Vmin
Quello che doveva essere il giorno migliore della mia vita, si rivelò un totale fallimento. Ma quel giorno incontrai Park Jimin. Anche se il nostro primo incontro non fu propriamente dei migliori. (Cap I)
Avevo il corpo ancora dolorante, ma stavo bene.
Forse era grazie a quella vista meravigliosa.
Forse era perchè Jimin stava dormendo in quello stesso letto accanto a me. (Cap II)

[Jikook] [NamKook] [accenni appena accennati di Vhope]
- Hem... sì, Yuri no-non può venire perchè ha un bruf- ha un brutto raffreddore, ecco. -
- Oh, mi dispiace... -
- Se vuoi possiamo andare noi due a fare un giro - propongo tenendo lo sguardo fisso sulle mie All Stars rosse.
- Perchè no, ci sto! - appena alzo lo sguardo lo vedo sorridere.
Perchè Yuri non mi ha detto che Park Jimin è un dio?

“Posso farcela… Posso farcela.” Jonghyun mormorava a se stesso.
Gli mancava solo l’anno da inserire. Voleva andare indietro nel tempo o nel futuro?
“2115, non voglio rischiare… 2115 è perfetto.”
Una sola cosa era chiara, su quello schermo la data venne alterata.
La destinazione non era più il 2115.
Era il 1930.
___________________
“Jonghyun, non dimenticarti di me.”
Una lacrima, due, tre, poi innumerevoli lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi felini mentre pronunciava simili parole.
“Non lo farò mai, Kibum. Mai.”
(Jongkey)

Il ragazzo leccò la punta del coltello. Dio... quant'era inebriante l'odore fresco della vendetta.
Dove avesse preso quell'utensile, nessuno era riuscito a capirlo.