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Autore: spontaneoussoftassertive    17/07/2012    2 recensioni
Klaine!Vampires. Kurt point of view. "Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma."
Genere: Angst, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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XIII





Con Carole, Santana, Brittany e Tina iniziai a sistemare e decorare il salone più grande del castello. Mio padre ci mise a disposizione anche alcune delle sue guardie del corpo. Volevo qualcosa di allegro e colorato, così optai per fiori di vario genere, girasoli, violette, tulipani e, ovviamente, le margherite, i fiori preferiti di mia madre. Santana disse che il fioraio da cui era andata l'aveva guardata decisamente male dato che aveva praticamente portato via metà negozio, ma i soldi non ci mancavano e non aveva protestato. Oltre ai fiori volevo candele. Molte candele. Stavolta mandai Finn a prenderle, "Di tutti i colori, Finn. E anche alcune profumate." gli avevo detto. Mi sembrò un po' confuso ma annuì, tornando dopo un quarto d'ora con un centinaio di candele. Gli dissi di andare gli altri uomini di casa per aiutarci, mentre io e le ragazze studiavamo il salone per decorarlo al meglio.
"Possiamo essere d'aiuto?" domandò Blaine entrando e seguito dagli altri.
"Sì, certo." Mi schiarii la voce iniziando ad indicare a destra e a manca. "Allora, innanzitutto, un'ora prima della cerimonia voglio che accendiate tutte le candele che adesso vi farò sistemare. Poi, papà, questi arazzi devono sparire. E non intendo solo per la cerimonia, per sempre. Sono orrendi. Poi, uhm vediamo, abbiamo un lungo tappeto rosso, vero? Perché se no serve qualcuno che ne vada a prendere uno. Fiori e candele ci sono già, ma non bastano. Forse...delle ghirlande e... qualche effetto speciale! Britt!" Mi voltai verso di lei. "Hai qualche incantesimo che faccia comparire come dei fuochi d'artificio ma senza mandare a fuoco tutto il castello."
Aggrottò la fronte pensierosa, rivolgendomi poi un sorriso. "Potrei avere qualcosina...ma non ti dico nulla! Sarà una sorpresa." mi fece l'occhiolino e le sorrisi ampiamente.
"Perfetto. Oh! Anche un'altra cosa. Mi servono anche degli uccelli. Colombe, precisamente. E glitter, molto glitter da dar loro come cibo in modo che non sporchino quando fanno i loro bisognini..."
"Non penso funzioni così..." mi interruppe Carole un po' incerta.
"Come no? Certo!" risi io. "Se no come potremmo far volare cento colombe mentre io e Blaine ci baciamo??"
"Ehm, penso che Carole abbia ragione, Kurt." intervenne Britt. "Lascia che pensi io anche alle colombe...che non saranno vere e proprie colombe, solo ologrammi molto somiglianti ma che non sporcano."
"Geniale! Grazie Britt!" lei mi fece un altro occhiolino. "Allora, avete capito tutto?" domandai voltandomi finalmente verso Blaine e gli altri. Solo in quel momento mi accorsi dei loro sguardi confusi e perplessi. "Che c'è?"
"Non so gli altri, ma io ho capito solo che vuoi tante candele e degli uccelli!" rispose Blaine grattandosi il retro del collo.
"E che i miei arazzi sono orrendi!" si lamentò mio padre.
Alzai gli occhi al cielo sbuffando. "Ok, ok. Vi darò un ordine alla volta. Allora. Gli arazzi. Sam, Puck. Toglieteli e fateli sparire. Voi due." aggiunsi indicando due guardie che annuirono. "Auitateli."
"Dove dovremmo farli sparire esattamente?" chiese Sam.
"Uhm, non lo so..."
"Scantinati" rispose mio padre. "Lasciateli là. Non importa se mio figlio li ritiene orrendi, io li voglio comunque tenere per me!" borbottò.
Sorrisi scuotendo la testa. "Che scantinati sia!"
"Ricevuto!"
"Poi, il tappeto rosso! Carole, ti ricordi se ne abbiamo uno, da qualche parte?"
"Mi sembra di sì. Nello sgabuzzino del quarto piano, se non ricordo male..."
"Perfetto. Finn, vallo a cercare, per favore."
Finn mi guardò un po' esitante. "Ehm, che tappeto serve esattamente? Cioè, piccolo, grande...? Per non portarti quello sbagliato..."
"Ok, ci penso io." rise Carole. "Ma puoi sempre aiutarmi." aggiunse prendendo un braccio Finn.
Sospirai, ignorando la assurda domanda di Finn. "Dimenticavo! Le sedie! Servono tutte le sedie che possediamo per gli ospiti."
"Ospiti?" domandò Blaine.
"Certo. Pensavi ci sposassimo davanti a dei topi?" domandai inarcando un sopracciglio.
"N-no, certo che no, solo che...chi-chi invitiamo esattamente?" chiese arrossendo.
"Beh, in prima fila avremo i nostri testimoni e damigelle d'onore. Poi tutti i nostri parenti e amici. E infine tutte le famiglie più importanti dei nostri clan che ci stanno in questo salone. Tutti gli altri potranno aspettare fuori dal castello. Assisteranno solo alla parata finale, mi spiace, ma non penso ci stiano tutti e due i nostri clan nel nostro salone..." Blaine abbassò lo sguardo scuotendo la testa. "Lo so, Blaine, mi spiace, ma davvero, non ci stanno tutti..."
"Non è quello..." sussurrò.
"Cosa...?"
"Kurt, seriamente?" si intromise Cooper.
"Cosa??"
"Secondo te...il nostro clan verrebbe al vostro matrimonio? Senza contare i nostri parenti!" si scaldò.
Avrei voluto prendermi a sberle. Io ero tutto contento e pensavo solo a preparare tutto, ma non avevo considerato il fatto che dalla parte di Blaine non ci sarebbe stata molta partecipazione. O addirittura, nessuna partecipazione. Deglutii, ragionando velocemente. "Beh...beh dovranno adattarsi e venire comunque..." dissi scuotendo le spalle.
Cooper e Blaine risero all'unisono. Una risata triste, non come quelle che amavo. "Adattarsi? Mio padre è scappato via dicendo di non voler più avere a che fare con me! E immagino sia tornato al castello ad annunciare a tutti quanto i suoi figli siano dei pezzi di merda e che non devono assolutamente starli ad ascoltare. Anzi, probabilmente, avrà ordinato a tutti di andarsene da castello in modo che a noi non resti un altro clan da unire al tuo! Non penso proprio che qualcuno vorrebbe mai partecipare al matrimonio del presunto grandioso principe che per di più si scopre essere gay! E non farmi inziare a parlare dei miei parenti! Andare allo stupido matrimonio del principe gay? Seriamente? In quale universo pensi che possa succedere?" C'era rabbia nella sua voce, sempre più alta. E la cosa non mi piaceva. Non mi piaceva per niente. E nemmeno l'aggettivo 'stupido' riferito al nostro matrimonio mi era piaciuto.
"Stupido? Il nostro matrimonio, che per la cronaca io progetto da non so quanti anni e che sto organizzando al momento, sarebbe stupido?"
Blaine spalancò gli occhi, forse realizzando l'errore. "No, NO! Non è quello che intendevo dire! Kurt..."
"Non posso crederci...pensavo fossi contento che finalmente potessimo stare assieme senza più doverci nascondere! Pensavo che dopo tutto quello che abbiamo passato non rinunciassi così facilmente al nostro matrimonio!" gridai anch'io. Solo poi realizzai quanto stupido e avventato ero stato.
"Kurt! Non è quello che volevo dire! Certo che voglio sposarmi! Io non..."
"Beh, a me non sembra!"
"Abbiamo trovato il...uhm...tappeto..." annunciò Finn ammutolendosi notando me e Blaine litigare e tutti gli altri presenti praticamente pietrificati.
"Beh, non servirà più. Non ci sarà nessun matrimonio..." replicai seccato, iniziando a correre verso il portone della sala, urtando forte Blaine contro la spalla, facendolo quasi cadere.
"Kurt!" sentii parecchie voci richiamarmi, tra le quali anche quella di mio padre, ma non mi voltai.
"KURT! Fermati!" A quella voce mi bloccai, sull'uscio, le spalle ancora rivolte a tutti gli altri. "Spiegami come puoi pensare che io consideri stupido il nostro matrimonio? Spiegamelo, perché, davvero, non potresti avere più torto di coì..."
"Ma hai detto..." replicai voltandomi. Non mi ero nemmeno accorto che come al solito mi ero lasciato prendere dall'emozione e avevo già le lacrime agli occhi.
"Hai frainteso, Kurt! Ho detto che secondo i miei parenti è stupido, non secondo me! Per me...per me è la cosa più importante, in questo momento! TU sei la cosa più importante! Per te ho fatto il giro del mondo. Ho rischiato la vita. Ho rischiato di perdere te e sai benissimo cosa avrei fatto se fosse successo. E per te sto rinunciando alla mia stessa famiglia! Non mi interessa di loro se ho te!"
"E me..." provò a intromettersi Cooper, ma venendo ignorato.
"E' questo quello che intendevo. So benissimo che non verrebbero mai al nostro matrimonio. Ma non importa, ok? Potremmo sposarci davanti al mondo intero o solo davanti alle persone presenti in questo momento e per me non farebbe nessuna differenza, perché l'unica cosa che conta sei tu, Kurt. Quindi, ti prego, spiegami come puoi anche solo pensare che io ritenga il nostro matrimonio stupido, uh? Come potrei, Kurt?" Sussurrò l'ulitma frase, fissandomi dritto negli occhi e, wow, quand'è che si era avvicinato così tanto a me? Ero così attento alle sue parole che non mi ero accorto che era a soli pochi centimetri di distanza da me. Mi rivolse un sorriso incerto, prendendomi per le spalle. "Hey, calmati, ok? Voglio sposarti, Kurt. Lo voglio più di ogni altra cosa, mi hai capito?" Dalle mie spalle, le sue mani passarono alle mie guance. I suoi pollici ruvidi asciugarono le lacrime che inconsapevole avevo lasciato scorrere. "Kurt? Di' qualcosa..." mi scosse appena e fu quello a farmi scoppiare.
"Mi dispiace! Blaine, mi dispiace tantissimo! Sono uno stupido, coglione...io...non avrei dovuto aggredirti così! Mi dispiace! Sono così agitato e preoccupato che tutto sia perfetto che non ho pensato a te...a quanto hai rinunciato e quello che fai per me e...sono davvero uno stupido...e poi quando ho sentito 'matrimonio' e 'stupido' vicini sono andato nel panico e..." iniziai a blaterare tirando su con il naso e lasciando che Blaine mi asciugasse di nuovo le lacrime.
"Hey, hey, calmati. E' tutto ok. Calmati. Anch'io sono agitato, ma andrà tutto bene. E sarà tutto perfetto perché anche se non ho capito praticamente la metà delle cose che vuoi fare, sono certo che sarà tutto perfetto! E ti ripeto, per me tu sei l'unica cosa che conta, davvero!" mi sorrise, stringendomi di più il volto. Sentimmo qualcuno sospirare. "Ok, ok. Forse anche i nostri amici e la tua famiglia sono piuttosto importanti..." aggiunse ridendo. "E sì, persino Cooper!" Cooper, da qualche parte alla mia destra sospirò felicemente stavolta, sussurrando un 'Finalmente' fin troppo udibile. "A volte saranno fastidiosi e ci interromperanno sempre sul più bello, ma...hanno rischiato la loro vita per noi. E la tua famiglia ti ama. E io non posso che amare chi ama te..."
"Ehm, grazie per la considerazione..." borbottò Mike, dalla sua voce, però, potevo immaginare il sorriso sulle sue labbra.
Blaine si voltò verso di loro. "Veramente, pensavo-pensavo fossimo amici..." ammise.
Mike sorrise ampiamente mentre Tina cercava di nascondere una lacrima. "Aww, siete troppo dolci..."
Anch'io mi aprii in un sorriso, tirando su col naso e abbracciando da dietro Blaine, appoggiando il mento sulla sua spalla.
"E pensare che mi ero sempre immaginato gli Antichi come dei vecchi paurosi..." mormorò Finn.
"Finn!" lo sgridò Carole dandogli una pacca sulla spalla.
"Non vi preoccupate!" fece Puck. "Nonno Mike è un mattacchione!"
Tina scoppiò a ridere come una matta, mentre noi altri ridacchiavamo sotto i baffi.
"Come mi hai chiamato?" chiese Mike con un soppracciglio inarcato.
"Nonno Mike!" ripeté Tina ridendo di più. "Questa è bellissima! Davvero!" aggiunse rivolta a Puck alzando una mano verso di lui. Puck non esitò, dandole il cinque ed esultando.
"Non ci credo...sfottuto da mia moglie e dai miei nuovi amici...non è possibile..." si lamentò.
"Oh, ma se ti stai divertendo come un pazzo!" scosse la testa Tina senza smettere di ridere.
Anche Mike rise. "E' così evidente?"
E in un attimo era tornato tutto alla normalità. Non potevo credere di aver rischiato di mandare a rotoli il mio matrimonio. Per fortuna avevo Blaine. La mia roccia. Lo strinsi più forte, baciandogli il collo. "Ti amo" gli sussurrai all'orecchio.
"Anch'io." mi rispose, girando la testa e baciandomi sul naso.
"Bene, ora che vi siete calmati e sono sicuro non farete più cazzate, che ne dite di continuare con i preparativi, mentre io e Blaine andiamo a chiamare la gente del suo clan?" disse Mike. Sentii Blaine irrigidirsi sotto di me.
"Ma..." iniziò Cooper.
"Sì, ho sentito quello che ha detto, ma tentar non nuoce, giusto? Se vorranno venire saremo tutti più contenti, se non vorranno venire, avremo più vampiri vaganti e un clan solo. Cosa ne dici?"
Blaine si rilassò. "Hai ragione. E poi mi sono appena ricordato che ci sono delle certe persone a cui abbiamo promesso avremmo fatto sapere qualcosa..."
"I lupi!" gridai, il pensiero dei nostri amici che mi balenò in testa come Blaine l'accennò. "Come abbiamo fatto a dimenticarci di loro? Dobbiamo invitarli per forza! Ma dobbiamo farlo in fretta. Voglio sposarti entro la fine della notte!"
"Allora sarà meglio muoverci!" annunciò Blaine staccandosi da me, baciandomi velocemente sulle labbra e avviandosi verso la porta.
"Aspettate, lupi?" chiese mio padre.
"Sì, sono a posto, papà. Sono dei ragazzi simpaticissimi e ci hanno salvato la vita. E poi il profumo delle candele coprirà il loro odore, quindi non c'è da preoccuparsi."
"O-ok..."
"Perfetto. Ora muovetevi!" incitai Blaine e Mike che sorrisero, uscendo dalla stanza. L'ora che seguì fu un po' frenetica, io e le ragazze che pensavamo e davamo ordini ai ragazzi che tra uno sbuffo e l'altro sistemavano sedie, fiori e candele. Infine, Cooper e Finn stesero il lungo tappeto rosso che collegava l'estremità della sala dove Mike ci avrebbe sposati e l'entrata. Nel frattempo, mio padre aveva riunito tutto il regno, annunciando il mio matrimonio. Qualcuno ne rimase sorpreso e perplesso ma tutti esultarono, preparandosi al grande evento con entusiasmo.
"Ora manca solo il vestito!" mi fece quasi spaventare Santana prendendomi per le spalle e spingendomi verso la porta. "Non vorrai mica sposarti in jeans e maglietta?"
"Certo che no! Ho l'outfit perfetto!" replicai quasi offeso.
"Bene. Cooper, tu occupati di Blaine. Spero di potermi fidare di te. Di sicuro hai più stile di lui..."
"Ovvio che puoi fidarti di me. Ci penso io a lui. Li raggiungo, lo vesto per bene e ve lo riporto."
"Oh, e intanto che ci sei, fai una corsa anche a casa mia e di Britt e portaci i nostri vestiti, per favore..."
"Tesoro, così mi offendi..." fece mettendo il broncio Brittany. "I nostri vestiti ce li ho io!"
"A volte mi scordo che la mia ragazza è la strega più bella, intelligente e perfetta sulla faccia della terra!" sospirò felicemente Santana.
Brittany sorrise, baciandola sulla guancia.
"Io mi occupo di questi altri signori, dato che non penso se la possano cavare da soli." disse Carole indicando mio padre, Finn e Sam e Puck, che alzarono gli occhi al cielo ma la seguirono. Mentre Cooper usciva per raggiungere Blaine e Mike, io, San, Britt e Tina ci chiudemmo nella mia stanza. Mostrai loro il mio vestito che avevo fatto due anni prima, dopo anni e anni di disegni e modifiche. Mi aiutarono a vestirmi e io aiutai loro - Tina aveva portato il suo vestito con sè in un borsone che non avevo notato prima - complimentandomi. Erano perfette, le damigelle che avevo sempre immaginato. E anche Tina era bellissima. Per non parlare di me che, ovviamente, ero perfetto come al solito. Che modestia, eh? Beh, in ogni caso era davvero tutto perfetto. Finché un bussare frenetico non ci fece sobbalzare.
"Chi è?" chiesi.
"Cooper!" gridò lui. "Fammi entrare!"
Un po' perplesso aprii la porta. "Cosa...?"
"Abbiamo un problema! Cioè non è un problema. Anzi, è fantastico! Voleva venire Blaine a dirtelo ma sappiamo quanto tu ci tenga a queste cose e abbiamo immaginato non volessi che ti vedesse prima del matrimonio così sono venuto io!" disse tutto di un fiato e mi ci volle tutta l'attenzione possibile per capire cosa stesse dicendo.
"Problema?" Sì, in realtà mi ero fermato alla prima frase.
"Non è un vero e proprio problema, te l'ho detto..."
"Si può sapere di cosa stai parlando?"
"I nostri sudditi, i nostri parenti...persino nostra madre! Ci hanno difeso! Sono dalla nostra parte! Quando Blaine e Mike sono arrivati al castello, nostro padre stava cercando di convincere tutti ad andarsene, come aveva detto Blaine, ma loro non volevano dargli retta. Poi-poi quando ha visto Blaine ha cercato di distruggerlo, ma tutti e dico tutti, l'hanno difeso, cacciando nostro padre. Mia madre penso sia ancora in lacrime tanto le dispiace quello che ci è toccato passare e si è messa praticamente ad implorarci di perdonarla. Ma non ce n'era bisogno. Nel momento in cui si sono rivoltati contro nostro padre, non so Blaine, ma io ho perdonato tutti quelli che prima ci guardavano male."
Restai a bocca aperta, non sapendo cosa dire. Così mi limitai ad abbracciare Cooper e sussurrare "Sono così felice per voi!" al suo orecchio.
"E adesso le famiglie più importanti, come avevi detto, sono tutte nel salone, insieme ai lupi che Blaine ha invitato. Gli altri sudditi sono fuori insieme a quelli del tuo clan. Sam e Puck hanno già acceso le candele ed è tutto pronto."
"Se ne sono ricordati?" chiesi a nessuno in particolare. Sorrisi ampiamente, sentendo già le lacrime di gioia agli occhi, e stringendo di più Cooper. "Grazie!"
"Dovere! Ma ora, se non ti dispiace, ho l'altro sposo di cui occuparmi e che devo tranquillizzare dato che è mezz'ora che continua a ripetermi 'Mi sposo, Coop! Mi sposo' e sorridere come un ebete!"
Risi alle sue parole, lasciandolo andare. "Ci vediamo dopo."
"Vado anch'io. Devo tenere a bada quel pazzo di mio marito!" disse ridendo Tina prima di sparire dietro a Cooper.
Mi voltai verso Brittany e Santana sospirando. "Wow. Mi sto per sposare! Wow!"
Loro risero abbracciandomi. "Già, wow!"
Qualcuno si schiarì la voce dalla porta e gli occhi sopra la figura di mio padre che mi guardava orgoglioso. "Penso sia ora...qualcuno ti sta aspettando ed è un po' agitato..." disse semplicemente porgendomi una mano.
Mi staccai da Britt e San, prendendo la sua mano per poi tirarlo in abbraccio. "Grazie papà!"
"Ti voglio bene, Kurt."
"Ok, però ora muoviamoci davvero se no Blaine muore d'infarto!" ci interruppe Santana.
Annuii, lasciando andare mio padre e seguendolo giù per le scale, le mie damigelle dietro di noi. Arrivati alla porta del salone, due guardie l'aprirono per noi, facendoci entrare. Tutti si alzarono in piedi e delle spirali iniziarono a scoppiettare sopra le nostre teste. Immaginai fosse opera di Britt e l'occhiolino che mi rivolse me lo confermò. Fece comparire anche dei cesti colmi di petali rossi che si gettavano da soli davanti a noi, anche se poi si mimetizzavano con il tappeto rosso sotto i nostri piedi. Arrivati a metà sala notai un gruppo di persone che si agitava e mi salutava. Non mi ci volle molto per riconoscere i lupi e sorridendo, li salutai con la mano. Fortunatamente avevano avuto la decenza di indossare delle magliette, anche se risaltavano comunque in mezzo a gente vestita elegantemente. Quando arrivai finalmente all'estremità, lo vidi. Blaine. L'amore della mia vita. L'uomo che stavo per sposare. Ed era bellissimo. Perfetto. Cooper o chiunque l'avesse vestito ed aiutato a prepararsi aveva fatto un eccellente lavoro. Ma non era solo quello. Era come un qualcosa che emanava Blaine stesso. Per un attimo pensai che scintillasse, ma scossi la testa, cercando di tornare alla realtà e affiancandolo, davanti a Mike e Tina che ci sorridevano dolcemente. Mio padre mi lasciò andare il braccio, raggiungendo Carole, Finn e sua moglie Rachel nella prima fila. Mentre dall'altra parte c'era la madre di Blaine con alcuni dei suoi parenti, compresa la famiglia di Santana. Ai nostri lati c'erano Sam, Puck e Cooper, mentre San e Britt si fermarono alla mia destra.
"Hey." mi salutò Blaine.
"Hey." risposi senza fiato.
"Sei bellissimo."
"Anche tu."
"Bene. Ora che anche l'altro sposo è arrivato, penso che la cerimonia possa iniziare!" annunciò Mike. Presi la mano di Blaine, girandoci entrambi a guardare Mike, che continuò. "Immagino voi tutti sappiate chi sono e che poteri ho. E sono davvero felice di sposare questi due pazzi ma così felicemente innamorati giovani vampiri. E per chi avesse ancora dei dubbi, sì, sono due ragazzi dello stesso sesso e no, non vi deve importare questa cosa!"
"Mike..." lo richiamò pianissimo Tina mentre io e Blaine ridevamo.
"Ehm, come dicevo, sono davvero, davvero felicissimo di celebrare questo matrimonio, ma...seriamente, non possiamo passare direttamente alla fase in cui vi dichiaro mariti e vi potete marchiare e poi baciare?" chiese arricciando il naso.
"Mike!" lo richiamò più forte Tina, facendo ridere anche alcuni invitati.
Annuii. "Vai pure."
"Perfetto. Blaine Anderson, vuoi prendere Kurt Hummel come tuo sposo per sempre?"
Blaine si voltò verso di me, stringendomi entrambe le mani nelle sue, i nostri sguardi non si sarebbe staccati per nessuna ragione. "Più di ogni altra cosa al mondo. Voglio svegliarmi ogni tramonto al tuo fianco, Kurt. In un vero letto e non nascosti in una grotta. Voglio poterti baciare davanti a tutti e mostrare al mondo quanto io sia fortunato ad avere il marito perfetto, l'uomo più bello, straordinario e stupendo al mondo. E voglio che sia reso ufficciale, anche se lo sapevo già quando ci siamo incontrati ed innamorati cinquant'anni fa. Voglio essere tuo per sempre, Kurt Hummel."
Mike fece un cenno e Blaine si sporse verso di me, verso il mio collo, finché le sue labbra fredde toccarono la mia pelle. L'avevo visto fare un altro paio di volte oltre che al matrimonio di papà e Carole, ma ora che stava per succedere a me era completamente diverso. Trattenni il fiato e chiusi gli occhi. La Marchiatura. Noi vampiri non usiamo degli anelli per simbolizzare la nostra unione come fanno gli umani. Noi usiamo la Marchiatura. Un semplice, lieve morso da parte della persona che si ama. Ecco il simbolo dell'unione per noi vampiri. Sentii i denti di Blaine perforarmi la pelle dolcemente. Li estrasse dopo pochissimi istanti, leccando poi i due buchi che avevano lasciato. Gemetti per la sensazione piacevole del fiato di Blaine sopra la mia pelle ancora sensibile per poi sentire le sue labbra arricciarsi in un sorriso e lasciare un dolce bacio sul Marchio, prima di staccarsi da me e sorridermi ampiamente, le lacrime agli occhi.
Mike si schiarì la voce. "Benissimo. Kurt Hummel, vuoi prendere Blaine Anderson come tuo sposo per sempre?" domandò rivolto verso di me.
Annuii. Non mi ero scritto i voti, nè ci avevo pensato a dir la verità. Perché ero certo che avrei saputo cosa dire. "Lo voglio così tanto che mi manca il respiro. E lo so che è stupido dato che a noi vampiri non serve davvero respirare, ma è quello che mi succede ogni volta che ti vedo. Mi lasci sempre senza fiato. E ti amo così tanto, Blaine, che a volte fa male. Ma un male buono. Ti amo così tanto che voglio passare ogni secondo con te. E tutte le cose che hai detto...sono perfette e le condivido in pieno. Voglio che l'uomo più bello, coraggioso, forte e perfetto al mondo sia mio. Per sempre. E io voglio essere tuo. Per sempre."
Senza aspettare il cenno di Mike, presi Blaine per le spalle, cercando di portarlo più vicino a me possibile per poter baciare il suo collo. Separai le mie labbra, lasciando che i miei canini si allungassero e penetrassero la sua pelle delicatamente. Li estrassi quasi subito, per paura di fargli male e, come aveva fatto lui, lasciai un dolce bacio sulla ferita. Riportai lo sguardo su di lui, sorridendo probabilmente come un ebete, ma anche lui lo stava facendo, quindi mi consolai. Le dita delle nostre mani tornarono ad intrecciarsi e senza altri indugi, Mike annunciò:
"Blaine Anderson, Kurt Hummel. Vi dichiaro ufficialmente marito e marito! E ora baciatevi che non vedo l'ora di vedervi all'opera!" scherzò guadagnandosi altre risate dagli ospiti oltre che da noi. Volevamo baciarci entrambi così tanto che le nostre labbra si incontrarono a metà strada. Blaine aprì le labbra permettendo alla mia lingua di entrare e accarezzargli il palato. Sciolsi le mie dita dalle sue, portandole tra i suoi ricci e stringendolo forte a me. Anche lui fece lo stesso e ci ritrovammo ingarbugliati l'uno nell'alltra, talmente vicini che era come se fossimo la stessa persona. Sentii qualcuno esultare e fischiare, probabilmente i nostri amati testimoni, ma non mi staccai da Blaine, continuando a baciarlo. Era un bacio talmente passionale che quando finalmente ci staccammo dopo un paio di minuti, le nostre labbra erano rosse e i nostri fiati corti. Ci sorridemmo come degli ebeti, senze lasciare andare la presa.
"Questo sì che era un bacio!" commentò Mike. Io e Blaine ridemmo, abbracciandoci di nuovo e in un attimo c'erano altre braccia attorno a noi, troppe per distinguere chi era chi. Tutti stavano esultando e per un secondo riuscii a scorgere le colombe che ancora svolazzavano sopra le nostre teste. Ero davvero felice in quel momento. Uno dei momenti più belli della mia lunga vita. Uno dei tantissimi momenti belli della mia vita. Perché da quel momento in poi, come succede nelle favole, vivemmo per sempre felici e contenti.




THE END







Ed eccomi di nuovo qui, in ritardo come al solito! Mi spiace :\ E lo so che avevo detto che ci sarebbero stati altri due capitoli, ma alla fine sono riuscita a farci stare tutto in un capitolo solo, anche se è molto più lungo del solito. Spero non sia un problema :) Ma non è tutto! Non sono ancora sicura di come impostare la cosa e se sarà una shot o un paio di capitoli, ma potrei scrivere una specie di prequel, con il loro incontro a quella famosa cena dei loro clan. Quando si sono innamorati, in poche parole :) Vi avviso, però, che non so quando riuscirò a pubblicarla, dato che devo ancora pensare a tutto e scriverla. In ogni caso alla prossima! :)
Sil


   
 
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