Fanfictions | Forum | Redazionale | Links | Staff

   Collabora | Sondaggio | Concorso | RSS | Termini delServizio

   Regolamento | Guida al sito | Guida alla pubblicazione | Guida all'html | FAQ


22° edizione del concorso
tema - Storie di Kodomo no Omoccha, Tokyo Mew Mew e Yugioh (terminata il 31/10/06)

Grazie a coloro che hanno partecipato a questa edizione del concorso. Non ho commenti generali da fare, poichè le storie presentate sono risultate tutte abbastanza diverse tra loro, per cui vi lascio ai commenti.
La storia dell'utente Melchan in realtà non era inedita su EFP. Le era sfuggito questo passaggio del regolamento e me ne sono accorta io stessa solo dopo la pubblicazione dei risultati. Faccio in via straordinaria un'eccezione, che però non si ripeterà più.

***********************

  • 1° classificato: Can't erase, just rewind di wistaria

  • 2° classificato: O ti amo o ti ammazzo di Melchan

  • 3° classificato: Getting up at dawn di The Corpse Bride

Giudizi sulle storie vincitrici

  • 1° classificato: Can't erase, just rewind di wistaria (Tokyo Mew Mew) - Freddo e crudele (a volte, ironicamente tale), è un racconto che sventra la trama originale, crea caratteri, forma risentimenti in modo molto credibile. Crea qualcosa di molto piacevole da leggere, dove lo stile è in certi casi molto efficace (come nel caso in cui una frase è stata scritta a pezzi, in righe diverse).
  • 2° classificato: O ti amo o ti ammazzo di Melchan (Kodomo no Omoccha) - Una storia divertente e paranoica, nella trama e nel linguaggio, che scorre senza fermarsi (in alcuni casi questo flusso di parole non funziona nel modo adatto, generando confusione alla lettura). Akito e Sana in un rapporto non rapporto, negato ma costantemente vissuto. Quei litigi sempre uguali nel loro svolgersi sono ben inseriti all'interno della trama. Nel terminare, la storia riesce a scartare il lieto fine senza deludere. Una storia affatto banale e interessante.
  • 3° classificato: Getting up at dawn di The Corpse Bride (Kodomo no Omoccha) - Un lungo monologo, che a volte sembra perdersi in se stesso. Ma a leggerlo meglio se ne coglie l'essenza, quel suo essere un discorso personale, fatto a uso e consumo di se stessi, che non ha proprio un capo e una coda, a volte nemmeno completa coerenza o piena esplicatività. Non è il racconto di una storia, di un inizio e di una fine ... è la narrazione di uno stato d'animo, di riflessioni sul passato, con una conclusione veritiera nella sua vaghezza, che potrebbe deludere per trama il lettore più speranzoso. Non è del tutto coinvolgente, ma è un esercizio proficuo, che porta qualcosa anche al lettore: la sensazione di aver letto qualcosa di differente e di essere entrati nella mente di un personaggio senz'altro non perfetto.

Giudizi sulle storie partecipanti (in ordine sparso)

  • Hell is for children di Lisachan (Kodomo no Omoccha)
    Una storia scritta bene, che raggiunge lo scopo di trasmettere un senso di malinconia e dolcezza al lettore. Il piccolo Akito ha una famiglia che non lo vuole e Asako si è lasciata con Rei. Un incontro mai avvenuto fra due personaggi che riescono a essere ben incastrati in particolari momenti della loro vita. Manca un certo senso di 'risoluzione' a livello di trama, nonostante l'idea fosse quella di narrare un episodio preciso.
  • Melodramma di Primavera di Yuna (Kodomo no Omoccha)
    La trama è piena di luoghi comuni, ma lo stile riesce a non far risultare il tutto fastidioso,
    pur se alla fine è inevitabilmente previdibile tutto ciò che si dirà in questa breve one-shot.
    Qualcuno che doveva vivere si è spento e non restano che amare riflessioni prima e serena accettazione poi.
    Una scena del genere sarebbe stata inquadrata decisamente meglio all'interno di un racconto più lungo.
  • Because you live in me di Surferfrancy01 (Kodomo no Omoccha)
    C'è tanto, troppo da cambiare per migliorare. C'è la volontà di raccontare qualcosa, ma l'operazione qui compiuta è una semplice raccolta di luoghi comuni di manga o storie d'amore, dove il troppo decisamente stroppia. Il commento introduttivo lasciava sperare in qualcosa di meglio e forse sarebbe utile fare un esercizio del genere: concentrarsi su un determinato argomento e non tentare di raccontare vita, morte e miracoli di un personaggio senza lasciare spazio ad alcun approfondimento.
  • Fine di un'eroina coatta di strega91 (Tokyo Mew Mew)
    A leggere un certo termine del titolo, si potrebbe pensare a qualcosa di comico. E' invece un racconto che narra di paure e sensazioni terribili, riuscendo a volte a essere efficace. Una one-shot che toglie ogni allegria alla serie a cui si ispira. Lodevole sarebbe sperimentare questa capacità in racconti più lunghi, dove si potrebbe apprezzare maggiormente un'abilità che qui sicuramente si intravede.
  • Ombra di Shark Attack (Tokyo Mew Mew)
    L'amore di un nemico, non compreso; dopo la morte di quest'ultimo, quasi fino a diventare una persecuzione.
    Una storia che tenta di esplorare un aspetto più cupo e serio dei caratteri e sentimenti di due personaggi, riuscendoci in parte.
    A volte a causa della scelta di spiegare quel che il lettore dovrebbe invece intuire, a volte a causa di una narrazione un po' troppo
    semplice per creare un'atmosfera adatta. La frase finale della storia, che in poche parole conferisce un senso a parte di ciò che è successo, è invece un buon esempio di quel che questa storia avrebbe potuto essere nella sua interezza.
  • Fireflies di Beachan (Tokyo Mew Mew)
    Fra gli alieni antagonisti della serie, facciamo la conoscenza di un personaggio originale, un giovane Generale descritto in maniera fresca, forse a tratti un po' 'femminile' (nel modo in cui narra quello che pensa, nel suo essere sognatore). E' il racconto gradevole di vita quotidiana di basi militari 'aliene' e di un incontro etereo con chi è destinato a riempire i sogni del personaggio presentato.
  • L'altra metà dell'anima di Yuki Delleran (Yugioh)
    La storia di un'amicizia, con la più classica delle trame, almeno nello spirito: un amico in difficoltà chiama e per aiutarlo diverse prove dovranno essere superate. Uno stile leggero, che si limita ad accompagnare i fatti senza conferire alla storia un' atmosfera, comunque inibita dalla semplicità dei caratteri dei personaggi. In un certo senso, simile ai toni del manga/anime. C'è da tenere in conto che però in entrambi quei casi ci sono le immagini a fare da supporto.
  • Dall'Olimpiade di San Giovanni di Anshiko (Yugioh)
    Una miscela di elementi per creare una trama che vede incontrare YugiOh con i campioni del pattinaggio artistico e coi cavalieri templari della leggenda, il tutto nell'ambiente delle Olimpiadi di Torino. Ne esce fuori una storia onesta nel suo scopo: quello di raccontare un'avventura, anche se forse troppo ripiena di elementi. Non aiuta una certa mancanza di approfondimento nel carattere dei personaggi, ma lo si potrebbe definire un tratto tipico di questa tipologia di storie. Lo stile è scolastico: come in un esercizio serve solo a raccontare i fatti, non a farli sentire al lettore. Su questo si potrebbe lavorare.
    Nota a margine: non è esplicitamente vietato, ma scoraggio l'idea di usare persone famose 'italiane' come personaggi di una fanfic italiana. E, a prescindere, rimarcare sempre forte e chiaro che non si ha nessuna intenzione di fare una rappresentazione veritiera del carattere di quel determinato personaggio famoso.
  • Tea e Tristan di Neptune87 (Yugioh)
    Tea non è più innamorata di Yugi e attraverso il ricordo di un'avventura vissuta capisce il perchè.
    Leggendo questo scritto si capisce che si è partiti con un'idea precisa, e si è scelto di raccontarla in fretta e a dispetto di qualunque
    incoerenza potesse avere. I dialoghi sono banali laddove non dovrebbero esserlo (ad esempio, nella confessione della fine del suo innamoramento a Yugi) e in generale piatti. Per sistemare queste lacune potrebbe aiutare molto una maggiore riflessione, sia in ciò che si decide di voler raccontare sia in come raccontarlo. Sono presenti alcuni errori di italiano ('So', prima persona del verbo sapere è senza accento) e punteggiaturav (l'uso dei puntini di sospensione è da soppesare maggiormente), nonchè di layout del testo (si dovrebbe andare a capo più volte in una storia come questa, con tanti dialoghi).
  • Perfezione ... o quasi di fedegirl90 (Kodomo no Omoccha)
    Una storia che sgorga miele, dove un Akito poco somigliante al personaggio originale (a causa dell'insicura dolcezza) non ha il coraggio di confessare i suoi sentimenti a Sana e sarà una canzone ad aiutare entrambi. Trama scontata e tanta voglia di raccontare qualcosa di romantico. Non cadere nei clichè e riuscire lo stesso ad emozionare i romantici è sempre possibile, per cui un po' più di sforzo la prossima volta. Per fare un esempio, invece che far diventare la canzone parte della storia, si potrebbe tentare di fare lo stesso coi sentimenti da essa espressi, senza per forza riportare le parole: ne uscirebbe qualcosa di più personale, se non 'sentito'.

Grazie a lisachan, per questa edizione sono disponibili dei bannerini di riconoscimento o partecipazione. Potete prenderli e inserirli all'interno della fanfic. Per i vincitori sono personalizzati.

_

_

 

 

 

 

 

 

© dal 2001, EFP.
Creato da Erika (erika@fastwebnet.it). EFP non ha alcuna responsabilità per gli scritti pubblicati in esso, in quanto esclusiva opera e proprietà degli scrittori stessi. Il materiale presente su EFP non può essere riprodotto in nessuna forma senza il consenso del proprietario del materiale.
I personaggi e le situazioni presenti nelle fanfic di questo sito sono utilizzate senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyrights.
Lo script che il sito utilizza (Efiction) è proprietà di Rebecca Smallwood.