♥ Dieci
momenti per Jamie, Al e Lils.
{James|Albus|Lily.}
Certe cose non cambiano, questo era
quello che Lily aveva imparato dopo tutti quegli anni.
Le cose non cambiano:
Tuo padre rimane un eroe, tutti ti
riconoscono per strada, la Tana è sempre piena e si, i Grifondoro a
Quidditch rimangono sempre i più forti.
I rapporti non cambiano:
Tu rimani sempre innamorata, James
rimane sempre geloso e Albus, Albus rimane sempre il tuo braccio destro.
Sono cose naturali, cose che non
cambieranno. E’ un po’ come respirare, mangiare, dormire- un po’ come
pettinarsi i capelli la mattina o ridere a crepapelle dopo una battuta
di George Weasley.
“Chi è quel
ragazzo?”
E’ un po’ come quando il cappello
parlante di smista nella tua casa, quella sensazione non sarebbe mai
cambiata per nessuno.
“James,
smettila.”
Come la voce cupa di Albus la
mattina, il suo sguardo smarrito e il cervello in standby per un ora
intera; passano vent’anni e non cambia.
“Non
litigate— oh, di quale ragazzo parli?”
Come Lily che parla nel sonno,
inciampa ovunque, sbraita, scappa di casa e poi sale su una scopa e si
dimentica di chi è; passano vent’anni e non cambia mai.
“Quello lì,
quello moro. Ti sta guardando.”
Come James, che rimane il solito
sciupafemmine, il solito sbruffone, il solito ragazzo che amano tutti;
non cambia dopo vent’anni.
“Però!
E' carino”
Si matura, si fanno nuove
esperienze, si iniziano relazioni, si lasciano amicizie che sembrava
durassero per sempre, eppure c’è sempre qualcosa che rimane immutata.
“Lilian, ti
ricordo che ti devi sposare.”
Vent’anni di viaggi, di nottate da
soli; senza Albus che prepara la colazione, James che porta i cornetti
caldi e Lily che accompagna Ginny a fare la spesa.
“E allora? Lo
sto solo guardando!”
Andare nei soliti spalti a vedere
le partite di Quidditch, ricordarsi la prima volta che tuo padre ti ci
ha portato e rendersi conto che quel bambino riccio che prima era tuo
fratello, che esultava come un pazzo e stritolava quel bambino meno
entusiasta affianco a lui ora ha un po’ di barba, ma che sorride come
un tempo. E l’altro ti stringe forte, continua ad aver paura che tu
cada giù e la sua stretta e come quella di un tempo, da bambini.
“Le
ha fatto l’occhiolino- Albus hai visto? Gli. Ha. Fatto. L’occhiolino.”
E gli sguardi complici di chi fa
casini, di chi deve proteggersi, di chi ha fatto un patto segreto da
piccoli per rimanere sempre tre contro tutto il mondo.
“Albus, non
fare quella faccia ti prego! Non credergli!”
La tua voce che pigola piano ogni
volta che leggi nel pensiero dei tuoi fratelli e no, non c’è bisogno di
magia- li conosci come le tue tasche.
“No
okay, ora lo uccido.”
Quella sensazione, quella di
uccidere in un istante i tuoi fratelli. Quella forte che da piccola
avevi quando ti rubavano il posto affianco a tuo padre o quando ti
facevano degli scherzi, quella ti rimane sempre.
“Non—aspettate!”
Come quando vedi Albus che fa un
passo in avanti per fare un enorme cazzate e vedi James che intanto è
già andato li, ti rendi conto che non cambierà mai niente nonostante
siano passati vent’anni, nonostante tu sai ormai grande e vaccinata.
Nonostante tutto.
E dopo vent’anni ti tocca correre
dietro di loro, pronta per l’ennesima e non ultima litigata.
Certe cose non cambiano mai,
soprattutto per loro.
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E alla fine ce l'ho fatta! Con un
enorme ritardo, ma purtroppo ero in Sardegna a prendere il sole eheheh
Allloooora, spero tanto che vi sia
piaciuta, so che non è il massimo alla fine- ma non importa.
Grazie mille a tutti quelli che
hanno commentato, davvero! Spero di non avervi deluso e scusate ancora
per l'enorme ritardo.
A presto.
ps: brutto efp del cavolo che mi cambia il carattere della scrittura
ghfjdks
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