Ieri pomeriggio non avevo niente da fare, così ho aperto la mia "video-teca" e ho scelto un film che ancora non avevo visto ma che tempo fa mi avevano consigliato. Insomma, non avevo la minima idea di cosa trovarmi davanti, ma siccome ho sempre amato i film con Anne Hathaway, ho pensato che ne valesse la pena.
Daniela e Sara dopo aver letto questa one-shot probabilmente non la pensano esattamente così XD ahahah
Il film è "One day". Ho preso spunto da quello e, pur essendomi ripromessa che non avrei più scritto cose depresse per un po', eccomi qui con questa shot!
E' una specie di racconto/riassunto, attraverso delle date. Ci sono alcune cose che ovviamente sono inventate e che ho aggiunto. Inutile dirvi che l'unica data giusta è quella del 2011.
Grazie per chiunque leggerà. Non scrivevo così tanto da mesi e, mi sono sorpresa di averla finita in poche ore! : )
Tutto questo per dire che basta solo un giorno per far cambiare tutto.
One day.
One
day.
Un
giorno incontrerai una persona.
Quella
persona diventerà importante.
Un
giorno capirai che non puoi farne a meno.
Quel
giorno deciderai di cambiare le cose.
Un
giorno capirai che hai aspettato troppo.
Quel
giorno capirai che è troppo tardi.
Un
giorno e la tua vita cambierà per sempre.
- 9
ottobre 2005 -
Anna Gori. Luca sapeva
ben poco di
quella giovane ragazza. Era riservata, chiusa e non amava stare in
compagnia. Lavorare con lei non era il massimo. Non c'era mai il
margine di un sorriso. Ma lui capì che in realtà
quel
sorriso era stato strappato via da qualcuno, da qualcosa che le era
successo. Decise di aspettare. Voleva metterla a suo agio e farle
capire che nonostante quello che le si portava nel cuore, poteva
fidarsi di lui.
I giorni passavano lenti
e Anna si
era un po' aperta con Luca. Lui aveva scoperto tanti lati di Anna.
Adesso che conosceva il suo passato ne ammirava la forza, la tenacia e
il fatto che non si arrendeva mai, che faceva tutto quello che voleva.
Certo, questa parte del suo carattere le aveva causato parecchi
problemi. Lei e Mauro avevano litigato. E per un attimo ha rischiato la
sua carriera. Ma Luca era convinto che, col passare del tempo, poteva
farcela, poteva migliorare quella parte del suo carattere. Poteva
essere una persona migliore. E fu così che decise di
aiutarla.
Avrebbe fatto di tutto per tirare fuori la parte migliore di Anna Gori.
Era sua amica. Non l'aveva mai giudicato e c'era sempre, in un modo o
nell'altro.
Il 9 ottobre 2005, una
persona entrò a far parte della sua vita. Quella persona in
pochi mesi, diventò importante.
- 9
ottobre 2006 -
Nell'arco di un anno, le
cose
cambiarono. Luca era riuscito a tirare fuori la parte migliore di Anna.
Lei adesso si fidava di più dei colleghi, e si fidava
incodizionatamente di lui. Avevano instaurato un rapporto d'amicizia,
anche se molti lo scambiavano per altro. Erano inseparabili.
Anna era cresciuta,
professionalmente
e umanamente. E lo doveva a lui. Ogni giorno cercava di fargli capire
quanto era importante per lei. Non poteva farne a meno. Aveva ammesso a
se stessa di aver provato qualcosa per lui, ma che adesso era acqua
passata. Ci avevano riso sopra, davanti a una pizza, e poi erano andati
al cinema.
Luca aveva recuperato un
rapporto con
il padre, prima che lui morisse. Anna gli rimase vicino e
cercò
in tutti i modi di farlo svagare. Organizzava le loro serate, e quando
aveva il turno di notte lo chiamava e rimanevano al telefono per ore.
Fu Anna a salvare Luca da quel profondo baratro quella volta. Fu lei
che organizzò un week-end fuori Roma, solo per fargli
cambiare
aria. Due giorni di solo relax. Due giorni solo per loro due. Si
divertirono. E in quei due giorni scoprirono cose dell'uno e dell'altro
che mai nessuno avrebbe immaginato.
Era un giorno come un
altro, ma quel ultimo giorno prima di tornare a Roma, era stato
importante per il loro rapporto.
- 9
ottobre 2007 -
Il rapporto tra Anna e
Luca cresceva.
Avevano preso casa insieme, da semplici amici. La gente del palazzo li
aveva accolti bene. Erano così uniti che la loro vicina
pensò fossero sposati appena li vide. E loro ci risero
sopra.
D'altronde non era la prima volta che succedeva che qualcuno li
scambiasse per una coppia. Professionalmente le cose andavano bene.
Anna ormai si sentiva parte di una grande famiglia e Luca ne era la
colonna. Ne avevano passate parecchie insieme. Lei aveva incontrato un
tizio, un certo Giorgio, e le cose inizialmente andavano bene. Poi
qualcosa era cambiato. Giorgio si rivelò la persona che era
realmente: un malvivente. E per Anna cambiarono per sempre le cose.
Dopo due settimane dall'arresto scoprì che Giorgio, oltre ad
averle lasciato una ferita sul cuore, le aveva lasciato qualcosa di
molto più grande: un bambino. Si comportava in modo strano,
e a
Luca questo non sfuggì di certo. Ma sapeva che non doveva
pressarla. Quando sarebbe arrivato il momento giusto, Anna gli avrebbe
detto cosa le stava succedendo.
E quel giorno
arrivò presto.
Luca la prese in disparte e cercò di farla parlare. E Anna
gli
disse tutto: era incinta di Giorgio e non sapeva che fare. Luca non
disse nulla, l'abbracciò soltanto. E in quel abbraccio Anna
si
sentì al sicuro. Poi la guardò negli occhi e la
accarezzò dicendole di non avere paura perché
qualsiasi
cosa l'avrebbero affrontata insieme.
Quel giorno Luca
capì che le
cose stavano per cambiare. Che niente sarebbe rimasto come prima. Quel
giorno Anna capì che l'unica persona che voleva al suo
fianco in
un momento del genere, sarebbe stato sempre Luca.
- 9
ottobre 2008 -
Si, Luca aveva avuto
ragione: le cose
stavano per cambiare. Ma quello che non sapeva era in che modo
sarebbero cambiate. Anna perse il suo bambino dopo due mesi, ed
improvvisamente era caduta di nuovo in quel vortice di depressione che
da anni aveva scacciato via. Luca le rimase accanto in quel lungo
periodo. Cercò di farla svagare e di non lasciarla mai sola.
Non
voleva commettesse qualche pazzia. Dopo che Roberto aveva lasciato il
X, la sua carriera aveva preso il volo. Così gli dicevano
tutti,
ma in quel momento a Luca non interessava essere un
sostituto-commissario. Lui voleva solo che Anna si riprendesse.
Passarono circa due mesi prima che Anna si lasciasse convincere ad
andare ad una terapia di gruppo. Luca insisteva che l'avrebbe aiutata.
E così fu.
Anna incontrò
un medico, un
pediatra. Carlo Fiorentini. Avevano iniziato a frequentarsi e le cose
andavano di bene in meglio. Carlo aveva iniziato a fare terapia dopo la
perdita della moglie. Ne uscì pian piano grazie ad Anna. Si
aiutarono a vicenda. Ma Anna aveva sempre Luca come suo pilastro.
Sapeva che se mai sarebbe caduta, lui sarebbe stato pronto a prenderla.
Con lui le cose erano un po' cambiate. Luca aveva una
responsabilità, e dopo la morte di Irene i problemi al X
erano
all'ordine del giorno. Era cambiato lui. Aveva dato un taglio netto a
quel ciuffo da ragazzino. Voleva un look da adulto, e si
sentì
come una donna che tagliava i capelli solo per girare pagina e iniziare
un nuovo capitolo della vita. In realtà fu così.
Ma mentre lui era preso
dal lavoro,
ed era sempre più stressato e assente, Anna decise di
cambiare
di nuovo la sua vita e diventare la signora Fiorentini. Fu come un
fulmine a ciel sereno per Luca. Non se lo aspettava. O per lo meno, non
si aspettava che avrebbe provato quel gran senso di vuoto. Si finse
felice, e pregò che lei non si accorgesse di nulla. Ma
più le nozze si avvicinavano, più il senso di
vuoto di
Luca diventava più grande. Nell'ultimo periodo ne avevano
affrontate tante insieme. Anna era stata indagata per aver sparato ad
un uomo, e Luca in quel periodo cercò di starle vicino, ma
ogni
volta che ci provava, Carlo era dietro l'angolo a far fallire i suoi
piani. D'altronde le cose erano cambiate, non poteva andare altrimenti.
Si finse di nuovo
felice, mentre
l'unica cosa che voleva fare era scappare via da Roma, da lei e da quel
senso di vuoto che non riusciva a scacciare.
Mentre si provava il
vestito con il
quale le avrebbe fatto da testimone, per un attimo si fissò
allo
specchio e decise che anche lui avrebbe cambiato vita. Anche lui
sarebbe stato felice. Ma quando vide Anna in abito da sposa, quella
convizione di poco prima finì per frantumarsi. Era
lì,
bellissima, davanti ai suoi occhi e l'unica cosa che riusciva a pensare
era che non voleva perderla. Che non riusciva a capacitarsi che un uomo
spuntato dal nulla se la stesse portando via. Ma nonostante quella
strana sensazione che provava dentro, decise che doveva smetterla di
farsi paranoie e doveva semplicemente essere felice per lei, per la sua
nuova vita. E quando l'abbracciò capì che avrebbe
fatto
di tutto per far rimanere quel sorriso fino al giorno delle nozze.
Quando la mattina prima
delle nozze
Anna si alzò, trovò la tavola apparecchiata per
la
colazione, una rosa rossa e una fotografia di lei e Luca scattata
quando presero casa insieme. Non fu facile trattenere le lacrime quella
mattina, né per lei e né per lui. Capirono che
era la
fine di quella bellissima avventura che avevano percorso insieme,
sapevano che da domani in poi le loro vite sarebbero nuovamente
cambiate. Lei sarebbe stata la signora Fiorentini. Avrebbe avuto modo
di farsi una famiglia. Ma Luca voleva un'ultima sera con lei. Aveva
bisogno di un attimo solo per loro due. Quello che non sapeva
è
che ne avevano bisogno entrambi.
Quella sera, seduti sul
tappeto, dopo
una cena, a detta di Anna, orribile, e avvolti da quella bellissima
atmosfera grazie alle candele che aveva messo Luca, il loro rapporto
prese una svolta che nessuso di loro si sarebbe mai aspettato. Quella
sera, tra sguardi e mezzi sorrisi, capirono che il loro non era un
semplice rapporto di amicizia. Era amore. Un amore a modo loro,
così lo chiamarono, ma pur sempre amore. Erano
lì, seduti
vicini, e si guardavano. Si guardavano dopo essersi scambiati delle
promesse. Dopo aver detto "Lo
voglio".
Anna capì che quelle promesse equivalevano ad un per sempre.
E
Luca capì che no, non poteva farcela ad essere felice senza
di
lei. Non poteva farcela perché il cervello e il cuore
avevano
due idee completamente diverse. Non immaginava nemmeno cosa stava
succedendo ad Anna in quel momento, non sentiva quanto il cuore le
batteva forte quando si avvicinò. Avevano due scelte:
baciarsi e
cambiare totalmente il loro rapporto, oppure semplicemente abbracciarsi
e lasciare che la vita facesse il suo corso. E all'ultimo istante,
scelsero la seconda opzione. Rimasero minuti interi abbracciati, a
terra, totalmente in silenzio e con un'atmosfera carica di emozioni.
Poi dopo che Luca le lasciò un bacio sulla fronte, si
sorrisero
e si diedero la buonanotte.
Al risveglio capirono
che non c'era
via di fuga. Oggi le cose sarebbero cambiate per sempre e loro si
sarebbero un po' persi. Non ci sarebbero state più le serate
passate davanti alla tv, accoccolati sul divano, come una vecchia
coppia di sposati. A Luca faceva male pensare che adesso, quei momenti,
Anna li avrebbe condivisi con un altro.
Ma la vita non sempre
segue il
percorso che si è scelto. E quel giorno Anna si
ritrovò
seduta sul bordo di una fontana, vestita da sposa, dopo aver lasciato
andare via Carlo. Lui non aveva creduto a lei, e Anna non voleva
sposarlo senza amore. Carlo le aveva chiesto se pensava che ci fosse
qualcun altro che l'amasse più di quanto faceva lui e il
silenzio bastò per farlo andare via. Anna lo capì
solo in
quel momento che aveva fatto una scelta. Che la vita le aveva dato una
scrollata e fatto cambiare idea. Non ebbe nessun dubbio durante quel
silenzio: Luca era stato sempre accanto a lei e aveva sempre creduto in
lei. E quando qualche secondo dopo lo sentì accanto,
capì
che il cuore aveva fatto una scelta. E che quella scelta era stata
condivisa dal suo cervello. Lei aveva scelto Luca. Aveva scelto il loro
amore.
Luca cercò di
rimanere
neutrale alla notizia che Anna aveva mandato via Carlo, che non si
sarebbe più sposata. Non poteva sorridere e abbracciarla in
quel
momento, perché sapeva che quella scelta che lei aveva fatto
avrebbe cambiato le cose. E lui aveva bisogno di tempo.
E quando quel giorno,
durante il
ricevimento del "non-matrimonio" di Anna e Carlo, Luca la
invitò
a ballare sotto le note di quella splendida canzone, tutti attorno a
loro capirono che le cose erano destinate a cambiare. Che quei due non
potevano essere per sempre due semplici amici. Era il loro momento
quello. E mentre lui la stringeva, in quel abito da sposa, lei
capì che era tutto ciò che voleva, tutto
ciò di
cui aveva bisogno.
Ma al solito il destino
si mise in
mezzo, e Anna rischiò di perderlo. Luca era rimasto ferito
duranto uno scontro a fuoco con Flaviano. Anna non lo lasciò
nemmeno un attimo, e aspettò che si risvegliasse.
Pregò
come non aveva mai fatto in vita sua, tra le lacrime. Gli chiedeva di
farlo svegliare. Perché in quel momento ad Anna fu chiaro
ciò che provava: aveva paura di perdere la persona amata.
Si,
lei amava Luca Benvenuto.
Era il 9 ottobre 2008
quando Luca si
risvegliò e si ritrovarono di nuovo occhi negli occhi. Quel
giorno qualcosa di magico era accaduto. Quel giorno, Anna fece una
promessa che avrebbe dovuto mantenere.
- 9
ottobre 2009 -
Un altro anno era volato
via.
Tante cose erano
cambiate. Luca e
Anna erano cambiati. E il loro rapporto, per quanto sembrava
indistruttibile, finì lentamente per sgretolarsi.
Era successo tutto
troppo veloce.
Dopo il ferimento di
Luca e il
recupero, lui e Anna non erano più tornati sul discorso
avuto
quella famosa sera, prima del matrimonio che non si è mai
celebrato. Avevano deciso che era meglio così, che tornando
su
quel discorso avrebbero dovuto prendere una decisione definitiva. E
nessuno dei due era pronto.
Ma le cose cambiano, si
sa, e Anna
non riuscì più a tenersi dentro quello che
provava. Era
innamorata di Luca, ormai lo sapeva anche Elena. Aveva ammesso che
Carlo non avrebbe mai potuto amarlo. Riuscì ad ammetterlo ad
alta voce per la prima volta. Carlo morì durante una
sparatoria
davanti al X. E Anna si sentiva in colpa per quello che era successo,
si sentiva in colpa perché aveva capito che amava un altro
uomo
e gli aveva fatto del male. Luca cercò di farle capire che
non
doveva sentirsi in colpa, non era lei ad averlo ucciso, nonostante
quello che la madre di Carlo le avesse detto. Quella sera stessa in cui
Luca le parlò, le cose tra loro due iniziarono a prendere
una
piega che mai avrebbero creduto. Luca si ritrovò in camera
di
Anna. Si sdraiò accanto a lei, sotto le coperte. Non era la
prima volta che succedeva, nessuno dei due sapeva che stava per
succedere qualcosa di irriparabile. Si ritrovarono a baciarsi. Prima
lentamente. Un piccolo bacio sulle labbra e stop. Ma ben presto la
passione prese il sopravvento e Luca si ritrovò a petto
nudo,
mentre accarezzava la pelle scoperta di Anna. Quando lei gli fu sopra,
a cavalcioni, la spostò e se ne andò, senza dire
nulla.
Quello fu l'inizio della tempesta. Una tempesta che sarebbe durata
molto più di quanto credevano.
Nonostante Luca si
ripetesse che non
fosse pronto, ogni momento in cui Anna era intorno scattava la
scintilla e si ritrovavano a pochi centimetri di distanza. Si erano
baciati altre volte dopo quella notte. Avevano chiarito le cose,
avevano capito che era normale che prima o poi sarebbe successo.
Sembrava che le cose
fossero
destinate a tornare come prima, con qualcosa di diverso che forse
avrebbe solo migliorato la vita di entrambi. Ma così non fu.
Anna incontrò
Dorian Laszlo.
Sembrava un diversivo per dimenticare Luca. Decise che per lui sarebbe
stata Giulia, una studentessa di biologia marina. Era la vita che
avrebbe voluto da piccola. Era stato un caso l'incontro con Dorian, ma
quel caso, l'aveva fatta imbattere nella vita di un mafioso. Quando
Anna lo scopri corse subito a casa da Luca. E quello che ne
uscì
fuori fu l'ennesima litigata.
Se dovessimo scegliere
l'inizio del
punto di rottura di quello splendido rapporto che era un tempo, questa
è la parte iniziale.
Non passò
molto da quel giorno
e Anna fu ferita durante un conflitto a fuoco. Luca la tenne tra le
braccia e cercava di farla rimanere sveglia e vigile. C'era il terrore
nella sua voce, c'era la paura di perderla. Perché,
nonostante
tutto quello che stava succedendo, Luca capì che l'amava.
L'amava davvero e se Anna non fosse stata in uno stato di
semi-incoscenza, avrebbe potuto sentire quel piccolo "amò"
che
Luca si fece scappare mentre cercava di farla resistere.
In ospedale, insieme,
presero una
decisione. Sarebbe rimasto tra loro due. Lei si sarebbe infiltrata
nella banda dei russi, mentre tutti avrebbero pensato fosse in Svizzera
per un intervento alla gamba e sarebbe rimasta lì.
Quando Luca la vide
scendere dalla
macchina, capì che adesso non potevano più
tornare
indietro. Anna si girò un ultima volta a guardarlo e poi
accennò un sorriso.
Da quel giorno
continuarono a
sentirsi via messaggi e passando una buona mezz'ora al telefono. Anna
aveva bisogno che lui le facesse forza, e lui aveva troppo bisogno di
sentire la sua voce. Le mancava. Le mancava perché, diamine,
si,
ne era completamente innamorato!
E non poteva farci nulla
adesso. Ora aveva una missione da portare a termire. Doveva lasciarla
libera di cambiare la sua vita.
Ma ben presto, tutto
cambiò.
In peggio. Luca non la sentiva più, tranne per qualche
messaggio. E quando aspettava notizie, non arrivavano quasi mai.
Si erano baciati. Di
nuovo. Ma
stavolta aveva fatto tutto lui. Voleva baciarla. Voleva farle capire
che l'amava e che non voleva lasciarla più andare via.
Anna però era
offuscata dal
suo amore per Dorian. In realtà era innamorata del suo modo
di
amarla. Era quello di cui aveva bisogno. Era ciò che Luca
non le
aveva dato.
Così non
capì mai il
vero significato di quel bacio al parco che Luca le aveva dato. Non
capì che era un modo per dirle che aveva preso una decisione.
Non capì e
questo cambiò le cose per sempre.
Una sera Luca decise che
era ora di
mettere le cose in chiaro. Sarebbe andato da lei e l'avrebbe trascinata
via da lì, a qualunque costo. Le avrebbe detto
ciò che
provava da diverso tempo e finalmente avrebbero avuto una vita insieme.
Non sapeva quanto si
sbagliava.
Arrivato lì, rimase fermo davanti al cancello a guardare
qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere: due ombre dalla
porta-finestra della camera da letto. Due ombre che conosceva bene. La
sua Anna era tra le braccia di Dorian e quello che sarebbe successo da
lì a poco era ben chiaro. Luca si aggrappò alle
sbarre
del cancello e abbassò lo sguardo. Le spalle caddero, come
se si
fosse rassegnato al suo destino. Avrebbe voluto piangere. Avrebbe
voluto spaccare qualcosa. Possibilmente il visino di quel ungherese che
aveva messo le mani sulla sua Anna.
Ma non fece nulla.
Ritornò semplicemente sui suoi passi e tornò a
casa, scolandosi un'intera bottiglia di whisky.
Andò avanti
così per un
po' di tempo. Fino a fine missione. Quando Anna ritornò a
casa,
a lui sembrava di vivere con un'estranea. Era innamorata di quel
malvivente. Amava il modo in cui la faceva sentire. Luca non
capì mai fino in fondo il perché.
E poi lei aveva deciso
di andarsene,
lasciare la polizia e andare a Trieste a studiare biologia marina. Luca
decise di darle spazio. L'amava, ma non voleva bloccarla. Non voleva
fermarla. Aveva fatto una scelta. E la sua scelta era stare lontano da
lui. Perciò l'avrebbe accettata, a malincuore.
Era il 9 ottobre 2009
quando Anna promise a Luca che lui non sarebbe mai stato roba vecchia.
Quel giorno, un
abbraccio aveva siggilato quella promessa.
Quel giorno, Luca
capì anche che non poteva fare a meno di lei.
Così decise che l'avrebbe aspettata.
Perché lo
sapeva, lei sarebbe tornata.
Un
giorno.
- 9
ottobre 2010 -
Luca e Anna non si
vedevano da un anno. Si sentivano spesso al telefono, soprattutto la
sera, raccontandosi le proprie giornate.
Anna si era trovata bene
a Trieste.
Aveva conosciuto parecchi colleghi e si stava conoscendo con un
ragazzo. Si, proprio una sera di quelle Luca ricevette la telefonata in
cui glielo comunicava. E proprio quella sera, Luca sentì il
mondo crollargli addosso.
Iniziò ad
uscire con Viola, la
vedova del suo ex migliore amico. Si vedevano di tanto in tanto e tra
loro era pure scattato un bacio. Ma Luca sapeva che era un ripiego,
così decise di mettere le cose in chiaro.
Ne parlò per
ore con Giulia
Corsi, e lei gli diede un consiglio che Luca decise di seguire: andare
a Trieste da Anna. Ma il caso era più duro e stancante del
previsto, così, senza dirle perché, gli chiese se
potesse
scendere a Roma.
Anna tornò
insieme ad Abel per una settimana a Roma.
Quello che non sapeva
è che
avrebbe voluto prolungare quella piccola vacanza. Lo scoprì
solo
quando, la sera, Luca lasciò Abel da Vittoria, con cui il
piccolo si trovava bene, senza darle una spiegazione, per poi farla
attendere fuori dal loro appartamento. Solo quando lui andò
le
aprì la porta, qualche secondo dopo, capì che
qualcosa
stava per succedere.
Cenarono, come quella
famosa sera di
due anni prima, seduti a terra, avvolti da quella magnifica atmosfera.
Solo che c'era qualcosa di diverso nei loro cuori, nei loro sguardi,
nei loro gesti. Anche quella sera avevano due scelte: lasciarsi andare
e vivere quel sentimento, oppure decidere di lasciar perdere.
E stavolta Luca decise
di seguire il
cuore. La baciò. La baciò con una tale
intensità
che fece perdere qualche battito ad Anna. Le loro mani avevano
intrapreso un viaggio per conto loro. Quelle di Luca erano sotto la
maglia di Anna, quelle di Anna stringevano la camicia di Luca tra le
mani. Si staccarono quando il bisogno di ossigeno diventò
vitale. Si guardarono negli occhi e Luca disse semplicemente "Fermami adesso se non vuoi. Io
stavolta non sarò in grado di farlo".
Bastò solo quello per far perdere anche quel briciolo di
insicurezza ad Anna. Lo strinse di nuovo a sé, baciandolo di
nuovo. E per Luca quella fu la risposta. Si alzò in piedi e
porse una mano a lei. Lentamente la condusse in camera e ripresero a
baciarsi.
Quella notte, tra quelle
lenzuola, si amarono come se fosse stata l'ultima volta. Si amarono
dolcemente, tra gemiti e sussurri.
Quella sera Luca decise
di cambiare le cose. Quella sera Luca le disse "Ti amo".
Quella sera, insieme, si
promisero il "Per
sempre".
Era il 9 ottobre 2010
quando il loro amore ebbe inizio.
- 9
ottobre 2011 -
Un anno era passato da
quella sera in cui le cose per Luca e Anna erano cambiate nel migliore
dei modi.
Le cose tra loro
andavano a gonfie
vele. Anna un mese dopo quella sera decise di continuare la sua
università a Roma. Non aveva intenzione di rimanere un altro
secondo lontano da lui.
Si sposarono quattro
mesi dopo, tra lo stupore e la felicità di tutti i loro
amici e colleghi.
Abel e Luca avevano
instaurato un
bellissimo rapporto. Anna adorava il modo in cui Luca si prendeva cura
di Abel. Una sera di quelle, parlando di quello, Anna
confessò a
Luca di voler avere un bambino. Sapeva che era lui quello giusto con
cui riprovarci. E Luca fu felice.
Fecero l'amore quasi
ogni sera, ma ancora non riusciva a rimanere incinta.
Non rinunciarono, e
continuarono a provarci. Sapevano che prima o poi ci sarebbero riusciti.
Ma il destino aveva ben
altri
programmi per loro. E il vissero per sempre felici e contenti, non
faceva parte di nessuno di loro.
Un giorno Luca e Anna si
ritrovarono
a litigare di brutto. Si urlarono contro di tutto quella mattina. E
Anna fu quella a rimetterci di più.
Erano le 21 e Anna
premette il tasto della segreteria.
"Ehi.
Ciao amore" - si sentì un sospiro - "Mi dispiace per quello
che
ti detto questa mattina. Mi dispiace per come sono andate le cose. Ci
siamo urlati addosso di tutto e non doveva andare così. So
che
sei a casa della tua collega, ma spero che sentirai il messaggio in
tempo. Finirò tardi a lavoro, ma se intendi fare pace, ti
aspetto al parco, davanti al nostro albero. Porterò il
solito
panino, va bene?" - pausa - "Anna, ti amo. Non devi mai dubitare di
questo. Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. A
più tardi, signora Benvenuto" - e Anna sorrise.
Un
sorriso che rimase lì anche mentre si cambiava per
raggiungere
il marito, anche mentre scese velocemente le scale per salire di corsa
in auto e raggiungere il parco. Si sedette lì, appoggiata al
tronco di quel albero, aspettando.
Ma Luca non sarebbe mai
arrivato.
Era di fronte a Corallo
che gli puntava una pistola contro.
Il primo colpo e
pensò ad Anna.
Il secondo colpo e
pensò che erano stati due stupidi.
Il terzo colpo e si
accasciò a terra, pensando soltanto a lei e chiedendole
perdono ancora una volta.
Anna si strinse nelle
sua giacca, improvvisamente colta da un brivido di freddo.
Guardò
l'orologio.
Erano le 23:59 e Luca
non sarebbe mai arrivato.
Era il 9 ottobre 2011,
ormai, quando
dopo una chiamata arrivata in piena notte al X, alle 5:30, Anna si
accasciò a terra, accanto al corpo di Luca, coperto di
sangue. E
urlò. Urlò fino a quando non le rimase
più voce.
Urlò e pianse tutta la notte, mentre il resto degli amici
del X
guardavano attoniti la scena. Luca se n'era andato. Non c'era
più. Non avrebbero più rivisto i suoi sorrisi la
mattina,
non avrebbero più ricevuto ordini da lui e non avrebbero
più scherzato con lui.
Non c'era più
niente di quel uomo adesso che era disteso a terra.
Anna pianse tutte le
lacrime che aveva tenuto dentro gli anni passati. Pianse chiedendogli
scusa per quella mattina.
Arrivò l'alba
e il corpo di
Luca fu chiuso dentro uno di quei sacchi neri. Boni fece scorrere la
cerniera, per poi fermarsi qualche secondo a guardare il suo corpo e
continuare quel pianto silenzioso. Anna era stata allontanata da
Lorenzo e Gabriele. Vittoria cercava di starle accanto, ma anche lei
non riusciva a darsi pace. Improvvisamente era invecchiata di
trent'anni in un colpo solo.
Doveva essere un giorno
come l'altro, e invece si rivelò la fine di tutto.
Anna capì che
erano stati
degli stupidi. Si erano amati sin dal principio e si erano sempre
respinti. E adesso che erano felici, era troppo tardi.
Era il 9 ottobre 2011 e
Luca Benvenuto non c'era più.
Era il 9 ottobre 2011
quando Anna capì che, nonostante tutto, sarebbero stati per sempre.
- 9
ottobre 2012 -
Un anno. Un anno da
quella dannata notte che si portò via Luca Benvenuto.
Un anno da quando Anna
non si dava pace.
Rimase sulla sua tomba
per tutta la
giornata. Le persone che la vedevano provavano compassione. Stava
lì, seduta sulla tomba a guardare la sua foto. Le mancava
quel
sorriso. Le mancava averlo in giro per casa. Le mancava ogni singola
cosa di lui. Abel si era visto portare via un padre, per la seconda
volta. Ma faceva il forte, Anna lo sapeva. Sapeva che lo faceva per
lei. Però sapeva anche che piangeva di nascosto. Perdere un
padre è già difficile. Perderne due lo
è ancora di
più. Ma rimase accanto ad Anna, perché lo promise
a Luca:
si sarebbe preso cura di lei.
E così fu,
quando Anna scoprì di aspettare un bambino. In
realtà poi si rivelarono due.
Già. Lei e
Luca alla fine ce l'avevano fatta, e aspettavano due gemelli.
La gravidanza
proseguì per il
meglio e pochi mesi dopo Anna diede alla luce una splendida coppietta:
Lucas e Sophie Benvenuto.
Anna li
lasciò con Elena quel
triste giorno per recarsi da sola al cimitero. Gli aveva portato un
mazzo di fiori ed era rimasta ore lì. Parlava, parlava come
se
lui la potesse sentire. E a distanza di un anno gli chiese di nuovo
scusa per quella mattina. Avevano litigato per un niente, senza sapere
che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti.
Era ormai tardi quando
davanti a lei si ritrovò Elena.
"Hai intenzione di rimanere qui
ancora per molto?" - non voleva essere acida, ma Anna
aveva bisogno di reagire.
"Elena, ti prego. Lasciami stare"
- quasi la supplicò tra le lacrime - "Tu non puoi capire come mi
sento, non puoi capire cosa darei per riaverlo indietro..."
"Invece lo so, Anna. Ho perso
mio fratello, la mia unica famiglia! Abbiamo vissuto un dolore simile,
ma guardami!" - adesso anche lei aveva gli occhi velati di
lacrime - "Sono
andata avanti. Ho cercato di vivere anche per lui... Anna, il dolore
rimarrà sempre. Ma ricordi cosa mi dici sempre tu?"
- fece una pausa - "Cito
le tue parole: quello che c'era tra Luca e me non è stato
spezzato. Lo sento ancora qui. Il nostro amore è per sempre.
Te
lo ricordi questo, Anna?" - Anna lasciò
scorrere altre lacrime - "Vieni,
andiamo a casa. Luca è ovunque tu sei. Pensi che gli
piacerebbe vederti qui?" - allungò una mano e
Anna la afferrò.
Ritornarono a casa,
Elena decise di rimanere con lei e i bambini. Quella sera Anna
dormì abbracciata ad Abel.
Era il 9 ottobre 2012
quando Anna decise di ricominciare a vivere. Anche per Luca.
- 9
ottobre 2016 -
Erano passati quattro
anni da quel
giorno. Anna e i bambini passarono al cimitero, e poi si rimisero in
cammino. Elena aveva preparato il pranzo e adesso li aspettava al parco.
Già, al parco
di Anna e Luca. Davanti a quel albero.
Ed è proprio
lì che
avrebbero fatto un pic nic quel giorno. Lucas e Sophie corsero ad
abbracciare Elena, che aveva già apparecchiato tutto. Abel
si
aggiunse all'abbraccio qualche secondo dopo, mentre Elena guardava Anna
che con lo sguardo la ringraziava. Grazie a lei era riuscita ad andare
avanti. Non avrebbe mai ringraziato abbastanza la sua migliore amica
per tutto questo.
Si sedettero sulla
tovaglia e ad un
tratto la piccola Sophie guardò l'albero, dove c'erano
incise
due lettere. Le solite lettere fatte da due stupidi innamorati. Una "L"
e una "A".
"Mamma, questo è
l'albero di cui ci parlavi?" - Anna sorrise e
guardò quelle lettere incise - "Si amore, questo è
l'albero mio e di papà".
La piccola
bisbigliò qualcosa
nell'orecchio del fratellino e si alzarono insieme. Presero una pietra
e insieme incisero le loro inziali sotto a quelle dei genitori. Abel si
alzò subito dopo, e senza dire nulla incise anche la sua
iniziale.
Un petalo del fiore si
staccò dall'albero e cadde tra le mani di Anna. Chiuse gli
occhi mentre lo stringeva - "Ti
amo anche io, Luca" - e chiuse quel petalo dentro alle
pagine dell'album di foto.
Era il 9 ottobre 2016 e
Anna si sentì, dopo tanto tempo, in pace con se stessa.
Sapeva che un giorno,
lei e Luca sarebbero stati di nuovo insieme.
Per
sempre.
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Un
giorno.
Basta
un solo giorno per mettere in discussione tutto.
Un
giorno e la tua vita cambierà per sempre.
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