Epilogo
Epilogo
Tessa, seduta sul letto, osservava
Marta, che si muoveva dal baule all'armadio, risistemando i vestiti che erano
state costrette a spostare più di una settimana prima.
"Spero proprio che sia l'ultima volta
che devo farlo, Tessa, " commentò Marta con un sorriso luminoso. "Ho dovuto
lavare tutti i cassetti per mandar via quel suo terribile profumo." e si girò
con le mani sui fianchi. "Non capisco perchè le hai dato tanto oro e quei bei
vestiti. Non se lo meritava."
"Che altro potevo fare, Marta?Se
Montoya l'avesse catturata, adesso sarebbe morta. Inoltre, volevo che se ne
andasse il più lontano possibile da me." Tessa si alzò e guardò rassegnata il
quadro del Don Chishotte sulla parete. Il vetro era andato in frantumi e un
proiettile aveva colpito lo scudo del vecchio cavaliere. Rabbrividì. Era come un
presagio. 'Sto diventando troppo simile a Marta,' pensò, 'vedo significati
nascosti in tutto.'
L'altra interruppe i suoi pensieri con
un, "Beh, almeno adesso non potranno più esserci dubbi su chi sia la
proprietaria di questa hacienda."
"Si, " rise Tessa, " per un po' avevo
iniziato a chiedermi se 'io' sapevo chi ero."
Un colpetto alla porta fece trasalire
entrambe. Marta l'aprì e fece entrare una bambina di circa otto anni, che iniziò
a strascicare timidamente i piedi davanti a Tessa, mentre i capelli scuri le
andavano a coprire la faccia.
Tessa si inginocchiò alla sua altezza e
chiese, "Cosa c'è, chiquita?" le tolse i capelli dagli occhi.
"Patrona," disse lei, "C'è un soldato
che vuole vedervi. Ha detto di darvi questo messaggio: Dì alla tua padrona che
il Capitano Grisham è qui per vederla. Aspetta nella veranda, senorita."
"Grazie, Tonia. Perfavore, dì al
capitano che sarò da lui tra qualche minuto." aspettò che la bambina uscisse e
richiuse la porta, sospirando pesantemente. Tentò di sorridere all'espressione
confusa di Marta.
"Che cosa vuole 'quello'?" domandò
severamente Marta.
Tessa arrossì sotto gli occhi
scrutatori della zingara. "La scorsa settimana, Grisham mi è stato molto
d'aiuto." la sua voce si fece quasi impercettibile."Potrei avergli fatto credere
che...che ha il permesso di corteggiarmi." deglutì a vuoto e abbassò gli occhi.
Dopo un momento di rigido silenzio,
Marta improvvisamente scoppiò a ridere. "Come lo vuoi il vestito da sposa?"
Tessa alzò la testa, presa dal panico.
"Aspetta un minuto, Marta!Devi aiutarmi ad uscirne!"
"Oh, no. Ti sei messa in questo
pasticcio tutta da sola e tu devi tirartene fuori." Marta si avviò alla porta.
"Adesso lasciami pensare...Si, la stanza piccola sarà perfetta per i bambini," e
ridacchiò mentre usciva dalla stanza.
FINE
Noticina: E così siamo arrivati alla fine. Sto aspettando il permesso
dell'autrice per tradurre il secondo episodio, fatemi sapere se siete
interessati!
A presto,
Fiore
|