Avevo appena gettato il padre di mia figlia tra le braccia di un'altra,
che poi non era un'altra ragazza qualunque bensì la mia
spina
nel fianco da anni, e mi sentivo stranamente bene. Cosa mi stava
succedendo? Perchè non sbuffavo inviperita lanciando
frecciatine
velenose a quella strana accoppiata che avevo contribuito a mettere
insieme anch'io? Sempre se fossero stati così intelligenti
da
smetterla di continuare a rincorrersi per poi fermarsi di botto pieni
di sensi di colpa per amicizie rovinate. Patetici. Ad essere sincera
quei due erano proprio gli
opposti della medaglia ma si completavano a vicenda e ormai era
lampante per tutti. Puck e Rachel, se soltanto me lo avessero detto un
anno prima sarei scoppiata a ridere pensando che fosse una barzelletta
eppure non era così. Se non avessi fatto la stupida a
quest'ora
forse sarei stata al posto di Rachel e non avrei dato Beth in
affidamento a sua madre. O forse sarebbe andato tutto storto comunque
visto i miei precedenti. Passavo da un ragazzo all'altro volendo
soltanto essere amata senza dare troppo in cambio per sviluppare la
relazione. Non mi ero mai concessa totalmente a nessuno, non ci
riuscivo era più forte di me. Quando i ragazzi se ne
accorgevano
la relazione ormai era finita e tornavo a fare la gelida stronza
incolpando gli altri per i miei sbagli. Era stato difficile per me dare
quei consigli a Puck ma sentivo che era la cosa giusta da fare, glielo
dovevo dopo averlo trattato come un fallito in passato. Sapevo che
Rachel avrebbe
trovato il modo di renderlo felice, lei ci sarebbe riuscita. Forse il
mio atteggiamento poteva
sembrare calcolato per sbarazzarmi della mia rivale visto gli ultimi
comportamenti di Finn nei suoi confronti e probabilmente anche una
parte di me confermava quella teoria ma non era quello il motivo
fondamentale per il mio gesto. Anche se Rachel si sarebbe messa con
Puck nulla cambiava i sentimenti del mio ragazzo per lei. Quanto ancora
avrei resistito a tutto quello? Fino a quando potevo fingere di non
accorgermi di niente? Non ne potevo più, ero stanca. Aprii
la
porta di casa e trovai mia madre sulla poltrona mentre appoggiava il
libro sul tavolino per venire a darmi il benvenuto con un sorriso
entusiasta e pieno di aspettative. Quanto mi era mancata quando aveva
accettato la decisione di mio padre di sbattermi fuori di casa senza
dire nemmeno una parola. Avevamo ricominciato a instaurare il nostro
rapporto con alcune difficoltà e ancora poche cose erano
state
appianate del tutto. Mia madre ce la stava mettendo tutta per
riconquistare la mia fiducia, peccato che per me non era
così
facile perdonare. Ogni volta che chiudevo gli occhi mi si presentava
quella scena davanti e il dolore tornava. Tutti mi lasciavano ma lei
era tornata solo per me ed io la stavo per deludere di nuovo. Avevo
perso la corona di reginetta del ballo, titolo al quale tenevamo molto
entrambe. Non riuscii a ricambiare il suo sorriso e scoppiai di nuovo
in lacrime come una fontana. Mia madre mi venne incontro stringendomi
tra le braccia surrurrandomi qualcosa per farmi calmare.
"Shh. Tesoro cosa succede?"
"Non ho vinto. Non ho vinto niente...proprio niente." le risposi scossa
dai singhiozzi.
"Tesoro non importa, ci sarà sempre un altro ballo. Non fare
così."
"Per me era importante."
"Sono sicura che questa sera tu abbia imparato qualcosa di veramente
importante che supera la sconfitta di essere eletta reginetta." mi
disse asciugandomi le guancie con un sorriso materno di chi sapeva
qualcosa. Era mia madre dopotutto.
"Che è inutile darsi tanto da fare visto che alla fine resto
sempre una perdente?"
"Oh Quinn! E' stato così tragico questo ballo?"
"Nonostante i miei sforzi, Finn è ancora innamorato di
Rachel e
ha aggredito Jesse St. James per gelosia, alla fine si è
messo
in mezzo persino Puck per dividerli ma ha soltanto generato altri
problemi. La
Sylvester ha buttato fuori tutti e tre, poi sono salita da sola sul
palco sentendomi a disagio senza il mio cavaliere e, per finire in
bellezza, hanno eletto
Kurt come reginetta del ballo."
"Povero ragazzo." mormorò lei con una smorfia dispiaciuta.
Quello che avevano fatto a Kurt era stato terribile ma lui aveva
risposto accettando la corona con una maturità che nessuno
studente del McKinley aveva dimostrato votando per lui al solo scopo di
prenderlo in giro. Vedere Blaine chiedere al suo ragazzo di ballare mi
aveva addolcito la serata, mi facevano credere che poteva esserci
qualcosa di buono e puro anche per me la fuori.
"Sono corsa in bagno per dare libero sfogo alla mia rabbia ma Rachel mi
ha seguita e me la sono presa con lei tirandole un ceffone. Ci siamo un
pò chiarite e poi siamo tornate in sala per stare al fianco
di
Kurt, quando sono uscita per prendere una boccata d'aria mi sono
accorta che Finn era sparito senza nemmeno aspettarmi. Simpatico il
ragazzo." dissi in tono ironico ripensando alla rabbia e alla delusione
di quando mi ero accorta di essere rimasta sola.
"Ecco perchè sei tornata a casa con Puck...qualche ritorno
di
fiamma? Non sono del tutto sicura che quel ragazzo sia giusto per te,
è stato magnifico quando hai partorito la vostra bambina
ma..."
"No mamma, Puck mi ha soltanto riaccompagnata a casa. E' innamorato
perso di
Rachel, a volte sembra un imbecille per come gestisce la
situazione...le ha persino dedicato una canzone questa sera sul palco
di
fronte a tutti. Puck è sempre stato così ma io
non
riuscivo mai a vedere un futuro per noi due, non riuscivo ad accettare
quello che provava per me. Sono stata un'egoista per molto tempo,
specialmente nei suoi confronti, ma sono sicura che stia trovando la
sua strada grazie a Rachel. Non l'ho mai visto così prima
d'ora
e ho deciso di aiutarlo incoraggiando un certo avvicinamento tra quei
due...a volte sanno essere così ottusi e testardi, non si
sono
mai lasciati andare veramente proprio a causa mia e di Finn. Ironico
non trovi?" scossi la testa facendo un piccolo sorriso mentre mi
riprendevo pian piano da tutto il racconto. Avevo smesso di piangere,
quella serata mi aveva prosciugato i condotti lacrimali e ormai non mi
restava altro che farmene una ragione. Sarei riuscita a rimediare
almeno a qualche errore che avevo commesso?
"Sono orgogliosa di te tesoro, stai crescendo. Hai fatto un gesto senza
alcun fine egoista e ti sei aperta con una ragazza che soltanto poche
ore fa dicevi di odiare perchè si credeva meglio di te. Una
spina fastidiosa nel fianco la chiamavi se non ricordo male, adesso hai
scoperto che potrebbe essere una buona amica. Hai scoperto di non
essere sola e che c'è qualcuno che tiene a te, Puck e Rachel
sono la prova vivente come tutto il resto del Glee Club. Forse Finn
è troppo confuso nel capire con chi vuole stare ma so che
è un bravo ragazzo e anche lui ti vuole bene. Nessun liceale
avrebbe trovato il coraggio di cantare di fronte ai genitori della
propria ragazza per dichiarare di amare il bambino che portava in
grembo."
"Come posso fare in modo che Finn torni ad amarmi?" chiesi in tono un
pò lagnoso mentre le lacrime tornarono a farsi vedere.
"Tesoro non esiste un modo. Se lui ti ama tornerà da te
altrimenti te ne farai una ragione e cercherai qualcun altro che possa
darti quello di cui tu hai bisogno. Tu sei veramente innamorata di
Finn?" la semplicità di quella domanda mi
spiazzò. Non me l'ero mai chiesto, sapevo che era mio e
questo mi bastava ma adesso era diverso. Le mie esigenze erano cambiate.
"Io...non lo so...ho bisogno di qualcuno che mi ami."
"Quinn io ti amo." mi accarezzò i capelli come quando ero
più piccola e andavo a piangere da lei.
"Tu sei mia madre." feci una smorfia dicendo un'ovvietà.
Nonostante i trascorsi per nulla felici era normale che mi dicesse di
amarmi, o almeno ci stava provando.
"E' vero ma non puoi pretendere che un ragazzo ti ami senza
che
tu gli dia niente in cambio. L'amore deve essere reciproco e tu non sai
nemmeno se lo ami, non mi sembra giusto nei confronti di Finn. Sembra
che tu ti sia intestardita su di lui soltanto per paura di rimanere
sola e questo è sbagliato. A te piace il concetto dell'amore
in se ma forse non lo hai ancora provato verso qualcuno."
"So di averlo amato..." mormorai guardando per terra mentre ricordavo
la mia storia con Finn alla ricerca di quel sentimento che credevo di
aver provato. Sapevo che inizialmente mi ero messa con lui
perchè era diventato il Quaterback ma poi il nostro rapporto
si era fatto più intenso, o almeno era quello che credevo.
Da quando avevo smesso di amarlo? Da quando avevo smesso di riuscire a
provare amore per qualcuno? Anche con Beth la situazione non era molto
diversa, non sapevo cosa provavo ma sentivo che era come se mancasse
una parte importante di me. Ero diventata la gelida reginetta senza
corona del ballo della scuola.
"Forse faresti meglio a lasciarlo andare e capire cosa vuoi veramente.
Siete entambi confusi, non fa bene a nessuno dei due proseguire la
relazione con questi propositi. Tesoro tu sei giovane, hai tutta la
vita davanti adesso devi soltanto fermarti e riflettere su
ciò
che vuoi. Io ti starò accanto."
"Mamma, credo di essermi persa." sussurrai tra le lacrime mentre le sue
braccia mi avvolgevano in un caldo abbraccio di conforto. In quel
momento ero tornata la bambina di una volta che cercava la sua mamma e
finalmente l'aveva trovata.
COME
PROMESSO ALTRO CAPITOLO IN TEMPI BREVI, NON MANCA MOLTO ;)
SCUSATE
EVENTUALI ERRORI, SPERO CHE LA STORIA CONTINUI A PIACERVI. FATEMI
SAPERE, RINGRAZIO LE PERSONE CHE CONTINUANO PAZIENTEMENTE A SEGUIRE LA
STORIA (E I MIEI DELIRI INTERIORI) E CHI COMMENTA. GRAZIE
PROSSIMO
CAPITOLO RACHEL, CHISSA' COSA SUCCEDERA' ADESSO...QUALCHE IDEA??
ALLA
PROSSIMA
BESOS
KIA
|