Sara, fanwriter (?) ||Saudade|| Finifugal. 


I've always been a Louis' girl and it has always hurt a lot.

Sono solo una ragazza a cui piace scrivere, una ragazza come tante altre, che si perde nei sogni.
Il mio nome è Sara e spesso ho la testa fra le nuvole.
Da sempre vivo nel mio mondo, creo dimensioni alternative, fittizie, quando ne sento il bisogno, quando la realtà diventa schiacciante o vivo dei particolari periodi di stand-by.
Integro la quotidianità con l'immaginazione, che è nutrimento per l'anima.
Mi sono spesso ritrovata a chiedermi quale sia il limite da porsi quando si vive di sogni. Bisogna stare attenti, non lasciarsi dominare totalmente, dimenticando di vivere nella realtà; d'altronde è così bello alle volte perdersi un pò in se stessi, non trovate?
 Amo leggere e scrivere. Amo i romanzi e...sono una romanticona! Aspetto ancora il Mr Darcy della mia vita!











Innamorata dell'amore, del cielo notturno, di ogni tipo di espressione artistica, dell'Umanità, della poesia che si può trovare in ogni cosa, del mare, conciliatore di pensieri e di Michael Jackson, l'uomo dall'anima variopinta, che è stato per me ispirazione continua, che mi ha insegnato il valore della gentilezza. La malinconia è il mio pane quotidiano.
Sono in attesa che la mia vita cominci davvero, ma hey, nel frattempo scrivo, per sfogarmi, per vivere la vita che vorrei almeno in queste righe. 






"C'era talmente tanta roba nella sua testa che il mondo lo sentiva appena, come un'ombra, la vita era tutta nei suoi pensieri";


"Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura. Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere. Sono educato. Faccio segno di sì. Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno. Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali. Non importa, il mio cervello si chiude. Ascolto. Rispondo.
E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono";


"Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così".
 

Mi farebbe piacere se leggeste le mie storie,
un' opinione in più è sempre ben accetta.
baci,
una sognatrice.

 

Love is equal:)