Attenzione: rosso. Profondo. Così profondo che diventa nero. Per cortesia, non apritela neppure se siete anime innocenti.
La trama...
"Era un cedimento, quella che la fece esitare e le incrinò leggermente il tono fermo? – Premi a fondo sul palloncino contando lentamente fino a quattro. Ok?
Annuì. Non voleva sentire di nuovo la propria voce.
Premi. 1 2 3 4. Svuota la mente.
Premi. 1 2 3 4. Non pensare.
Premi. 1 2 3 4. Solo respira.
Premi. 1 2 3 4. Lento.
Premi. 1 2 Respira. Premi. Ti prego 3 4. Premi. Non farmi questo. Premi. 1 2 3 4."

Una puttana drogata che bacia a pagamento, vive in centro e gode quando la scopi. Ha la mente più sveglia e geniale che hai avuto modo di conoscere e la affoga nella cocaina.
[...]
Un reduce zoppo di mente che paga per sentirsi amato, non ti fa domande banali e si accorge troppo tardi che ti ha sverginato l'anima. Ti abbraccia anche se sa che non basta questo a salvarti.

"Molti babbani credono che le notti di luna piena siano le più terribili, nonché le più cariche di quella che loro chiamano, con riverente timore, “magia”. Forse solo perché l’immaginazione collettiva li porta, quasi inconsciamente, a raffigurarsi fattucchiere e maghi cattivi barricati in un castello arroccato in cima ad una collina, dietro cui sorge una bella luna piena, intervallata da battiti d’ali di pipistrelli.
Da brava studentessa qual era stata a Hogwarts anni prima, Hermione Granger invece sapeva benissimo che la maggior parte della gente si sbaglia di grosso.
Sono le notti in cui il pallido astro mostra, tra marzo e giugno, il suo lato panciuto ad ovest e si appresta a raggiungere la pienezza le notti in cui possono succedere le cose più strane."
Da più di un anno Hermione non trova pace.
Quello che le manca è una risposta che, come fosse la tessera mancante del suo cuore, potrebbe finalmente svelarle il quadro completo delle ragioni che hanno portato la sua vita e quella di un'altra persona ad essere quello che sono. Sotto una luna carica di poteri, forse stanotte Hermione troverà le sue risposte…

Ci sono addii difficili da dire, anche solo a parole, eterni ritorni dell'amore che, quando è forte, quando è vero, sopravvive sempre, anche con i venti contrari. C'è Hermione, c'è Draco e il loro legame, che resta sempre lì, come una melodia di sottofondo, da qualche parte tra il cuore e l'anima.
Questa storia si è classificata prima al contest "I'm forever yours, faithfully" indetto da Egoica sul forum.

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
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Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

Merlin si volse un istante, il mezzo sorriso che addolcì le sue labbra non raggiunse i suoi occhi dorati. La sua voce uscì morbida e implorante.
“Lasciami, Arthur”.

Terza Classificata al contest Rosso Fuoco! indetto da DarkAeris
Non ho preso in considerazione alcuni avvenimenti narrati nella serie televisiva, come l’allontanamento di Giles nella sesta stagione; difatti, mi sono ritrovata a creare l’intreccio tra il vampiro e la cacciatrice come accadeva appunto, in quel frangente, preferendo però il tipo di rapporto che si vede sbocciare nella quinta serie, quando Spike salva Down e Buffy lo ringrazia dandogli un bacio… Da fan della coppia quale sono da ben sette anni, per me non c’è nulla di più romantico!

La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.

Un gioco crudele, una tela intessuta per mesi, la parte nascosta di ognuno di noi che si rivela con qualcuno che non pensavamo potesse davvero capire la nostra essenza.
Un nuovo modo di immaginare il complesso rapporto tra Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Ispirata alla canzone "Son già solo" dei Modà.

Hermione era davvero sicura di esser pronta per la cena di Natale con i parenti di Draco…

La prima volta che aveva visto la neve, Sakura aveva storto le labbra e chiuso gli occhi per non vedere, le mani a pugno lungo i fianchi, parole che uscivano sconclusionate dalla sua bocca.
“Si può sapere che cosa ti è saltato in testa?” aveva domandato a Sasuke Uchiha, il ragazzo che aveva conosciuto appena sei mesi prima, all'inizio del College (che entrambi avevano appena lasciato) e di cui si era pazzamente innamorata. Tanto da spiargli letteralmente la vita, pretendendo di scoprirne i segreti. Era stata proprio quella sua determinazione a farle vedere la neve per la prima volta. [...]
Dodici mesi solo Sakura, Sasuke e la "neve".
Dodici distruttivi mesi SasuSaku.

All'inizio del settimo anno, Hermione crede che il suo sogno d'amore si sia finalmente realizzato. Ron tuttavia, ancora una volta, tradisce il suo amore e la sua fiducia.
Distrutta e in preda al dolore, si rifugia in una delle serre abbandonate, dove Malfoy, a sua volta, ha deciso di passare il proprio tempo.
Nel silenzio di quel rifugio provvisorio, in mezzo alla polvere e alla sporcizia, Hermione si lascia sedurre dal suo peggior nemico.
Quel fugace momento rubato nella serra abbandonata, ben presto si trasforma in un bisogno costante. E' sbagliato, ma non può farne a meno.
Si sta macchiando di tradimento, verso la propria Casa e i suoi amici,
ma non può smettere di cercare il contatto del suo corpo, di desiderare quel Purosangue arrogante e gelido...

- La tua faccia è stata impagabile. - Sghignazza Sakura.
Sasuke non sa se ha imparato a sghignazzare in sua assenza o se ne è sempre stata capace ed era lui a non essersene mai accorto: apprezzerebbe il cambiamento - Sakura gli piace così molto più di quanto gli piacesse prima - se non fosse che la ragazza ha preso la sgradevolissima abitudine di ridere spesso e volentieri anche di lui.[...]

Artù e Ginevra, una stanza, un amore. Un re non può amare una serva...