Prima classificata al contest "Ritratto di
Signor..." di MagenthaRigbie
SAVE
THE LAST TIME
“Avada kedavra”
Mi
volto appena in tempo per vederla, prima che il velo
possa inghiottirmi: Bellatrix Black-Lestrange, mia cugina, la donna di
ghiaccio, mi ha appena ucciso.
I
miei ultimi pensieri volano a James: “sto
per tornare da te, amico mio”.
A
Remus, a Harry: “mi
dispiace di avervi abbandonati ancora”.
Ma
i miei occhi continuano a fissare lei, misteriosa ed
inquietante come sempre. Inizio a temere che la sua immagine
resterà stampata
nella mia mente per l’eternità: rovinata,
distrutta dal tempo e dalla vita che
conduce, eppure sempre la stessa, l’agghiacciante e tenebrosa
Bella!
È
quasi divertente vederla adesso, nella sua cornice
perfetta: tutto buio intorno, la luce dell’incantesimo appena
lanciato basta a
stento ad illuminarle il viso consumato.
“Sembra la morte in
persona” rifletto sarcasticamente, soffermandomi
sul suo vestiario nero,
sicuro che le incornici perfettamente il corpo di donna matura,
nonostante sia
immerso nel buio della notte.
Vita
sottile, fianchi ben pronunciati: la natura è stata
generosa nei punti giusti con lei. Non è alta, non
è perfetta, ma ben
proporzionata. Con un sorriso triste ricordo che anche James era
colpito dal
suo stile, dal modo sensuale con cui passeggiava per i corridoi,
giocando con i
movimenti del bacino e dai suoi occhi da cerbiatta che trasmettevano
sempre un
qualcosa di poco rassicurante.
Leggermente
china in avanti, la bacchetta ancora sguainata,
mi fissa con occhi vuoti, due pozze scure illuminate da una luce
sinistra. E
non è la luce dell’incantesimo: Bella è
soddisfatta delle sue azioni, ha
dimostrato al suo Lord di esser degna di lui, ha vinto. I Black sono
abituati a
vincere, è nata e cresciuta con questa mentalità,
ma il suo sangue freddo mi
appare comunque agghiacciante: ha appena ucciso suo cugino e neppure un
accenno
di rammarico si nota sul suo volto.
Caparbia,
agguerrita, forte. Lo credo bene che era la
preferita della famiglia!
Ma
più d’ogni altra cosa, quel che mi stupisce
è ancora una
volta la bellezza del suo viso: lineamenti perfetti che neppure il
tempo ha
potuto distruggere, labbra morbide e carnose, schiuse in un sorrisetto
sadico,
il naso dei Black.
Mi
sento un po’ ridicolo a pensare al “naso dei
Black”
mentre sto morendo, ma è più forte di me: Bella
è l’allegoria del mio passato e
da questo momento il giudice del mio futuro.
Ha
i capelli sciolti.
I
capelli che tiravo per dispetto quando ero bambino, i
boccoli morbidi che la madre curava con tanta cura adesso sono
raggrinziti,
spenti come la sua anima.
Un
pagliericcio crespo le incornicia il volto, sottolineando
la sua follia, l’impegno e la perseveranza con cui governa la
propria
esistenza.
Si
dice che follia e genio camminino di pari passo e lei
incarna questo binomio alla perfezione. Solo una donna folle
può avere il suo
sangue freddo, massacrare, torturare altri esseri umani senza versare
una
lacrima. Da quanti anni i suoi occhi non si inumidiscono?
Da
piccolo consideravo Bella come il mio “modello”,
anche se
non in senso letterale: adoravo la sua fierezza, il modo in cui
riusciva a
sfidare anche gli adulti, senza temere le loro reazioni. In un certo
senso ero
consapevole di somigliarle; non lo pensavo per vanità, ma
ero davvero convinto
di possedere tutte le doti che aveva lei, solo che le mie erano
nascoste, le
sue sempre in primo piano.
“Sto morendo, Bella.
Sto morendo davanti ai tuoi occhi e tu sei qui, immobile, stupenda.
Vuota”
Ho
sempre provato per lei qualcosa di molto simile
all’affetto, nonostante mi lasciasse spiazzato la cattiveria
che dimostrava anche
nei confronti della sorella minore e con rammarico, a distanza di anni,
constatai
che a guidare le sue azioni non era la ripicca di una bambina gelosa,
ma la
rabbia e l’aggressività di una serva del male.
Un’adolescente
elegante e seducente, una donna folle ed
irrequieta.
Quante personalità
hai, Bella?
è
uno
stile che non avevo mai sperimentato, ma tutto sommato sono fiera di
quel che
ho scritto! È breve,
rischiavo di scrivere una flash-fic, ma aggiungere parole avrebbe
spezzato
l’armonia…
GIUDIZIO
DELLA GIUDICIA
• Grammatica e sintassi:
9,2/10;
Un paio di errori di punteggiatura e un errore di grammatica qui: Lo
credo bene che era la preferita della famiglia: è
infatti più corretto se a reggere "credo" ci metti un
congiuntivo invece che un indicativo; ti tolgo mezzo punto invece che
uno perché è una questione semiaperta quella del
verbo "credere", anche se io mi schiero dalla parte degli
anti-francesismi.
• Stile: 8,95/10;
Ho trovato lo stile molto pregevole e scorrevole. Ben calcolati i
tempi, ben gestita la situazione. Quasi nulla da eccepire.
• Personaggio (caratterizzazione e coerenza): 9,5/10;
Buonissima caratterizzazione di Bellatrix, descrizioni belle e ben
giocate anche in funzione della situazione descritta. Unico neo
è, a mio avviso, l'ammirazione di Sirius nei confronti della
cugina, che lo fa risultare un po' OOC (purtroppo non ho potuto non
considerarlo, in quanto ha un ruolo importante come personaggio nella
storia)
• Rispetto dei parametri: 7/7
Elementi usati nella loro pienezza e ben articolati.
• Originalità: 9,5/10;
Ho trovato l'ambientazione molto originale in funzione del tema
trattato (quello della descrizione fisica). Inoltre trovo sia
abbastanza plausibile come condizione. Punteggio quasi pieno quindi!
Totale: 44,15/47
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