Questa storia è il continuo di "Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo sull'amore". NON è necessario averla letta per comprendere la trama generale ma per apprezzare alcuni particolari, sì.
Tratto dal primo capitolo:
“Non voglio più fare giochi così Harry…” affermo risoluto mentre indugiamo tra le tende grifondoro.
“Devo ammettere che è stato diverso dal solito…”
“Diverso dal solito? E’ stato scioccante!”
Harry allunga la mano verso la mia e la accarezza appena. Al tocco, alzo lo sguardo e lo vedo sorridere.
[...]
“Harry tieni, mangia questa…” gli porgo la caramella bianca.
Lui mi guarda stranito. “Serve per fare passare la fame?”
“Sì, ora mangiala altrimenti finisci tutto…”
Harry la afferra, probabilmente capisce che non è normale ciò che sente, ma poi si ferma osservando i tavoli.
“Credo di dover andare in bagno… mi accompagni?”
“Sì ma prima mangia quella caramella! Per favore Harry!” Insisto.
Lui la ripone nelle mie mani e si dirige verso i bagni del piano. Alzo gli occhi al cielo e lo seguo.

[AU! Antica Roma]
[Reyna/Piper]
[Molto, molto lemon]
Reyna era una fiera combattente. Nonostante fosse una donna aveva spesse volte dimostrato il suo valore in battaglia.
Correva voce che fosse figlia della stessa dea Bellona, che per quanto ne sapessero i legionari poteva anche essere vera. La sua abilità nelle conquiste aveva fatto in modo che fosse eletta Pretore, carica sempre detenuta da uomini. [...]
♦
Piper era molto bella e ben consapevole di esserlo, nonostante in passato avesse spesso cercato di nascondere questa sua dote. [...]
Entrava e usciva dai letti dei suoi padroni; uomini o donne che fossero. Serrava e disserrava i loro più segreti desideri, vivendo alla loro corte per un po' di tempo, salvo poi scivolare via dalla loro vita come un'ombra.

"Stai con me stanotte,avrai un motivo in più per ringraziarmi."

Tratto dal primo capitolo:
“Cosa vuoi Potter?” ringhiò lui, come fosse un cane, come se io fossi uno sterco secco.
“Devi lasciarmi stare Malfoy, Madama Chips comincia a farsi troppe domande sulle mi ripetute cadute” Cercavo di mantenere la sua asprezza anche nella mia voce ma…
“Beh, piantala di andare in infermeria no?”
“No Malfoy, piantala tu! Ti rendi conto di quanto sei patetico?”
“Perché sei stato zitto a lungo? Cosa ti frena dall’andare dalla McGrannit?“
“Ma ti rendi conto di quello che dici? Dovresti ringraziarmi!”
Mi misi le mani tra i capelli.
"Che si fotta", pensai, io avevo provato a salvarlo. Sarebbe stato espulso.

Quante volte avrebbe voluto averlo fra le braccia le notti in cui dormiva da solo e sentiva nel dormiveglia le lacrime sul cuscino perchè non avrebbe mai potuto dirgli quello che adesso, dopo il bacio più bello della sua vita stava per sussurrargi all'orecchio...
-Scusami, ma ti ho sempre amato...