Tra sogno e realtà remake prologo
§
"Ciò che
è detto, è detto."
"Ma
io non credevo mai..."
"Ah...
non credevi?" §
Cos'è che divide il sogno dalla realtà?
E' davvero così netto e certo il confine che li separa?
Sai che sta per piovere quando avverti una goccia d'acqua bagnarti la
pelle in un afoso pomeriggio estivo.
Conosci l'odore intenso e goloso dell'arrosto che sfrigola nel forno la
domenica mattina, ed è reale il breve dolore che senti
quando l'ago di una siringa penetra nella pelle tenera.
Le braccia di tua madre che ti avvolgono consolatorie dopo una brutta
caduta o il freddo del gelato che ti paralizza la lingua appena prima
di avvertirne il sapore dolce e cremoso.
Il profumo inconfondibile e salmastro di una località di
mare o la sabbia che scotta sotto ai tuoi piedi nudi.
Il rancore che provi nei confronti di un insegnante per un voto
ingiusto, l'eccitazione del primo appuntamento o la tramontana gelida
di gennaio che ti fa arrossare la pelle e seccare le labbra.
Sono solo alcuni degli elementi che noi consideriamo reali,
appartenenti ad un mondo che conosciamo, in cui siamo nati e cresciuti.
La realtà è una, ed è fatta di molte
cose, oggetti, sensazioni, odori, persone.
Esistono invece varietà infinite di sogni.
Quando il sonno ci coglie, sogniamo, che lo ricordiamo o meno.
Chi tra noi, non ha sognato almeno una volta ad occhi aperti?
Sogniamo quando leggiamo un libro, dando corpo e colore alle
storie con la nostra immaginazione.
Sognare è guardare un film o una rappresentazione teatrale e
immedesimarsi nei protagonisti.
E chi dice che i sogni debbano rimanere effimere immagini
della nostra mente?
Chi scrive o disegna cerca di dare vita ai propri sogni
interiori, o agli incubi.
Tutte le volte che si crea qualcosa dal nulla, una statua, un dipinto,
un semplice disegno a matita o una fotografia, cerchiamo di
rappresentare una nostra idea, un riflesso della nostra mente, quindi
un sogno.
Cerchiamo di far diventare materiale l'immateriale, di dare un corpo ad
un'anima, di far divenire reale l'astratto.
Chiunque, almeno una volta nella vita, ha desiderato che i suoi sogni
divenissero concreti, che i personaggi e i luoghi che impari a
conoscere nelle tue avventure oniriche potessero davvero
uscire
dal mondo della fantasia e venire a far parte della prevedibile
realtà quotidiana.
Quante volte abbiamo desiderato che la magia che popolava le
nostre fiabe infantili esistesse veramente?
Le credenze dei bimbi, si sa, svaniscono con l'età adulta e
nessuno di noi si aspetta che siano reali.
Quando ero piccola, un giorno mia madre mi disse che se si desidera
davvero qualcosa, con tutte la forza e tutta l'anima, sarà
la
volta buona che non si realizza.
Beh... io penso sia vero solo in parte.
Perchè un desiderio si compia occorrono una serie di
elementi imprescindibili, e in effetti è raro che questi
fondamentali ingredienti si trovino tutti assieme nello
stesso
momento.
Ma soprattutto... si deve credere.
La fede nell'impossibile è fondamentale; si deve
davvero avere la convinzione, nel profondo dell'animo, che l'effimero
possa divenire vivo, che la fiaba possa essere autentica, che
il
sogno possa tramutarsi in realtà.
Nel Sopramondo esistono persone, comuni mortali che
in determinate
circostanze sono in grado di dare vita a questo incantesimo.
Loro non ne sono consapevoli, la parte raziocinante del loro essere
umani nega anche solo la possibilità che un desiderio possa
avverarsi, che la magia possa esistere anche sul piano materiale e non
solo nelle loro teste, nei loro sogni.
Basta solo crederci e
pronunciare le giuste parole... proprio come è
successo all'ignara Sarah Williams.
Quando succede, quando la magia delle fiabe contamina il Sopramondo,
quando i sogni si avverano, la realtà
così come
abbiamo imparato a conoscerla, perde di significato.
Diviene vuota, deludente e monotona.
Sarah ha sperimentato il potere dei sogni, ha vissuto
un'esperienza fantastica, compiuto un viaggio
incredibile, conosciuto esseri fatati di un altro mondo; ed
è una delle rare persone che è riuscita a tornare
indietro.
Lei
non è più la
stessa; è cresciuta... non è
più la bimba viziata
ed egoista che ha espresso un desiderio perchè i goblin le
portassero via il fratellastro.
Sarah è divenuta un'adulta, una come
tante; ha
ultimato gli studi, si è trovata un lavoro, ha qualche
amicizia, sporadici appuntamenti e nessuna relazione fissa.
Ma la magia dei sogni non l'ha abbandonata del tutto... a volte le
basta un
profumo, un colore, una canzone o una semplice occhiata
perchè l'incanto la investa di nuovo e la infiammi
all'improvviso.
In quei brevi e sfuggenti momenti la nostalgia la inonda e si lascia
trasportare
dalla malinconia, una sorta di profondo struggimento; chiude gli occhi
e sogna... ricorda ciò che è stato e immagina
ciò
che sarebbe potuto essere, si ritrova a fantasticare come quando era
ragazzina e passava i pomeriggi a bighellonare nel parco, in
compagnia dei suoi sogni, di un cane e talvolta di un barbagianni.
Salve
a tutti, miei cari.
Innanzitutto
sento il bisogno di scusarmi con voi per la mia lunga latitanza, ma
purtroppo in questo periodo sono sopraffatta dagli impegni lavorativi e
familiari, quindi vi chiedo di avere pazienza.
Inoltre ci
tenevo a rassicurarvi sul fatto che non ho abbandonato la mia
precedente storia, certamente la riprenderò appena possibile.
Devo
solo recuperare il tempo e 'la testa' per dedicarmi di nuovo alla
scrittura e alla lettura, cose che per ora sono abbastanza introvabili.
Chi
tra voi mi segue da tempo, si ricorderà di "Tra sogno e
realtà", fiction da me scritta, ultimata e cancellata. Avevo
promesso che l'avrei pubblicata di nuovo, ed eccomi qua.
Sappiate
però che questo nuovo lavoro non avrà niente a
che vedere
con il precedente, infatti di uguale ci sarà solo il titolo.
Il
prologo era pronto da tempo immemore e l'ho voluto pubblicare solo per
farvi sapere che ci sono, e non ho abbandonato la sezione.
Sinceramente,
non so bene dove mi porterà questo inizio, so solo
che non
mi è ancora passata la voglia di scrivere su Labyrinth e
quindi
mi sono buttata.
Di conseguenza... gli avvertimenti, il rating e il genere della fic
potranno essere da me modificati e definiti con il progredire
della stessa.
Di
certo c'è solo che sicuramente si parlerà di
Sarah e di
Jareth; come avrete capito mi piace sperimentare nuovi modi
di
vedere e di sviluppare questi due personaggi e non escludo che possa
aggiungere anche l'avvertimento OOC in futuro.
Per
finire, vi avverto subito di non aspettarvi prossimi aggiornamenti di
questa o dell'altra fandom, sto facendo il possibile per ritagliarmi i
miei spazi scribacchini ma purtroppo aggiornerò molto, molto
lentamente, perlomeno fino alla fine della stagione calda,
dopodichè mi dedicherò di nuovo con piacere al
mio
passatempo preferito; spero abbiate la pazienza di attendere.
Arritrovarsi
su queste pagine!
Fede
;)
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