10.
I can't change
Harry
Ricordo
il primo giorno di scuola dell'ultmo anno, come lo ricorderebbe
chiunque.
L'ansia al pensiero che tra un anno non sarai più
lì a varcare quella soglia; la felicità e
l'incertezza nel pensare ad un nuovo futuro. L'amarezza
nell'abbandonare gli amici della giovinezza, la gioia al pensiero di
dover sopportare ancora per poco le persone che hai sempre odiato.
Ma io ricordo soprattutto la sua mano, stretta attorno alla mia. Il suo
sorriso fiero, mentre camminavamo insieme nel corridoio, il suo
orgoglio nel passare in mezzo ai suoi vecchi amici.
Non si vergognava più di ciò che era, non si
vergognava più di me. E io avevo smesso di odiarmi, di
pensare di essere diverso, sbagliato, contro natura.
Eravamo insieme e nient'altro aveva importanza.
Gli sguardi di tutti i presenti erano su di noi. Alcuni erano beffardi,
altri disgustati; alcuni ammirati, altri indifferenti.
"Ci
guardano come se fossimo famosi" gli sussurrai all'orecchio.
"Mi sa che firmerò autografi oggi" commentò Zayn.
Entrambi scoppiammo a ridere.
Arrivati al suo armadietto, il sorriso ci morì sulle labbra.
La scritta finocchio campeggiava
bianca, in bella vista, contrastante con il grigio degli armadietti.
Lui si avvicinò sospirando e lo aprì.
"Dovremmo dirlo al preside..." affermai, guardando male tutti quelli
che ci fissavano passandoci accanto.
Zayn sospirò e alzò gli occhi al cielo.
"Non serve. Non penso nemmeno che la cancellerò. E' quello
che sono..e voglio che tutti lo sappiano"
|