XIII
Con
Carole, Santana, Brittany e Tina iniziai a sistemare e decorare il
salone più grande del castello. Mio padre ci mise a
disposizione anche alcune delle sue guardie del corpo. Volevo
qualcosa di allegro e colorato, così optai per fiori di
vario genere, girasoli, violette, tulipani e, ovviamente, le
margherite, i fiori preferiti di mia madre. Santana disse che il
fioraio da cui era andata l'aveva guardata decisamente male dato che
aveva praticamente portato via metà negozio, ma i soldi non
ci mancavano e non aveva protestato. Oltre ai fiori volevo candele.
Molte candele. Stavolta mandai Finn a prenderle, "Di tutti i colori,
Finn. E anche alcune profumate." gli avevo detto. Mi sembrò
un po' confuso ma annuì, tornando dopo un quarto d'ora con
un centinaio di candele. Gli dissi di andare gli altri uomini di casa
per aiutarci, mentre io e le ragazze studiavamo il salone per decorarlo
al meglio.
"Possiamo essere d'aiuto?" domandò Blaine entrando e seguito
dagli altri.
"Sì, certo." Mi schiarii la voce iniziando ad indicare a
destra e a manca. "Allora, innanzitutto, un'ora prima della cerimonia
voglio che accendiate tutte le candele che adesso vi farò
sistemare. Poi, papà, questi arazzi devono sparire. E non
intendo solo per la cerimonia, per sempre. Sono orrendi. Poi, uhm
vediamo, abbiamo un lungo tappeto rosso, vero? Perché se no
serve qualcuno che ne vada a prendere uno. Fiori e candele ci sono
già, ma non bastano. Forse...delle ghirlande e... qualche
effetto speciale! Britt!" Mi voltai verso di lei. "Hai qualche
incantesimo che faccia comparire come dei fuochi d'artificio ma senza
mandare a fuoco tutto il castello."
Aggrottò la fronte pensierosa, rivolgendomi poi un sorriso.
"Potrei avere qualcosina...ma non ti dico nulla! Sarà una
sorpresa." mi fece l'occhiolino e le sorrisi ampiamente.
"Perfetto. Oh! Anche un'altra cosa. Mi servono anche degli uccelli.
Colombe, precisamente. E glitter, molto glitter da dar loro come cibo
in modo che non sporchino quando fanno i loro bisognini..."
"Non penso funzioni così..." mi interruppe Carole un po'
incerta.
"Come no? Certo!" risi io. "Se no come potremmo far volare cento
colombe mentre io e Blaine ci baciamo??"
"Ehm, penso che Carole abbia ragione, Kurt." intervenne Britt. "Lascia
che pensi io anche alle colombe...che non saranno vere e proprie
colombe, solo ologrammi molto somiglianti ma che non sporcano."
"Geniale!
Grazie Britt!" lei mi fece un altro occhiolino. "Allora, avete capito
tutto?" domandai voltandomi finalmente verso Blaine e gli altri. Solo
in quel momento mi accorsi dei loro sguardi confusi e perplessi. "Che
c'è?"
"Non so gli altri, ma io ho capito solo che vuoi tante candele e degli
uccelli!" rispose Blaine grattandosi il retro del collo.
"E che i miei arazzi sono orrendi!" si lamentò mio padre.
Alzai gli occhi al cielo sbuffando. "Ok, ok. Vi darò un
ordine alla volta. Allora. Gli arazzi. Sam, Puck. Toglieteli e fateli
sparire. Voi due." aggiunsi indicando due guardie che annuirono.
"Auitateli."
"Dove dovremmo farli sparire esattamente?" chiese Sam.
"Uhm, non lo so..."
"Scantinati" rispose mio padre. "Lasciateli là. Non importa
se mio figlio li ritiene orrendi, io li voglio comunque tenere per me!"
borbottò.
Sorrisi scuotendo la testa. "Che scantinati sia!"
"Ricevuto!"
"Poi, il tappeto rosso! Carole, ti ricordi se ne abbiamo uno, da
qualche parte?"
"Mi sembra di sì. Nello sgabuzzino del quarto piano, se non
ricordo male..."
"Perfetto. Finn, vallo a cercare, per favore."
Finn mi guardò un po' esitante. "Ehm, che tappeto serve
esattamente? Cioè, piccolo, grande...? Per non portarti
quello sbagliato..."
"Ok, ci penso io." rise Carole. "Ma puoi sempre aiutarmi." aggiunse
prendendo un braccio Finn.
Sospirai, ignorando la assurda domanda di Finn. "Dimenticavo! Le sedie!
Servono tutte le sedie che possediamo per gli ospiti."
"Ospiti?" domandò Blaine.
"Certo. Pensavi ci sposassimo davanti a dei topi?" domandai inarcando
un sopracciglio.
"N-no, certo che no, solo che...chi-chi invitiamo esattamente?" chiese
arrossendo.
"Beh, in prima fila avremo i nostri testimoni e damigelle d'onore. Poi
tutti i nostri parenti e amici. E infine tutte le famiglie
più importanti dei nostri clan che ci stanno in questo
salone. Tutti gli altri potranno aspettare fuori dal castello.
Assisteranno solo alla parata finale, mi spiace, ma non penso ci stiano
tutti e due i nostri clan nel nostro salone..." Blaine
abbassò lo sguardo scuotendo la testa. "Lo so, Blaine, mi
spiace, ma davvero, non ci stanno tutti..."
"Non è quello..." sussurrò.
"Cosa...?"
"Kurt, seriamente?" si intromise Cooper.
"Cosa??"
"Secondo te...il nostro clan verrebbe al vostro matrimonio? Senza
contare i nostri parenti!" si scaldò.
Avrei voluto prendermi a sberle. Io ero tutto contento e pensavo solo a
preparare tutto, ma non avevo considerato il fatto che dalla parte di
Blaine non ci sarebbe stata molta partecipazione. O addirittura,
nessuna partecipazione. Deglutii, ragionando velocemente. "Beh...beh
dovranno adattarsi e venire comunque..." dissi scuotendo le spalle.
Cooper e Blaine risero all'unisono. Una risata triste, non come quelle
che amavo. "Adattarsi? Mio padre è scappato via dicendo di
non voler più avere a che fare con me! E immagino sia
tornato al castello ad annunciare a tutti quanto i suoi figli siano dei
pezzi di merda e che non devono assolutamente starli ad ascoltare.
Anzi, probabilmente, avrà ordinato a tutti di andarsene da
castello in modo che a noi non resti un altro clan da unire al tuo! Non
penso proprio che qualcuno vorrebbe mai partecipare al matrimonio del
presunto grandioso principe che per di più si scopre essere
gay! E non farmi inziare a parlare dei miei parenti! Andare allo
stupido matrimonio del principe gay? Seriamente? In quale universo
pensi che possa succedere?" C'era rabbia nella sua voce, sempre
più alta. E la cosa non mi piaceva. Non mi piaceva per
niente. E nemmeno l'aggettivo 'stupido' riferito al nostro matrimonio
mi era piaciuto.
"Stupido? Il nostro matrimonio, che per la cronaca io progetto da non
so quanti anni e che sto organizzando al momento, sarebbe stupido?"
Blaine spalancò gli occhi, forse realizzando l'errore. "No,
NO! Non è quello che intendevo dire! Kurt..."
"Non posso crederci...pensavo fossi contento che finalmente potessimo
stare assieme senza più doverci nascondere! Pensavo che dopo
tutto quello che abbiamo passato non rinunciassi così
facilmente al nostro matrimonio!" gridai anch'io. Solo poi realizzai
quanto stupido e avventato ero stato.
"Kurt! Non è quello che volevo dire! Certo che voglio
sposarmi! Io non..."
"Beh, a me non sembra!"
"Abbiamo trovato il...uhm...tappeto..." annunciò Finn
ammutolendosi notando me e Blaine litigare e tutti gli altri presenti
praticamente pietrificati.
"Beh, non servirà più. Non ci sarà
nessun matrimonio..." replicai seccato, iniziando a correre verso il
portone della sala, urtando forte Blaine contro la spalla, facendolo
quasi cadere.
"Kurt!" sentii parecchie voci richiamarmi, tra le quali anche quella di
mio padre, ma non mi voltai.
"KURT! Fermati!" A quella voce mi bloccai, sull'uscio, le spalle ancora
rivolte a tutti gli altri. "Spiegami come puoi pensare che io consideri
stupido il nostro matrimonio? Spiegamelo, perché, davvero,
non potresti avere più torto di coì..."
"Ma hai detto..." replicai voltandomi. Non mi ero nemmeno accorto che
come al solito mi ero lasciato prendere dall'emozione e avevo
già le lacrime agli occhi.
"Hai frainteso, Kurt! Ho detto che secondo i miei parenti è
stupido, non secondo me! Per me...per me è la cosa
più importante, in questo momento! TU sei la cosa
più importante! Per te ho fatto il giro del mondo. Ho
rischiato la vita. Ho rischiato di perdere te e sai benissimo cosa
avrei fatto se fosse successo. E per te sto rinunciando alla mia stessa
famiglia! Non mi interessa di loro se ho te!"
"E me..." provò a intromettersi Cooper, ma venendo ignorato.
"E' questo quello che intendevo. So benissimo che non verrebbero mai al
nostro matrimonio. Ma non importa, ok? Potremmo sposarci davanti al
mondo intero o solo davanti alle persone presenti in questo momento e
per me non farebbe nessuna differenza, perché l'unica cosa
che conta sei tu, Kurt. Quindi, ti prego, spiegami come puoi anche solo
pensare che io ritenga il nostro matrimonio stupido, uh? Come potrei,
Kurt?" Sussurrò l'ulitma frase, fissandomi dritto negli
occhi e, wow, quand'è che si era avvicinato così
tanto a me? Ero così attento alle sue parole che non mi ero
accorto che era a soli pochi centimetri di distanza da me. Mi rivolse
un sorriso incerto, prendendomi per le spalle. "Hey, calmati, ok?
Voglio sposarti, Kurt. Lo voglio più di ogni altra cosa, mi
hai capito?" Dalle mie spalle, le sue mani passarono alle mie guance. I
suoi pollici ruvidi asciugarono le lacrime che inconsapevole avevo
lasciato scorrere. "Kurt? Di' qualcosa..." mi scosse appena e fu quello
a farmi scoppiare.
"Mi dispiace! Blaine, mi dispiace tantissimo! Sono uno stupido,
coglione...io...non avrei dovuto aggredirti così! Mi
dispiace! Sono così agitato e preoccupato che tutto sia
perfetto che non ho pensato a te...a quanto hai rinunciato e quello che
fai per me e...sono davvero uno stupido...e poi quando ho sentito
'matrimonio' e 'stupido' vicini sono andato nel panico e..." iniziai a
blaterare tirando su con il naso e lasciando che Blaine mi asciugasse
di nuovo le lacrime.
"Hey, hey, calmati. E' tutto ok. Calmati. Anch'io sono agitato, ma
andrà tutto bene. E sarà tutto perfetto
perché anche se non ho capito praticamente la
metà delle cose che vuoi fare, sono certo che
sarà tutto perfetto! E ti ripeto, per me tu sei l'unica cosa
che conta, davvero!" mi sorrise, stringendomi di più il
volto. Sentimmo qualcuno sospirare. "Ok, ok. Forse anche i nostri amici
e la tua famiglia sono piuttosto importanti..." aggiunse ridendo. "E
sì, persino Cooper!" Cooper, da qualche parte alla mia
destra sospirò felicemente stavolta, sussurrando un
'Finalmente' fin troppo udibile. "A volte saranno fastidiosi e ci
interromperanno sempre sul più bello, ma...hanno rischiato
la loro vita per noi. E la tua famiglia ti ama. E io non posso che
amare chi ama te..."
"Ehm, grazie per la considerazione..." borbottò Mike, dalla
sua voce, però, potevo immaginare il sorriso sulle sue
labbra.
Blaine si voltò verso di loro. "Veramente, pensavo-pensavo
fossimo amici..." ammise.
Mike sorrise ampiamente mentre Tina cercava di nascondere una lacrima.
"Aww, siete troppo dolci..."
Anch'io mi aprii in un sorriso, tirando su col naso e abbracciando da
dietro Blaine, appoggiando il mento sulla sua spalla.
"E pensare che mi ero sempre immaginato gli Antichi come dei vecchi
paurosi..." mormorò Finn.
"Finn!" lo sgridò Carole dandogli una pacca sulla spalla.
"Non vi preoccupate!" fece Puck. "Nonno Mike è un
mattacchione!"
Tina scoppiò a ridere come una matta, mentre noi altri
ridacchiavamo sotto i baffi.
"Come mi hai chiamato?" chiese Mike con un soppracciglio inarcato.
"Nonno Mike!" ripeté Tina ridendo di più. "Questa
è bellissima! Davvero!" aggiunse rivolta a Puck alzando una
mano verso di lui. Puck non esitò, dandole il cinque ed
esultando.
"Non ci credo...sfottuto da mia moglie e dai miei nuovi amici...non
è possibile..." si lamentò.
"Oh, ma se ti stai divertendo come un pazzo!" scosse la testa Tina
senza smettere di ridere.
Anche Mike rise. "E' così evidente?"
E in un attimo era tornato tutto alla normalità. Non potevo
credere di aver rischiato di mandare a rotoli il mio matrimonio. Per
fortuna avevo Blaine. La mia roccia. Lo strinsi più forte,
baciandogli il collo. "Ti amo" gli sussurrai all'orecchio.
"Anch'io." mi rispose, girando la testa e baciandomi sul naso.
"Bene, ora che vi siete calmati e sono sicuro non farete più
cazzate, che ne dite di continuare con i preparativi, mentre io e
Blaine andiamo a chiamare la gente del suo clan?" disse Mike. Sentii
Blaine irrigidirsi sotto di me.
"Ma..." iniziò Cooper.
"Sì, ho sentito quello che ha detto, ma tentar non nuoce,
giusto? Se vorranno venire saremo tutti più contenti, se non
vorranno venire, avremo più vampiri vaganti e un clan solo.
Cosa ne dici?"
Blaine si rilassò. "Hai ragione. E poi mi sono appena
ricordato che ci sono delle certe persone a cui abbiamo promesso
avremmo fatto sapere qualcosa..."
"I lupi!" gridai, il pensiero dei nostri amici che mi balenò
in testa come Blaine l'accennò. "Come abbiamo fatto a
dimenticarci di loro? Dobbiamo invitarli per forza! Ma dobbiamo farlo
in fretta. Voglio sposarti entro la fine della notte!"
"Allora sarà meglio muoverci!" annunciò Blaine
staccandosi da me, baciandomi velocemente sulle labbra e avviandosi
verso la porta.
"Aspettate, lupi?" chiese mio padre.
"Sì, sono a posto, papà. Sono dei ragazzi
simpaticissimi e ci hanno salvato la vita. E poi il profumo delle
candele coprirà il loro odore, quindi non c'è da
preoccuparsi."
"O-ok..."
"Perfetto. Ora muovetevi!" incitai Blaine e Mike che sorrisero, uscendo
dalla stanza. L'ora che seguì fu un po' frenetica, io e le
ragazze che pensavamo e davamo ordini ai ragazzi che tra uno sbuffo e
l'altro sistemavano sedie, fiori e candele. Infine, Cooper e Finn
stesero il lungo tappeto rosso che collegava l'estremità
della sala dove Mike ci avrebbe sposati e l'entrata. Nel frattempo, mio
padre aveva riunito tutto il regno, annunciando il mio matrimonio.
Qualcuno ne rimase sorpreso e perplesso ma tutti esultarono,
preparandosi al grande evento con entusiasmo.
"Ora manca solo il vestito!" mi fece quasi spaventare Santana
prendendomi per le spalle e spingendomi verso la porta. "Non vorrai
mica sposarti in jeans e maglietta?"
"Certo che no! Ho l'outfit perfetto!" replicai quasi offeso.
"Bene. Cooper, tu occupati di Blaine. Spero di potermi fidare di te. Di
sicuro hai più stile di lui..."
"Ovvio che puoi fidarti di me. Ci penso io a lui. Li raggiungo, lo
vesto per bene e ve lo riporto."
"Oh, e intanto che ci sei, fai una corsa anche a casa mia e di Britt e
portaci i nostri vestiti, per favore..."
"Tesoro, così mi offendi..." fece mettendo il broncio
Brittany. "I nostri vestiti ce li ho io!"
"A volte mi scordo che la mia ragazza è la strega
più bella, intelligente e perfetta sulla faccia della
terra!" sospirò felicemente Santana.
Brittany sorrise, baciandola sulla guancia.
"Io mi occupo di questi altri signori, dato che non penso se la possano
cavare da soli." disse Carole indicando mio padre, Finn e Sam e Puck,
che alzarono gli occhi al cielo ma la seguirono. Mentre Cooper usciva
per raggiungere Blaine e Mike, io, San, Britt e Tina ci chiudemmo nella
mia stanza. Mostrai loro il mio vestito che avevo fatto due anni prima,
dopo anni e anni di disegni e modifiche. Mi aiutarono a vestirmi e io
aiutai loro - Tina aveva portato il suo vestito con
sè in un borsone che non avevo notato prima -
complimentandomi. Erano perfette, le damigelle che avevo sempre
immaginato. E anche Tina era bellissima. Per non parlare di me che,
ovviamente, ero perfetto come al solito. Che modestia, eh? Beh, in ogni
caso era davvero tutto perfetto. Finché un bussare frenetico
non ci fece sobbalzare.
"Chi è?" chiesi.
"Cooper!" gridò lui. "Fammi entrare!"
Un po' perplesso aprii la porta. "Cosa...?"
"Abbiamo un problema! Cioè non è un problema.
Anzi, è fantastico! Voleva venire Blaine a dirtelo ma
sappiamo quanto tu ci tenga a queste cose e abbiamo immaginato non
volessi che ti vedesse prima del matrimonio così sono venuto
io!" disse tutto di un fiato e mi ci volle tutta l'attenzione possibile
per capire cosa stesse dicendo.
"Problema?" Sì, in realtà mi ero fermato alla
prima frase.
"Non è un vero e proprio problema, te l'ho detto..."
"Si può sapere di cosa stai parlando?"
"I nostri sudditi, i nostri parenti...persino nostra madre! Ci hanno
difeso! Sono dalla nostra parte! Quando Blaine e Mike sono arrivati al
castello, nostro padre stava cercando di convincere tutti ad andarsene,
come aveva detto Blaine, ma loro non volevano dargli retta. Poi-poi
quando ha visto Blaine ha cercato di distruggerlo, ma tutti e dico
tutti, l'hanno difeso, cacciando nostro padre. Mia madre penso sia
ancora in lacrime tanto le dispiace quello che ci è toccato
passare e si è messa praticamente ad implorarci di
perdonarla. Ma non ce n'era bisogno. Nel momento in cui si sono
rivoltati contro nostro padre, non so Blaine, ma io ho perdonato tutti
quelli che prima ci guardavano male."
Restai a bocca aperta, non sapendo cosa dire. Così mi
limitai ad abbracciare Cooper e sussurrare "Sono così felice
per voi!" al suo orecchio.
"E adesso le famiglie più importanti, come avevi detto, sono
tutte nel salone, insieme ai lupi che Blaine ha invitato. Gli altri
sudditi sono fuori insieme a quelli del tuo clan. Sam e Puck hanno
già acceso le candele ed è tutto pronto."
"Se ne sono ricordati?" chiesi a nessuno in particolare. Sorrisi
ampiamente, sentendo già le lacrime di gioia agli occhi, e
stringendo di più Cooper. "Grazie!"
"Dovere! Ma ora, se non ti dispiace, ho l'altro sposo di cui occuparmi
e che devo tranquillizzare dato che è mezz'ora che continua
a ripetermi 'Mi sposo, Coop! Mi sposo' e sorridere come un ebete!"
Risi alle sue parole, lasciandolo andare. "Ci vediamo dopo."
"Vado anch'io. Devo tenere a bada quel pazzo di mio marito!" disse
ridendo Tina prima di sparire dietro a Cooper.
Mi voltai verso Brittany e Santana sospirando. "Wow. Mi sto per
sposare! Wow!"
Loro risero abbracciandomi. "Già, wow!"
Qualcuno si schiarì la voce dalla porta e gli occhi sopra la
figura di mio padre che mi guardava orgoglioso. "Penso sia
ora...qualcuno ti sta aspettando ed è un po' agitato..."
disse semplicemente porgendomi una mano.
Mi staccai da Britt e San, prendendo la sua mano per poi tirarlo in
abbraccio. "Grazie papà!"
"Ti voglio bene, Kurt."
"Ok, però ora muoviamoci davvero se no Blaine muore
d'infarto!" ci interruppe Santana.
Annuii, lasciando andare mio padre e seguendolo giù per le
scale, le mie damigelle dietro di noi. Arrivati alla porta del salone,
due guardie l'aprirono per noi, facendoci entrare. Tutti si alzarono in
piedi e delle spirali iniziarono a scoppiettare sopra le nostre teste.
Immaginai fosse opera di Britt e l'occhiolino che mi rivolse me lo
confermò. Fece comparire anche dei cesti colmi di petali
rossi che si gettavano da soli davanti a noi, anche se poi si
mimetizzavano con il tappeto rosso sotto i nostri piedi. Arrivati a
metà sala notai un gruppo di persone che si agitava e mi
salutava. Non mi ci volle molto per riconoscere i lupi e sorridendo, li
salutai con la mano. Fortunatamente avevano avuto la decenza di
indossare delle magliette, anche se risaltavano comunque in mezzo a
gente vestita elegantemente. Quando arrivai finalmente
all'estremità, lo vidi. Blaine. L'amore della mia vita.
L'uomo che stavo per sposare. Ed era bellissimo. Perfetto. Cooper o
chiunque l'avesse vestito ed aiutato a prepararsi aveva fatto un
eccellente lavoro. Ma non era solo quello. Era come un qualcosa che
emanava Blaine stesso. Per un attimo pensai che scintillasse, ma scossi
la testa, cercando di tornare alla realtà e affiancandolo,
davanti a Mike e Tina che ci sorridevano dolcemente. Mio padre mi
lasciò andare il braccio, raggiungendo Carole, Finn e sua
moglie Rachel nella prima fila. Mentre dall'altra parte c'era la madre
di Blaine con alcuni dei suoi parenti, compresa la famiglia di Santana.
Ai nostri lati c'erano Sam, Puck e Cooper, mentre San e Britt si
fermarono alla mia destra.
"Hey." mi salutò Blaine.
"Hey." risposi senza fiato.
"Sei bellissimo."
"Anche tu."
"Bene. Ora che anche l'altro sposo è arrivato, penso che la
cerimonia possa iniziare!" annunciò Mike. Presi la mano di
Blaine, girandoci entrambi a guardare Mike, che continuò.
"Immagino voi tutti sappiate chi sono e che poteri ho. E sono davvero
felice di sposare questi due pazzi ma così felicemente
innamorati giovani vampiri. E per chi avesse ancora dei dubbi,
sì, sono due ragazzi dello stesso sesso e no, non vi deve
importare questa cosa!"
"Mike..." lo richiamò pianissimo Tina mentre io e Blaine
ridevamo.
"Ehm, come dicevo, sono davvero, davvero felicissimo di celebrare
questo matrimonio, ma...seriamente, non possiamo passare direttamente
alla fase in cui vi dichiaro mariti e vi potete marchiare e poi
baciare?" chiese arricciando il naso.
"Mike!" lo richiamò più forte Tina, facendo
ridere anche alcuni invitati.
Annuii. "Vai pure."
"Perfetto. Blaine Anderson, vuoi prendere Kurt Hummel come tuo sposo
per sempre?"
Blaine si voltò verso di me, stringendomi entrambe le mani
nelle sue, i nostri sguardi non si sarebbe staccati per nessuna
ragione. "Più di ogni altra cosa al mondo. Voglio svegliarmi
ogni tramonto al tuo fianco, Kurt. In un vero letto e non nascosti in
una grotta. Voglio poterti baciare davanti a tutti e mostrare al mondo
quanto io sia fortunato ad avere il marito perfetto, l'uomo
più bello, straordinario e stupendo al mondo. E voglio che
sia reso ufficciale, anche se lo sapevo già quando ci siamo
incontrati ed innamorati cinquant'anni fa. Voglio essere tuo per
sempre, Kurt Hummel."
Mike fece un cenno e Blaine si sporse verso di me, verso il mio collo,
finché le sue labbra fredde toccarono la mia pelle. L'avevo
visto fare un altro paio di volte oltre che al matrimonio di
papà e Carole, ma ora che stava per succedere a me era
completamente diverso. Trattenni il fiato e chiusi gli occhi. La Marchiatura. Noi
vampiri non usiamo degli anelli per simbolizzare la nostra unione come
fanno gli umani. Noi usiamo la Marchiatura.
Un semplice, lieve morso da parte della persona che si ama. Ecco il
simbolo dell'unione per noi vampiri. Sentii i denti di Blaine
perforarmi la pelle dolcemente. Li estrasse dopo pochissimi istanti,
leccando poi i due buchi che avevano lasciato. Gemetti per la
sensazione piacevole del fiato di Blaine sopra la mia pelle ancora
sensibile per poi sentire le sue labbra arricciarsi in un sorriso e
lasciare un dolce bacio sul Marchio, prima di staccarsi da me e
sorridermi ampiamente, le lacrime agli occhi.
Mike si schiarì la voce. "Benissimo. Kurt Hummel, vuoi
prendere Blaine Anderson come tuo sposo per sempre?" domandò
rivolto verso di me.
Annuii. Non mi ero scritto i voti, nè ci avevo pensato a dir
la verità. Perché ero certo che avrei saputo cosa
dire. "Lo voglio così tanto che mi manca il respiro. E lo so
che è stupido dato che a noi vampiri non serve davvero
respirare, ma è quello che mi succede ogni volta che ti
vedo. Mi lasci sempre senza fiato. E ti amo così tanto,
Blaine, che a volte fa male. Ma un male buono. Ti amo così
tanto che voglio passare ogni secondo con te. E tutte le cose che hai
detto...sono perfette e le condivido in pieno. Voglio che l'uomo
più bello, coraggioso, forte e perfetto al mondo sia mio.
Per sempre. E io voglio essere tuo. Per sempre."
Senza aspettare il cenno di Mike, presi Blaine per le spalle, cercando
di portarlo più vicino a me possibile per poter baciare il
suo collo. Separai le mie labbra, lasciando che i miei canini si
allungassero e penetrassero la sua pelle delicatamente. Li estrassi
quasi subito, per paura di fargli male e, come aveva fatto lui, lasciai
un dolce bacio sulla ferita. Riportai lo sguardo su di lui, sorridendo
probabilmente come un ebete, ma anche lui lo stava facendo, quindi mi
consolai. Le dita delle nostre mani tornarono ad intrecciarsi e senza
altri indugi, Mike annunciò:
"Blaine Anderson, Kurt Hummel. Vi dichiaro ufficialmente marito e
marito! E ora baciatevi che non vedo l'ora di vedervi all'opera!"
scherzò guadagnandosi altre risate dagli ospiti oltre che da
noi. Volevamo baciarci entrambi così tanto che le nostre
labbra si incontrarono a metà strada. Blaine aprì
le labbra permettendo alla mia lingua di entrare e accarezzargli il
palato. Sciolsi le mie dita dalle sue, portandole tra i suoi ricci e
stringendolo forte a me. Anche lui fece lo stesso e ci ritrovammo
ingarbugliati l'uno nell'alltra, talmente vicini che era come se
fossimo la stessa persona. Sentii qualcuno esultare e fischiare,
probabilmente i nostri amati testimoni, ma non mi staccai da Blaine,
continuando a baciarlo. Era un bacio talmente passionale che quando
finalmente ci staccammo dopo un paio di minuti, le nostre labbra erano
rosse e i nostri fiati corti. Ci sorridemmo come degli ebeti, senze
lasciare andare la presa.
"Questo sì che era un bacio!" commentò Mike. Io e
Blaine ridemmo, abbracciandoci di nuovo e in un attimo c'erano altre
braccia attorno a noi, troppe per distinguere chi era chi. Tutti
stavano esultando e per un secondo riuscii a scorgere le colombe che
ancora svolazzavano sopra le nostre teste. Ero davvero felice in quel
momento. Uno dei momenti più belli della mia lunga vita. Uno
dei tantissimi momenti belli della mia vita. Perché da quel
momento in poi, come succede nelle favole, vivemmo per sempre felici e
contenti.
Ed eccomi di nuovo qui, in ritardo come al solito! Mi spiace :\ E lo so
che avevo detto che ci sarebbero stati altri due capitoli, ma alla fine
sono riuscita a farci stare tutto in un capitolo solo, anche se
è molto più lungo del solito. Spero non sia un
problema :) Ma non è tutto! Non sono ancora sicura di come
impostare la cosa e se sarà una shot o un paio di capitoli,
ma potrei scrivere una specie di prequel, con il loro incontro a quella
famosa cena dei loro clan. Quando si sono innamorati, in poche parole
:) Vi avviso, però, che non so quando riuscirò a
pubblicarla, dato che devo ancora pensare a tutto e scriverla. In ogni
caso alla prossima! :)
Sil
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