La tensione aumentava. I
partecipanti alla selezione si trovavano davanti al banco dei giudici,
aspettando di sentire il loro nome per fare un passo avanti, aspettando “il
responso”, quello che avrebbe fatto avverare i propri sogni, o al contrario
generato la delusione.
Anche Akira Sendoh era là, pronto
per l’America; come Hanamichi, nei panni di Rukawa, aveva affrontato gli
esercizi e l’incontro, durante il quale i due avevano giocato insieme, per la
prima volta compagni di squadra. E fu proprio Sendoh ad essere chiamato. Fece il
passo avanti. Il presidente della commissione pronunciò le parole - Akira
Sendoh… Lei ha passato la selezione. -Un applauso si levò dai ragazzi rimasti,
Sendoh strinse la mano ai giudici, ricevendo complimenti e auguri, e fece per
andarsene. Ma si fermò. Voleva sapere se anche quel timido ragazzo sarebbe
volato in America al suo fianco. Quel ragazzo che tante volte aveva affrontato
in un uno contro uno, o durante gli incontri tra il Ryonan e lo
Shohoku.
- Kaede Rukawa!-.. Hanamichi fece
un passo avanti. Il suo cuore batteva forte, ce l’aveva messa tutta. Il vero
Rukawa aspettava al di fuori della palestra, poiché non gli era stato permesso
di entrare. Sapeva che il momento della verità si avvicinava.
-Kaede Rukawa, Lei.. ha passato le
selezioni - Hanamichi non poteva crederci. Rimase impalato,
tremante.
-Può
andare…!
-Eh, sì, grazie.. grazie,
davvero!
Andò incontro ai giudici,
stringendo le mani di tutti…
-Anche se devo rimproverarla un
po’.. oggi non mi sembrava al massimo della forma fisica.. ma il suo valore è
ben noto a noi per…
Il presidente della commissione
non aveva fatto in tempo a finire la frase. Qualcosa di strano stava accadendo.
I capelli di Rukawa stavano cambiando colore, acquistando un rosso acceso..
Hanamichi si accorse che qualcosa non andava, la commissione lo guardava in modo
strano, tutti erano a bocca aperta, persino Sendoh, che fino ad un attimo prima
gli sorrideva, sembrava ora sbalordito. Hanamichi si portò una mano ai capelli,
e sentì che erano tornati voluminosi..
-Cavolo!-esclamò, correndo verso
la porta d’uscita..
-Ehi, Rukawa, dove sei?!
Rukawa!RUKAWA!
Hanamichi si svegliò
improvvisamente. Per un attimo non riconobbe la stanza in cui si trovava, poi
tutto gli tornò alla mente.
-Era solo un
sogno..
Diede uno sguardo alla sveglia che
si trovava sul comodino, accanto al letto..
-Le 9.37! Cavolo, alle 10 devo
stare in palestra! Perché questa cosa non ha suonato?!
Si vestì in fretta e furia, e
passando in cucina notò che la madre di Rukawa aveva lasciato la colazione sul
tavolo. La prese, pensando che un po’ di energie gli sarebbero
servite.
Uscendo dalla casa notò la
bicicletta di Rukawa su cui il giorno prima era tornato.
“Prendo questa, forse arriverò in
tempo”, pensò.
Le strade erano quasi deserte, non
ci mise molto ad arrivare nella palestra che Rukawa gli aveva indicato, dove si
sarebbero svolte le selezioni.
“Almeno sono già caldo!”.. diede
un’occhiata all’orologio.. le 10.05. Aveva solo cinque minuti di ritardo. Entrò
nella palestra, vide i ragazzi, a cui stavano spiegando gli esercizi che
avrebbero dovuto svolgere, vide un uomo guardarlo con severità, forse il
presidente della commissione, vide… Rukawa. Rukawa?! Ma se Rukawa era là, questo
significava che.. si passò una mano tra i capelli, proprio come poco tempo prima
si era visto fare nel suo sogno.. e li riconobbe. I suoi capelli rossi e folti.
Uno dei giudici gli parlò, lo invitò ad avvicinarsi, gli chiese se doveva
partecipare alle selezioni.. ma Hanamichi non sapeva più cosa fare, come
comportarsi.. Rukawa parlò al suo posto al giudice, poi si avvicinò, e gli
disse:
-Ma cosa ci fai qui.. non ti sei
guardato allo specchio stamattina?! E’ tornato tutto normale! Io sono io e tu
sei tu! Ora va.. che
mi disturbi..
Hanamichi si voltò, ancora
frastornato.. non riusciva più a distinguere il sogno dalla realtà. Forse stava
ancora dormendo… Uscì dalla palestra, ma decise di non andarsene. Voleva
comunque sapere se Rukawa avrebbe passato o meno quelle
selezioni.
Si sentiva sollevato, il futuro di
Rukawa non gli gravava più sulle spalle..
Ma era anche dispiaciuto, in
fondo.. gli sarebbe piaciuto affrontare quelle selezioni.. forse un giorno le
avrebbe affrontate anche lui, forse un giorno sarebbe partito per l’America..
forse.
-Rukawa!
Mito si stava avvicinando.
-Hanamichi è già entrato o è in
ritardo come al solito…?!
-COSA HAI DETTO?! Io non sono mai
in ritardo!!
-Hanamichi??!
-Sì, proprio io.. è tornato tutto
normale, io sono venuto qui senza neanche accorgermene.. Rukawa è
dentro..
-Incredibile! Che
fortuna!
-Come sarebbe a dire “che
fortuna”?!
-Eh.. no.. volevo dire.. credo che
contatterò quello studioso di fenomeni paranormali in qualità di testimone di
uno scambio d’identità.. e gli dirò che si sbagliava, che in realtà lo scambio
ha una durata di 24 ore, non di 48.. una bella differenza, eh,
Hanamichi?!
-Cambi discorso,
eh?!
-.. eheheh
Hanamichi sorrise, felice di avere
in quel momento accanto a sé l’amico.
Passarono più di due ore..
finalmente Rukawa uscì. Il suo volto come al solito non tradiva emozioni.
Hanamichi domandò:
-.. Allora?
E dopo un attimo di silenzio,
Rukawa rispose:
-Allora sono passato, cosa
credevi?! Mica l’hai fatta tu, la selezione!
-COSA??! Come osi rivolgerti così a me,
che sono il mito vivente, il basketman Sakuragi, il genio, il re dei rimbalzi!
Me la sarei cavata molto meglio di te! Anzi, sai che ti dico?!.. se ci fossi
stato io al tuo posto ai giudici sarebbe bastato solo guardarmi, per stabilire
che potessi partire,senza neanche farmi cimentare in tutte quelle prove.. la NBA
è già là che mi aspetta! Mica mi possono far sforzare più di
tanto!!!
-Nh..
“E’ tornato davvero tutto come
prima. Hanamichi e la sua orgogliosa sicurezza, Rukawa e le sue poche parole..
chissà, però… forse questi due potranno cominciare a comprendersi, dopo questa
esperienza.. hanno vissuto 24 ore l’uno nei panni dell’altro.. forse si
aiuteranno.. forse un giorno giocheranno ancora insieme, in NBA.. forse in fondo
questa esperienza gli ha fatto bene..”, così pensava Mito.
-E non mi rispondere in quel modo,
stupido volpino! Potevi almeno farmi uno squillo, stamattina, per dirmi che non
serviva che venivo in palestra..!!!
-E come facevo io a sapere che
esistono idioti che la mattina non si guardano allo
specchio…?!
-Cosa?! Non ho avuto tempo, andavo
di fretta!
-Il solito
ritardatario..
-COSA!!?? Tu,
brutto…
“Forse no” ^^’’ . Mito osservava i
due allontanarsi. Hanamichi si voltò verso l’amico,
gridando:
-Allora Yohei ti vuoi muovere?!
Non voglio restare con questo essere più del dovuto! Dai, che andiamo al
pachin……. NOMA?? Che ci fai tu qui?! E Mito che fine ha
fatto??
-Ma che stai dicendo Hanamichi!
Noma?? Dove sarebbe Noma? ……. oh
no… non mi dire che..
Mito si portò una mano alla
bocca.. ed eccoli lì, gli immancabili baffetti di Noma.
-Non ci posso
credere..
Hanamichi e Kaede proruppero in
una sonora risata.
-Vorrei sapere cos’è che vi rende
tanto allegri!! Non c’è nulla da ridere! Oh no! Ma cosa ho fatto io di
male???
E fu la volta di
Mito-Noma!
FINE
***E'
finita!! ='( Ci stavo prendendo gusto! .. eheheh.. =P
Comunque, spero che la
storia vi sia piaciuta..
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto e coloro che mi hanno incoraggiata con i
commenti! Hinao, Jarychan, kuroihikaru, Yumi, Hotaru_Tomoe! Fatemi
sapere se l'ultimo capitolo vi è piaciuto! ^^ A presto! Shan
In_Saeko***
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