Quel sole le stava friggendo il cervello.
Registrava l’implacabile innalzamento termico, il pigro sfrigolio e il progressivo obnubilamento delle attività cerebrali con una sorta di curioso interesse accademico.
In quel momento, ad esempio, guardava le labbra della donna al suo fianco muoversi a venti centimetri dai suoi occhi, ma era stata catapultata in un luogo di totale deprivazione sensoriale quando la lancetta dell’orologio aveva conquistato le due del pomeriggio e, dunque, ritenne di essere già fortunata così. A poterla almeno vedere ancora.
D’altra parte quella arrancava stoicamente lungo un lastricato di sampietrini in lieve pendenza che in circostanze normali avrebbero potuto percorrere a braccetto, con dodici centimetri di tacco a spillo e il sorriso sulle labbra, ma in quel momento a lei parve solo di muovere un tronco di sequoia secolare davanti all’altro. Dubitava, quindi, che Francesca avesse da pronunciare qualcosa di senso compiuto, ma la profonda amicizia che nutriva per lei la indusse comunque a dire qualcosa, giusto per solidarietà.
«Sei proprio una stronza», ansimò mentre qualcosa di ruvido le si infilava nei sandali, tra le dita dei piedi.
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Pubblicata: 20/12/13 | Aggiornata: 22/12/13 |
Rating: Verde
Genere: Generale, Introspettivo, Mistero | Capitoli: 3 | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
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