You and I, forever and always. di Mils (/viewuser.php?uid=131999)
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forever and always
Hope
<< Dan.. Daniel.. >>.
<< Amore..? >>.
<< Daniel, dì qualcosa però..
>>.
<< Daniel.. tesoro? >>.
Continuai così per un bel po'.
Daniel non faceva niente.
Si limitava a fissarmi a bocca aperta.
Okay, forse non glielo avevo detto nel migliore dei modi, ma non mi era
venuto in mente altro.
Almeno era seduto, altrimenti sarebbe svenuto per terra.
Gli strinsi il braccio, sperando di risvegliarlo da quel coma che
l'aveva colpito.
<< Amore.. >> sussurrai di nuovo, ormai
sull'orlo delle lacrime.
Finalmente vidi, anche se pur sempre minino, movimento da parte di Dan.
Sbatté le palpebre un paio di volte prima di inquadrarmi.
<< Sei.. sei.. in.. incinta? >> chiese,
preoccupato.
<< Ehm.. amore, sei sicuro di stare bene?
>>, gli accarezzai il viso e lui sembrò
rilassarsi un attimo.
<< Hope.. Hope.. rispondimi, per favore.. sei incinta?
>> insiste.
<< Dan, io.. mi dispiace, me ne sono dimenticata e..
>>, ma
prima che potessi finire la frase sentii le sue mani stringermi i
fianchi e sollevarmi, mentre si alzava e mi prendeva in braccio,
facendomi girare intorno fra le sue braccia.
Mi veniva da vomitare ma era comunque bello stare fra le sue braccia.
<< Sei incinta! >> urlava, tutto un sorriso,
<< La mia Hope è incinta! Aspettiamo un
bambino! >>.
<< Dan. Dan! Amore! Mettimi giù,
forza! >>.
<< Hope, amore, capisci? Aspettiamo un bambino! Non
è meraviglioso? >>, si fermò, ma
continuò a stringermi fra le sue braccia.
<< Io pensavo che ti saresti arrabbiato...
>> sussurrai.
<< Arrabbiato? E perché mai? Ho sempre voluto
una famiglia molto
presto e tu ora stai esaudendo il mio sogno, piccola! >>,
mi
prese il viso fra le mani e mi baciò, tenendomi stretta e
accarezzandomi dove capitava, procurandomi tanti piccoli brividi.
La sua mano scivolò sotto la mia maglietta, fermandosi sulla
mia
pancia. << Di quanto sei..? >> mi chiese,
ancora sorridente.
<< Poco.. devo ancora fare i test >>.
<< Ti accompagno io. Andiamo domani mattina, insieme, okay?
>>.
Annuii, ancora frastornata.
Davvero non era arrabbiato con me?
Mi ero beccata l'unico maschio americano di diciotto anni che voleva diventare
padre.
Che culo, eh.
<< Dan, calmati però.. >>, ma
non riuscii a trattenere un sorriso.
Dan era felice.
Allora ero felice anche io.
<< Come posso stare tranquillo quando so che qua dentro
>>, mi accarezzò dolcemente la pancia,
<< sta crescendo una piccola peste come la sua mamma?
>>.
<< Ehi! >>, gli diedi un colpo sul braccio,
<< Io non sono una peste! >>.
<< Si, invece! La mia
piccola peste! >>, mi baciò di
nuovo, cogliendomi di sorpresa.
Senza smettere di baciarmi, mi portò fino in salotto.
Mi fece sdraiare sul divano, mettendosi in ginocchio davanti alla mia
pancia.
<< Dan.. ho sedici anni, però...
>> mormorai.
Lui mi guardò, prendendomi per mano. << Ma sei
forte, Hope >>.
<< Lo so, però.. >>.
<< Sei la ragazza più forte che conosco, Hope.
Credimi >>.
<< Ma ho sedici
anni,
cazzo, Dan. Come facciamo? Come lo dico ai miei? Mio padre
già
ti odia, figurati se gli dico che mi hai messo incinta!
>>.
<< Senza offesa, ma non me ne fotte un cazzo. Tuo padre
è un tipo okay, eh, ma questo è il nostro bambino, il
nostro futuro..
>>, abbassò la testa, sollevò un
po' la mia\sua
maglietta scoprendomi la pancia e ci lasciò sopra qualche
tenero
bacio. << .. la nostra
famiglia, Hope >>.
Miley
<< Nick, amore.. >>, provai ad attirare
l'attenzione di Nick, ma era tutto inutile.
Era da un paio di giorni che era così.. distante.
E tutto questo mi stava uccidendo.
Era così preso da Hope e tutto il resto da dimenticarsi che
c'era anche altro, e che Hope stava bene.
Diamine, conoscevo mia figlia!
Non avrebbe mai preso una decisione del genere senza un motivo valido.
Poi, era anche una ragazza indipendente e decisa.
Non si sarebbe lasciata mettere i piedi in testa tanto facilmente.
E poi Dan non era così male, in un certo senso mi fidavo di
lui.
Se Hope ha scelto lui vuol dire che è un ragazzo apposto.
Ma Nick non lo capiva.
<< Nicholas... >>.
<< Mmh? >>, sollevò lo sguardo
dal cellulare.
Stava aspettando una chiamata che non sarebbe arrivata.
<< Nick, per favore, vieni ad aiutarmi in cucina..?
>>.
<< Si, amore, ora arrivo... >> si mise il
telefono in tasca.
Si alzò e mi raggiunse in cucina. Mentre camminava si
toccava la tasca con il telefono.
Non pensarci, Miley, mi dicevo.
E' preoccupato per nostra
figlia, è normale..
Ma anche io volevo le sue attenzioni.
Mi sentivo di nuovo una ragazzina.
Ormai avevo quasi finito di cucina e tutto quello che Nick aveva fatto
era stato.. fissare il telefono.
Sbuffai e uscii dalla stanza sbattendo la porta.
<< Miley! >>.
<< Vaffanculo, Nicholas >>.
Mi chiusi in camera nostra, dove c'era anche la culla di Adam.
Il mio bambino stava dormendo. Mi chinai sulla culla e sussurrai:
<< Amore della mamma, tuo padre è un coglione
>>.
Nick bussò alla porta.
<< Amore, per favore, apri.. >>.
<< Nick, lasciami in pace,
mmh? >>.
<< Amore, che hai..? >>.
<< Hai anche il coraggio di chiedermelo!
>>.
<< Be', si.. >>.
<< Nicholas, non mi hai degnato di uno sguardo tutta la
settimana.. >>.
<< Cosa..? No.. no, amore... senti.. mi dispiace, okay?
Adesso esci però.. >>.
<< Vaffanculo... >>, mi veniva da piangere.
Guardai Adam, per fortuna dormiva ancora.
<< Miley.. ti amo, non devi dubitarne mai
>>.
<< Non ne dubito, ma... sei così assente, Nicholas!
>>.
<< Mi.. mi dispiace! Mi dispiace, amore mio! E' che..
sono preoccupato per Hope.. >>.
Alzai gli occhi al cielo.
Che gli costava fidarsi un po'?
Mi alzai, scacciai le lacrime e andai ad aprire la porta.
Nick era davanti a me, con le lacrime agli occhi.
<< No.. no, Nick.. non.. >>.
<< Io non voglio che pensi che non ti guardo..
perché.. io
ti amo e tu... oh, piccola >>, mi strinse a sè
e io
ricambiai.
Gli accarezzai i ricci scuri. << Shh, Nick.. è
tutto okay, solo.. smettila di sembrare un morto che cammina, okay?
>>.
Riuscii a strappargli una risata.
Era facile fare pace visto che ci conoscevamo da anni.
<< Ti prometto che ti guarderò sempre, okay amore?
>>.
<< No, no, no, woh! Non esageriamo! Guardami come hai
sempre fatto e basta >>.
<< Cioè sempre.
Perché sei bellissima, e amo guardarti
>>.
<< Sei un tale idiota leccaculo, sai? >>,
finsi di dargli uno schiaffo.
<< Ma è vero.. e sai cosa facciamo noi due?
Domani sera andiamo a cena fuori e prendiamo una stanza in un qualche
hotel.. solo noi due. Adam lo lasciamo a Joe, tanto lui ne
andrà pazzo. E.. mmh, no, anzi, restiamo in hotel una
settimana e.. >>.
Lo bloccai, prima che delirasse. << Nick, amore, piantala
okay? Due giorni e una notte possono bastare, mmh? Dormiamo
lì, il giorno dopo ci rilassiamo un po' e quando torniamo a
casa siamo riposati e più sani, che ne dici?
>>, gli stampai un bacio veloce.
<< Mmh.. okay.. ma mi manchi sai..? E' da un po' che..
>>, mi spinse gentilmente verso il letto.
Ricademmo sopra il copriletto ridacchiando come due adolescenti.
<< Nicky.. >>.
<< Miley, quando ti ho chiesto se volevi fare il terzo,
io.. io dicevo sul serio >>.
<< Sei sicuro? Adam è ancora piccolo e.. non
vorrei che tu poi.. non so, tipo.. impazzissi per pupù e
pannolini >>, sorridevo, ma in realtà avevo
paura sul serio. Non volevo finire come una di quelle vecchie coppie
con tanti bambini e niente momenti intimi. Amavo Hope e Adam, e
desideravo da morire un terzo figlio, ma prima di tutto volevo la
felicità di Nick.
Nick mi accarezzò dolcemente il viso. << Ehi..
io amo passare
le notti insonni con te, sopratutto se ci sono di mezzo pupù
e pannolini. Mi annoio senza! Quindi.. a quando la prossima
riunione...? >>, sorrise malizioso e si chinò
per baciarmi...
.. ma proprio in quel momento Adam si svegliò, reclamando a
gran voce la nostra attenzione.
Diedi un buffetto sulla guancia del mio impaziente maritino.
<< Mi dispiace. Adesso sei ancora così sicuro
di volerne un altro? >>.
<< Più che certo! >>.
Nick
<< Vieni dallo zio! Adam! Adam, il mio ometto! Di Joe!
Joe! Joe! >>, Joe era insopportabile con quella vocina
cretina.
<< Joe, finiscila. Ha appena imparato a dire "mamma" e
"papà" e "hope", non
dirà il tuo nome, fattene una ragione
>> dissi.
<< Zitto, Nick, lo deconcentri. Avanti, piccolino,
dì Joe. Joooeee >>.
<< Puoi dire il tuo nome tutte le volte che vuoi, Joeee. E' inutile
>>.
Adam mi diede ragione formulando varie parole senza senso.
<< Visto? >> dissi.
Joe sbuffò e prese in braccio Adam. Prima di andarsene
mimò "rompipalle" con le labbra.
Miley mi arrivò da dietro, cingendomi le spalle con un
braccio. << Amore.. >> sussurrò
al mio orecchio. << Dobbiamo andare. Il tavolo
è prenotato, ricordi? >>.
<< Si, certo, piccola.. ma Joe continuava a parlare e
io.. >>.
Mi fece girare verso di lei, prendendomi il viso fra le mani.
<< Nick, ti
prego. Solo tu e io, okay? Andiamo, dai...
>>, mi prese per mano e mi condusse fuori, salutando in
fretta Demi.
<< Ho sentito dire che il nuovo ristorante che hanno
aperto a LA è una bomba, sai? >> disse, tutta
allegra.
<< A me basta che ci sei tu.. >>.
Hope
<< Dan? >>.
<< Mmh, si amore? >>.
Sollevò un po' la testa dalla mia pancia.
Ormai dormivano sempre così.
La mia pancia era diventato il suo cuscino.
Non mi dispiaceva, era dolce.
Gli accarezzai i capelli, facendolo sorridere.
<< Usciamo stasera? >> chiesi.
<< Uscire? No. Casa. Il bambino, Hope >>
rispose, deciso, tornando ad appoggiare il viso sulla mia pancia.
<< Dan, ti prego! Non usciamo mai! Mi annoio a casa!
>>.
<< Ti faccio annoiare...? >>.
<< No, no, amore, non.. uff, che palle. Non intendevo
questo. Solo che.. volevo uscire, a cena, con te... >>
piagnucolai.
Avevo dato la notizia a Dan da poco ma lui si era già
abituato all'idea di famiglia.
Anche troppo.
Se mia madre si lamentava sempre di mio padre per la sua ansia
continua, Dan era anche peggio.
<< Hope, prenderai freddo.. >>.
<< Se non mi fai uscire, Dan, io stanotte esco nuda in
veranda, poi vediamo se mi ammalo, okay? >> lo minaccia.
Dan tirò subito sù la testa.
<< Stai scherzando, vero? >>, era serissimo.
<< No, per niente. Allora, mi fai uscire?
>>.
<< Ti vesto io >> disse, deciso.
<< Che vuol dire, che mi vesti tu, scusa?
>>.
Si sollevò e andò dritto al mio armadio.
<< Vuoi uscire? Alle mie condizioni, però
>>. Aprì le ante e tirò fuori un
vecchio maglione nero, un paio di jeans invernali, e stivali uggs.
<< Ecco, metti questi stasera >>.
<< Ma tu sei pazzo! >> urlai, tirandomi
sù a sedere. << Ci sono venti grandi fuori!
>>.
<< Amore >> mi guardò con quello
sguardo da cucciolo che.. vaffanculo, oh.
<< Gli.. uggs sono carini... >>.
Mi stampò un bel bacio in fronte. << Brava
bambina. Ti porto all'inaugurazione di un nuovo locale. E' tranquillo,
staremo bene >>.
<< Sei un vero rompipalle, Daniel.. >>.
<< Anche tu, amore mio >>.
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fa cagare.
ma visto che domani sono a dormire al mare e non potrò
scrivere.. volevo postare qualcosa.
scusatemi.
baci baci.
xoxo.
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