#Spazio Autrice
*Salutasventolandounfazzolettino*
Cucù (?) Eccomi con l'atteso quarto capitolo!
Vi avverto, l'ho
scritto con le lacrime agli occhi perché mi sono commossa
degli stessi fatti che ho scritto, ma si può?
Ehh boh, per
precauzione magari tenetevi un fazzolettino vicino poi tutta
più vi ci soffiate solo il naso xD
Scrivere questa FF
mi ha rapito molto, sono contenta del risultato e spero di avervi
colpito altrettanto.
Okay, potrei anche
pensare di scriverne una nuova come continuazione, ma ovviamente solo
se siete interessati a una Ziam/Larry.
Non vi rompo oltre
il dovuto, BUONA LETTURA!
Attendo con ansia le
vostre recensioni e vi chiedo scusa per gli eventuali errori.
Besitos,
Kiara. ♥
Will you marry me?
-Sei simpatico, fammi un autografo.
Sono sicuro
che diventerai famoso.-
-Okay, se ci tieni...- Non sapevo
nemmeno come
farlo un autografo e lui me ne stava chiedendo uno.
Tutto era iniziato così,
una battuta, un
sorriso, la prima foto...il primo abbraccio; la semplice emozione di
aver trovato un nuovo amico, ma non uno qualsiasi e non uno come gli
altri.
Lui, quello che non prende quasi mai
le cose
seriamente, l'eterno Peter Pan dispensatore di perle di saggezza
quando vuole, quello che era piombato a casa mia in piena notte
perché al telefono gli avevo confidato che mi mancava.
Lui, quella persona che ha fatto
capire cos'è
l'amore, quello vero, a un ragazzo donnaiolo come me, perché
sì,
ero questo un tempo.
Frequentato donne mature senza una
vera e
propria motivazione, il mio intento era solo quello di colmare un
vuoto dentro di me che al posto di rimpicciolirsi con il sesso non
faceva che crescere e dilaniare ogni attimo in più il mio
cuore.
E quel vuoto poteva essere colmato
da una sola
persona, la stessa che quel giorno mi chiese un autografo
incontrandomi in un bagno.
Ebbene sì, mi ero
innamorato, ma questo non lo
sapevo ancora. Mi ci sono voluti due lunghi e roventi anni per
capirlo.
Ho passato giornate infernali ad
imprecare e
mangiarmi le unghie dandomi del coglione perché gli avevo
presentato
di persona quella splendida modella con cui era finito per
fidanzarsi.
Ma che potevo farci? Stare male era
quasi
inutile, rincorrevo un sogno lontano che in realtà mi era
vicinissimo ma allo stesso tempo distante anni luce.
La notte scoppiavo a piangere
affondando la
testa sul cuscino per evitare di farmi sentire, ma lui correva da me
abbracciandomi, prendeva a giocherellare con i miei ricci per
rilassarmi e finivamo per addormentarci insieme stesi sul letto, io
rannicchiato su un fianco a nascondere il batticuore, lui abbracciato
a me quasi a farmi da scudo per proteggermi.
Alle sue domande rispondevo con una
serie di
menzogne per evitare di rovinare un'amicizia dicendo "Non so
più
cosa sei per me, stai diventando qualcosa di troppo grande al di
fuori della mia portata". Ogni tanto però lo speravo che
comprendesse il mio stato d'animo.
Arrivò il giorno dove
seduto sul suo letto
scrivevo una lettera chiedendogli scusa perché lo amavo.
Mi era bastato addormentarmi con la
lettera che
fuoriusciva leggermente dalla tasca per far cambiare tutto.
Era tornato dall'incontro con lei,
si era
seduto accanto a me sul letto a legere le mie parole scritte con il
cuore in mano e gli occhi lucidi.
Mi ero svegliato e tremavo. Avevo
paura che
tutto fosse finito, che l'affetto si tramutasse in odio così
come le
carezze in schiaffi, ma poi la mia mente si svuotò del tutto
a quel
magico contatto della sua bocca sulla mia, quelle labbra che non
facevo altro che sognare finalmente mi stavano baciando sul serio.
Nessuna illusione.
La prima sera che facemmo l'amore lo
sentii mio
a tutti gli effetti. Non era semplice sesso il nostro, ma uno scambio
carnale di sentimenti e promesse.
I concerti dove davanti agli
spettatori ci
laciavamo occhiatine, sorrisi ed ogni scusa era buona per il contatto
fisico che era un obbligo ogni volta, nonostante i soliti rimproveri
dei manager.
Ne abbiamo passate così
tante...
-Harry! Finisci di prepararti che
dobbiamo
andare! Non si può far tardi a una cosa simile!!!- La voce
agitata
di Liam fa volare via i ricordi come petali di fiore scossi dal
vento.
Sospiro alzandomi dalla poltrona in
pelle e
fisso il mio riflesso allo specchio. Quell'aria da bambino innocente
sorride ancora dentro di me ormai ventiquattrenne.
Un'ultima sistemata al papillon e ai
ricci,
sono pronto.
-L'agitato non dovrei essere io?-
Poso una mano
sulla spalla del mio amico, sorridendo a un Liam tremante e
sovraeccitato.
-Appunto, non capisco come fai ad
essere così
tranquillo.-
Oh, tranquillo io? Oggi?
Assolutamente no, sono
terrorizzato, solamente che riesco a nasconderlo in
un modo
impressionante a contrario suo.
Saliamo in macchina e dopo
l'accensione del
motore il cuore inizia a rotolarmi nel petto battendo ad una
velocità
sovrumana.
Il tragitto semvra farsi
più corto rispetto
alle altre volte, siamo già a destinazione accidenti.
Tutti sono lì ad
aspettarci e il nostro caro
irlandese è in prima linea a sbracciarsi per salutarci.
-Ringraziando siete qui. Dentro ci
sono due
pazzi vicini alla crisi di nervi.- Ci abbraccia.
-Sei pronto?- Mi chiede Liam.
-Pronto.- Prendo un bel respiro.
Mi avvicino a mia madre e dopo
averla presa
sotto braccio le sorido -Grazie.-
Le porte si spalancano, ai lati i
banchi sono
occupati da amici e parenti e un lungo tappeto rosso si prostra dai
miei piedi alla meta che raggiungerò tra poco.
Con mia madre stretta a fianco
cammino con un
sorriso e il cuore che oramai sta per esplodere.
Lui è lì, di
fronte a me, distante di qualche
metro ma sempre più vicino ad ogni mio passo.
E' più bello che mai con
lo smoking e
l'immancabile maglietta a righe sotto la giacca.
Faccia a faccia, occhi miei persi
nei suoi,
cuore a mille, mani sudate...sono troppo preso a chiedermi se questo
sia davverto tutto vero per ascoltare le parole del pastore.
-Vuoi tu Harry Edward Styles
prendere come tuo
sposo il qui presente...-
-Lo voglio!- Annuisco con il solito
sorriso
stampato in faccia senza far terminare la frase.
-Vuoi tu Louis William Tomlinson
prendere come
tuo sposo il qui presente Harry Edward Styles?-
Lui mi fissa negli occhi con le sue
due pozze
d'acqua lucide -Lo voglio.-
-Sono lieto di annunciare che da ora
siete
legati dal vincolo del matrimonio. Potete baciarvi.-
Non aspetto di farmelo dentir
ripetere una
seconda volta e con una mano sul suo collo faccio congiungere le
nostre bocche.
Tutti applaudono ed io continuo a
sorridere
come un ebete, sicuramente questa sera avrò un male cane
alla
faccia, ma non mi importa è il giorno più bello
della mia vita.
-Ti amo.- Sussurra a fior di labbra.
-Ti amo anch'io maritino.-
Dopo la cerimonia non potevano
mancare i
festeggiamenti in una mega villa tutti insieme.
Non faccio che giocherellare con la
fede al
ditom non riesco ancora a realizzare di essere sposato con lui, il
mio Boo.
E' il più bel S.
Valentino di tutti i tempi,
non posso desiderare cosa migliore.
Tutti in pista balliamo un lento,
abbracciato a
Louis ho gli occhi lucidi...è tutto così
perfetto...
-Harry ci credi? Siamo sposati
adesso, saremo
l'uno accanto all'altro per sempre, sono davvero felice.- Mi sorride.
Poso le mie labbra sulle sue tenendo
me mani
appoggiate sui sui fianchi -Eravamo indivisibili prima, ora lo siamo
ancora di più...-
-Ehi Tommo, posso fregarti lo sposo
per un
ballo?- Chiede Zayn avvicinandosi.
-Tu ballare un lento? Non
è che vuoi
portarlemo via?!?-
-Ahah dai Lou! Ho imparato a ballare
e prometto
di non portartelo via.-
Louis ci lascia per andare a ballare
con sua
mamma ancora un po' in lacrime dalla cerimonia.
-Ehm...Harry come ti ha chiesto
Louis di
sprosarlo?-
-Oh, è stata una sorpresa
pazzesca, al mio
compleanno ridevamo come dei matti e dopo un po' se ne esce
chiedendomi "ehi perché non ci sposiamo?" a primo impatto
non l'avevo preso sul serio, ma poi come nei film si è
inginocchiato
davanti a me e con viso serio mi ha domandato "Hazza, vuoi
sposarmi?" sono scoppiato in lacrime dalla gioia come una
femminuccia.- Rispondo ridendo ripensando all'accaduto. -Come mai ti
interessa?-
Abbassa lo sguardo concentrandosi
sulle scarpe
nero lucido -Ecco...ecco io vorrei chiederglielo...-
Mi fermo e lo prendo per le spalle
-Corri a
farlo allora! Non c'è regalo più bello da fare
nel giorno di S.
Valentino.- Gli faccio l'occhilino.
-Accetterà?- Chiede
titubante.
-Io dico di si...ma per scoprilo
devi prima
correre a chiederglielo-
-Grazie.- Mi abbraccia.
-E di che bro? Sai, fuori
c'è un
romanticissimo laghetto circondato da alberi in fiore...non lo trovi
un bel posticino?- Indico con un cenno del capo la grande vetrata.
Zayn a passo svelto si mischia tra
gli invitati
alla ricerca dell'amore della sua vita mentre io torno al mio di
amore.
-C'è una cosa che non
devi perderti...vieni a
vedere.- Gli bisbiglio all'orecchio.
Lo prendo per mano e ci avviciniamo
alla
vetrata cercando di sembrare il meno possibili degli spioni...ma non
potevo di certo perdermi la richiesta di matrimonio fatta da Zayn
Malik!
-Eccoli eccoli!!- Saltello attaccato
al braccio
di Louis -Ehi calm down riccio! Sembri quasi più felice di
quando te
l'ho chiesto io!-
Gli mordo una guancia dolcemente
-Impossibile.-
Attaccati alla vetrata troviamo i
due
passeggiare attorno al laghetto, mi mancano solo i pop-corn poi
potrei pensare di essere al cinema a vedere un film romantico.
Zayn si ferma, la sua ragione di
vita, fa
altrettanto davanti a lui. Il moro si inginocchia e io emetto dei
gridolini da deficiente continuando ad aggrapparmi al braccio del mio
Boo -Oddio oddio oddio! Guarda!!!- Saltello contento.
-Non posso crederci, Zayn il nostro
Zayn ha
appena fatto la dichiarazione a...Wow!- Mi guarda sorpreso Lou.
-Non sono bellissimi insieme?-
-Già...per colpa loro
sono anche caduto dalla
sedia quando ci hanno detto che stavano insieme. Chi lo immaginava?-
Continuiamo a guardare i due,
apparendo un po'
degli paparazzi rompiscatole, ma è una scena imperdibile!-
Si abbracciano e cadono sull'erba,
molto bene
ha accettato a quanto sembra!
-Scommettiamo che tra meno di due
minuti
corrono dentro e ci saltano al collo contenti?-
Lo guardo con un sorriso malizioso
-Scommetto
che tra dieci seconti entrano e Zayn mi abbraccerà. Se vinco
io per
i prossimi tre giorni ci rinchiudiamo in casa, spegnato tutto
ciò
che potrebbe farci comunicare con il mondo esterno e poi partiamo per
la luna di miele.-
-Challenge accepted-
Inizio a contare e arrivato a sei
inizio a
sorridere -Sette, otto, nove...dieci-
La porta si spalanca e Zayn mi salta
addosso
rischiando di farmi cadere, mentre Louis cade seriamente.
-Ho vinto!- Sorrido.
-Aaaahh guardate qui!!!- Ecco che
l'amore di
Zayn parla, occhi lucidi e mano tremolante a mostrare la fedina
argentea al dito.
-Congratulazioni piccioncini, a
quando le
nozze?-
-Quest'estate.- Sorrire Malik.
Niall arriva con la bocca piena di
salatini e
dopo aver appreso la notizia c'è un mega abbraccio di gruppo.
Non ho mai visto Liam
così contento, ci sarà
da ridere al matrimonio...se già era iper agitato per il mio
figuriamoci cosa succederà quando sarà lui a
dover volare
all'altare con il ragazzo cattivo di Bradford.
-Papà papà!
Adesso mi racconti la storia del
matrimonio di zio Liam e zio Zayn???-
-Un'altra volta tesoro, adesso dormi
che domani
devi andare a scuola.- Sorrido baciandole la fonte.
-Vi voglio bene.-
-Te ne vogliamo molto anche noi.-
Sì, Louis ed io abbiamo
adottato una bambina,
Claire. Viviamo felici nella nostra villetta di Londra, il successo
non manca, abbiamo vinto diversi premi e i One Direction nonostante
gli anni sono uniti come il primo giorno. I pregiudizi su di noi
continuano ad esserci, ma noi andiamo avanti con il sorriso
fregandocene di ciò che gli altri pensano.
-Ti amo Boo.-
-Ti amo anch'io Harry.-
Un altro bacio, un'altra carezza, un
altro
sospiro... -Dovremmo fare piano, Claire potrebbe sentirci...-
Scuoto la testa -Nah...ha il sonno
pesante
quanto me quella bambina.-
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