QUESTIONE DI PROSPETTIVA
(STANZINO DELLE SCOPE)
Jounouchi valutò seriamente se piazzare un bel
morso su
ciò che gli stava impedendo non dico di parlare, ma anche
solo
di respirare, fosse saggio o meno; dopotutto il detto diceva di non
mordere la mano che ti nutre, ed il proprietario di suddetta appendice
gli aveva comprato solo ieri quello che probabilmente era il reddito
medio semestrale di una normale famiglia giapponese in hamburger e
patatine.
Sorvolando sul fastidioso particolare che l’altro non aveva
fatto
altro che insultarlo e sparare battutine sarcastiche per tutta la cena
quegli hamburger erano semplicemente divini e lui avrebbe gradito
ripetere l’esperienza al più presto - come quella
sera
stessa - ma qualcosa gli diceva che se avesse staccato a morsi la mano
del riccastro quello non sarebbe più stato tanto disposto a
sborsare una fortuna per nutrirlo.
Almeno non in tempi brevi, E
LUI AVEVA GIA’ FAME!
Quindi decise d’optare per l’approccio diplomatico.
- Ma sei deficiente!?! Più del solito, cioè?
Nei limiti ovviamente, perché è pur sempre di
Katsuya Jounouchi che si sta parlando.
Ma andiamo con ordine.
Il nostro biondino stava tranquillamente passeggiando per i fatti suoi,
per una volta senza il gruppo che era stato rapit... ehm, gentilmente invitato a seguire
Rishid all‘uscita da scuola.
Lui si era salvato solo lanciandosi con un balzo felino dietro
l’inceneritore, certo che i suoi amici avrebbero voluto che
si
salvasse, ALMENO LUI, dal fare non-aveva-voluto-sapere-cosa-una-volta-appurato-che-era-una-idea-di-Isis
(conoscendo il soggetto era probabile una cosa tipo “caccia
allo
psicotico” o “ammazziamo lo scocciatore“,
con
obbiettivo un ex Re dei Ladri a caso).
Comunque stava innocentemente passeggiando per i corridoi chiedendosi
pigramente se fosse opportuno partire al salvataggio dei ragazzi quando
era stato brutalmente afferrato da dietro e sbattuto in uno
…
sgabuzzino delle scope!
Ora, il nostro era seriamente indeciso se ridere del povero sfigato o
passare direttamente alla parte in cui gli faceva ingoiare le rotule,
quando il soon-to-be
cadavere si decise a parlare.
- Ti sono mancato Bonkotsu?
Ah, certo, lui era quello che veniva barbaramente rapito e rinchiuso in
un buco di 1X1X1.5 m e doveva pure essere insultato! Stava
seriamente
considerando la prospettiva di mirare alla giugulare invece che alla
mano.
- Secondo te? No, non rispondere! Solo ... PERCHE' DIAMINE mi hai
trascinato qui dentro?
A Jounouchi non piacque per niente il modo in cui gli occhi di Seto
Kaiba brillarono minacciosamente, di una chiara luce maniaca.
- Psicotico#1 e Bipolare#2 me l'hanno consigliato! Sembra che ... OUCH!
Jounouchi non era sicuro se incavolarsi con l'altro per aver dato retta
ad Atem e Yami Bakura (che sarebbero stati adeguatamente puniti una
volta che fosse riuscito ad uscire da quello stanzino malefico) od
ammazzarsi dal ridere per il bastone della scopa che gli era finito sul
naso quando aveva cercato di avvicinarsi a Jouno (e il biondo
pensò che ci fosse un che di poetico nella situazione, quasi
una giustizia divina, come un segnale che diceva << vai Jouno, hai il Mio permesso,
la prossima volta che fa il pervertito colpisci duro!
>>).
Alla fine decise di essere carino, dopotutto quegli hamburger erano
DAVVERO ottimi.
- Male? Non preoccuparti, ho sentito che agli idioti non succede mai
nulla di troppo grave ... e comunque è dura peggiorare,
anche se ti colpiscono in testa.
Bé, che c'è? Per lui questo ERA carino e gentile,
ecco!
- Senti un po' t- ... MA CHE DIAVO...AHIA!
A quel punto Jouno abbandonò ogni remora e
scoppiò a ridere come un disperato nel poco spazio
concessogli.
Non solo quello che si preannunciava come un lungo (e noioso) discorso
del grande Seto Kaiba era stato interrotto da un secchio che gli era
caduto in testa quando aveva cercato di raddrizzarsi per assumere la
tipica posa da ti-guardo-dall'alto-in-basso,sono-meglio-di-te,
ma quando aveva cercato di levarselo di dosso era saltato fuori che era
l'unica cosa che reggeva un bel mucchio di cancellini, che senza il
supporto, indovinate un po' ... esatto, erano tutti franati in testa al
nostro CEO preferito!
Seto uscì da quel maledetto ripostiglio livido
(letteralmente e metaforicamente, perchè è meglio
abbondare! ^_^) ed a passo di
marcia, evidentemente cercando sangue, possibilmente quello del suo
ex-cugino e dell'unico albino abbronzato della storia.
Maledicendo e progettando atroci vendette contro il Faraone e
quell’altro psicopatico bipolare che gli avevano consigliato
qual
posto come il migliore per imboscarsi a scuola, dimenticandosi
però di riferirgli che il suddetto fosse formato
puffo!
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