I
partecipanti a questa edizione sono stati pochi, credo per il
fraintendimento sul tema del concorso ... poteva essere anche una
storia romantica se ispirata ad un Anime/manga sportivo (tipo Slam Dunk
o Captain Tsubasa). Come già feci in un'altra edizione, non
è questo motivo per dare il podio a tutti i partecipanti^^
Per cui c'è una
sola storia entrata nel podio, avendo ritenuto che avrebbe
probabilmente vinto anche in un concorso con più
partecipanti.
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Giudizi sulle
storie
- Tokyo
2006
di Akemichan (Slam Dunk)
- una storia per appassionati di basket, dove è la cronaca
delle
partite a farla da padrone. I mondiali di Tokyo2006, con Hisashi Mitsui
in una nazionale che non è quella giapponese. Buona l'idea
di
introdurre la destinazione di Mistui solo dopo diverse spiegazioni di
vario tipo (che potevano far pensare ad altro e incoraggiavano
l'interesse). I pensieri del protagonista non sono particolarmente
profondi, ma risultano sinceri e non forzati. Il suo attaccamento alla
nuova maglia (soprattutto, alla nuova squadra) si percepisce grazie
alla descrizione serrata delle azioni di gioco e dell'alleanza che si
viene a creare coi compagni proprio all'interno delle partite.
Particolarment interessante la partita contro la nazionale della patria
natia e lodevole il fatto di aver dato un certo spessore ai personaggi
creati nella nuova nazionale di Mitsui. Lo stile segue la storia senza
esaltarla in modo particolare, ma il risultato finale è
sicuramente
apprezzabile.
Vincitrice della ventitreesima edizione del concorso di EFP.
- Solo
di Yumi (Slam
Dunk) - Hanamichi ha litigato con gli amici e l'unica cosa
che desidera al momento è la solitudine.
Elenco la serie di errori di scrittura:
- i puntini di sospensione sono tre e prima e dopo di essi ci deve
essere sempre uno spazio
- non si dice 'non credono li abbia fatti con la farina del mio sacco'
^^ Sarebbe 'non credono che sia farina del mio sacco'.
- attenzione ai congiuntivi
- alcuni problemi di concordanza fra soggetti e aggettivi usati, tanto
che in un paragrafo non si capisce a cosa ci si riferisca
-
attenzione al filo del discorso; a volte c'è un concetto che
viene
espresso e si passa immediatamente ad un altro, senza la giusta
divisione logica o senza l'aiuto della punteggiatura
A parte questi
errori, la trama ricalca parecchio la canzone, aggiungendoci un
maggiore tocco di speranza. C'è da un certo punto la
ripetizione di una
frase, come se fosse una canzone. Ma non essendo questa storia una
canzone, si pensa più facilmente ad un errore. I concetti
sono ripresi
nei diversi paragrafi ma si vede la volontà di rimarcare un
concetto
per farlo risaltare; tuttavia manca lo stile per supportare una simile
operazione.
In un certo senso, la storia sembra quasi dover
'accompagnare' una trama più completa (come la canzone a cui
si ispira,
che accompagna un momento di vita), in quanto da sola non dice molto,
nonostante si cerchi di chiuderla con il protagonista che ha
un'illuminazione su cosa si stia perdendo a comportarsi in un
determinato modo.
- The
ultimate Mizuki's Project di Lucky (Prince of Tennis)
- Le fatiche fatte dell'ambizioso manager
di un club di Tennis per portare dentro la sua squadra un elemento
talentuoso ma incredibilmente pigro.
La ricchezza lessicale è
più che evidente e lo stile usato riesce a
rendere interessante anche l'elenco di una serie di fatti altrimenti
noiosi. Tuttavia la decisione (si ritiene infatti sia una scelta) di
scrivere facendo parco uso del punto e invece largo uso delle virgole
(a volte dove stonano proprio) e dei punti e virgola crea periodi
lunghissimi in cui a volte è necessario dover tornare a
rileggere la
frase per capire a che punto si era rimasti. Usare il punto e andare a
capo non dovrebbe togliere nulla allo stile usato e potrebbe aiutare
nell'isolare i concetti, facilitandone la comprensione e facendone
risaltare l'essenza.
Nei dialoghi è necessaria la lettera maiuscola
per iniziare e ormai è d'uso scrivere 'qual'è'
senza apostrofo (tanto
che ormai è noto come un errore alla maggior parte
delle persone).
Detto
tutto questo, la trama non è nulla di particolarmente
eccitante o interessante di per sè, ma la narrazione fitta
(ma non è
che con più punti avrebbe perso questa caratteristica) e
piena di
particolari la rende al meglio, in qualche caso strappando qualche
sorriso, e questo è sicuramente da lodare.
Grazie a lisachan dei bannerini che ha creato per questa
edizione del concorso
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