Hogwarts, inizio settimo anno. Draco Malfoy è quello che si direbbe un Mangiamorte in crisi, in bilico tra ideali e famiglia, tra coscienza e responsabilità, tra età adulta e adolescenza, tra paura e coraggio. Coraggio. Quello che Harry Potter ha in abbondanza e che utilizzerà per aiutare Draco a prendere la sua decisione. Ma a volte fare la scelta giusta non basta, a volte il gran finale non dipende da noi. È quindi in un turbine di morte e violenza, ma anche di baci e carezze, che due personaggi incredibilmente distanti eppure innegabilmente complementari si fanno la guerra fino a fare l’amore.
NB: La storia non tiene conto di alcune cose, come ad esempio l'esistenza degli Horcrux o l'incarcerazione di Lucius. È la prima fanfiction che scrivo e spero di riuscire a non annoiarvi. In definitiva, quindi, non mi resta che ricordarvi di tenervi stretti gli amici, ma ancora più stretti i nemici !

Ti scruto e ti guardo, sei bello da togliere il fiato, mentre con quelle dita da pianista sposti il ciuffo di capelli dal tuo viso aguzzo, mentre sbatti appena le ciglia che incorniciano l’argento dei tuoi grandi occhi.
Sei un grandissimo stronzo, la maggior parte del tempo.. ma io lo vedo il fuoco che trattieni in te, e non riesco proprio a frenare il pensiero di cosa ti farei.

Le mie mani sulle tue guance, ai lati del tuo viso, il mio corpo troppo vicino al tuo… il fiato corto e la tua bocca che si apre per me. Il tuo sapore, che non sapevo essere così dolce e la tua lingua che gioca con la mia, avidamente e a tratti con maggior dolcezza...

Tra pochi mesi mi libererò di te, e di noi… mi libererò della tua bella testolina sfregiata, dei tuoi stupidi amici e mi dimenticherò tutte le volte che mi hai fatto incazzare… facendomi sentire vivo come nessuno ha mai fatto nella mia breve vita.

Harry Potter, nella vita, di certezze ne avute ha molte. Se c’è una cosa della quale Harry è veramente certo è che ,Draco Malfoy, è il nome più bello e folle che gli sia mai capitato di ascoltare.

Un tempo aveva desiderato ardentemente riappropriarsi di Gondor, salire a Minas Tirith e sedersi sul grande trono. Poi, però, aveva incrociato per caso lo sguardo di un elfo e si era sentito a casa, così, senza motivo, pur non conoscendolo.

Sauron inizia a provare qualcosa per Legolas. Come potrà conquistare il suo cuore? E se Legolas fosse innamorato di qualcun altro, come reagirebbe Sauron? Provando ad affascinarlo? Cercando di rapirlo? Facendogli un incantesimo? O semplicemente lasciandolo andare? Questa è una storia molto differente da quelle che siete abituate a leggere. È un racconto che parla di romanticismo, ma anche di sofferenza e cambiamenti. E vedrete un Sauron completamente nuovo e rinnovato… il Sauron che mi sono sempre immaginata, se fossero capitati degli avvenimenti del genere. Slash!

Il mondo di Draco è pieno di fantasmi, e non tutti sono facili da esorcizzare.

*MOMENTANEAMENTE SOSPESA*
"Adesso... prepareremo i cavalli per un lungo viaggio.” iniziò a replicare, lanciando delle occhiate al compagno che gli camminava a fianco “Prima andremo a Nord fino a raggiungere la Contea... poi proseguiremo ad Est e ci recheremo a Granburrone dove è cresciuto mio padre. Continueremo oltre il Fiume e visiteremo le tue Terre... la Foresta di Foglieverdi... il palazzo nella Montagna. Voglio salire ancora una volta in quella costruzione sull'albero ed arrivare al centro del vostro Labirinto.” vide l'Elfo sorridere divertito a quei due particolari e proseguì “Poi... torneremo ad Ovest e oltrepasseremo il Bosco D'Oro nei confini di Lórien fino a salire sulla collina della quale mio padre mi raccontava nelle sue storie... dove incontrò di nuovo mia madre e si giurarono amore... ed infine...” si fermò di scatto e si voltò verso di lui con un sorrisino malizioso “...mi riporterai a quella casa nascosta tra gli alberi dove ci siamo finalmente ritrovati.”[...] “Dopo quella meta... […] troveremo il modo per costruire un'imbarcazione... discenderemo il Grande Fiume...” scorse un'improvvisa luce negli occhi limpidi che stava fissando e le parole successive gli si velarono di una irrefrenabile emozione “…ed attraverseremo il Mare."

Nella Terra di Mezzo, le forze del Male iniziano ad attaccare la popolazione innocente, e così Arathorn, Re di Gondor, decide di mandare i propri soldati, capitanati da suo figlio Aragorn, per porre freno a questo sterminio. Ma la lotta si fa cruenta e anche il popolo degli Elfi porta il proprio aiuto agli Uomini ormai stremati. Ed in questi giorni funesti, due principi dovranno affrontare la sorte avversa e il dolore in ogni modo possibile, per poter vincere non solo la battaglia contro l'Oscurità, ma anche quella contro loro stessi.

Crònos, il tempo, è dolce ma irremovibile. Comprende e ascolta, a volte aiuta, ma non tornerà sui suoi passi. Mai.
Anànke, il destino, è severa, spietata; non conosce le ragioni delle creature di Eru Ilùvatar e non si ferma davanti a niente.
Entrambi sono ineluttabili ed inflessibili.
Gli abitanti di Arda lo sanno.
Talvolta contestano questa terribile inesorabilità, talvolta ne gioiscono, ma mai, mai nessuno ha osato tentare di cambiare il corso degli eventi che da sempre Crònos e Anànke regolano.
Nessuno... ad eccezione del Valar caduto e del suo miglior allievo.
Colui del quale non è stato tramandato nulla.
...ma non sono forse gli invisibili a scrivere la Storia?

La porta si aprì con delicatezza e sulla soglia comparve ciò che in molti bramavano possedere con ardore. Legolas, il principe di Mirkwood, bello più che mai.

La guerra dell'anello è finita, ma non c'è pace per i vincitori, una nuova minaccia incombe sulla Terra di Mezzo. Chi ne subirà le conseguenze? Come potranno salvare il principe prigioniero?

Harry è pronto a bandire l'immagine di ragazzo d'oro e prendere le redini della sua vita. Sfortunatamente o fortunatamente, per lui ci sono molte sorprese in serbo per lui. Ambientata dopo il 5 anno.

Feci per suonare un bottoncino, che supposi essere una specie rara di citofono, ma ancor prima che potessi premerlo, il pesante portone si aprì e ne uscì un parecchio incazzato Harry Potter. Sapevo che odiava i dentisti, ma addirittura uscirne incazzato...poi mi porse il mio telefonino.-sai spiegarmi perché tua madre- disse calcando l'aggettivo possessivo e la parola madre- è dispiaciuta di non poterti scopare?- chiese con voce dura e vi giuro che vi era insita anche qualche nota di rabbia omicida. Per chi avesse frainteso, dico subito che non è una storia con scene incestuose!Spero di avervi incuriosite!