“Fanfiction partecipante alla Summer Day challenge – modalità estrema – indetta dalla pagina facebook Detective conan fanfic (italian fan)”
---
Piccola raccolta di drabble-shot a tema estate.
31 capitoli, uno al giorno.
Day1: Ghiacciolo. (Conan centric- accenni ShinichixRan)
Day2: Fuochi d'artificio (KazuhaxHeiji)
Day3: Conchiglie (TakaSato)
Day4: Libro (Young!GoroEri)
Day5: Girasoli (KaitoAoko)
Day6: Falò (AmuroAzusa)
Day7: Tanabata (Ayumi centric)

Storia partecipante alla challenge “Aoyama no tea time” indetta dalla pagina “Detective Conan fanfiction (italian fan)” per il compleanno di Gosho Aoyama
---
«Heiji?» sussurrò, con tono preoccupato.
«Vuoi… - estrasse il pacchetto dalla tasca e si schiarì la voce - … vuoi…?» provò di nuovo, con tono più alto.
«Voglio?» Toyama si sporse in avanti, curiosa di vedere cosa stringeva tra le mani.

Storia partecipante al #KaitoKurobaMonth indetto dalla pagina facebook: Detective Conan Fanfic (italian fan).
Prompt della settimana: Piano B.
-----
Tolse le scarpe e sfilò la cravatta, lasciando gli indumenti sul pavimento uno dopo l’altro.
Una volta all’interno del bagno contemplò di sfuggita la propria immagine riflessa allo specchio: era stanco, logorato.
Ferito.
[...]
Era stato a tanto così da mandare in fumo tutto quello per cui aveva lavorato in quell’anno.
Ad uno sputo dal perdere la propria vita.

Fanfiction partecipante all' "image challenge" della pagina "Detective conan fanfic (italian Fan)"

Drabble partecipante al “Kaito Kuroba Month" indetto dalla pagina "Detective Conan Fanfiction (Italian fan)", ispirata dalla foto proposta per “l’image challenge” della settimana.
[Coppie: KaitoxAoko]

Avvertì il fiato caldo solleticargli la base della nuca prima delle labbra morbide che andavano a poggiarsi sulla pelle accaldata. I denti affondarono nella carne e dovette premere una mano contro le labbra per non lasciarsi scappare un gemito troppo alto.

Dai film su Holmes erano passati a discutere dei loro casi reali, degli arresti eseguiti, di quanto erano magicamente bravi; e belli; e intelligenti… Kaito aveva sospirato esausto, aveva cercato di far comprendere che forse si era fatto un certo orario, che sarebbe stato bene che ognuno tornasse nella propria stanza.
Era stato ignorato, sotto ogni forma.

Una volta sul pianerottolo si era fermato a riprendere fiato e aveva girato il volto verso l’appartamento numero 8.
La porta di casa era aperta ma non vedeva il corridoio o la porta che dava sul salotto con angolo cottura e il vecchio televisore a tubo catodico su cui guardava i cartoni animati.
La porta era luce e la luce era bianco.
Si era fatto forza, si era incamminato e ci si era immerso.
“Storia partecipante alla Ogham Challenge indetta dal gruppo Facebook Naruto Fanfiction Italia”

Shino non si era ritratto dal contatto né aveva indurito lo sguardo: solo un sospiro spossato aveva lasciato le sue labbra mentre il sorriso si era accentuato sul viso dai lineamenti marcati.
Come se avessero avuto lo stesso pensiero o il veleno avesse finito il suo effetto logorandoli in maniera definitiva, Aburame aveva annuito ricambiando il suo tocco, prima di distendere le dita mantenendo il palmo sopra il dorso della sua mano. Tuttavia la pesantezza di quelle parole era rimasta ad aleggiare su di loro per un tempo indefinito: quando Shino aveva scelto di parlare, questi si era frantumato come un vetro lasciando che le schegge impazzite colpissero entrambi.

"Anche se era iniziato come uno stupido gioco, anche se si stava un po’ spaventando per quel fare così autoritario, doveva ammettere che restare piegato a quel modo, in balia del detective, era piacevole e rilassante."

"Anche se Kid non fosse stato Kaito, anche se non l’avesse mai conosciuto nella sua vita privata, lasciandogli quell’alone di mistero che per anni lo aveva fatto silenziosamente ammattire, non avrebbe mai permesso a qualcuno di aiutarlo a mettergli le manette.
Kaitou Kid era una questione personale.
Lo era dal loro primo incontro, quando gli aveva chiesto perché rubasse: Kid aveva sorriso, appollaiato come un uccello del malaugurio sulla finestra, schernendolo.
«Questo è tuo dovere scoprirlo, grande detective di Londra» aveva esordito «attenderò che tu ci riesca».
L’aveva preso in parola: aveva scoperto tutto quello che c’era da sapere su di lui, aveva sviscerato completamente la sua vita e l’aveva messo con le spalle al muro. "
Se Saguru Hkuba avesse la certezza definitiva che Kaitou Kid e Kuroba sono la stessa persona, come reagirebbe?

Ringraziò la propria agilità (e, molto probabilmente una buona dose di fortuna) che gli permise di evitare la mano dell’altro e fece uno scatto all'indietro con la sedia.
Katsuki, ancora accucciato sul tavolo, digrignò i denti pronto a balzare su di lui

Kid era stato il primo pensiero ogni mattina e l’ultimo prima di addormentarsi; l’ossessione di poterlo agguantare, afferrare… di ammanettarlo e imprigionarlo tra le sbarre e il proprio corpo era sempre stata presente. Prepotente.
Fin dal loro primo incontro/scontro; fin da quando l’aveva percepito in cima alla torre dell’orologio e gli aveva sparato.
Shinichi non poteva e non voleva lasciarlo andare. Tenerlo libero.

«Fa freddo questa notte, vero?».
L’uomo, poco più alto di lui, accostò il viso al suo, accendendo la propria sigaretta.
Il profumo penetrante dell’uomo lo avvolse e, per un secondo, l’aria si fece più gelida, ghiacciata.
Gli parve di sentire il respiro mozzarsi, bloccarsi in un punto indefinito della trachea, rubato dagli occhi chiari dell’altro.

«Vediamo se riesci a saltare la pozzanghera, fronte spaziosa!».
La risata cristallina della compagna di classe l’accompagnava durante il tragitto e non poteva fare a meno di sorrideva, mentre camminava.
«Non correre, Inochan!»
Fanfic partecipante alla challenge "Colomba Express" del gruppo SasuNaru Fanfiction Italia