Due vite legate inesorabilmente verso la realizzazione dei propri sogni.Hanamichi Sakuragi x Kaede Rukawa

Una notte come le altre. Un futon caldo in cui dormire. Una finestra a separarlo dalla pioggia che imperversa fuori. Poi...il suono di un campanello che interrompe il silenzio. E la sua vita.

Sguardi che ti seguono, studiano, scrutano nel profondo a voler carpire ogni tuo pensiero; a volerti possedere come una cosa preziosa da non condividere con nessun'altro. Ma quando guardare non basta più a soddisfare quell'insano bisogno allora...

C'era qualcosa di sbagliato. Qualcosa di sbagliato, nel modo in cui si comportava e in cui reagiva. Nel modo in cui si comportava e in cui reagiva, quando si trattava di Sakuragi.

Avete mai ricevuto un bigliettino durante un’importantissima verifica? E come vi siete sentiti? Preoccupati, nervosi o forse eccitati? Chissà come si sarebbe sentito Hanamichi, se il bigliettino in questione gli fosse stato mandato dalla volpe artica, aka Rukawa

Innanzitutto premetto che non è una AU, per quanto il titolo possa trarre in inganno in merito. La mia è una ff dai toni ultraleggeri e, quanto scritto, non vuole essere altro che un inno all'ingenua quanto inconsapevole bellezza di Hana (sbav) e alla totale e assoluta gelosia di Kaede verso il rosso. Ovviamente si parla anche del loro amore e poi di qualcos'altro...giusto per non rendere la trama troppo banale ;)

Breve raccolta di figuracce del Tensai. Tra canestri, corpi celesti e…
(RuHana implicito)
* I STORIA: Un modo di dire...
“Dovresti mangiare coda di volpe!”
* II STORIA: Comete a canestro.
“Zitto, Kitsune! Tu non riuscirai mai a fare un Hale-Bopp come il mio! ”

"Le strade della vita non sono fatte per sostare...ma per essere percorse e vissute fino in fondo".Kaede Rukawa x Hanamichi Sakuragi.

Ne era convinto Hanamichi Sakuragi. Convinto che se si fosse trovato una ragazza, quel dannato volpino si sarebbe dovuto ricredere su di lui e avrebbe smesso di invadere la sua testa! Strano ma vero, una mattina si presenta allo Shohoku la bella Kaoru che chiede al rossino...di uscire con lei! E se la ragazza in questione avesse una strana somiglianza con il volpino, ma un carattere simile ad Hanamichi stesso? Ma poi, questa somiglianza è davvero reale, o dipende da qualcosa che il rossino non ha ancora chiaro dentro di sè?

Cronache dal primo appuntamento di Hanamichi Sakuragi. NB. Ho segnalato solo il protagonista tra i personaggi.

Kaede ed Hanamichi. Lo dicevano entrambi di non aver bisogno di nessuno, che da soli erano in grado di poter fare tutto...finchè arrivò quella capocciata dolorosa. Potrà uno scambio di corpi aiutarli a capire il contrario? Possibile che l'uno nel corpo dell'altro potrebbe riuscire a risolvere le cose che da soli non sarebbero stati in grado di fare? Fra partite esasperanti, nudi imbarazzanti e genitori particolari verrà a galla la verità.

E se il ragazzo più bello e gelido della scuola vi fosse servito come piatto forte ad una cena? E se il commensale fosse, poi, un'ignaro rossino, che da sempre cerca di umiliarlo e batterlo? Cosa potrebbe chiedergli di fare pur di non rivelare il suo segreto? Beh, seguitemi e lo saprete! A voi!

La troppa fretta di Sakuragi nell'accettare le sfide lo porterà ad assaggiare un sapore di cui non saprà più fare a meno...

“A proposito di campionato… Quattrocchi, mi spieghi che cosa ci fate tu e il Gorilla ancora in squadra? Non dovevate prepararvi per l’esame di ammissione all’università?”
“Già, in effetti…”
“C’è stato un cambiamento di programma” intervenne Akagi.
Hanamichi ha finito la riabilitazione. Lo aspettano un nuovo campionato, nuovi sentimenti e qualche nuova conoscenza.
Storia momentaneamente sospesa. Detto in altre parole, non ho la più pallida idea di quando riuscirò a finirla.

'Hanamichi resta fermo. In silenzio, a guardarlo camminare. Indossa un giubbotto di pelle, un paio di jeans scuri. Ha i capelli più lunghi, ed è di qualche centimetro più alto. Per il resto, non è cambiato molto. È solo diventato più bello. E questo, Hanamichi Sakuragi credeva non l’avrebbe detto mai.' In cinque anni, tante cose cambiano. Tante altre, invece, restano sempre uguali.