Non so come sia successo...ho pubblicato questo capitolo sul mio blog,
ma ho completamente dimenticato di farlo anche su questo sito. Visto
che nuovamente, sì nuovamente, sto rispolverando le mie
vecchie fic, Light and Shadow è una di quelle che
avrà la sua fine. Sto infatti scrivendo il capitolo che
segue, ma con il caldo mi è difficile stare davanti al pc,
quindi non sarà immedicato.
Ora vi lascio con questo capitolo scritto tempo fa e tra non molto ci
sarà un nuovo capitolo. Per le anticipazioni, seguite il mio
blog ^^
Buona lettura e a presto!
Cap. 17
- Allora…- disse Gary al nuovo raduno di persone- Questa
è la mappa provvisoria ricostruita dai ricordi di mio nonno
e qualche informazione della Elite. Purtroppo dovremmo accontentarci di
questa mappa per attuare il nostro piano- Gary si chinò per
indicare dei punti sulla mappa- Ci sono tre entrate, di cui due
principali e uno sul retro.
- Bene, è chiaro che purtroppo non sappiamo quel che ci
aspetta una volta entrati li dentro- disse Brock- Qualcuno
dovrà rimanere fuori e coprirci.
- Dobbiamo anche pensare all’effetto a sorpresa. Una volta
che tenteremo di entrare, faranno di tutto per fermarci. Quindi
dovremmo distrarli con dei finti attacchi.
- Una specie di esca per le allodole?- chiese Koga.
- Esatto. Gli faremo pensare che tenteremo di entrare dalle due entrate
principali, mentre altri entreranno dal retro.
- Però finiranno comunque per accorgersi del nostro piano.
Sarà di sicuro controllata anche l’entrata nel
retro- disse Sabrina.
- Certo, è per questo che altre persone entreranno
dall’alto.
- Dall’alto? Ma è assurdo! Ci vedranno
sicuramente!- disse Lt.Surge- E poi, come la mettiamo con i loro
laboratori? Si trovano nei sotterranei. Perderemo tempo a percorrere il
tragitto, senza contare dei numerosi avversari che incontreremo.
- Dopo il nostro attacco combinato, saranno così impegnati a
fermarci, che non penseranno di certo che arriveremo
dall’alto-spiegò Gary- E proprio perché
si precipiteranno agli ingressi, che il tragitto dal tetto ai
sotterranei sarà libero.
- E con i sistemi d’allarme?- chiese Koga-
L’ingresso ai laboratori è protetto da codici di
sicurezza.
- Per loro sfortuna- disse il prof. Oak- sono così sicuri di
se stessi, che nessuno avrebbe il coraggio di affrontare la Lega, che
dopo anni non hanno ancora cambiato il codice di sicurezza. Ne sono
sicuro perché durante una mia recente visita al responsabile
della Lega, si è fatto sfuggire questa affermazione. Quindi,
conosco i codici di accesso, perché in passato lavoravo
lì.
- Allora è fatta- disse Lt. Surge- Sarà facile
attaccare la Lega.
- No- Gary scosse la testa- Il nostro obiettivo principale non
è attaccare la Lega.
- E perché mai? Abbiamo un piano perfetto, abbiamo i codici
d’accesso, siamo in tanti e forti.
- Mi dispiace deluderti Surge, ma anche loro sono forti e sono molto
più numerosi di noi. Ci metterebbero poco a sconfiggerci,
anche se abbiamo un ottimo piano.
- E allora…cosa stiamo facendo?- chiese Erika.
- Il nostro obiettivo è quello di accedere ai sotterranei
della Lega e trovare prove inconfutabili che stanno tramando qualcosa.
Una volta terminato, ci dovremmo ritirare immediatamente. Non possiamo
rischiare che qualcuno di noi rimanga ferito.
- Tanta fatica per poi scappare via?- Lt. Surge fece una faccia
disgustata- Suona così vigliacco.
- No, suona ragionevole, se ci tieni alla tua salute. Quello che finora
ha impedito alla Polizia di incastrarli, sono le prove. Prove che
incredibilmente riescono a far scomparire.
- Come ci suddivideremo?- chiese Brock.
- Bruno, Prima, Cynthia, Lt.Surge entreranno dalla porta principale a
sinistra- disse il prof. Oak- Erika, Brock, Blaine e Sabrina in quella
di destra. Gary, Lance, Koga e Tracey all’entrata del retro.
Ash, Haruka e Misty entreranno dall’alto.
- E io?- Masato si indicò, deluso di non essere stato
nominato.
- Scherzi? E’ troppo pericolo per te- disse Haruka.
- Non sono più piccolo- si difese Masato- Voglio rendermi
utile.
- Non se ne parla- disse seria Haruka.
- Non sei tu a decidere.
- In questo caso- intervenne Lance per destare la disputa- collaborerai
con il prof. Oak e le sorelle Yawa, che si terranno in contatto con noi
tramite delle ricetrasmittenti. Così rimarremo in contatto,
in caso di problema.
- Beh…suppongo che vada bene…
- Ma siamo così pochi?- chiese Blaine.
- Quelli della Elite Four sono stati avvisati e alcuni di loro sono
già presenti qui con noi- disse Tracey- Purtroppo non tutti
potevano venire, quindi ci raggiungeranno se potranno. Se
però rispetteremo il piano, non avremmo bisogno di rinforzi.
- E con questo è tutto…- Gary arrotolò
la mappa- agiremo stanotte stessa.
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Gary guardò nuovamente la piantina della sede. Voleva essere
sicuro che non ci fossero falle nel piano. Non poteva permettere che
qualcuno si facesse male. Doveva filare liscio.
- Gary- entrò dentro la stanza Erika- Non vieni a mangiare?
Gli altri hanno già iniziato.
- Sì…do solo un'altra occhiata e poi vi raggiungo.
- Ancora?- disse Erika guardando il tavolo pieno di scartoffie- Lo
abbiamo esaminato già tante volte.
- Lo so, è solo che…- abbassò lo
sguardo- voglio esserne sicuro.
- Io dico che è il miglior piano che potevamo organizzare al
momento. Purtroppo non sappiamo cosa ci aspetterà
lì e se ci saranno imprevisti. Ma stare qui ad arrovellarsi
su ipotesi, non farà che stressarti. Devi fidarti delle tue
abilità e confidare nei tuoi amici. E soprattutto, mettere
sotto i denti qualcosa. Non vorrai mica attaccare la Lega con la pancia
vuota, no?
- …sì- disse con un leggero sorriso- hai ragione.
- Bene- disse lei soddisfatta e avviandosi fuori dalla stanza- Allora,
ti aspetto a tavola.
- Mh- fece cenno e la porta si chiuse.
Il ragazzo castano si allontanò dal tavolo e
allungò le braccia.
- Uff- si stiracchiò e lasciò cadere le braccia
con un sospiro- Sì, è inutile stare qui a
pensarci. Sarà quel che sarà.
Si alzò dalla sedia e sistemò le carte, poi
uscì dalla stanza. Chiuse la porta dietro di sé e
si avviò per i corridoi del laboratorio.
Si sentiva leggermente nervoso. Sapeva quanto fosse importante che il
piano riuscisse senza intoppi. Doveva essere così,
altrimenti c’era in rischio non solo la vita degli altri, ma
anche quella di Misty. Doveva fare in modo che a lei non capitasse
niente, ma non poteva neanche tagliarla dal piano. Era giusto che anche
lei venisse con loro. Però…a che prezzo? Solo da
poco aveva ripreso a combattere. E se…fosse ancora troppo
presto per lei?
Ricordò l’espressione di Misty quando era insieme
ai suoi due amici Ash e Brock. Non l’aveva mai vista
sorridere così da molto tempo. E dire che aveva cercato in
tutti i modi di prendere il posto dei suoi amici e aiutarla.
Criticava Ash del suo comportamento infantile, ma una parte di
sé invidiava quel ragazzo. Com’era possibile che
riusciva in cose che lui falliva?
Prenditi cura di lei.
Ci aveva tentato, davvero. Voleva proteggerla. Ma non
credeva che la partenza di Ash potesse farle questo effetto, farla
sprofondare nell’oscurità. Era davvero
così importante per lei?
Ancora una volta si era sentito inutile.
- Ciao!- salutò un ragazzo entrando dalle porte
scorrevoli dell’ingresso.
- Oh Gary, sei arrivato- disse Daisy andandogli incontro.
- Cosa c’è?- chiese Gary notando il tono di voce
di lei leggermente in ansia.
- E’ Misty…- disse lei guardandosi dietro, dove
c’era l’entrata per la sala centrale- E’
da stamattina che si comporta diciamo…in modo insolito.
- Ovvero?
- Ecco, diceva cose strane, ci guardava come se fossimo delle aliene ed
è da alcune ore che se ne sta in palestra.
- E cosa c’è di strano?- scherzò lui-
Lo fa sempre.
- Gary, dico sul serio- disse Daisy offesa- E’ come se da
ieri ad oggi fosse cambiata. Ho provato a misurarle la temperatura,
pensando che si fosse ammalata, ma invece niente.
- Proverò a parlarle io- disse Gary avanzando tranquillo,
pensando che si trattasse solo di un timore infondato della sorella. A
volte erano troppo apprensive con lei.
Arrivò alla sala centrale e la vide in piedi al bordo della
piscina, con le spalle rivolte all’entrata. Pareva starsene
immobile in silenzio.
- Ehilà!- la salutò entrando- Daisy crede che
stai ammattendo o che ti stai ammalando. Quale delle due è
vera?
La ragazza non rispose, ma si voltò lentamente verso lui
guardandolo con occhi spenti e vaghi. Gary rimase sorpreso dallo
sguardo di lei e rimase in silenzio a pochi passi da Misty.
- …chi sei?- disse con voce mogia.
- Eh?- lui la guardò sorpreso- Hai battuto la testa?
Ora lei si era completamente girata verso lui e lo guardava con quei
suoi occhi celesti, in attesa di una risposta.
- E’ uno scherzo, vero?- aspettò una risposta da
lei che non arrivò- Misty, non ti ricordi di me?- chiese con
voce incredula, avvicinandosi di più a lei. Lei scosse la
testa.
- …Dovrei? Ci conosciamo?
- Sono Gary. Non posso credere che ti sia dimenticata di me- la prese
per le spalle- Sicura di non aver sbattuto la testa? Forse sei caduta
dal letto- diede una controllata alla sua testa.
Lei scosse di nuovo la testa.
- Tu sai dirmi perché mi trovo qui?
- Misty, mi stai preoccupando…devo portarti dal dottore.
- Io sto bene…sono solo un po’
confusa…dici che mi conosci, ma io non ti ho mai visto. E
quelle ragazze…dicevano cose senza senso. Non sapevo di
avere delle sorelle…
Gary la guardò incredulo per qualche minuto. Cosa stava
accadendo a Misty? Si comportava come se non si ricordasse davvero di
loro. Eppure solo ieri, si erano lasciati tranquillamente.
- Misty, tu non ti ricordi niente? Delle tue sorelle, dei tuoi amici,
della palestra, dei tuoi pokèmon, del fatto che sei un
capopalestra…
- Capopalestra?- lei lo guardò confusa- Io non
ricordo…
- Sforzati…- disse lui scotendola un po’ per le
spalle- Non puoi aver dimenticato. Di tutte le persone che conosci,
delle persone che ti sono amiche…
- Non riesco…- si toccò le tempie con uno sguardo
stanco- La mia testa è vuota.
Gary la lasciò andare dalle spalle e la guardò.
- E di Jonathan? Dell’incidente a Staryu?
- Non so chi siano…
- E…di Ash?- lei scosse la testa.
- Non ricordo…non ricordo niente. So solo di essermi
svegliata in un letto e di aver vagato in questo posto. Cosa mi sta
succedendo?- disse con qualche lacrima agli occhi- Ho solo confusione
nella testa…- si toccò il viso-
Chi…chi sono io?- e socchiudendo gli occhi, si
lasciò cadere. Gary riuscì ad afferrarla in
tempo, prima che cada per terra.
- Misty! Misty che hai?- la chiamò lui- Misty svegliati!- ma
la ragazza parve priva di sensi- Daisy, presto chiama un ambulanza!
Chiuse gli occhi. Si era sentito così impotente in quel
momento. La ragazza più importante per lui, aveva
inconsciamente cancellato i suoi ricordi. Perché non era
riuscito a fare qualcosa? Perché non si era accorto del suo
disperato bisogno di aiuto? Aveva permesso che la tristezza in lei la
possedesse.
Come, che non lo sai! Dovevi starle vicino!
E ora, come prendere una decisione, senza sbagliare? Aveva escogitato
un buon piano, aveva pianificato ogni loro movimento, sapeva come
avrebbero reagito, ma non sapeva cosa scegliere per la sicurezza di
Misty. E se qualcosa fosse andato storto? E se Ash non fosse in grado
di proteggerla? Chi potrebbe dire come Misty reagirebbe davanti ad un
altra sofferenza?
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A poche ore dall’inizio del loro piano, il gruppo
iniziò ad incamminarsi, ma per sicurezza si suddivisero in
due gruppi, per non destare sospetti, e si sarebbero incontrati tutti
lì. Ash, Gary e Tracey erano andati insieme
all’altro gruppo, mentre Misty, Brock, Haruka e Masato erano
nell’altro.
- Mh…ammetto che sono un po’ nervosa- disse Haruka.
- Tu?- Masato la guardò sorpresa.
- Beh, è la prima volta che mi capita di assaltare una Lega
Pokèmon.
- In effetti, è la prima volta per tutti- disse Brock- Ma
vedrete che andrà tutto bene.
- E poi Gary e gli altri sono riusciti ad organizzare bene il piano-
disse Masato- In ogni caso io e gli altri seguiremo le vostre mosse dal
nostro monitor.
- Oh beh, certo, dici così perché non sei tu a
combattere- ribatté la sorella.
- Sorellina, se potessi ci andrei io a combattere, che credi? E poi non
sei stata tu la prima ad impuntarti che io non venissi?
- Lo faccio solo per il tuo bene. Pensa cosa direbbero i nostri
genitori se sapessero che ti ho lasciato cacciarti nei guai.
- Caso mai, loro si preoccuperebbero per te, che ti metti sempre nei
pasticci.
Mentre i due fratelli continuavano a parlare, Misty teneva lo sguardo
fisso a terra. Le sembrava così strano…lei e gli
altri uniti per sconfiggere la Lega. Aveva creduto che
l’unico nemico fosse Jonathan, non poteva certo sapere che
tutto era partito dalla Lega. Quanto era invischiata la Lega in questo
affare? Quali erano i loro piani? E Jonathan come ci era finito in
tutto questo? Possibile che davvero non ne sapesse niente? E la
soluzione si sarebbe trovata davvero in quei sotterranei?
Più si avvicinavano al luogo, più le sue
incertezze si facevano grandi.
Prese una sfera pokè dalla sua cintura e la
guardò.
Sfidare la Lega…c’è l’avrebbe
fatta davvero?
Quando si era deciso che Ash sarebbe andato nell’altro
gruppo, lui pareva essere contrariato e insisteva che voleva che lei
venisse con lui. Lei poi si era offesa da questo suo comportamento, si
sentiva come incapace di difendersi. Non poteva sopportare che Ash
cercasse in qualche modo di proteggerla, quando invece era in grado di
combattere come tutti gli altri. Non voleva essere considerata da meno
degli altri. Al che, inevitabilmente, aveva provocato una piccola
discussione non voluta tra i due.
Quando però i due si separarono, Misty non si sentiva
più così sicura. Aveva accusato Ash di essere
troppo assillante, quando invece aveva ragione. La verità
era, che per quanto lei si fosse allenata in quei giorni, faceva ancora
fatica a riprendere i ritmi di una volta. Possibile che
l’incidente l’avesse segnata così tanto?
Ad un certo punto, sentiva pure che il piano sarebbe fallito per colpa
sua.
Ma non voleva ritirarsi. Non se lo sarebbe perdonata.
Cosa doveva fare allora?
- Misty, tutto bene?- chiese Haruka.
- Eh? Ah, sì…sono solo pensierosa.
- Hai paura di non farcela?- chiese Brock.
- …forse. E’ possibile che io non sia
così brava…
- Che dici? Certo che sei brava- disse Haruka decisa- La migliore.
Misty la guardò stupita.
- Ti sbagli, io non…
- Un allenatore bravo, rimane tale anche dopo tanto tempo- disse
Masato- Ti abbiamo già vista all’opera e siamo
sicuri che te la caverai.
- Forse mi sopravvalutate. Non mi conoscete bene.
- Oh, ma noi sappiamo molte cose di te- disse Masato.
- Eh?
- Sì, Ash ci parlava molto spesso di te, le volte che ne
aveva l’occasione- disse Haruka.
- Ah sì?- disse lei sorpresa- Non lo sapevo.
- Certo, ci raccontava di tutte le vostre avventure e dei guai che il
Team Rocket provocava- disse Haruka- Fin dall’inizio ho avuto
l’impressione che tu fossi molto in gamba da come Ash ti
descriveva e quando ti ho conosciuta di persona, non ho potuto che
confermarlo.
Misty rimase in silenzio a guardare i sorrisi dei tre.
- Ash tiene a te, Misty- disse Brock- Anche se è molto
timido per ammetterlo.
Lei lo guardò, poi abbassò lo sguardo.
- Sì, anche per me è importante. Solo
che…mi domando perché Ash non mi abbia mai
scritto o chiamato in tutto quel tempo.
I tre ragazzi si guardarono tra di loro.
- Ma certo che l’ ha fatto- disse Haruka sorpresa- O meglio
ci ha tentato- rettificò.
- Come?
- Quando capitavamo in un posto dove c’era un telefono, lui
ci si fermava a lungo con la cornetta in mano senza decidersi a
comporre il tuo numero- disse Brock- Ma non è mai riuscito a
chiamarti.
- Ha tentato anche di scriverti una lettera…oh, se ci ha
tentato- disse Masato sistemandosi gli occhi- Lo avessi visto
com’era determinato e allo stesso tempo goffo nel scrivere
qualche riga.
- E gli capitava pure di scambiare qualche ragazza per te e chiamarla
con il tuo nome- poi Haruka si avvicinò a lei con un
sorrisino e le parlò quasi bisbigliando- Pensa che una volta
mi è capitato di sentirlo parlare nel
sonno…pronunciava il tuo nome e borbottava qualche frase
tipo “non lasciarmi”. Ma che resti tra di noi, se
Ash scoprisse che te l’ ho detto non so cosa mi farebbe.
Misty si fermò e guardò sbalordita i tre amici.
- Ma come? Quando glielo ho chiesto, Ash non mi ha detto niente.
Credevo che…- abbassò lo sguardo- Mi ha mentito.
- Vedi Misty…- disse Brock alzando lo sguardo e incrociando
le braccia- Ash fa ancora fatica ad esprimere i suoi sentimenti. E
credo forse che in parte sia perché l’abbiamo un
po’ viziato. Finché c’eravamo noi, lui
non si doveva sforzare nel prendere le sue decisioni. Per lo
più, agiva d’istinto- alzò le spalle-
Però credo che questa esperienza lo stia pian piano
maturando.
- Già, già…- fece cenno di
sì Masato- Anche se gli manca ancora molto.
Misty continuò a guardarli sorpresa. Allora
Ash…Ash non si era dimenticato di lei? Però
perché mentirle? Sarebbe stato tutto più facile,
se avesse detto la verità.
Però, se ci pensava…non era poi così
strano. Era tipico di Ash comportarsi così. E lei invece lo
aveva accusato. Si sentiva così sciocca e ingiusta.
- Dai Misty- disse Brock appoggiandogli una mano sulla spalla e
sorridendole- Andiamo…ci stanno aspettando.
- …sì.
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- Gruppo A…tenetevi pronti…- disse il prof. Oak-
Tra due minuti si aprono le danze.
- Sì- dissero i ragazzi dall’altra parte del
ricevitore.
- Gruppo B, siete posizionati?- chiese Lily.
- Certo- dissero altri.
- Gruppo C, avete raggiunto il retro?- parlò Masato.
- Sì, quando volete.
- Bene, gruppo D, voi partirete dopo, d’accordo?- disse Daisy.
- Sì, attendiamo il vostro segnale.
Il prof. Oak guardò l’orologio e diede un occhiata
da lontano alla sede della Lega. Erano ben protetti tra la vegetazione,
ma ogni precauzione non era troppa.
Pikachu che era al loro fianco si guardava intorno preoccupato. Si
notava nell’aria che quella non sarebbe stata una semplice
serata.
Finalmente i ragazzi videro le guardie darsi il cambio. Quello era il
momento.
- In azione, ragazzi!- disse il prof. Oak.
Un esplosione introdusse l’entrata in scena di Bruno, Prima,
Cynthia e Lt.Surge.
- C’era bisogno di tutto questo fracasso?- chiese Bruno.
- Certo, che senso avrebbe se no il nostro arrivo? Che inizino a
tremare, io il grande Lt. Surge grida vendetta!
- Chi l’ ha fatto venire nel nostro gruppo?- chiese Prima.
Dall’altra parte, un altro gruppetto si preparò ad
attaccare. Erika, Brock, Blaine e Sabrina fecero uscire i loro
Pokèmon e iniziò la battaglia.
Le guardie prese alla sprovvista, chiamarono rinforzi. Altri uscirono a
dare una mano. Si creò molta confusione alle due entrate.
Nel frattempo, anche un altro gruppo era entrato in azione. Cercando di
essere silenziosi, attaccarono di sorpresa le poche guardie sul retro,
distratte dai rumori provenienti dalle entrate principali. Gary, Lance,
Koga e Tracey erano riusciti nella prima parte del piano. Ora si
addentravano dentro la sede.
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- Okey, ricevuto- disse Ash ad un ricevitore. Guardò le due
ragazze che erano con lui- Gary e gli altri sono riusciti ad entrare-
fece uscire Charizard dalla poké sfera- Amico, dovrai darci
un passaggio.
Il Pokèmon arancione annuì. I tre ragazzi
salirono sopra il Pokèmon che iniziò a sbattere
le sue ali.
- Sicuro che riuscirà a sostenere il nostro peso?- chiese
preoccupata Haruka.
- Certo, sempre che una di voi due non abbia barato nel dire il proprio
peso.
- Ehi!- dissero le due offese.
Charizard prese il volo e si avviò verso
l’edificio. Sorvolò la zona, fece dei giri e
approfittando della confusione e del fatto che nessuno stava guardando
in alto, scese silenziosamente sul terrazzo.
- Arrivati- disse Ash e i tre scesero dal Pokèmon- Grazie
amico- fece rientrare Charizard- Ora possiamo entrare anche noi.
- La porta è chiusa- disse Misty.
- Facciamola sfondare da uno dei nostri pokèmon- disse
Haruka.
- Io ne avrei uno- disse Ash prendendo una pokéball.
- Non serve più- disse Misty.
- Eh?- i due ragazzi guardarono la ragazza aprire la porta
tranquillamente ed entrare.
- Ma come hai fatto?- chiese Haruka.
- Mai visti i film di spionaggio?- disse Misty proseguendo avanti-
Basta una forcina da capelli e tutto si può.
- La tua ragazza è astuta- fece Haruka al ragazzo.
- Mh- lui annuì istintivamente, poi sembrò
ragionarci e arrossì- Che??
- Oh, andiamo- disse Haruka, sempre a bassa voce per non farsi sentire-
Non dirmi che non vorresti segretamente che lei fosse la tua ragazza.
- Io non...che razza di idee ti metti in testa, Haruka!-
borbottò Ash- Misty è una mia amica.
- Sii, come no- alzò lo sguardo- La pensi così
intensamente, che tutti ci chiediamo quando ti deciderai a baciarla.
- Haruka, non dire stupidaggini!- disse lui ancora più
rosso- E’ vero che penso a lei, ma questo non vuol dire
che...aspetta, chi altri dice questa cosa?
- Voi due, pensate di essere ad un pic-nic?- disse Misty con tono di
rimprovero- Datevi una mossa.
- Certo- disse Haruka con un sorriso- Veniamo subito.
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- Sta procedendo bene, per il momento- disse il prof. Oak, guardando il
monitor che segnalava la loro posizione.
- Ha dei dubbi?- chiese Daisy.
- Non lo so...ho una strana sensazione. Ma forse è solo
l’età. Sta andando tutto come nei piani.
- I gruppi C e D sono già dentro. Gary ha già
incontrato altre guardie, ora stanno combattendo.
- E il gruppo D?- chiese Oak.
- Stanno proseguendo senza problemi- disse Lily- Le guardie si sono
dirette tutte all’ingresso principale e sul retro.
- Per sicurezza ho mandato un’altra persona ad aiutarli.
Dovrebbe raggiungerli tra poco.
- Pika…- il Pokémon giallo si guardò
intorno. Qualcosa si stava avvicinando.
- Cosa ti prende Pikachu?- chiese il prof. Oak.
- Pika, pi!
- Credo che ci stia avvisando di qualcosa- disse Masato- Forse si sono
accorti di noi.
- Com’è possibile? Siamo ben nascosti e lontani
dal luogo della battaglia- disse Lily- Non possono averci trovato
così facilmente.
- Che ci abbiano scovato o no, prepariamo i nostri Pokémon-
disse Daisy- E stiamo attenti.
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Tre ragazzi correvano per i corridoi, fermandosi ad ogni svolta del
corridoio.
- Libero- disse Ash guardando cautamente dietro la parete e ripresero
la corsa.
- Quanto è lontano?- chiese Haruka.
- Dovremo scendere ancora tre piani- fece Misty- Il laboratorio si
trova nei sotterranei.
- Aspettate- disse Ash e le altre due si acquattarono dietro la parete.
Dall’altra parte videro tre uomini correre in
un’altra direzione tutti allarmati- Ok, possiamo andare-
disse quando i tre si allontanarono sufficientemente.
Ma dopo qualche minuto, qualcuno si accorse della loro presenza.
- Ehi, voi! Chi siete?- disse un uomo indicandoli- Non siete
autorizzati a questa zona.
- Oh no, e ora che facciamo?- disse Haruka. Ash iniziò a
tirare le sue pokéball, quando l’uomo prese una
ricetrasmittente
- Pronto? Chiedo rinforzi. Ci sono altri intrusi nel
settore…- non terminò la frase, che la
ricetrasmittente andò in pezzi. Spaventato l’uomo
guardò la sua mano e poi cercò di capire chi
l’avesse mandato in frantumi. Un'altra persona comparve
dietro di lui. Prima che potesse reagire, fu avvolto da delle liane che
gli impedirono di gridare aiuto.
- Shuu!- esclamarono sorpresi Ash e Haruka.
- Serve aiuto?- disse lui con un sorriso sicuro e con affianco il suo
Pokémon.
- Cosa ci fai qui?- chiese Haruka.
- Brock mi ha chiamato per raccontarmi del piano. Sono partito appena
ho potuto. Ho fatto tardi, ma ciò che conta è il
risultato.
- Che sbruffone- borbottò Haruka, anche se a modo suo era
contenta di averlo lì.
- Ash, andate voi due avanti. I rinforzi non tarderanno ad arrivare. Io
e Haruka ci occuperemo di loro, così non perderemo tempo.
- Ma…- fece per obiettare Misty, ma Ash la
afferrò per la mano.
- D’accordo, lascio in mano vostra. Ci vediamo dopo- riprese
a correre trascinando Misty.
- State attenti- disse Haruka.
- …è la sua ragazza?- chiese Shuu. La ragazza lo
guardò e ridacchiò.
- Io scommetto che lo sarà presto.
Sentirono dei rumori di passi affrettati, altre guardie stavano
arrivando.
- Bene, spero che dall’ultimo Contest, tu abbia continuato ad
allenarti- fece Shuu.
- Ci puoi scommettere- disse lei ed estrasse una pokéball-
Ti sorprenderai.
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- Credi che starà bene Haruka?- chiese Misty.
- Sì…e poi, c’è con lei
Shuu. E’ in gamba anche lui.
- Oh…mh, okey.
- Andiamo- disse Ash incamminandosi per primo.
- Ehm, Ash…- disse Misty seguendolo- Posso chiederti
perché mi tieni per mano?
Lui la guardò, poi fissò la sua mano stretta in
quella della ragazza e il rossore lo pervase.
- Eh…ecco…perché,
perché…se ti tengo per mano, non rischiamo di
perderci- cercò di giustificarsi lui goffamente. Poi si
coprì un poco con la visiera del cappellino-
Ehm…per caso ti da fastidio?
Misty lo guardò, poi scosse la testa e sorrise.
- No, per niente.
Lui sembrò rilassarsi a quella risposta.
- Bene, allora proseguiamo.
- Sì- i due camminarono per un po’ in silenzio,
finché Misty si fermò, fermando così
anche lui- Ash…perché non mi hai mai detto la
verità?- lei lo guardò con aria triste. Ash parve
lentamente agitarsi, sospettando qualcosa- Se avevi tentato di farti
sentire, perché quando te l’ ho chiesto, tu non mi
hai detto la verità? Perché non mi hai chiamato?
Perché non hai spedito quelle lettere?
- C-come fai a sapere questo?- disse lui agitato- Non saranno stati
mica…
- Sì- fece cenno di sì- Ed è triste
che l’abbia saputo così.
Ash cercò di calmarsi e chinò la testa
dispiaciuto.
- Scusami…in verità avrei voluto dirtelo,
però…- un leggero rossore apparve sulle sue
guance- mi sentivo così sciocco a non essere riuscito a fare
una cosa così semplice.
- Ma Ash…è appunto questo il problema. Se era una
cosa così semplice, perché non l’ hai
fatto? Perché mi hai fatto aspettare così tanto
per avere tue notizie? Io continuavo a vederti in tv e mi chiedevo
perché tu continuassi a non farti sentire. Ho creduto che tu
ti fossi veramente dimenticato di me.
- Il fatto è…- sospirò ancora
più imbarazzato- che non si trattava di una semplice
chiamata ad una amica…
- Che vuoi dire?- disse lei un po’ delusa.
Allora per Ash non era neanche una amica? Lei non contava niente per
lui? Era una semplice conoscente?
Chissà perché, quando gli altri le avevano
parlato di Ash, lei si era illusa di essere importante per lui.
- Mhh…- Ash si girò le dita nervosamente,
evitando di guardarla in faccia- Intendo dire che sei
speciale…suppongo. Volevo vederti, però mi
bloccavo nel momento di chiamarti. Non ne capivo il motivo…e
ancora non lo so. So solo che questo ha finito per farti soffrire.
- Ash…
- Ma non voglio più rifare lo stesso errore- sorrise- Non
permetterò che l’incertezza mi blocchi di nuovo.
Non voglio più farti soffrire.
- …grazie. A me basta che tu sia sincero con me. Vorrei che
tornassimo amici come una volta.
- Ma certo. Noi siamo amici…i migliori.
I due si sorrisero e ripresero a camminare.
Pochi passi più in là si trovarono davanti ad una
porta.
- Ecco, secondo il prof. Oak è questo il posto- disse Misty
e tirò fuori un foglietto- Basterà digitare il
codice d’accesso e saremo dentro.
- Ottimo- disse Ash- Sbrighiamoci allora, prima che arrivi qualcuno.
Misty si fermò dopo aver digitato alcuni tasti.
- Già…è vero- disse pensierosa- Non
abbiamo incontrato nessuno.
- Come aveva detto Gary, gli altri saranno impegnati in superficie.
- Sì, però mi aspettavo di vedere comunque
qualcuno di guardia alla porta.
- Avranno preferito andare tutti a combattere.
- Forse…
In quel momento la ricetrasmittente si accese.
- Gruppo B. Ragazzi, state bene? A che punto siete?- chiese la voce di
Brock. La ricezione era un po’ disturbata e si sentivano di
sottofondo le voci degli altri compagni.
- Gruppo D. Haruka e Shuu si sono dovuti separare da noi-
spiegò Ash- Al momento ci troviamo davanti alla porta.
- Bene. Noi stiamo ancora combattendo…ma non sono tanto
numerosi. Possiamo farcela.
- Anche noi del gruppo A- disse la voce di Lt.Surge- Li stiamo
sconfiggendo! Ah, ah, credevano di essere i più forti!
Misty si voltò per guardare Ash, mentre digitava
l’ultima cifra. La porta iniziò ad aprirsi.
- Ash, c’è qualcosa che non va…- disse
la voce preoccupata di Misty.
La porta si era aperta del tutto.
- Ragazzi, una trappola! Presto, scappate!- disse
d’improvviso la voce di Gary dalla ricetrasmittente.
Ma non fecero in tempo a reagire, che si sentirono passi dentro la
stanza buia.
- Vi stavo aspettando…- disse una voce all’interno.
- Ma cosa…?
CONTINUA…
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Anteprima: Lo scontro con la Lega sembra
proseguire liscio, ma qualcosa va storto. I ragazzi si troveranno
davanti a degli imprevisti e dovranno agire diversamente. Riusciranno
nel loro piano o la Lega avrà la meglio su di loro? Ash e
Misty otterranno le informazioni che cercano?
Questo e altro nella prossima puntata! Non mancate!
"Nella luce e nell'oscurità, io ci sarò"
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