Questa storia nasce esclusivamente per ringraziare tutti coloro che hanno seguito la mia primissima storia (L'oscurità) nonostante tutti i miei errori.
Sarà una one shot. ogni capitolo sarà ispirato da dei video che prenderò da You Tube, e che naturalmente vi posterò.

Per lunghi anni Merlin aveva atteso.
L’altra metà della sua anima, l’altra metà della sua vita. Era nato per servire Arthur. Quindi ciò significava che era nato per aspettare. Anche se ci fossero voluti mille anni. Anche se l’attesa dovesse sembrare non avere mai fine.
Finché un giorno, improvvisamente, finì.
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Ambientato dopo l’episodio finale della 5 stagione “Il diamante del giorno”.
Fedele al Canon. In Character. Ritorno di Arthur Pendragon.
Quando Arthur risorge dalle acque del Lago di Avalon 1500 anni dopo la sua morte, trova un mondo diverso da quello che aveva conosciuto. Dovendo affrontare la perdita di tutti coloro che amava e la minaccia di un’imminente profezia, Arthur deve imparare velocemente cosa significa non solo essere re, ma il Re del Passato e del Futuro. Merlin fa tutto ciò che può per guidarlo in questo viaggio, anche se lotta per nascondere l’amore per il suo re e per combattere la sua paura di perderlo ancora una volta.
La storia include ironia, lunghe chiacchierate, giochi sfrenati e... Vero Amore.

Dal 2° capitolo: "La porta d’ingresso si aprì improvvisamente e una folata di vento gelido annunciò l’arrivo degli originali. Elijah, Rebekah, Kol e Niklaus erano disposti quasi in fila davanti a loro. Elijah serio in volto. Rebekah irritata. Kol ghignante. Niklaus diffidente.
“Damon volevi forse fare un party? È per questo che ci hai invitati tutti qui?” chiese scocciata Rebekah.
“Perché siamo qui?” chiese Elijah.
Damon rimase in silenzio e Caroline capì che quello era il momento della sua entrata in scena.
“Per me…” disse la bionda girandosi lentamente. Caroline vide lo stupore sui loro volti. Erano così cambiati si ritrovò a pensare la vampira. Gli originali non accennavano a parlare e piccata Caroline fece un passo avanti. Sembravano così sconvolti come se avessero visto un…
“Sei un fantasma…” il sussurro debole di Rebekah raggiunse immediatamente Caroline lasciandola esterrefatta. " Caroline Forbes si risveglia grazie a Katerina Petrova dopo quasi 500 anni, confusa e stordita ma decisa a ritrovare il suo compagno e la sua famiglia, perchè lei è una Mikaelson nonostante tutto! Tra riconciliazioni, litigi e ricordi Caroline cercherà di riprendere il suo posto accanto all'uomo della sua esistenza.

STORIA KLAROLINE AU - TUTTI UMANI – Nuovi personaggi – Diversa ambientazione
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«…Si tratta della più ingente evasione di massa nella storia degli Stati Uniti d’America…» ci informò la voce fuori campo della conduttrice.
Guardai la nonna afferrare il telecomando e spegnere il vecchio televisore, che emise un suono acuto, squittendo.
« Moriremo tutti » commentò.
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Raggiunto il lato opposto e solitario della strada, voltandomi appena, cercandolo per la prima volta, infine lo trovai: là dove lo avevo lasciato, immobile tra i bidoni lucenti; le braccia così aperte, tese a sforzarsi di raccogliere il gelo e la neve nell’aria. Le palpebre chiuse, chiarissime, il volto quasi cristianamente rivolto al cielo nuvoloso - Klaus (che nome strano!), assurdamente, inspiegabilmente, silenziosamente rideva.

KLAROLINE
Anno 2140, conclusione della Terza Guerra Mondiale.
Invasione russa a Londra. E un gas futuristico, Giove, in grado di piegare la coscienza umana.
Il panettiere era Russia. Il negozio di trucchi. Il supermercato, Russia. La banca, Russia. Il mio quartiere, Russia. E sull’interno di ogni polsino dei miei vestiti, sotto le suole delle scarpe, vicino all’etichetta dei jeans, Russia. Trovai un minuscolo tatuaggio sul palmo della mano: Russia.
Dirvi che non riuscivo a crederci sarebbe dire poco.
Una ragazza inglese dal futuro distrutto.
Rifornimento viveri, impiegata A-7003: la mia identità che andava persa.
Un soldato dell'esercito invasore.
Mosse mezzo passo verso di me. « Finga, allora » disse, mentre voltavo il viso. I bottoni splendenti dell’uniforme come tanti proiettili neri. Sentii delle unghie graffiare una lavagna; pensai d’insultarlo. « Nessuno le riserverà gentilezze che non merita. Non provi a ribellarsi. Il mio è un consiglio sincero. Mi capisce? ».
Una capitale dilaniata.
Londra diroccata era un cuore infranto; nessuno osò però cancellare la parola Russia dalle pareti di Buckingham Palace. Io cercavo di non guardarla, ma il palmo della mia mano bruciava. Mi chiesi se potessi ancora considerarlo come mio.