Tutti conosciamo l'esito della battaglia finale contro Safulan. Ma se le cose fossero andate diversamente? Ranma avrebbe combattuto, avrebbe salvato Akane contro ogni evidenza, o più semplicemente si sarebbe lasciato soccombere alla pazzia?

Era una promessa che Rukia avrebbe voluto che Ichigo mantenesse. Ma non poté farlo, oppure adesso sì? Long oneshot. Ichigo x Rukia
[Fanfiction originariamente in lingua inglese tradotta da N o t h con il consenso dell'autrice.]

Come da titolo, l'enorme Big Damn Table interamente dedicata alla coppia Ichigo Kurosaki/Kuchiki Rukia. 100 fanfiction per 100 sfumature diverse che colorano ed impreziosiscono il personalissimo rapporto tra Ichigo e Rukia.
Vi auguro una buona lettura! ^^
[Postato un nuovo capitolo: prompt 084. Lui. Prima dell'esecuzione di Rukia, il punto di vista di Ichigo]

SasuSaku of course
"Resta."
"No."
Ma erano ancora gli stessi personaggi di allora.
Perchè tutto cambia per rimanere sempre uguale.

“Allora, che ha detto la vecchia Tsunade? Sei irrecuperabile?” Sakura, a capo chino si appoggiò con la schiena al muro ridacchiando. Quando sollevò la testa il ragazzo notò il suo sorriso smagliante. “Quasi. Ho bisogno di ripetizioni!!” Emise un gridolino di soddisfazione. “Secondo me sei fuori di testa. Hai idea del casino che stai combinando?” “Sì. E sono solo all’inizio. A questo punto scatterà la seconda parte del mio astuto piano!” Gli ammiccò divertita. Contiene ringraziamenti per l'ultimo capitolo di "Cinque giorni".

Fanfiction basata sui titoli delle Flavours; 52 capitoli. E' presente una coppia shounen ai tra le tre coppie principali, ma non vi sono lemon tra questi.
Ispirata a "cronache della fondazione" di Isaac Asimov.
Vari esperimenti trovavano realizzazione a Sarkeon, alcuni perfino proibiti dalla Costituzione dei Diritti Galattici.
Come quello che stava per concludersi nel laboratorio privato del leader del pianeta.
La luce soffusa nella stanza, dava l’impressione di appesantire l’aria viziata e intrisa dell’odore di medicinali.
Quattro sfere erano appese al soffitto.
Colori iridescenti provenivano dai viscidi involucri in plastica, colmi di liquido fino all’orlo.
Dentro di essi, corpi umani.
Forme grottesche e abbozzate; modelli di cera che lo scultore aveva dimenticato di terminare, lasciando appena accennati i tratti del volto e del corpo.
«Sono pronte le fiale?»