Jean Kirschtein non sa esattamente perché ci sia bisogno di qualcuno per pulire la piscina, dato che nessuno sembra mai nuotarci dentro, ma, quando vede sua madre che proprio non riesce a smettere di fare gli occhi dolci al nuovo inserviente, Jean capisce che potrebbe non essere l’unica.
A quanto pare, cercare di instaurare una relazione con quel ragazzo della piscina coperto di lentiggini è più complicato di quanto sembra, se aggiungi una situazione familiare più che disastrosa, uno stronzo infedele come padre e un’esistenza seriamente solitaria.
Un’AU fluff e angst in egual misura, dove vedrete alcuni ragazzi che puliscono piscine, altri che fumano sui tetti, tanti problemi con i genitori e soprattutto Marco a petto nudo.

Da 7821 chilometri a 0 centimetri.
Una distanza colmata due volte l'anno soltanto.

"Nagisa era tutto ciò che aveva sempre detestato e tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno,
fin dall’inizio"

[Modern!AU Achille/Patroclo prevalentemente ispirata al libro "La Canzone di Achille" di Madeline Miller]
- Lo ha fatto di nuovo. -
La voce di Achille è un ringhio terribile che non lo spaventa. Glielo ha detto una volta, mentre lo teneva stretto allo stesso modo – in circostanze molto più felici: sul prato di un parco, lontano da chiunque altro al mondo, ha affondato il naso nei suoi capelli castani e ha sussurrato “Patroclo, nemmeno se mi tradissi nel peggiore dei modi potrei mai odiarti. Nemmeno se fossi tu stesso a odiarmi. Troverei un modo per farti capire che ti amo abbastanza per entrambi, e ti riporterei da me. Ti riporterei indietro.”

In ginocchio, come la prima volta.
[Erwin/Levi | Bondage]

SouMomo week, giorno 4: prima.
C'è un'attesa interminabile tra la prima confessione d'amore e la sua conferma finale e, anche se Momo l'ha aspettata con tutto il cuore, niente va' come dovrebbe.

Pirate!AU con qualche accenno alla storia di Peter Pan
*
Il ragazzo gli siede in braccio. Fa aderire i bacini, premurandosi di strusciarsi un po’, anche se ci sono ancora troppi strati di tessuto a dividere i loro corpi. Gli afferra l’uncino e se lo porta alle labbra. Lo lecca, lentamente.
Ci sono tante storie riguardo al come il pirata Yamazaki abbia perso la mano destra: un ufficiale di Marina è riuscito a tagliargliela durante uno scontro in mare; incatenato, il pirata ha deciso di mozzarsela da solo per scappare da una nave che stava colando a picco; addirittura, alcuni credono che, rimasto imprigionato in una grotta dopo una frana, Yamazaki se ne sia cibato. La storia più comune, invece, recita che un rivale misterioso, un ragazzino persino, gliel’abbia troncata di netto con un pugnale per gettarla in pasto ad un coccodrillo per beffa.
È la versione più vicina alla realtà, ma l’unica parte vera riguarda solo la presenza del coccodrillo, il resto è pura leggenda.

Dallas, TX, inizio anni Novanta.
La vita di un gruppo di gigolò tra amore, sesso, amicizia, lavoro, ed amenità varie ^_^!

Era tutto cominciato quando era arrivata la notizia che il palazzo dell’orfanotrofio sarebbe stato venduto.
-Come si guadagnano trecento milioni di yen in tre mesi?-
Dal terzo capitolo:
Le ragazze gli insegnavano, per sommi capi, come avrebbe dovuto comportarsi. Avevano tutti concordato, al Sun Garden, che il tipo perfetto di ragazza da interpretare fosse “di buona famiglia, educata, impeccabile, meravigliosa”, esattamente come era scritto nell’annuncio. E visto che le fantomatiche “missioni impossibili di spionaggio” di Haruya e Fuusuke avevano evidenziato l’amore spassionato della madre del suo futuro marito per quel tipo di ragazza, nessuno aveva trovato di che obiettare.
Solo che farsi spiegare come stare seduti, come mangiare, come rivolgersi educatamente alle persone (dio, che cosa complicata) era di una tremenda noia mortale.
[AtsuMasa | Accenni MiuraMaki, BanGaze, SagiHito] [Ma soprattutto AtsuMas-]

[Partecipa al p0rnfest - If you knew how much I love you, you'd run away]
Le braccia di Sousuke si avvolgono sul suo torace e stringono; come una bambola di pezza scossa dal piacere, Rin lascia che Sousuke lo attiri a sé, disperato. Il suo cuore batte troppo forte contro la schiena nuda di Rin, la sua fronte preme contro il collo esposto e cerca un bacio che non tarda ad arrivare. Sousuke riempe Rin completamente, lo completa – non sono mai stati così vicini, non sono mai stati così distanti.

Ai non è suo.
È suo ora, mentre allunga le braccia verso di lui come se fosse lontano chilometri, apre e chiude le mani in silenzio per dirgli di avvicinarsi.
È suo per il tempo in cui possono stare soli, per il tempo in cui cammina per il minuscolo appartamento di Sousuke come se fosse anche il proprio.

La paura del fallimento non ammette il prendere rischi.
La sensazione di aver già fallito convince di essere immeritevoli di un futuro.
{Future!Fic}

-Stavo per lasciarti lì. [...]
-Avresti dovuto farlo.
Levi avrebbe voluto ridere di quanto sentimentale fosse il Comandante dal cuore di ghiaccio.
Erwin/Levi post ACWNR.

"Ve l'avevo detto che non era un addio il nostro" dice, guardandoli negli occhi.
Haruka sorride appena, uno di quei sorrisi piccolissimi che Makoto colleziona come conchiglie, e Rin è costretto a strofinarsi il naso per mandare via le lacrime, anche se è felice.
[MakoHaruRin]

Dove Sousuke è all'impasse e il mare aperto è lo scenario che indugia dietro alle palpebre chiuse.
«Ti manca nella maniera in cui ti manca il respiro quando, per puro diletto, trattieni il fiato solo per vedere quanto tempo puoi sopravvivere senza il bisogno d’ossigeno – senza Rin – e i polmoni ardono nell’implacabile agonia del fuoco e i muscoli della gabbia toracica si tendono fino allo spasmo mentre li costringi a restare immobili, a sottomettersi, salvo poi cedere di schianto quando il bisogno diventa impellenza e quindi ordine biologico inviolabile. È proprio così che ti manca Rin, è così che brucia, così che fa male, ma un male che è tangibile, che ti stringe le viscere e le annoda per spingerle in gola e soffocarti poco alla volta.»