Dragon Ball: The Last Fight
CAPITOLO
TERZO: LA GITA
- Forte! C’è anche la Casa degli
Specchi! Ci andiamo?
- Calma, ragazze! Datemi il tempo
di riprendermi dalle Montagne Russe!
- Andiamo, papà! Tu che hai
salvato la Terra un sacco di volte non reggi un paio di capriole?
- In questo momento affronterei
Cell con una mano sola piuttosto che salire di nuovo su quel coso!
Era tutta la giornata che le cose
andavano avanti in quel modo: nonostante qualche problema di stomaco, Goku si
divertiva anche più della sua nipotina Pan.
A Vegeta non sembrava possibile
che un Sayan adulto potesse quasi sentirsi male dal ridere su quello stupido
gioco che i terrestri chiamavano “autoscontro”, o sfidare la propria nipotina di
dieci anni al tiro a segno. Tutto quello che aveva visto durante quella giornata
al Luna Park aveva abbassato ancora di più, se possibile, la stima che aveva per
Kaaroth.
Ogni due minuti aveva la
tentazione di alzarsi in volo e tornarsene alla Capsule Corporation per
allenarsi qualche ora nella Gravity Room. D’altra parte Bulma aveva minacciato
di tagliargli i viveri se non avesse accompagnato Trunks e Bra a quella piccola
gita, e se c’era un nemico contro cui un Sayan non poteva combattere, quello era
il suo stomaco.
La presenza dell’altro Sayan con
il figlio minore e la nipote non aveva contribuito a migliorare la giornata, e
Vegeta controllava di continuo l’orologio, dispiaciuto di non poterlo
costringere a muoversi più in fretta.
- Ehi, Vegeta!- gli urlò Goku
avvicinandosi,- Noi avremmo deciso di andare a fare un giro sulla ruota
panoramica. Vuoi venire?
Il Sayan più anziano lo fissò con
uno sguardo a dir poco omicida.
- O…ok! Appena finito torniamo
qui!
E Goku si diresse verso la ruota
panoramica, dove suo figlio e sua nipote stavano comprando i biglietti assieme a
Trunks e Bra.
Eh no! C’era un limite a tutto!
Sua moglie poteva obbligarlo ad accompagnare i figli al Luna Park, ma non poteva
costringerlo a salire su quegli stupidissimi giochi! Anche se il Principe dei
Sayan aveva douto, nella sua vita, rinunciare al proprio orgoglio fin troppe
volte per i suoi gusti, aveva ancora troppa dignità per abbassarsi a certe
cose.
Fu un lampo: un’esplosione
dilaniò il cielo, e una terrificante fiammata si levò dal fianco della ruota
panoramica.
Vegeta, che non aveva avvertito
alcun pericolo, balzò in piedi di colpo. Nella sua mente c’era un solo pensiero:
“Bra!”
Stava già per gettarsi in
soccorso della figlia, quando vide tre figure uscire volando da una delle
navette della ruota.
Goku, Trunks e Goten, anche se
non avevano capito cosa stesse succedendo, avevano visto abbastanza per
accorgersi che la ruota panoramica si era spezzata alla base, e stava per
abbattersi al suolo con tutti coloro che la occupavano.
Avevano perciò raccomandato a Pan
e Bra di restare ferme e bordo ed erano saltati fuori dalla navetta per
rallentare la caduta della ruota; le due ragazzine, che raramente ubbidivano a
ciò che veniva detto loro, quella volta erano troppo spaventate per protestare,
e rimasero immobili.
Goku e i due giovani mezzi Sayan
afferrarono le sbarre d’acciaio della ruota e iniziarono a tirare verso l’alto,
in modo da rallentarne la caduta. Vegeta arrivò ad aiutarli dopo pochi istanti,
più per preoccupazione nei confronti della figlia che per solidarietà verso gli
esseri umani urlanti che si trovavano a bordo.
La potenza dei tre guerrieri era
più che sufficiente per evitare la catastrofe, e la ruota fu posata
delicatamente a terra senza danni alle persone.
Mentre la gente scendeva
barcollando Goku, seguito da suo figlio e da Trunks, corse verso la navetta
occupata dalle ragazzine; Vegeta, per non dare a vedere quanto fosse preoccupato
per la figlia, li seguì con calma.
Pan e Bra erano già uscite:
avevano un’aria piuttosto scossa, ma nel complesso sembravano stare bene.
- Come state?- chiese Goku
preoccupato,- State bene?
- Si, direi di si.- disse Pan
massaggiandosi la testa.
- Ma cosa è successo?- chiese Bra
confusa.
A quella domanda Goku non sapeva
rispondere: in altri tempi avrebbe pensato all’arrivo di un nuovo nemico, ma in
quel periodo la Terra era in pace, e per di più non aveva avvertito aure
malvagie, quindi era probabile che quell’esplosione fosse di origine umana.
- Credo che sia stata una bomba.
Non ho avvertito niente, quindi non credo che ci sia un nemico vicin…
Un’altra esplosione risuonò nel
Luna Park, e una fiammata si alzò della Casa degli Specchi, seguita da una serie
di altri scoppi. A quel punto la gente, che si era affollata curiosa intorno
alla ruota panoramica, si dette alla fuga urlando. Goku non aspettò più:- Goten,
Trunks!- urlò rivolto ai ragazzi,- Restate con Pan e Bra.
Poi, rivolto a Vegeta, chiese:-
Vieni con me?
Per tutta risposta il Sayan più
anziano, che, una volta accertato che la figlia stava bene, era più che felice
di quel fuori programma, si alzò in volo, diretto verso le esplosioni. Goku lo
seguì immediatamente.
Ecco pronto anche il terzo
capitolo! Ormai stiamo per entrare nel pieno dell’azione! Ringrazio chi ha
commentato il secondo capitolo, e spero di spingere sempre più gente a farlo! A
prestissimo per il quarto!
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