|introduzione rivista|
Cap. XXXIV
-Scordatelo testa d'ananas! Non lo metterò mai!
Nico ormai stava urlando nel negozio di costumi, attirando l'attenzione di non poche persone. Ma a lui non importava, non avrebbe mai messo quel coso!
-Dai pulce! È adattissimo per te!
Will gli sventolò sotto il naso il costume da Dracula, con tanto di denti finti in mano.
-No!- ribatté il moro quasi facendo uscire uno scheletro dal terreno per picchiare Will.
Cap. XXXV
-Questo..- sussurrò appoggiando le labbra sulla bocca schiusa del biondo -È il mio regalo di Natale per te.
-Dovrei farmi mettere k.o. più spesso.
-Dovresti smetterla di piombare improvvisamente le vigilie di Natale. Non ho nessun regalo decente.
Entrambi stettero stretti in silenzio per un po', prima che Will rise stingendoselo al petto.
-Beh, questo regalo improvvisato mi piace molto..
Cap. XXXVI
Il cielo era bianco. Bianco accecante.
Forse avrebbe nevicato.
Sorrise mostrando le fossette.
Magari lui e la testa d'ananas avrebbero potuto combattere a battaglia di neve.
Chissà perché Will l'aveva portato lì.
Il ventotto gennaio.. A lui non veniva in mente nulla.
(IN FASE DI CORREZIONE)

Skyler aveva sempre avuto tre certezze nella vita.
La prima: sua madre era morta in un incidente quando lei aveva solo sette anni e suo padre non si era mai fatto vivo.
La seconda: se non vuoi avere problemi con gli altri ragazzi, ignorali. Loro ignoreranno te.
La terza: il fuoco è un elemento pericoloso.
Tre certezze, tutte irrimediabilmente distrutte dall'arrivo di quel ragazzo con gli occhi verdi.
Skyler scopre così di essere una mezzosangue, e viene scortata al Campo. Lì, dopo un inizio burrascoso, si sente sé stessa, protetta, e conosce tre ragazzi, che finiranno per diventare i suoi migliori amici. Ma, si sa, la felicità non dura in eterno. E quando sul Campo incombe una pericolosa malattia, Skyler e i suoi amici sembrano essere gli unici a poterlo salvare.
Una storia d'amore, amicizia, dolore, azione, dove per ottenere ciò che vuoi sei costretto a combattere, a lottare, e ad andare incontro alle tue peggiori paure.
Ma sei davvero disposto a guardare in faccia ciò che più ti spaventa?

-“Ciao Yuri”- mormorò, in un sorriso appena accennato, carezzando dolcemente il viso bendato del ragazzo. Aveva visto la sfida di BeyBlade in televisione, ma non si sarebbe mai aspettata che potesse finire in quello stato. Quando l’aveva visto la prima volta, non l’aveva nemmeno riconosciuto. In televisione e dal vivo era tutta un’altra cosa.
-“So che tu non mi conosci, forse mi considererai un po’ matta, perché credo che tu mi senta, o perché sto parlando con un perfetto sconosciuto. Però, sai, io e te, in fondo, non siamo forse in una situazione un po’ simile? Tutti e due confinati in questo posto, senza poter uscire. Noioso, non trovi? Scusami se ti importuno tutte le sere, ma io…vedi,io…ho bisogno di qualcuno con cui parlare, qualcuno che mi sappia ascoltare, capisci? È stupido, vero? Tu sei in coma, è normale che mi sai ascoltare, se ti svegliassi in questo momento probabilmente mi cacceresti via. Ma sai, sarei felice di essere la causa del tuo risveglio. Sei giovane, Yuri, non mollare, devi vivere! Tu puoi farlo…svegliati e torna dai tuoi amici, vivi!”- gli strinse forte la mano, poi decise di tornare nella sua camera. Scoccò un veloce bacio sulla fronte bendata del ragazzo, poi uscì.
[una vecchia storia ritrovata e spolverata un pò. fatemi sapere ^_-]