Che cosa non ti è chiaro? Posso sposare lei, o qualunque altra, solo a patto che la mia vita non ne risulti del tutto rovinata. Se questo non è possibile non se ne fa niente!»
«Vorrà dire che andremo in bancarotta per consentirti di sollazzarti tra le cosce di qualche sgualdrina!»

in un mondo oscuro fatto di sangue, padroni e asserviti, dopo la morte di Harry Potter, Voldemort gioca a fare dio con il mondo. Ora una nuova contorta idea è balenata nel suo cervello corrotto. A farne le spese sette giovani rampolli di nobile sangue puro, ma non saranno i soli…
Hermione giace come molti altri in un campo di prigionia, in condizioni di vita terribili molti attendono la morte come una liberazione, ma la ragazza non ha perso la speranza. Una notte all’improvviso tutto muta aspetto, come altri prigionieri viene trascinata altrove. Anche lei come gli altri è parte del grandioso piano del signore Oscuro….

" I figli sono come aquiloni.. Gli insegnerai a volare ma non voleranno il tuo volo; gli insegnarai a sognare ma non sogneranno il tuo sogno; gli insegnaerai a vivere ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l'impronta dell'insegnamento ricevuto "
(Madre Teresa di Calcutta )

Quando Draco dovrà fare i conti con una parte del suo carattere, si troverà a vivere qualcosa di totalmente inaspettato.
Qualcuno di insospettabile, lo metterà di fronte all'evidenza di una parte di se che preferirebbe nascondere e a farne le spese non sarà solo lui.
I personaggi non mi appartengono ma sono esclusiva proprietà della geniale zia Row e questa storia non è stata scritta con lo scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

Eccolo lì, bello e dannato.
Ricco, affascinante e con un fisico da paura.
Vestiva con eleganza e, quando entrava in una stanza, che fosse un locale o una sala riunioni, tutti si ammutolivano e giravano il capo a guardalo calamitati dalla sua presenza.
Catturava ogni sguardo presente, che fosse di una donna che anelava di accarezzare il suo corpo, o di un uomo che invidiava quello che rappresentava, lui era il non plus ultra della mascolinità.
Draco Lucius Malfoy era un vero squalo dell'alta finanza, temuto e rispettato, ma non solo…
Infatti celava un oscuro segreto.
Quest'ultimo era custodito gelosamente, nessuno doveva sapere…

" Cosa vuoi che faccia mezzosangue? " il sussurro roco a fior di labbra che le rivolse fece spalancare gli occhi ad Hermione, la quale capì in un lampo perché l’altra poco prima si fosse fermata. Voleva che fosse lei a chiederglielo.
Voleva che fosse lei ad implorarla di continuare.
No, non lo avrebbe fatto, non si sarebbe abbassata fino a questo punto.

Lettera di Krum a Hermione venticinque anni dopo il ballo del ceppo. Credo che nessuno abbia mai capito la dolcezza di questo ragazzo, e anche se shippo Romione alla follia ho scritto lo stesso questa lettera, Krum doveva pur dire a Hermione tutto quello che non era mai riuscito a dirle.
"Ricordo l’ultimo ballo con te, quello al matrimonio del tuo futuro cognato Bill, ricordo le risate, ricordo che eri bellissima con quel vestito rosso, i capelli sistemati dietro le orecchie, il trucco leggero, eri cresciuta ed eri più bella di prima."