Scegliere
Rose Weasley
Un
lupo la inseguiva nel sogno.
Un
lupo dal manto scuro, un segugio.
Il
lupo, il suo animale totem da sempre.
Rose
ne era impaurita e correva, fuggiva da lui.
Quello
che sembrava essere iniziato come un gioco stava sfociando in una vera
e propria caccia per l'animale.
Più
di una volta il lupo era stato abbastanza vicino da poterla mangiare,
ma non ce l'aveva fatta.
Con
il cuore a mille, la ragazza salì su una scala,
probabilmente a bordo di una nave.
Improvvisamente,
si rese conto di essersi messa al muro da sola: il lupo era di fronte a
lei.
La
guardava, inferocito, pronto a balzarle addosso, pronto a divorarla.
Rose
guardò il lupo, poi alzò le mani pronto ad
ammettere la sconfitta.
"Mi
arrendo!" disse.
Il
lupo si bloccò di colpo nel suo tentativo cruento, poi le
sorrise.
Quel
sorriso, così familiare, che lampeggiava attraverso gli
occhi di ghiaccio.
Un
sorriso malizioso.
Per trovare
il coraggio necessario per la sua prossima mossa dopo il sogno che
aveva fatto, Rose ci mise qualche giorno, ma capiva che più
si attardava più l'ansia cresceva.
Arrivata al
limite, Rose fermò Scorpius in un giorno assolato dopo
l'allenamento di Quidditch del Serpeverde.
I compagni
di squadra del ragazzo la guardarono incuriositi mentre lei si
avvicinava ai loro spogliatoi.
Per fortuna,
Albus le aveva ricambiato il favore e, insieme a una Dominique
all'apparenza gelida, una Roxanne allegra e un' Hannabeth intimidita,
si apprestò a sostenere la sua cuginetta.
"Rose!!" la
salutarono allegramente Nathe e Leonard.
Jason non
giocava a Quidditch.
"Ciao
ragazzi!!"
"Qual buon
vento ti porta qui?"
"Io..."
Dominique le
diede una leggera spintarella e Rose cercò di assumere il
tono più tranquillo di cui disponeva.
"Sto
cercando Scorpius... "
"E' dentro
lo spogliatoio, ha appena finito di mettere la roba nella borsa..."
rispose Leonard.
"Puoi
entrare, tranquilla, nessuno è nudo!"
Rose
arrossì e, mentre Albus sghignazzava, tirò un
profondo sospiro ed entrò dentro la stanza.
Scorpius era
stranamente solo, la maggior parte dei compagni di squadra erano fuori,
pronti a tornare al castello, mentre alcuni avevano già
fatto ritorno in Sala Comune.
Quando
alzò lo sguardo e si accorse della presenza di Rose la
guardò sorpreso, poi si alzò a sua volta e,
avvicinatosi a lei, le diede una pacca amichevole sulla spalla.
"Guarda chi
si vede!!" la salutò sorridendo.
Rose,
d'impulso, gli schioccò un bacio sulla guancia e Scorpius
rimase piacevolmente spiazzato.
L'incredulità
però, presto, si trasformò nel sorriso malizioso
che la Grifondoro aveva sognato tanto che quest'ultima
arrossì furiosamente rendendosi conto solo in quel momento
di cosa aveva fatto.
"Senti io
devo parlarti..." disse dopo un attimo.
Scorpius
reagì in maniera imprevedibile, lasciando Rose di sasso.
"No, che
parlare!! Io non devo parlare con nessuno..."
Mentre
diceva questo prese il borsone e uscì dallo spogliatoio
mentre Rose provò a fermarlo: "Scorpius... Scorpius non fare
così, devo parlarti!!"
Lui sorrise,
ma non si fermò, mentre Rose, uscita nuovamente alla luce
del sole, incontrò lo sguardo incredulo di Roxanne che stava
a dire: -Avete già parlato?-
Rose scosse
la testa alla domanda silenziosa della cugina e Dominique si
irrigidì contrariata.
Rose si mise
a parlare con Nathe, mentre Albus le diceva: "Tiragli uno schiaffo,
Rose! Mi ha insultato!"
Ovviamente
scherzava e Dominique si avvicinò a Scorpius, decisa.
"Certo che
potresti anche parlarle!"
Scorpius
guardò la Corvonero meravigliato e, dopo qualche
tentennamento, si avvicinò ad Albus che incitava ancora Rose
alla violenza.
"Non
tirerò alcuno schiaffo... ho fatto un voto alla non
violenza!" replicò Rose decisa.
A quel
punto, rincuorato anche un po' dal fatto che non le avrebbe prese,
Scorpius si rivolse alla Grifondoro.
"Ma che mi
dovevi dire?"
Rose si
voltò sorpresa nella sua direzione, poi assunse un'aria
gelida.
"Una cosa."
"Una cosa
lunga?" chiese Scorpius avvicinandosi a lei con il solito sorriso
malizioso.
"Dipende..."
rispose Rose rimanendo sul vago.
"Allora
dimmela." disse Scorpius come sfidandola.
"Non qui,
non davanti a tutti!" replicò l'altra fermamente.
"Ok,
seguimi..." disse Scorpius, guidandola in un luogo appartato, dove
però si scorgevano sia i ragazzi della squadra, sia i suoi
amici.
Scorpius si
sedette su un masso che fungeva da panchina, ma comunque angustia per
due persone.
Rose rimase
lì in piedi, impalata a guardarlo, sempre con l'espressione
rigida dipinta in volto, quando Scorpius le sorrise.
"Siediti
accanto a me, mica ti mangio!"
A quelle
parole, Rose represse un brivido ripensando al sogno, poi si sedette
accanto a lui.
"Non ho mai
pensato questo." rispose suo malgrado.
"Allora, che
mi dovevi dire?" chiese il ragazzo, come per cercare di metterla a suo
agio.
"Io... mi
ero preparata un bellissimo discorso, ma non mi ricordo un cazzo!"
ammise Rose.
Scorpius
trattenne una risata.
"Meglio
così, niente discorsi preparati, di' quello che ti viene!"
Rose lo
guardò meravigliata per quella gentilezza, poi
iniziò con la mente completamente svuotata.
"Io...
cioè... il fatto è che..."
Tutte le
volte che cercava di iniziare a comporre un discorso di senso compiuto
la paura la bloccava, togliendogli il respiro.
Aveva paura
che, da un momento all'altro, Scorpius avrebbe iniziato a fare lo
stronzo.
E infatti...
"Via,
sbrigati, che non abbiamo davanti tutto il giorno!"
Rose si
stizzì e lo fulminò con lo sguardo.
"Già
sono in ansia, non mi mettere ancora più sotto pressione!!"
Scorpius
sorrise mentre Rose cominciò un po' imbarazzata a dire
quello che doveva.
"Hai
presente quando ti picchio e ti insulto?"
"Sì,
ho presente." rispose il ragazzo tranquillamente.
"Ecco... mi
comporto così perchè tu mi provochi."
Cercò
lo sguardo di Scorpius, ma si accorse che quest'ultimo non era molto
propenso a guardarla negli occhi.
"Lo sai che
sono fatto così di carattere... io provoco tutti e TUTTE!!"
replicò sottolineando l'ultima parola, come per intendere
che lei era una delle tante.
"Sarà,
ma a me sembra che quest'atteggiamento tu l'abbia soprattutto nei miei
confronti!"
"Solo
perchè tu te la prendi più facilmente... e tendi
al melodrammatico."
Rose assunse
un'aria perplessa, poi annuì.
"Certo, che
sono melodrammatica te lo concedo, ma sta di fatto che tu mi provochi
in continuazione!"
Scorpius
cambiò improvvisamente espressione, facendosi serio.
"Se pensi
che ti odio, sappi che stai sbagliando. Io non ti odio affatto!" disse
guardandola negli occhi per la prima volta da quando avevano intrapreso
quella conversazione.
"Davvero?"
chiese Rose sfoderando il suo sguardo a cane bastonato.
"No, certo
che non ti odio... perchè dovrei?"
Rose
credette che quel momento fosse in assoluto il più intenso
che avesse mai avuto con una persona dell'altro sesso, poi qualcosa
ruppe quell'atmosfera.
"INNAMORATOOO
SEMPRE DI PIU'! IN FONDO ALL'ANIMA PER SEMPRE TUU... PERCHE' NON E' UNA
PROMESSA, MA E' QUEL CHE SARA', DOMANI E SEMPRE, SEMPRE VIVRA', SEMPRE
VIVRA'A'A'A'!!"
Sia Rose che
Scorpius si voltarono verso la fonte di quel coro e si accorsero che a
cantare era Nathe, seguito da Leonard, Albus e Roxanne.
Rose avrebbe
giurato che persino Dominique stesse sorridendo insieme ad Hannabeth,
ma non erano abbastanza vicini per accertarsene.
Invece di
provare imbarazzo, Rose si mise a cantare anch'essa, facendo scoppiare
a ridere Scorpius.
"Comunque,
riprendendo il nostro discorso..." la richiamò alla
realtà il Serpeverde, facendole ricordare che non era ancora
arrivata al succo della questione.
"Scusa, mi
ero lasciata trasportare dalla canzone..." in realtà ogni
scusa era buona per prendere tempo.
"Ti ricordi
quando ti avevo intimato di non toccarmi?" disse Rose, chiedendosi
mentalmente perchè non riusciva ad iniziare un discorso se
non ponendolo come domanda.
"Sì,
ma infatti non ti ho più toccata da quando me lo hai detto!"
partì subito in quarta il ragazzo, mettendosi sulla
difensiva.
"Mi lasci
finire di parlare?" chiese Rose ostentando tranquillità.
Scorpius si
zittì e Rose lo prese come un sì.
"Io ti avevo
intimato di non toccarmi non solo perchè avevi fatto lo
stronzo, ma essenzialmente perchè avevo paura che se ti
fossi avvicinato fisicamente ci saresti riuscito anche in altro modo."
Passarono 10
secondi esatti prima che Scorpius reagisse come Rose non si aspettava.
Deduceva che
se avesse voluto fare lo stronzo avrebbe indugiato su cosa significasse
esattamente -in altro modo-.
"Non
c'è problema, non succederà più
niente, non ti toccherò più, stai tranquilla!!"
rispose Scorpius fissandola negli occhi come per imprimerle quel
concetto in testa o per autoconvincersi egli stesso.
"Io non
intendevo questo..." provò Rose, ma fu interrotta di nuovo.
"...ma
proprio niente, Rose! Davvero, niente di niente!!"
Rose a quel
punto si ammutolì, guardandolo a occhi sbarrati.
Continuava a
ripetere come un pazzo che non sarebbe successo più niente,
guardandola negli occhi per poi alzarsi e dirlo ancora.
Ad un certo
punto si costrinse a chiederle: "Mi dovevi dire solo questo?"
Rose, quasi
schiacciata dalla confusione, rispose: "Non proprio..."
"No, invece
dovevi dirmi solo questo!! " sentenziò lui, come per far
capire che la conversazione si era conclusa.
Rose lo
guardò allibita, quando, dopo aver fatto due passi si
rigirò sempre con un accenno di quello sguardo folle ed
esclamò: "Ora vado... a proposito Rose... fatti dare un
consiglio: pensa al cazzo!"
Forse fu
quello che diede a Rose il coraggio di fare quello che fece e di dire
quello che disse.
"Tu non vai
da nessuna parte. Sei solo un bambino immaturo che ha paura dei
sentimenti. Sì, hai capito bene: S-E-N-T-I-M-E-N-T-I! Sono
della convinzione che se incontrassi un molliccio, quello si
trasformerebbe in una ragazza che ti vuole ingabbiare. Io,
però, non voglio questo da te. Hai detto che devo pensare al
cazzo e io ti do una notizia dell'ultima ora: già ci penso.
Non sono frigida come credi e lo sai perchè?
Perchè l'unica persona a cui la darei in questo momento sei
tu. Io ti voglio in una maniera che non è spiegabile a
parole. Tu mi tormenti, sia nel conscio che nell'inconscio. Se non mi
vuoi più toccare fa come vuoi, ma non ho intenzione di
sprecare un minuto di più con una persona che non sa quello
che vuole. Avevi detto che ti piacevano le persone decise..."
A quel punto
Rose si alzò dal masso e si avvicinò a Scorpius
che sembrava come paralizzato.
"... e io lo
sono più di quanto tu possa pensare!"
Detto
questo, Rose prese Scorpius per la cravatta e incollò le sue
labbra a quelle del ragazzo.
Scorpius non
parve riprendersi subito dallo sbigottimento, poi sentì le
mani di Rose che si stringevano lentamente dietro la schiena e, senza
volere, stava già ricambiando il bacio.
Un applauso
si levò alto tra il piccolo pubblico che avevano avuto per
tutto il tempo e, successivamente, Rose avrebbe scoperto che l'idea di
applaudire era stata di Roxanne, stranamente.
"Quindi cosa
pensi di Rose?" chiese Albus a Scorpius quella sera, quando
l'andò a trovare nella Sala Comune dei Serpeverde.
Scorpius
sorrise.
"Che
è una pazza furiosa..."
"Quindi ti
piace." rispose tranquillo Albus.
Scorpius
diede un pugno amichevole sulla spalla dell'amico per poi scoppiare a
ridere.
THE END
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