Prendete due persone totalmente diverse tra loro,provenienti da due mondi opposti..ovvero,Dakota:una studentessa universitaria squattrinata,a tratti immatura e, con la testa calda poi Taylor:una ragazza in carriera ricca,bella e noiosamente seria. Ecco,prendete queste due persone e,immaginate come,grazie ad una stravagante e assurda esperienza..saranno legate,indissolubilmente, l'una all'altra.

Dopo l'AMAZZONIA arriva l'AFRICA.
Clarke viene assunta come medico da campo in un villaggio nel cuore dell'Africa centrale, popolato da volontari che aiutano la gente del luogo, tormentata da guerre e povertà. Lexa insegna nella scuola del villaggio, in una costante fuga dal suo passato tormentato. In un angolo di mondo popolato da poche decine di persone, le loro storie si incontrano e si scontrano senza fine.
Dalla storia:
Le labbra della donna si distesero in un sorriso e da lontano – per un motivo totalmente incomprensibile – Clarke trattenne il respiro.
Solo a quel punto la donna si voltò e alzò gli occhi. Due pozze verdi che si abbatterono su Clarke come un mare in tempesta. Le ci volle qualche secondo prima di riuscire ad articolare una frase di senso compiuto:
“Sono Clarke Griffin” le disse, tendendo la mano con un sorriso. La mora la strinse.
“Lexa” rispose, semplicemente.

Dopo le vacanze estive Sasha torna a Siviglia e al suo lavoro con il cuore spezzato e nessuna idea di cosa il futuro ha in serbo per lei. La persona che ha sempre considerato la sua famiglia l'ha abbandonata dopo sette anni di relazione, e lei si sente completamente persa. L'unica sua certezza è che può contare sul supporto dei suoi amici. Non aveva mai creduto, però, di poter trovare quel supporto in Rory, con cui ha sempre avuto un rapporto molto controverso. Giorno dopo giorno, Rory aiuta Sasha a superare la rottura, ma più la loro amicizia cresce, più aumenta l'attrazione di Sasha nei confronti della sua collega eterosessuale. Ma a un certo punto Sasha inizierà a dubitare che Rory sia veramente così eterosessuale come dice di essere, visto che continua a flirtare e a scherzare con Sasha in un modo che lascia intendere ci possa essere molto di più tra loro che solo un'amicizia.

[AU, niente magia]
Prima di tornare a casa dal lavoro – Emma era rimasta appostata per ore fuori da un appartamento in cui credeva che si nascondesse il ricercato che stava inseguendo – aveva controllato l’ora: Regina Mills era una donna abitudinaria e lasciava il palazzo ogni mattina alle sette e mezza precise, dopo aver controllato la posta ed aver lanciato un ultimo sguardo al proprio riflesso nello specchio appeso dietro il bancone della portineria. Come se quel viso non fosse già perfetto.
«Assessore Mills» disse Emma, sorridendo e fermandosi accanto alla sua vicina, che stava leggendo il retro di una busta con aria di profonda disapprovazione.
«Signorina Swan. Buongiorno» ricambiò la donna, un sorriso di circostanza sulle labbra. Emma la considerò una vittoria. «Nottataccia?» aggiunse poi l’assessore.
Emma si strinse nelle spalle, infilò le mani nelle tasche posteriori dei jeans. «Qualcuno deve pur occuparsi della feccia di Boston, no?»
«La città le è grata per i suoi servizi, signorina Swan» rispose la donna, prima di rivolgerle un cenno di saluto con il capo, che Emma ricambiò.
La ragazza trattenne a stento un sorriso mentre osservava l’assessore allontanarsi.

Per chiunque abbia letto,e apprezzato With Somebody who loves me..ecco una raccolta delle avventure delle nostre ragazze Nella grande mela

[Long Fiction, MOLTO LONG. Work in progress, 50 di ??? capitoli già scritti]
Cosa sarebbe accaduto se Rachel e Quinn avessero usato i loro Metropass? Se li avessero usati con frequenza ogni due settimane, dividendosi fra NYC e New Haven, vivendo la loro nuova vita insieme, conoscendosi a fondo, creando quel legame che, tutti noi sappiamo, Rachel avrebbe sempre voluto avere con Quinn (Don't you understand what you mean to me?)? Ho iniziato a scrivere questa FF alla fine della terza stagione, questa Long è un viaggio di un anno e mezzo (dal dicembre del 2012, fino alla metà del 2014 circa) nella vita di Rachel e Quinn, come, credo, tutti i Faberrians desiderassero accadesse.
Complicata e delicata al contempo, si inoltra nel dettaglio in quello che, a mio parere, avrebbe potuto essere una grande relazione di amicizia e oltre, che in Glee è stata dimenticata troppo presto.
La FF mantiene tutto quello che c'era nel finale della terza stagione, e impercettibili riferimenti alla quarta.
Brittana / Klaine / Tike / Samcedes presenti in piccole dosi.
- Leggete i miei warning all'interno, sono importanti prima di addentrarvi nella lettura di questa FF.

Clarke Griffin amava il Natale ma soprattutto amava passarlo in mezzo a luci, festoni e regali.
Lexa Woods odiava il Natale ma soprattutto odiava il pensiero di dover interagire con le persone per le feste, quando l'unica cosa che voleva era rintanarsi nella propria stanza e ascoltare canzoni deprimenti.
Che cosa succederebbe se entrambe si ritrovassero a passare il Natale in una sola casa, trasformata in una sorta di scatenata dozzina dove bisticci, scherzi e fiumi di zabaione fossero all'ordine del giorno?

'Una leggenda giapponese dice che ogni essere umano porta, fin dal momento della nascita, un filo rosso invisibile e indistruttibile legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.'
'Perché mi stai dicendo questo?'
'Perché io credo che tu e Brittany siate le uniche persone al mondo che dimostrano quanto questa leggenda sia vera.'

..ancora non si conoscevano..il destino le avrebbe fatte incontrare

Quando Lexa varca per la prima volta la soglia di Hogwarts non ha idea di cosa il futuro avrà in serbo per lei; il mondo magico e i suoi abitanti sono qualcosa di nuovo nella sua vita, ma sorprendentemente tra incantesimi, creature magiche e candele fluttuanti la cosa che Lexa si ritroverà a comprendere meno sarà la sua compagna di corso, Clarke.
Rivali a scuola e nel Quidditch, tra le due streghe potrebbe esserci qualcosa di più della semplice competizione, se solo riuscissero a parlarsi senza litigare...
(Aka la potterverse!AU di cui nessuno sentiva il bisogno, in super ritardo per il concept di maggio del gruppo facebook CLEXA/ELYCIA/LEXARK Gruppo di SUPPORTO italiano)

Emma passò in scivolata davanti al portone della Sala Grande, e per poco non cadde nel tentativo di ritornare indietro.
Accovacciati sotto i quattro tavoli, mezzo centinaio di studenti le rivolsero uno sguardo terrorizzato.
Emma lanciò un’occhiata al corridoio deserto, prima di decidersi ad entrare. Dopotutto, era lì per quello.
Entrò, per assicurarsi che fossero tutti sani e salvi, ma non appena ebbe messo piede nel salone, la punta di una bacchetta le si conficcò nell’incavo del collo.
Pairing principale: Swanqueen
Crossover: OUAT/Harry Potter
Capitoli: 40

Fan fiction partecipante al contest History!AU del gruppo CLEXA/ELYCIA/LEXARK Gruppo di SUPPORTO italiano
Pur di ricevere un'istruzione e diventare guaritrice, Clarke ha rinunciato al suo titolo nobiliare ed è entrata in convento, prendendo i voti. Pensava di essere pronta ad iniziare una nuova vita, ma nulla avrebbe potuto prepararla ad essere rapita dai vichinghi, pronti a tutto pur di salvare il loro Jarl, gravemente ferito. Catapultata in una cultura completamente diversa dalla sua, divisa tra curiosità e timore, Clarke si troverà presto affascinata da questo misterioso popolo e dal loro altrettanto misterioso Comandante.

Clarke Griffin era stata tutto quello che una liceale americana poteva essere: cheerleader, reginetta del ballo...e innamorata di un'altra ragazza. Lexa Woods non aveva pensato al liceo di Calloway per 20 anni, ma l'arrivo dell'invito per la riunione degli ex alunni, le riportò alla mente tutti i ricordi condivisi con Clarke e al tradimento che le separò.

Alexandria Woods è abituata ad avere sempre tutto quello che vuole, così, quando una sera vede la splendida artista Clarke Griffin ad una festa capisce di volerla subito... peccato che Clarke non abbia intenzione di cedere.
{«Voglio vederla.» «Mi sta vedendo.» le fece notare Clarke.
«Senza tutte queste persone intorno.» le spiegò. «Una cena o un pranzo, a lei la scelta.»
Clarke sorrise e scosse la testa. «È davvero presuntuosa miss Woods. Cosa le fa credere che sono interessata ad uscire con una donna?»}

Emma scivola fuori dal letto di fortuna sul pavimento facendo attenzione a non svegliare la mora che le dorme accanto. Raccoglie i suoi vestiti sparsi qua e la e si riveste in silenzio. Prende infine la sua giacca di pelle rossa e si avvicina alla porta per uscire. Indugia un momento e si volta a guardarla. I suoi capelli scuri contrastano con la coperta bianca. La sua schiena è scoperta e s’intravede un seno tra il pavimento e il braccio. La luce delle fiamme del camino danzano su di lei inondandola di riflessi caldi. Emma può sentire ancora il suo profumo, ma ora è misto all’odore muschiato e un po’ agrodolce del sesso. Per un istante gli sovviene il suono della sua voce ansimante che la chiama. E’ diversa dalla voce del sindaco. E’ dolce. E’ calda. E’ solo per lei. Sospira profondamente, come in rassegnazione, si volta e esce dalla stanza senza fare rumore. Nell’attimo in cui la porta si chiude, gli occhi di Regina si aprono guardando lo spazio vuoto accanto a lei e una lacrima le riga il viso.