Cap. 5
Cody si svegliò, aprì gli occhi e non riuscì a trattenere un gemito: che mal
di testa! Richiuse gli occhi per sottrarre le pupille alla luce intensa che
entrava dalla finestra, e si poggiò nuovamente sul suo morbido materasso... che
quel giorno sembrava decisamente meno morbido del solito... e aveva anche una
forma strana... aprì gli occhi e alzò lo sguardo.
Ah, ok, tutto bene, era solo Squib...
...
...
...
Era solo Squib...
Solo Squib...
Squib...
Squib?
SQUIB?
Cosa diavolo ci faceva Squib nella sua stanza? O meglio, cosa diavolo ci
faceva Squib nel suo letto???
Ok, calmati Cody, mente locale... si, facciamo mente locale, allora...
La giornata precedente... oh, si, era stata un disastro, il compleanno
peggiore della sua vita, ad eccezione naturalmente di quello dell’anno
precedente, quando erano morti Meghan e Sebastian. Aveva passato la giornata a
cercare di evitare Tannis e Cameron, e poi... si, l’avevano portata in quello
strano locale, dove servivano quel drink così buono...
Quel drink così buono...
Drink...
Mal di testa...
Si era ubriacata, questo era decisamente ovvio... ma...
Si era ubriacata...
Squib nel suo letto...
Lei si era ubriacata e Squib era nel suo letto?
Oh.
Merda.
Oh merda.
OH MERDA!!!
-Ma sei proprio un porco!- gridò balzando giù dal letto e ignorando le fitte
alle tempie che lo scatto le provocò.
Squib spalancò gli occhi, spaventato, e gli ci volle qualche secondo per
connettere e capire che si trovava nella stanza di Cody e che la ragazza, in
piedi a un lato del letto e con aria decisamente furente, stava gridando, si
supponeva contro di lui.
-Come?- domandò accigliato mettendosi a sedere.
-Sei uno schifoso maiale, ma come hai potuto? Ero ubriaca!- sbraitò Cody, le
lacrime agli occhi.
-Scusa? Come ho potuto fare cosa, di preciso?- Squib era decisamente
confuso.
-Quello... quello... quello che hai fatto!- Cody indicò un po’ tremante il
letto su cui lei e quello che credeva fosse il suo migliore amico avevano
evidentemente passato la notte.
Squib capì cosa voleva dire la ragazza, e si rabbuiò: come poteva pensare che
lui avrebbe mai fatto una cosa del genere? Si fidava così poco di lui?
-Grazie Cody, davvero.- sbottò alzandosi di scatto dal letto e facendo per
uscire dalla stanza ma bloccandosi un attimo prima di aprire la porta –Magari,
nota che hai i vestiti addosso. Un po’ strano dopo aver avuto a che fare con un
pazzo maniaco come me, no?-
Squib uscì dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle. Cody si guardò, ed
effettivamente era ancora completamente vestita, come la sera precedente.
Oh, no...
Cretina, cretina, cretina...
Corse fuori dalla stanza e scese velocemente le scale, rischiando seriamente
di scivolare e farle rotolando, e quando giunse al pian terreno fortunatamente
vide Squib, che aveva appena aperto la porta d’ingresso.
-Squib! Aspetta!- lo raggiunse e richiuse la porta di scatto, ponendosi tra
essa e il ragazzo per impedirgli di uscire –Scusa, mi dispiace, sono una
stupida, ma non mi ricordavo nulla, e mi ricordo poco di... che cos’hai fatto?-
si accigliò all’improvviso, vedendo un livido violaceo sulla guancia del
ragazzo.
-Come?-
-Che hai fatto lì?- Cody indicò il livido, sfiorandolo appena, e Squib disse
–Oh, quello, niente...-, ma nella mente di Cody si fecero spazio alcune immagini
confuse di un ragazzo dai capelli scuri e una specie di rissa...
-Oddio... è stato ieri sera vero? Quel... tipo?-
-Si, beh, ora me ne vado...- Squib fece per scostarla dalla porta, ma Cody si
alzò in punta di piedi e poggiò le labbra su quelle di lui.
Sorpreso, Squib rimase immobile quando lei si staccò, ma non appena si rese
conto di ciò che era successo, si chinò su di lei, stringendola a sè, e la baciò
a sua volta.
-Cody? Cody, sono tornato!- il padre entrò nella stanza della figlia e la
trovò seduta sul letto ancora disfatto, intenta a leggere un libro –Ehi, papà,
ciao. Sei tornato presto!- salutò allegra la ragazza.
-Già. Tutto bene in questi due giorni?-
-Tutto perfetto.-
-Bene.- l’uomo uscì e si chiuse la porta alle spalle.
Cody si lasciò sfuggire un sospiro, si alzò, si chinò e tirò fuori un paio di
jeans e una maglietta da sotto il letto. Aprì l’armadio e lanciò entrambi gli
indumenti a uno Squib rimasto in boxer.
____________Nota di Herm90
E così terminò la ficcy! Spero che quest'ultimo chappy vi sia piaciuto!
Grazie mille BlueTiger per aver commentato tutti i capitoli, spero che
ti soddisfi la fine!
Bacioni a tutti!
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