- Vivevo tutto il tempo con i personaggi di questa storia; parlavo con loro ad alta voce, me li sognavo di notte.
A volte in sogno li vedevo muoversi o parlare in modo diverso da come gli avevo fatto fare nel libro, e quando mi svegliavo andavo subito a ridargli i gesti e le parole giuste.
A volte mi chiedevo se stavo diventando matto, se era pericoloso aver lasciato che un romanzo si sostituisse completamente alla realtà.
Ma non potevo farne a meno, era più forte di me -
Andrea De Carlo
- Nel dolore, bisogna cercare di essere gioiosi, non sforzarsi di essere felici -
Professore