Stavo sognando quando vidi nel sonno un cimitero: grigio, nebbioso, tetro. Aprii la pesante grata arrugginita, il rumore mi agghiacciò mentre mettevo i piedi in quel cimitero orrendo; gracchiava ferale un corvo sopra un monumento funebre, la nebbia circondava tutto, teschi gialli ornavano il cammino tra tortuosi vicoli cosparsi di paglia gialla, ma quello che notai con angoscia è che le date di morte dei sepolti erano future, dovevano ancora verificarsi. Cercai allora, combattuto da desideri contrastanti di fuggire o di cercare ancora, la mia tomba. Ma, mentre camminavo tra gli avelli e i sepolcri, mi imbattei in varie scritte ed epitaffi. Erano indirizzate a politici, uomini illustri o congregazioni... Decisi di annotarne alcune che mi parvero piuttosto singolari per la loro schiettezza. Quando la mattina mi svegliai trovai un taccuino sporco e con incastrati dei fili di sudicia paglia gialla: v'erano riportati gli epitaffi ma, sul davanti, una calligrafia non mia riportava le parole "Fatidici Epitaffi: una risata vi seppellirà".
Autore:
messer Rodobaldo |
Pubblicata: 25/04/13 | Aggiornata: 25/04/13 |
Rating: Giallo
Genere: Poesia, Satirico | Capitoli: 1 | In corso
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Poesia | Leggi le
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