Epilogo.
10 anni dopo.
-Zick!! Metti il pranzo nello zainetto di Ambra!!- gridò Elena dalla cucina.
Sbuffai scocciato andando a prendere due toast al burro d'arachidi dal frigorifero della nostra nuova cucina... toast che per la cronaca NON TROVAI!
-Ma Elena!! Ti sei di nuovo scordata di imburrare i toast!!- gridai con una vena pulsante sulla fronte.
Sempre la stessa storia... tutte le mattine!!
-Ehm...- iniziò lei imbarazzata- Se li sarà mangiati Bombo!- si giustificò con una risatina nervosa.
-No! Bombo buono! Bombo lo giura!- si difese il mostro.
-Tu stai zitto e sputa le mie scarpe! Tranquilla amore... ci penso io ad imburrarli!!- dissi improvvisamente intenerito dalla visione che mi si parò davanti.
Elena in vestaglia con due dolcissime pesti ancora addormentate fra le braccia.
Una delle pesti si svegliò stiracchiandosi e mi fece un sorriso bellissimo.
-Ciao tesoro! Dormito bene?- gli chiesi con un tono molto smielato che un tempo mi avrebbe fatto venire il Mal Di Mare solo a sentirlo.
-Certo Papi! Ho sognato che Luc mi rubava le caramelle, ma io alla fine le riprendevo!- mi rispose la mia amata figlioletta.
-Perché devi sempre vincere tu?- protestò una vocina assonnata appartenente all'altra mia creaturina.
-Perché sono più forte!-
-Non è vero!-
-Papà! Io sono più forte di lui! Non è vero?-
-Beh... veramente...- farneticai stanco.
-Viiisto?! Lo dice anche lui!-
-Ma se non l'hai lasciato finire!-
-Stava per dirlo!-
-D'accordo! Chiediamolo a Bombo!- proclamò Luc combattivo.
Si avviarono verso lo sgabuzzino, dove probabilmente Bombo era impegnato a divorare scarpe.
- Se la caveranno?- mi chiese Elena apprensiva.
-Penso di si! In fondo sono un rifugiatore e una domatrice!- gli risposi allegro.
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