[Jacob Kowalski x Queenie Goldstein]
Queenie indossa un mascara resistente all'acqua, quindi le sue lacrime passano quasi inosservate sotto al temporale, mentre dice addio a ciò che non ha ancora avuto.
Jacob di waterproof non ha nulla, né la giacca né le scarpe né la mente: la pioggia scioglie ogni suo ricordo con la semplicità con cui un'onda cancella ció che era scritto sulla sabbia.
Quarta classificata (parimerito) nel contest Tutto fa un po' male indetto da S.Elric sul forum.

[Credence Barebone/Percival Graves]
Un vicolo stretto e dimenticato da Dio, preghiere per cui non esiste un nome e ombre, tutto intorno a voi.
Se anche aprissi gli occhi non vedresti che buio.

[Heronstairs]
C'è chi si manca e chi si prende in pieno.
Will e Jem ci riescono nello stesso istante, ma in modi diversi.
Perchè ieri era l'Heronstairs Day e ovviamente non ho trovato modo migliore per festeggiarlo che con un paio di drabble a gusto angst.

L'odore della pioggia, il petto di Bucky che si alza e si abbassa piano e le tue braccia a stringerlo forte: hai la sensazione di esserti svegliato da un sogno solo per viverne un altro.
[Solo perchè se tua sorella ti mostra la sua ultima fanart Stucky non puoi fare a meno di scriverne]

«Ti vorrei ricordare che c'era anche un'altra cosa nel nostro appartamento che prima odiavi e poi hai imparato ad amare...»
Sherlock abbozzò un sorriso.«Te? »
«No, idiota.»
John lo baciò a fior di labbra. «Parlavo della nuova carta da parati del soggiorno… Ma con il cane accadrà la stessa cosa: ora dici di no, ma cambierai idea, con il tempo.»
Ovvero: come Sherlock e John adottano un randagio con la scusa di risolvere un fitto mistero canino e finiscono per dargli un nome improbabile.
Prima classificata al contest Angst/Fluff e AU indetto da ArabellaStark e grey sul forum

[ Francis Scott Fitzgerald - Il Grande Gatsby ]
Chi sosteneva di aver avuto il privilegio di baciare la Ragazza d’oro raccontava poi agli amici di come la sua bocca sapesse di fragola, vaniglia o champagne costoso.
Mentivano, mentivano tutti, perché l’unico sapore che le labbra di Daisy potevano avere era quello dei no che non aveva mai pronunciato, perchè se c'è una cosa che sapeva fare era arrendersi.

Quando resti ibernato per una settantina d’anni è naturale rimanere un po’ indietro in fatto di ultime tendenze – non importa quante volte Tony ti abbia dato consigli di stile – ma questo i tabloid non sembrano capirlo.
A quanto pare a Steve serve un cambio di look, ma Bucky sembra avere un'idea un po' sbagliata sull'esatto utilizzo dei camerini di prova.

Grantaire e le vecchie locande, Graintaire e i bicchieri di vino, Grantaire e le sue notti insonni – certe cose non cambiano mai, mentre domani cambierà tutto.

Due figure immerse nel buio, due respiri irregolari, due battiti cardiaci ad increspare il silenzio.
Luci spente, tende tirate.
È così che sono iniziate le voci.

Uno scrittore svizzero una volta disse che scrivere era come baciare, solo senza labbra.
Come la maggior parte degli scrittori svizzeri, probabilmente aveva ragione, ma non stava considerando le Lettere Mai Lette.
Sono baci anche quelli mai dati, sono amori anche quelli mai rivelati?
[One shot ispirata al plico di lettere mai aperte e subito accoltellate che ci mostrò Moffat nel lontano Special di Natale]
Storia vincitrice del premio di categoria al contest "Seconda edizione - Per ricordare i bei momenti" indetto da aturiel sul forum

[22.11.63 - Jake/Sadie]
Torte panna e fragola e citazioni che vorrebbero essere letterarie ma suonano soltanto fuori tempo - come tutta la loro storia d'amore, del resto.
Ovvero cosa sarebbe successo se nel suo ultimo viaggio nel 1960 Jake avesse seguito il cuore - qui sotto forma di auto rosa caramella - per cambiare se non il proprio passato, almeno il proprio futuro.

[Soulmates!Johnlock]
In un Universo Alternativo, nessuno resta a lungo un cuore solitario: in un determinato momento della vita fa dei sogni ricorrenti sulla sua anima gemella, la riconosce nella vita reale e vive insieme a lei per sempre felice e contento.
John Watson è tornato dall'Afghanistan da due mesi e mezzo, ma è ancora tormentato da incubi tanto spaventosi da tenerlo sveglio ogni notte.
Sherlock Holmes detesta parlarne ma negli ultimi tempi soffre di insonnia, perché quel meraviglioso ingranaggio che è il suo cervello proprio non ne vuole sapere di starsene buono per un paio d'ore.
[Seconda classificata nel Contest "Il Citazionista" indetto da SherylHolmes sul forum]

[Steve Rogers + Bucky Barnes]
Idealmente ambientata dopo CATWS: Bucky lascia il lato oscuro e si unisce allo SHIELD, ma la sua prima, nuova, missione è recuperare un rapporto ammaccato dal tempo più di uno scudo di vibranio.
Bucky fece un passo verso di lui ma si fermò nel vedere l’amico indietreggiare. Davvero aveva paura di lui? Non gli avrebbe mai fatto del male.
Mai più, almeno.
«Steve-»
«Il fatto è che mi manchi. E vorrei poterti abbracciare in questo momento ma non riesco a smettere di pensare che abbracciandoti potresti pugnalarmi alla schiena. Quindi non lo farò. Perché non ce la faccio. Non ora»
Steve parlava a scatti, come se ogni parola gli costasse un quantitativo di energia superiore alle sue forze e dovesse fermarsi per riprendere fiato.
«Ma sappi che mi manchi. Sono- anni che mi manchi»

Si può capire molto di un uomo dall'arma che impugna.
Howard ama ripeterlo ad ogni Expo Stark, prima di stupire la folla con qualche effetto speciale come un fuoco d’artificio o un bacio dato a tradimento, eppure per una volta in vita sua crede davvero a quello che dice.
L’arma non è che uno specchio del suo possessore, ma l’anima di Steve Rogers sembra troppo trasparente per essere riflessa nella superficie lucida di una lama o sulla canna argentea di un fucile di precisione.