Storia ambientata in un futuro non troppo lontano, in cui la razza umana è stata sottomessa da creature superiori, apparentemente umane, ma che possiedono abilità speciali che le rendono invincibili. Queste creature sono gli Uchiha, con la loro arte oculare.
Naruto è un membro dell'opposizione, che sta cercando di ribellarsi a questa società, al fine di ottenere l'uguaglianza per tutti, ma viene catturato e torturato dagli Uchiha. Proprio quando pensa che per lui sia arrivata la fine, Sasuke decide di risparmiarlo, e di fare di lui il suo giocattolo.
---------------------------
Dal decimo capitolo:
-E così la tua non era altro che una recita.- Disse abbassando la benda sugli occhi e incontrando il suo sguardo carico d’odio.
-È giunto il momento che impari qual è il tuo posto.- Pronunciò quelle parole senza tradire la benché minima emozione, mentre Naruto lo sfidava apertamente con gli occhi intrisi di disprezzo.
---------------------------
Liberamente ispirata ad Ai No Kusabi. Betata da Audrey_Ntray, che ringrazio di cuore!

Izuku lo ha sempre saputo, che non è il quirk a rendere speciali le persone.
(E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante)

[Katsuki/Izuku] [Future!Fic]
A Katsuki piace annunciare la propria presenza in modo rumoroso, quindi è normale amministrazione che, quando entra in casa la sera dopo una stancante giornata a fare l’eroe, faccia sbattere in modo poco delicato la porta d’ingresso, ignorando le lamentele del proprio convivente e “Kacchan, ma così si rovina il muro!”
Quella sera, però, così perso nei propri pensieri e con un segreto incredibilmente grande nascosto nella tasca interna della giacca, Katsuki si ritrova ad accostare la porta e a serrarla con delicatezza. Si rende conto dell’errore che ha appena fatto nell’istante esatto in cui un rumore leggero arriva alle sue orecchie. Merda.

E' impulsivo. E' sbagliato. Perseguiterà Katsuki nei sogni per settimane, mesi, anni. Sarà come una spada di Damocle, soltanto ad un pelo dal tagliarlo via dal futuro che si era immaginato di vivere per tutta la sua vita.
Ma Izuku era disperato, ferito e non c'era altro modo per salvarlo. Non c'era nient'altro che poteva fare. Quindi Katsuki aiuta come può, nell'unico modo che gli riesce, più a lungo che può. Si aggrapperà forte a questo momento, sapendo che alla fine sarà tutto distrutto.
Le cose tra di loro non sono destinate a durare.

Sasuke non poteva credere che Naruto l'avesse tradito. Ma gliela avrebbe fatta pagare... il divorzio era solo l'inizio. Se c'è una cosa che un Uchiha sa fare è distruggere completamente qualcuno. E avrebbe ignorato le piccole fitte di rimorso, perché sapeva di aver ragione, giusto?

Quattordici febbraio. La festa degli innamorati.
Non che a Law importi tanto di non poterla festeggiare per via della febbre.
Passerà comunque la giornata con Rufy, che per l’occasione gli ha preparato qualcosa da mangiare!
Ma sarà davvero una giornata tutto zucchero, o ci sarà anche qualche lacrima?
~
«Ma tu ami le ciliegie.»
«Lo so!» Non voleva dare quella risposta brusca, non voleva che Law lo fissasse con quel suo sguardo tagliente e che sembrava spogliarlo, mettendo in luce tutte le sue debolezze, ma le sue mani stavano già cominciando a tremare, la mente che vorticava in un tripudio di immagini che credeva di aver cancellato per sempre – e invece no, erano sempre lì, apparivano ogni volta che i suoi occhi incrociavano lo sfregio di suo fratello. «Solo… mi rimanda a dei brutti ricordi…»
~
[Terza storia della serie: Storie di vita] [LawLu, Angst e San Valentino ♥] [Questa storia partecipa al contest: "Baci Rossi e Blu - Corsa di San Valentino", a cura di Torre di Carta e Fanwriter.it]

“Kisshu e tutte le sue maniere viscide e violente erano un ponte diretto e improvviso con il passato che ormai rivedeva solo nei sogni. Il suo ghigno beffardo e i suoi occhi che sembravano trapassarla da parte a parte. Le sue parole, il modo in cui la sfiorava e la toccava, le volte in cui si erano scontrati. Il bacio che le aveva rubato appena l’aveva vista e quello che non era mai riuscito a darle quell’ultimo giorno.
Era lui. Tutto quello era lui. Imprevedibile e insidioso, avrebbe potuto ucciderla in quell’istante se avesse voluto. E soprattutto era troppo vicino. Dopo esserle stato lontano così tanto tempo, all’improvviso era insistentemente a pochi centimetri dalla sua faccia, a insediarle il lobo dell’orecchio con le labbra fredde e quella voce più profonda di un tempo, inumana e affilata. Non era assolutamente in grado di affrontare una situazione del genere."
Dopo tanto lavoro, pubblico questa storia, la mia prima Kisshigo erotica, annunciata e sofferta.
10.500 parole circa. Note all'interno.

Quando Sasuke fuoriuscì dallo spazio angusto e richiuse a chiave la porta della cella, Naruto eliminò mentalmente quel “probabilmente” che aveva deciso di concedersi.
Il moro sorrideva come solo un folle avrebbe saputo fare, sebbene il suo non fosse un sorriso accennato e molto visibile. “L’effetto della droga dovrebbe svanire domattina” iniziò a spiegare, concedendosi la pausa di un attimo.
Pausa durante la quale il suo sorriso folle si ampliò. “Per allora, sarò di ritorno.”
Naruto non aveva idea che le catene che lo legavano a Sasuke, lo avrebbero imprigionato ancora a lungo.
___________________________________________________________________
FF con tematiche piuttosto delicate, altri avvertimenti presenti nel primo capitolo. -SasuNaru-

Makino non è una sprovveduta. Sa benissimo che non è il caso di affidare suo figlio nelle mani di Rufy.
Per fortuna che Trafalgar Law si è reso disponibile per quella sera. Una sera che di certo non dimenticherà tanto facilmente.
~
«Torao?»
Il ragazzo si rivolse al suo interlocutore. «Sì?»
«Stavi canticchiando…»
Il silenzio calò improvvisamente, mentre alcune goccioline di sudore cominciarono a colare lungo la schiena bronzea del futuro chirurgo. Non si era reso completamente conto di aver intonato quel motivetto accattivante, composto per far sì che ai ragazzini di cinque anni entrasse in testa. Erano stati vani i suoi tentativi di resistere a quella canzone insopportabile, dopo averla sentita un centinaio di volte: era come un tormentone, per quanto si possa detestare, continuerà a ronzare in testa fino a che non si sarà costretti a cantarlo, anche se non si vuole.
~
[LawLu senza pretese ♥] [Megara's song] [Prima storia della serie: "Storie di vita"]

Se qualcuno avesse raccontato tutto quello a Law, probabilmente, ora sarebbe morto. Eppure aveva attorno Monkey D. Luffy da meno di ventiquattro ore e già non riusciva più a farne a meno.
Era come fare un tiro di erba buonissima.
Sentirla bella appiccicosa sulle dita, sentirne l'odore intenso, e lentamente mescolarla al tabacco. Poi gustarla pian piano, tiro dopo tiro, riempiendosi i polmoni e sentendo il corpo distaccarsi dalla realtà per quella manciata di secondi squisitamente folli. Era un intensa boccata di fumo acre e buonissimo, di quello di alta qualità, introvabile.
Un buon tiro di skunk pura.
Lo assaggiavi una volta e non potevi più farne a meno, e lo amavi, potevi solo amarlo, cazzo.
_____________________________________
[ LawLu / Happy Ending ]

«Ti sta bene…»
«Non dirlo, altrimenti penserò che mio nonno ti abbia fatto il lavaggio del cervello!»
«Dico sul serio, non calza a tutti la divisa da marinaio. A te sì…»
**
Se c’era una cosa che Law odiava, erano le missioni di recupero, specie quando era lui la persona da recuperare. E, dopo quanto avvenuto a Dressrosa, ora si ritrovava nella stessa situazione.
Ma se ci fosse bisogno dell’intervento di un giovane pirata vestito da Marine per fargli cambiare idea e – cosa più importante – liberarlo?
**
{LawLu
{Lime
{Ispired by a doujinshi
{What else? ♥

Serena, studentessa brillante in biologia, prossima alla laurea, un giorno riceve una lettera:
“Egregia signorina Serena Hall, abbiamo l'immenso piacere di comunicarLe che Lei è stata selezionata dalla nostra Commissione di valenti scienziati, per venire a svolgere il suo dottorato di Ricerca presso la Nostra Fondazione.
Sarà ovviamente spesata per ogni Sua necessità, le verrà fornito un alloggio di prim'ordine all'interno della nostra Fondazione e avrà inoltre l'incommensurabile privilegio di nutrire personalmente Sua Altezza Serenissima il Principe Alamir VI, in quanto il suo sangue appartiene ad un rarissimo gruppo, che conferisce un potere curativo per la malattia del quale purtroppo soffre il nostro amatissimo Principe.
Certi di averle comunicato ottime notizie, la sollecitiamo a preparare i suoi effetti personali entro una settimana dalla ricezione della nostra comunicazione. Venerdì diciassette ottobre , alle ore diciotto p.m., un nostro incaricato verrà a prenderla personalmente per condurla a destinazione.
Porgendole i nostri più sinceri e distinti saluti, le rinnoviamo le nostre congratulazioni.
S. E S. il Gran Duca Ymenos delle Terre Oscure.”
Un colpo di maglio sul cranio le avrebbe fatto meno male.
-E così...devo andare a fare da riserva personale di cibo al Principe emofiliaco!-

Naruto e Sasuke non si conoscono, ma quest’ultimo ha una cotta mostruosa per il bel biondino. Riuscirà Sasuke a farselo … coff, coff, volevo dire a farlo innamorare di se? Scopritelo insieme a me in questa divertente e sclerotica one shot.

Si dice che la prima volta non si scorda mai.
Di certo, Rufy non dimenticherà mai la sua prima “partita” a questo fantomatico “gioco”…
Che sia l’occasione giusta per capire quanto sia sincero il sentimento che prova Law per lui?
**
«Pensi che potrei annoiarmi? È uno di quei giochi da tavolo tipo battaglia navale, per caso?»
Ecco, appunto. Poteva davvero pretendere qualcosa di più da uno come Rufy, che se ne stava lì a fissarlo con la testa inclinata e con un mezzo sorriso sulle labbra?
[…]
«Rufy...»
«Questo gioco fa schifo! Mi hai fatto male...»
[…]
«Mi odi?»
«Cosa?»
«Rispondi alla domanda.»
**
{First Red Story
{Angst&Erotic: what else?
{Because we need some LawLu Porn ♥

Avete presente quelle mattine in cui vi svegliate, e siete già sicuri che la giornata andrà male?
Trafalgar Law sì, ma non ha ancora fatto i conti con Rufy!
Dal testo:
Era una fredda mattina di dicembre, l’aria gelida filtrava dall’esterno sotto forma di fastidiosi spifferi, che provavano ad infilarsi sotto la coltre di coperte avvolte ai due corpi addormentati sul letto. Rufy sbuffò, continuando a dormire, e ritirò al caldo il piede che sporgeva da sotto la trapunta. Non era ancora abbastanza però: anche nel sonno riusciva a sentire il fastidio delle dita gelide e mosse il piede verso la fonte di calore accanto a sé.
La fonte di calore altri non era che Trafalgar Law, il quale trasalì al contatto dell’alluce freddo di Rufy contro la caviglia, risvegliandosi di colpo da quello stato di torpore che lui chiamava sonno, mentre ancora l’altro ronfava beatamente.
Avvertimento: la storia potrebbe presentare un lieve OOC da parte di Law, ma è limitato ad una parte specifica, quindi non ho inserito l'avvertimento. Se credete che ce ne sia bisogno, fatemelo sapere!