Una storia su una ragazza chiusa in se stessa, che si ritrova a lavorare in un posto particolare...
Infastidita da un nuovo bel compagno di classe che la stuzzica con complimenti e frasi, a volte piccanti. Riuscirà Alessia ad aprirsi e fidarsi degli altri?
----------------- tratto dalla storia---------------
Capitolo I
- Sparisci Logan, non è mattinata! - Risposi acida.
- Oh, oh … qualcuno stanotte ha dormito male nel letto, e per di più si è scordata l'ombrello. Tranquilla sei sexy lo stesso per me. – disse lui.
- Tu fai schifo come sempre … e poi no, il letto era comodo. – sbuffai, e alzandomi cercai di andare in classe. Mi si parò davanti - Con me sarebbe stato meglio, vuoi provare? – Disse guardandomi malizioso.
- Nei tuoi sogni! – lo spinsi brusca e passai andando in classe.
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E' la mia prima storia, recensite per permettermi di crescere come scrittrice e per favore fatemi sapere che ne pensate della storia, grazie. :)
PROLOGO REVISIONATO

A cinquanta miglia a sud, nella periferia erbosa di Zootropolis, una volpe rossa sta sdraiata sul letto della villa che il municipio gli ha regalato come segno di riconoscenza per i suoi lunghi anni al servizio della polizia. Sa perfettamente cosa sta succedendo ora nel resto della sua città, ma non può fare nulla per impedirlo.
La lupa al suo fianco gli accarezza un po' il petto e alza la testa per guardarlo negli occhi verdi.
-Qual è il problema, Nick?-.
-Nessuno. Torna a dormire-.
-Invece c'è qualcosa che non va. Lo vedo nel tuo sguardo. Cosa ti preoccupa?-.
-Non c'è nulla che mi preoccupa, Lea. Sto solo pensando-.
-A chi?-.
La volpe volta la testa verso di lei e la guarda con occhi vuoti.
-Ai morti-.

Avete presente Mendel che incrociava i piselli?
Esattamente quello.
Vaneggio genetico distopico, molto gay.
La terra è stata invasa da alieni vegetali senzienti che fanno esperimenti sugli esseri umani.

" Avanzò nelle tenebre, accompagnato dal rumore degli zoccoli del suo stallone e dallo scricchiolio dell'armatura che andava al ritmo del passo dell'animale.
"strafottuta ragazza, crede di poter tornare dalla sua famiglia senza avere alcuna forza?" pensò nervoso, mentre si allontanava dalla Fortezza Rossa cercando di non destare sospetti. " Una breve SanSan che spero vi piaccia!