ATTENZIONE.
Okay, allora dal secondo capitolo in poi la storia sarà scritta in terza persona.
Detto questo ci vediamo sotto. Bey. c:
Secondo.
Harry camminava velocemente, sperando di arrivare in tempo o altrimenti i suoi amici lo avrebbero ucciso.
Sentì il telefono vibrare in tasca.
‘Louis.’
Il riccio sbuffò pronto a subirsi una sfuriata a causa del ritardo.
Non fece neanche in tempo a dire pronto, che l’amico iniziò ada urlare.
-TESTA BACATA CHE NON SEI ALTRO DOVE MINCHIA SEI? SE IN RITARDO DI UN’ORA PORCA PUTTANA.- urlò lui dall’altra parte del telefono.
Harry soffocò una risata immaginandosi Louis che gesticolava, facendo avanti e indietro per la stanza.
-Ehi, Lou, calmati sono quasi arrivato. Dieci minuti e…- il riccio non finì la frase che andò a sbattere contro qualcuno.
-Oh scusami.- dissero in coro lui e l'altro.
Harry alzò lo sguardo incontrando due grandi occhi verdi che lo guardavano dispiaciuta.
-Oh, no, non è successo niente.- dissero nuovameente in coro.
I due ragazzi si guardarono per poi scoppiare a ridere.
-Harry? Harry? HARRY.- il riccio si sentì chiamare e solo in quel momento capì che era ancora al telefono con Louis.
-Lou, ci sentiamo dopo.- e detto ciò attaccò senza dare il tempo all’altro di replicare.
-Io sono Harry,- si presentò lui.
-L’avevo capito da come urlava il tuo amico al telefono.- rise la ragazza –Io sono Emily, piacere.- disse sorridendo.
Harry la guardava, sorridendo, osservando ogni suo piccolo tettaglio.
-Un momento, ma io ti ho già visto. Tu sei il ragazzo della bibblioteca.- esclamò lei sorridendo.
-Si sono io, e tu sei la ragazza che passa tutti i giorni davanti casa mia.- disse lui, sorridendo.
Lei annuì sorridendo.
-Ecco, ti andrebbe di venire a prendere un caffè?- gli chiese il ragazzo.
-Da come urlava il tuo amico credo che ti stiano aspettando.- disse sorridendo lei.
-Oh, Louis.E’ strano lascialo perdere.- disse ridendo.
-Comunque mi andrebbe molto volentieri un caffè.- affermò lei.
-Oh, allora andiamo.-
I due iniziarono a camminare fino ad arrivare ad una tavola calda.
Si era dimenticato che i suoi amici lo stavano aspettando ma ora non era importante, voleva stare con lei.
I due parlarono per tutto il pomeriggio, risero e ci conoscerono meglio.
Il ragazzo era pronto a chiederle di uscire quando però si sentì chiamare da dentro il locale.
-HARRY. – alzò lo sguardo e vide Louis che si avvicinava a loro.
-Oh no.- sussurrò mettendosi una mano sulla fronte.
-HAROLD EDWARD STYLES SEI UN GRANDISSIMO IDIOTA. UNO DEI PIU’ GRANDI CHE CI SIA MAI STATO. COSA DIAMINE HAI SOTTO QUELL’AMMASSO DI RICCI? UN CRICETO IN PROGNOSI RISERVATA?- iniziò a sbraitare Louis.
La ragazza scoppiò a ridere davanti quella scena, mentre Harry cercava di calmare l’amico.
-Hei Lou, datti una calmata.- gli disse il riccio.
-Sai da quanto ti stiamo aspettando,cazzo? Da due ore. DUE ORE.- continuò a sbraitare il moro.
-E’ colpa, mia. Non avrei dovuto accettare di prende un caffè con lui così sarebbe venuto da te.- disse ad un tratto Emily.
Louis si accorse solo in quel momento della ragazza e diventò tutto rosso.
Harry scoppiò a ridere vedendo la reazione dell’amico.
-Oh emh… n-non fa niente. T-traquilla.- si scusò balbettando.
-Io sono Emily.- si presento lei.
-E tu dovresti essere Louis vero?- gli chiese retoricamente.
Il moro annuì, fulminando con lo sguardo l’amico che ancora rideva.
-Bhè ragazzi io devo andare. Harry grazie per il caffè- disse lei alzandosi.
Harry smise subito di ridere e si alzò con lei.
-Oh di niente. Senti.. emh.. ti andrebbe di vederci qualche volta?-gli chiese imbarazzato.
-Certo, ecco tieni questo è il mio numero- gli disse porgendogli un foglietto di carta.
-Perfetto, facciamo sabato?- gli chiese grattandosi la nuca dall’imbarazzo.
-D’accordo. A sabato.- disse lasciandogli un bacio sulla guancia, facendolo diventare tutto rosso.
-Poi ti chiamo.- urlò lui in modo che lo sentisse.
Harry tornò a sedersi vicino l’amico che intanto non la smetteva di ridere vedendo l’amico tutto rosso e imbarazzato.
-Finiscila idiota, e andiamo dai ragazzi.- esordì alzandosi dalla sedia uscendo dalla caffetteria seguito da Louis.
Arrivarono a casa , dove Harry si prese una sfuriata da ognuno.
-Ehi ragazzi calmatevi, il nostro Harry ha fatto conquiste.-esclamò ridendo ancora l’amico.
-E chi è?- chiese Zayn incuriosito.
-La ragazza che abbiamo incontrato l’altro giorno in bibblioteca. Quella che passa sempre davanti casa mia.- disse lui andandosi a sedere sul divano.
-Ah, la misteriosa ragazza della via?- lo prese in giro Niall.
-Finitela, tutti quanti. – disse lui scocciato.
-Comunque esco con lei sabato.- annunciò salendo le scale e diriggendosi in camera sua.
Appoggiò il telefono sul comodino e si sdraiò sul letto.
Pochi minuti dopo gli arrivò un messaggio.
‘Sono stata bene oggi. Il tuo amico è simpatico e anche un po’ strano. Comunque questo è il mio indirizzo. Ci vediamo sabato. E.’
Harry sorrise involontariamente.
-Chi è?- gli chiese Louis che era appena entrato.
-Era lei ha detto che è stata bene oggi.- disse all’amico sorridendo.
-E che sei strano.- aggiunse ridendo.
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