Nota dell’autrice: questa storia è nata così, senza un motivo preciso, saltata fuori da un cassetto in un giorno di pioggia... o forse c’era già, e stava solo aspettando di essere raccontata. Comunque mi è sembrato opportuno inserire un prologo, anche se non anticiperà praticamente nulla di quello che leggerete nel racconto vero e proprio.
Beh, spero che come introduzione vi incuriosisca abbastanza da continuare a leggere…
Buon divertimento!
§Bloody Wings§
Ali scarlatte
Prologo
Ho un sogno, prigioniero nei meandri più oscuri della mia anima,
Ma come la neve, che muore dissolvendosi sul ciglio di una strada, so che non c’è speranza.
Questa immensa voragine non sarà mai colmata.
Le ferite continueranno a percorrermi, fiumi inarrestabili di sangue e lacrime.
Il solo raggio di speranza che conforta il mio tormento è nei tuoi occhi, spenti e sofferenti come il mio riflesso, spezzato da questa vita inutile.
Prego per me stessa i muti fantasmi della mia mente,
perché mi sia concessa una tregua dall’incessante battaglia
che sento infuriare dietro questa piatta maschera di calma gelida.
I miei occhi sono stanchi, le palpebre pesanti.
Non ho più lacrime da versare, ma solo un’anima prosciugata e abbandonata nella cupa desolazione della solitudine,
come il letto del ruscello condannato dalla siccità ad arrendersi al sole estivo.
Chi sono io?
E poi, all’improvviso, dolore.
Gli spasmi travolgono la mia schiena fredda.
Qualcosa di invisibile mi strazia da dentro, mi punge penetrando fino alle fragili ossa.
E mentre imploro che sorella Morte mi accolga fra le sue braccia spettrali,
Li vedo comparire nell’oscurità della notte, come lucciole fuggitive,
Lampi di un azzurro pallido e cristallino, di ghiaccio illuminato dal riflesso lunare.
E so che anche domani sarò viva.
Chi sei?
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