cap 12
Scusate l’immenso ritardo, ma è terribile quando a un artista come me manca
l’ispirazione. Per farmi perdonare ho preparato un nuovo capitolo, pieno di
rivelazioni sensazionali! Ormai lo sapete che vi offro sempre nuovi e succulenti
indizi e sempre affascinanti risvolti psicologici per i nostri personaggi. E chi
vi aiuta a comprendere la psicologia di questi personaggi? Ma è ovvio, il
Grillario, scritto dal grillo di Chairot in persona (magari con un piccolo aiuto
da parte dello stesso Chairot).
La Bestia: da quando Belle se n’è andata non c’è più nessuno a impedirgli di
distruggere la sua vita. Ha ripreso a bere, ha smesso di lavarsi, sempre ammesso
che si sia mai lavato, ha ripreso ad affilarsi le unghie sul divano, ha cessato
di fare i suoi bisogni nella lettiera che Belle gli aveva amorevolmente
preparato. Ha trovato in Mrs. Brick la nuova donna dei suoi sogni, che gli
massaggia i piedi e gli fa da schiava (sarà perché lei in effetti fa parte della
servitù?)
Belle: come sappiamo è fuggita dall’Urkham Asylum e nessuno sa dov’è. Può
darsi che tornerà al Castello della Bestia in cerca del conforto dei suoi amici
mobili, ma cosa accadrà quando scoprirà che la Bestia adesso sta con Mrs.
Brick?
Mrs. Brick: è diventata la fidanzata/sguattera della Bestia, lavora tutto il
tempo per il brutto puzzone e deve sorbirsi pure le lamentele del padrone
ubriacone. Lei stava meglio quando faceva il tè per gli abitanti del castello,
ma gli altri stanno meglio adesso che possono bere il tè senza rischiare di
inghiottire il muco della buona ma psicotica dama. Il padrone invece non ha
questa fortuna.
Tockins: è sempre sgarbato verso Chairot per via della sua altezza, così il
detective ha deciso d’indagare sulle azioni passate del cugino. Dopotutto,
l’assassino è sempre il maggiordomo.
Lumière: rompipalle come sempre, la sua situazione è migliorata da quando
Belle è stata arrestata, perché non deve più vestirsi da candelabro.
Mr. Pillow: come sappiamo è misteriosamente sparito, e adesso è nelle grinfie
del diabolico Mr. Phone, che lo sta usando per i suoi malvagi scopi ai danni
dell’umanità.
Il Burattinaio Mascherato: Chairot l’ha incontrato per la prima volta proprio
qui, al Castello della Bestia, e adesso il supereroe è di nuovo qui. Qualunque
cosa succeda siamo tutti più tranquilli sapendo che c’è il Burattinaio a
vegliare su di noi.
L’Eroe del Silenzio: lui è un po’ meno contento di avere il Burattinaio
vicino, e a quanto pare sta prendendo in seria considerazione l’idea di
dimettersi.
Misteriosa Voce Fuori Campo: la sua identità è ancora avvolta nel mistero più
misterioso, ma la Voce continua a intervenire a sproposito durante la storia,
anche se i suoi interventi sono diminuiti da quando ha riottenuto l’incarico di
voce narrante del Burattinaio Mascherato.
Mr. Phone: questa misteriosa entità è tornata sulla scena, più malvagia,
crudele, corrotta, brutta che mai. La vita di Mr. Pillow è nelle sue mani, e
nessuno sa quali siano i suoi veri obiettivi. Non si sa ancora qual è la sua
vera identità
Capitolo 11. Ritorno al Castello della Bestia.
Chairot stava dando un’occhiata ai suoi appunti mentre Mastings pedalava. -
Mastings, mi sto rendendo conto che abbiamo pochi indizi. Alla Città di
Halloween mi era venuta un’idea, ma non ho alcuna prova per confermarla. Il caso
è terribilmente intricato… - disse il detective. – Di chi sospetta, Chairot? –
chiese Mastings, e il detective belga rispose: - Non te lo posso dire. Non
voglio dare alcun aiuto ai lettori. Il problema è che non trovo nessun movente,
ma sento che scopriremo qualcosa trovando altre Agende di Ansem e, magari,
rivedendo il cadavere di Xigbar riusciremo a scoprire qualcosa che prima ci era
sfuggito. – Mastings a quel punto esclamò: - Eccoci arrivati al Castello della
Bestia! – i nostri atterrarono nel parco, dove erano riuniti molti tizi con un
soprabito nero che facevano la fila per entrare nel castello. – Cosa sta
succedendo qui? – domandò Chairot quando scese dal velocipede, mentre Sora e i
suoi due "amici" parcheggiavano la gummiship sopra le rose della Bestia. – Non
lo sa che qui ci si può iscrivere al club più fico del momento? Ho sentito che
c’è Xemnas in persona ad accogliere i nuovi iscritti! Sono così emozionato! –
disse un tizio molto simile a un babbuino, ma con una faccia più brutta. Chairot
e Mastings riuscirono a entrare nel castello sgomitando e menando botte a quelli
che sbarravano loro la strada. I due salirono le scale ed entrarono nella sala
da ballo, nella quale era stato piazzato un tavolo enorme dietro al quale erano
seduti Saix, Xemnas, Luxord e Xaldin. Chairot stava per dire qualcosa, quando
nella stanza entrarono due tizi assurdi. Uno era un nanetto coi baffi gialli, un
elmetto alato in testa, un gladio e una borraccia. L’altro era alto e grasso, la
veste da Organizzazione lo lasciava scoperto dalla vita in su, aveva dei baffi
rossi come i capelli e portava un menhir sulle spalle. I due si avvicinarono al
tavolo, e Saix chiese: - Qual è il vostro nome nell’Organizzazione? – il tizio
coi baffi gialli rispose: - Asterix e Obelix. I nostri veri nomi erano Ristae e
Libeo. – Xemnas smise di giocare alla playstation e disse, battendo sul tavolo
con un martelletto: - Assunti! – Saix si portò una mano tra i capelli e
borbottò: - Ma dove siamo finiti? Ah, povera Organizzazione XIII… meno male che
ho le pecorelle… - Saix prese una pecorella e cominciò ad accarezzarla con una
mano, mentre con l’altra reggeva un coltello con il quale tagliava lentamente il
collo della pecora, che stava lentamente morendo sgozzata, per poi berne il
sangue. – mentre Luxord accompagnava i due nuovi membri in un’altra sala per
prepararli meglio al nuovo incarico che li attendeva, Chairot si piazzò davanti
al tavolo dei membri dell’Organizzazione e disse: - Sono qui per visitare il
cadavere di Xigbar. – Saix prese i suoi occhiali e se li sistemò sul naso, poi
aprì la sua agenda e diede un’occhiata agli impegni della giornata, poi disse: -
Ah, sì, lei deve essere il dottor M. Oribondo, vero? – Chairot rispose: - No,
sono Hercule Chairot, si ricorda di me? mi ha chiamato per indagare sulla morte
di alcuni membri dell’Organizzazione. – Saix si alzò all’improvviso e esclamò: -
Qualcuno ha ammazzato alcuni membri dell’Organizzazione!? Perché non mi hanno
informato?! – Chairot disse: - Guardi che è stato proprio lei a chiamarmi, non
ricorda? – Saix si massaggiò la fronte, poi rispose: - Ah sì, è vero. Mi
perdoni, ma ultimamente sono molto stressato. Ho saltato un appuntamento col
dottor Von Krapfen, e adesso non mi sento molto bene. – Chairot chiese: -
Potrebbe essere pericoloso saltare una seduta col dottor Von Krapfen sia per lei
che per chi le sta attorno, non trova? – Saix rispose: - Sì, normalmente sarebbe
pericoloso, ma io sono corso ai ripari. Prendo dei calmanti. Cioè, lei crede che
il sedativo per balene sia un calmante? Le dirò che non mi fa molto effetto… -
Chairot chiese: - Posso sapere dove si trova monsieur Bestia? – Saix rispose: -
Ha accettato di lasciarci stare nel suo castello, in cambio noi abbiamo
trasformato la sua stanza in una specie di grotta da cavernicolo e abbiamo
distrutto tutti i bagni che c’erano nel castello. Non ne troverà neanche uno, ci
mettiamo d’impegno, quando facciamo qualcosa. – Chairot annuì, poi disse: - Io
vado a fare qualche domanda alla Bestia. Au revoir, monsieur Saix. – -
Arrivederci, signor Chairot ! – borbottò Saix mentre mordeva la zampa di
una pecorella batuffolosa.
Chairot e Mastings lasciarono la stanza e, sgomitando in mezzo a quella folla
di aspiranti membri dell’Organizzazione, riuscirono a raggiungere la stanza
della Bestia.
Ma, Chairot, non dovevamo analizzare il cadavere di Xigbar? – domandò
Mastings quando giunsero davanti alla porta della stanza della Bestia. – Caro
Mastings, deve capire che è difficile mettere a disagio un morto, ed è ancora
più difficile costringerlo a confessare qualcosa rivelando a tutti i suoi
segretucci e segreti. Per questo interrogheremo prima monsieur Bestia, poi
potremo andare all’obitorio. – rispose Chairot mentre abbassava la maniglia
della porta, quando una voce disse:
"Dietro questa porta c’è… esattamente non so cosa c’è, ma sicuramente c’è
qualcosa! Ecco, così non potrete dirmi che ho sbagliato. Non può di certo essere
vuota. Volete procedere?"
· Certo, così ti faccio contento!
· Manco morto, ho di meglio da fare.
· Chissà perché sento che hai sbagliato anche questa
volta…
Ovviamente Chairot scelse la terza opzione, forse perché gli portava fortuna.
"Non illuderti. Ho sbirciato nella stanza giusto prima che voi arrivaste, e
so per certo che in questa stanza c’è qualcosa. Aprite e ve ne accorgerete!"
Chairot aprì la porta e vide che… la stanza era completamente vuota. Avevano
tolto tutti i mobili, non c’era nessuno. – Vede, Voce Fuori Campo? Non c’è
niente in questa stanza. – disse Chairot, ma Voce Fuori Campo intervenne: "Ti
sbagli! Guarda là, c’è la Bestia! Lui è ancora qui!" effettivamente la
Bestia c’era, però era sul balcone. – Monsieur, o madame, Voce Fuori Campo,
monsieur Bestia è sul balcone, quindi non è nella stanza. Come al solito ha
sbagliato. – Voce Fuori Campo gridò, al colmo della disperazione: "Non è
possibile!! Scommetto che non mi pagheranno neanche questa giornata di lavoro!
Maledetti sfruttatori! Mi sa che dovrò prendere in considerazione l’idea di fare
il narratore per le recite scolastiche…" Chairot e Mastings andarono sul
balcone, quando la Bestia li vide. – Salve. – disse la Bestia con la sua voce
simile al grugnito di un maiale raffreddato e un po’ scilinguato. – Bonsoir,
monsieur Bestia. Volevamo farle qualche domanda. – lo salutò Chairot. – Tanto
per cambiare. Senta, io non so niente dell’Organizzazione, mi lasci in pace. –
disse la Bestia, ma Chairot effettuò un triplo salto carpiato al sentire quella
frase. – Lei mente! Monsieur Saix mi ha detto che lei ha dato loro il permesso
di stare nel suo castello! Come lo spiega ciò!? Eh? Eh!? EH!!? – gridò Chairot
saltellando istericamente sotto il naso della Bestia. – Uff, sì, li ho fatti
stare qua, ma solo perché adesso sono veramente io il padrone del castello!
Prima che arrivasse lei c’era quella pazza di Belle che costringeva i servitori
a vestirsi da mobili, coccolava la mia rosa e parlava coi muri e coi cuscini. Le
devo qualcosa, signor Chairot. – disse la Bestia, quando Chairot chiese: -
Credevo che lei amasse Belle. Come mai questo ripensamento? – la Bestia rispose:
- Nessun ripensamento! Io l’avevo fatta stare qua solo per farne una sguattera,
invece poi si è rivelata una seria minaccia per le pulci che mi accompagnano
sempre e per tutti i parassiti che abitano nel castello. Da quando lei non c’è
più passo le mie giornate con Mrs. Brick. L’unico suo difetto è il tè. A questo
proposito vorrei dire che… - la Bestia non finì la frase perché Mastings disse:
- Cos’è quella cosa nera che ci viene addosso? – la Bestia e Chairot si girarono
verso il punto indicato da Mastings. La figura era sempre più chiara, e in pochi
secondi i nostri eroi videro che l’oggetto non identificato era Belle, che
scendeva con un paracadute nero come un’oscura minaccia sul castello della
Bestia. – AH, AH, AH! Eccomiiii! – gridò Belle mentre una misteriosa orchestra
cominciava a suonare la cavalcata delle valchirie. A un certo punto, mentre
Belle rideva come (?) una matta, passò a tutta velocità un altro oggetto non
identificato, ovvero il Burattinaereo, il mezzo aereo del celebre Burattinaio
Mascherato, che ruppe il paracadute della folle. – Dannato nanetto mascherato!
Pagherai per questooooo!!! – gridò Belle mentre precipitava sul balcone del
castello.
- Mademoiselle Belle! Come è arrivata fin qui? – chiese Chairot mentre la
ragazza si alzava. – Sa benissimo che sono fuggita dall’Urkham Asylum. – rispose
Belle guardando con odio la Bestia. – Ma credevo che fosse stata fermata dalla
polizia, oppure che fosse rimasta bloccata in quel mondo. – disse Chairot. –
Signor Chairot, non sia ridicolo. È stato estremamente semplice convincere Miss
Gummiship a darmi un passaggio. Per fortuna c’è gente gentile in questi mondi,
anche se i rozzi non mancano. – aggiunse Belle tornando a guardare la Bestia,
profondamente impegnato a grattarsi dietro l’orecchio con la zampa posteriore. –
Mademoiselle Belle, allude forse a monsieur Bestia? – domandò Chairot. Belle
rispose: - Sì. Questo maledetto puzzone mi ha lasciato in quel maledetto
manicomio per due giorni! Come hai potuto, Bestia!? – la Bestia balbettò: - Beh,
s-sembrava che tu a-avessi b-b-bisogno di cure, cara… - - BISOGNO DI CURE!!?
Anche tu credi che io sia pazza!? Lo sai meglio di me che i mobili parlano! –
strillò Belle, quando Chairot intervenne: - Si calmi, mademoiselle. Non deve
prendersela con monsieur la Bestia solo perché lui l’ha fatta finire in
manicomio, non ha mosso un dito per liberarla, si è subito sbarazzato dei mobili
a lei tanto cari e si è fidanzato con Mrs. Brick. Non è proprio il caso, guardi.
– Belle mosse una mano verso il suo coltello per affettare, poi ci ripensò e
disse: - Ho intenzione di rimanere qui, nel castello. E stavolta non ho
intenzione di andarmene. Non preoccupatevi, non sarò una presenza incombente. –
aggiunse poi ghignando, mentre il cielo si riempiva di fulmini. L’ombra di Belle
si allungò, e la pazza allungò le braccia in modo minaccioso, mentre Chairot,
Mastings e la Bestia tremavano in un angolo del balcone. – STASERA CI
DIVERTIREMO COME PAZZI!!! – gridò Belle, poi scoppiò a ridere, e la sua risata
fragorosa e folle risuonò sinistramente per tutto il castello.
- Bene, se lo dice lei. Io e il mio amico Mastings vorremmo vedere il
cadavere di monsieur Xigbar. – disse Chairot. – M-ma certo… se Belle c-ci
concede di a-andare… - balbettò la Bestia, guardando intimorito Belle, che
disse: - Oh, voi andate… non accadrà niente… per ora, almeno… - poi sogghignò, e
tutti si accorsero che i suoi occhi erano di un giallo simile a quello degli
occhi di Saix. I nostri eroi si allontanarono dalla stanza in fretta, e la loro
uscita di scena fu accompagnata dalla sinistra risata di Belle, che li seguì
fino alle segrete.
- Signor Chairot, ma dove sono finiti Sora, Pippo e Paperino? – domandò
Mastings mentre scendeva le scale insieme al piccolo detective belga, che
rispose: - Credo che monsieur Sora sia il tizio che sta combattendo con monsieur
Xemnas, mentre Paperino e Pippo sono quei due che giocano a backgammon in un
angolo. – in effetti Sora e Xemnas stavano duellando, un duello feroce, senza
esclusione di colpi, tutto era permesso… - Vai, Pikachu! – gridò Sora, cosa che
non aveva alcun senso, visto che Pikachu non c’entrava proprio niente. – Ma
scusa, tu hai detto che tutto era permesso, e io mi sono regolato di
conseguenza. – Sora non fece quasi in tempo a finire la frase, poiché Xemnas lo
attaccò con violenza. Sora cadde a terra a causa del calcio negli stinchi che
Xemnas aveva sferrato, poi il numero 1 dell’Organizzazione disse: - Le tue
deboli facoltà non possono nulla contro il potere del Lato Oscuro! – poi lanciò
fulmini dalle dita, ma Sora riuscì ad allontanarsi appena in tempo, per poi
nascondersi dietro mucchi di paglia, casse, mobili rotti, Polonki sincopati e
quant’altro c’era nelle segrete. Mentre questa graziosa scenetta tra Xemnas e
Sora si consumava, Chairot, Mastings, Paperino e Pippo avevano iniziato una
piacevole partita a briscola. Dopo poco tempo arrivò anche Luxord, così la
briscola divenne un poker.
- Non puoi nasconderti per sempre, Sora. – disse Xemnas. – Anche perché la
stanza non è molto grande. – fece intelligentemente notare Paperino, quando
Xemnas disse: - Sora… sento le tue emozioni… i tuoi pensieri ti tradiscono, essi
sono molto forti, specialmente verso… tua sorella. E così hai una sorella
gemella. - - Che cazzo dici? – intervenne Sora, ma Xemnas non lo ascoltò, e
continuò il suo bizzarro discorso: - Obi-Wan è stato saggio a nasconderlo a me,
ora il suo fallimento è completo. - - MA COSA CAZZO DICI!!? – gridò Sora uscendo
dal suo nascondiglio (faceva finta di essere un albero, lo aveva imparato alle
recite delle elementari), per poi balzare addosso a Xemnas, sferrando una serie
di rapidi e violenti colpi col Keyblade, finchè il numero 1 non cadde a terra. –
È finita, Xemnas. – disse Sora preparandosi a dare l’ultimo colpo a Xemnas, che
urlò: - Fermo! Non puoi farlo! – Sora domandò: - E perché mai? Tu hai ucciso mio
padre! – Xemnas si alzò e rispose: - Ti sbagli, Sora. Io non ho ucciso tuo
padre, perché in realtà nessuno ha ucciso tuo padre, oltretutto c’è da
considerare che sono io tuo padre. – Sora inarcò un sopracciglio, quando arrivò
sua madre, ovvero la Strega Nocciola, che disse: - Guarda che è vero, sai? Lui è
il mio carissimo maritino. Adesso, Sora, Xemnas, venite che ci sono i crauti! –
Sora e Xemnas gridarono in coro: - NOOOOOOOOOOOO!!! – poi scapparono a gambe
levate, seguiti da Chairot, Pippo, Paperino e Mastings, mentre Luxord decise di
andare in giro a truffare la gente col vecchio e sempre efficace gioco delle tre
carte. I nostri eroi si lasciarono alle spalle la madre di Sora ed entrarono nel
gigantesco obitorio dell’Organizzazione XIII. – Io credevo che i membri
dell’Organizzazione sparissero una volta uccisi. – commentò Paperino, ma Chairot
gli rispose prontamente: - E bravo, e noi come potevamo fare per analizzare il
cadavere di Xigbar? Non siete logico, monsieur Paperino. – il detective belga si
girò e vide Topolino che cercava di portare via il corpo di Xigbar. Il topo
sarebbe di certo riuscito a scappare, se non fosse stato per Saix, che stava
giocando ad "Acchiappa la talpa" proprio lì vicino. Purtroppo per il Re, Saix
non aveva messo gli occhiali, così il numero 7 scambiò Topolino per una talpa,
così gli diede una botta sulla testa con la sua pesante mazza. Mastings legò
Topolino a una sedia, poi prese il cadavere di Xigbar e lo posizionò sul tavolo
dove Saix aveva piazzato il suo "Acchiappa la talpa", così il povero numero 7 fu
costretto ad andare a giocare da un’altra parte. Chairot si avvicinò al cadavere
del defunto numero 2 e lo osservò a lungo, poi, dopo aver fatto un’accuratissima
analisi, sentenziò: - Quest’uomo è proprio vecchio! – Paperino e Pippo fecero un
applauso al grande detective, che s’inchinò sorridendo compiaciuto, per poi
tornare ad analizzare Xigbar: - Che schifo, ha i capelli pieni di forfora! –
esclamò Chairot, e continuò a fare considerazioni del tipo: "Ha le unghie
inumanamente sporche!" oppure: "Costui non ha visto un dentista da almeno
cinquant’anni." E anche: "Guardate, la pelle è sepolta sotto tre strati di
untume, cibo e schifezze varie." Dopo mezz’ora passata a commentare la bruttezza
di Xigbar, Pippo urlò: - Insomma, che cosa ha concluso di interessante per la
soluzione del giallo!!? – Chairot sbuffò, poi disse: - Ok, ok. Il tizio orrendo
è morto da circa 80 anni. – Sora intervenne, sicuro di dire una cosa
intelligente: - Al massimo ottanta ore. È morto alla Città di Halloween. - - E
invece no, monsieur Sora. Quest’uomo è morto nel 1928. –
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Questa fan fiction è presentata da: Darkness Divani!
Chairot va a sedersi su un bel divano nero e comincia a mangiare bomboloni a
palate, facendo cadere chili di crema e cioccolato sul divano. – Oh no! Ho
sporcato il mio bellissimo divano! Come farò?! – esclama Chairot in modo
palesemente finto, quando ecco arrivare il televenditore-Riku. – Non si
preoccupi, i nuovi divani della Darkness Divani contengono dei Blu Cicci che
verranno a pulire il vostro divano da ogni cosa che intacchi il loro nero. –
annuncia Riku, ed ecco arrivare i Blu Cicci che cominciano a pulire il divano
con solerzia. Il televenditore continua: - E non dimenticate, per le prime
cinquanta telefonate c’è anche il tavolino "Cane Rabbioso", disponibile nelle
tonalità blu Oltretomba e rosa Mary Sue. Cosa aspettate? Telefonate! E adesso
passiamo a un’altra strepitosa offerta…
40 Minuti più tardi…
FINE PUBBLICITÀ
- Quest’uomo è morto nel 1928. – disse nuovamente Chairot. – Va bene, abbiamo
capito. Non c’è bisogno di ripeterlo due volte. – disse Pippo. – Ma come può
essere una cosa del genere, signor Chairot? – intervenne Saix. – Sappiamo che
Xigbar è morto alla Città di Halloween. Non può essere morto nel 1928! – Chairot
si accarezzò il suo baffo e mezzo, poi commentò: - In effetti dovrebbe essere
come dice lei, monsieur Saix. Ma una mente aperta come la mia vede oltre la
realtà. Ricordate, quando c’è una soluzione semplice quello che rimane, specie
se improbabile, deve essere la verità. – la Bestia disse: - Tutto ciò è molto
interessante, ma io devo andare nella sala da ballo con Mrs. Brick. – e così
dicendo se ne andò di corsa.
- Mentre monsieur Bestia non c’è noi potremo fare un giro nel castello.
Sarebbe interessante, no? Potremmo trovare degli indizi interessanti. – disse
allegramente Chairot uscendo dalle segrete, diretto verso l’atrio, seguito da
Sora, Paperino, Pippo e Mastings.
Appena arrivati nell’atrio videro uno spettacolo davvero assurdo. Il
Burattinaio Mascherato in persona (persona è una parola grossa, però) era lì, ma
non nella sua solita posa eroica che incuteva sempre timore nei suoi avversari e
rispetto e sicurezza nei suoi protetti, bensì era a terra agonizzante. Di fronte
a lui c’era una misteriosa figura la cui testa era avvolta in una specie di
asciugamano bianco con delle decorazioni a fiorellini. L’anonimo tizio reggeva
un pezzo di Sgarfabullonyte verde, e la puntava addosso al Burattinaio, e
rideva. – Non è una questione personale. – disse il losco figuro, e per un folle
attimo a Chairot parve di aver già sentito quella voce, poi tornò a concentrarsi
sugli avvenimenti. – M-maledetto… chiunque tu sia… - disse il Burattinaio mentre
l’uomo si avvicinava tenendo la Sgarfabullonyte in mano. – Mi dispiace. È
finita, Burattinaio Mascherato. – il tizio con l’asciugamano in testa sollevò la
pietra. Stava per colpire il supereroe, quando arrivò un aiuto del tutto
inaspettato. Mary Sue si mise in mezzo al tizio e al Burattinaio Mascherato,
fece apparire un nuovissimo Keyblade enorme, ma maneggevole, dall’aria
imponente, rozza e crudele, ma al contempo delicato, luminoso e leggiadro, e lo
usò per colpire il losco figuro. Il tizio con l’asciugamano in testa barcollò
sotto a causa del rapido ma violento colpo dell’infallibile Keyblade di Mary
Sue, il suo asciugamano cadde a terra, così tutti videro il suo volto. Invece
non aveva volto, infatti il tizio divenne improvvisamente immateriale, e i suoi
vestiti caddero a terra come (?) un mucchio di stracci. Mary Sue demolì la
Sgarfabullonyte con un colpo del suo magnifico e sbrilluccicosa Keyblade, poi si
girò verso il Burattinaio e lo abbracciò, domandando: - Stai bene, piccolo
nanetto dall’enorme ciuffo? – il supereroe sarebbe rimasto tra le braccia
dell’avvenente Mary Sue, se non fosse per la visione di Chairot e gli altri che
lo guardavano con tanto d’occhi, perciò l’eroe si alzò, si spolverò la
calzamaglia e disse: - Non si preoccupi, cara e dolce mariola, sono un supereroe
e so cavarmela da solo. – Paperino alzò gli occhi al cielo e commentò: - Certo,
ci sentiamo tutti più sicuri adesso che c’è lei in circolazione, nessun
criminale oserà farsi avanti. – in quel momento si sentì un terribile urlo
provenire dalla sala da ballo.
I nostri eroi entrarono di corsa nella grande stanza, e videro Mrs. Brick e
la Bestia al centro della sala, e davanti a loro Belle! – Mademoiselle Belle,
che sta facendo!? – domandò Chairot mettendosi davanti alla psicopatica. – Stia
indietro, patetico nano da giardino! Si è intromesso troppe volte, adesso è una
questione tra me e la Bestia! – gridò Belle sbarrando gli occhi enormi e gialli.
– D’accordo, Belle. Cosa vuoi? – domandò la Bestia. – Vendetta. – rispose
semplicemente Belle. – Ho intenzione di trasformarti in un Heartless, e per
farlo ho preso qualcosa che ti è caro. – Pippo esclamò: - La rosa! – Belle
inarcò un sopracciglio, poi disse: - In effetti non sapevo cosa scegliere tra il
deodorante e la rosa. Io ho preso il deodorante… - la Bestia eseguì un triplo
salto carpiato e gridò: - YUUU-HUUUU!!! - - … Ma ho preso anche Mrs. Rose per
sicurezza. – disse Belle mostrando sia il deodorante che la rosa. – D’oh! –
esclamarono tutti. – Non preoccupatevi, messieurs, la indurrò alla ragione! –
esclamò Chairot, quando si avvide che Belle era scomparsa proprio mentre
parlava, e con lei era scomparsa Mrs. Brick. – Mannaia ai pescetti! In
quest’ultimo pezzo gli eventi si susseguono troppo rapidamente. – commentò
Chairot, quando arrivò Tockins. – Chairot, ho visto Belle andare nell’atrio! –
esclamò Tockins. – Dall’alto della tua intelligenza, cosa
suggerisci di fare? – Chairot si avvicinò al cugino e rispose: - Ti suggerisco
di ammazzarti! – poi se ne andò nel salone seguito dalla Bestia, Mastings, Sora,
Pippo e Paperino. Lo scontro finale con suo cugino era solo rimandato. Tutti
erano tesi, nessuno capiva più che cosa stava succedendo, visto che tutto si
stava svolgendo troppo velocemente.
Nell’atrio c’erano tutti. Xemnas, Saix, Luxord, il Burattinaio Mascherato e
Mary Sue, e tutti guardavano verso l’alto, verso una sporgenza dove si trovava
Belle, che rideva e teneva strette a sé la rosa e Mrs. Brick. Qualcuno aveva
chiamato i Dragoni-Pompieri, il commissario-Berserker e tutte le Forze
dell’Ordine Che Non Esiste.
Ognuno dei presenti cercava di tirare giù Belle a proprio modo, chi tirando
sassi, chi (Luxord) cercando di convincerla a scendere per una partitina a
poker, chi invece la ignorava e chi cercava di arrampicarsi lungo i muri per
farla scendere. – Dobbiamo impedire che facciano del male a mademoiselle Belle.
– disse Chairot. – Monsieur Sora, tenga a bada Mary Sue! - - Sì… con piacere… -
rispose Sora sbavando. – Anzi no! Sora, tenga fermo il Burattinaio, Paperino,
Pippo, fermate Mary Sue, Mastings, ferma tutti gli altri! Monsieur Bestia, lei
vada a picchiare mio cugino Tockins. – ordinò il detective belga
Non appena la folla fu calmata dai nostri eroi, Chairot domandò a Belle: -
Perché sta facendo tutto questo, mademoiselle? Le ripeto che noi possiamo
aiutarla! – Belle alternò una serie di risatine isteriche a pianti altrettanto
isterici, poi gridò: - Tutti dite di volermi aiutare! La Bestia lo disse… - -
Non è vero. – bisbigliò la Bestia, ma Belle lo ignorò e proseguì il suo
monologo. - … eppure la Bestia non ha mosso un dito per salvare Mr. Pillow, e ha
causato la morte del dolce Stury! Quelli dell’Urkham Asylum dicevano di essere
miei amici e di volermi aiutare, ma credevano che fossi matta, e anche lei,
signor Chairot, ha detto di volermi aiutare numerose volte. Anche Mr. Phone, che
mi ha dato la libertà, aveva promesso di aiutarmi, ma dopo che ho eseguito
l’incarico che mi aveva affidatonon si è fatto più sentire! La Bestia ha tolto
tutti i miei mobili, e mi ha tradito con Mrs. Brick! Una teiera, capite!? UNA
TEIERAAA!!! – Belle prese un coltello da bistecca Miracle Blade IIIª Serie
Perfetta. Stava per piantarlo nel collo di Mrs. Brick, ma Sora intervenne, e per
la prima volta la sua domanda fu utile: - Ma perché, Belle? Perché fai tutto
questo? – le pupille di belle divennero due fessure, i capelli disordinati
sembravano improvvisamente più grigi, il volto era sfigurato da una terrificante
espressione di pura follia. – Per Mr. Pillow… Ho fatto tutto questo solo per Mr.
Pillow. Lui è la mia vita. Senza di lui non ho motivo di vivere. Lo voglio
vendicare, ecco perché trasformerò la Bestia in Heartless. E un giorno io
ritroverò quel cuscino… e quando Mr. Pillow sarà mio, io potrò esistere
completamente. – disse Belle, poi saltò giù dalla sporgenza insieme a Mrs. Brick
e la rosa, e uscì fuori dal castello. I nostri eroi la seguirono, mentre i
Nobody, Mary Sue e quelli dell’Organizzazione, perso l’iniziale entusiasmo per
la cattura di Belle, cominciarono a festeggiare, a ubriacarsi e a giocare ad
"Acchiappa la talpa". Il Burattinaio invece salì ai piani superiori del castello
con fare sospetto.
Belle attendeva Chairot e gli altri fuori dal parco, su un ponte. La
fanciulla sorrideva crudelmente vedendo l’espressione rabbiosa della Bestia
(simile a quella che aveva quando andava in bagno) mentre le correva incontro, e
sorrideva ironicamente vedendo Chairot che arrancava dietro Mastings, Sora,
Paperino e Pippo. – Tu! – gridò la Bestia fermandosi a pochi passi da Belle (con
somma felicità di Chairot). – Fuori dal mio castello! - - Non sarebbe meglio
tornare all’Urkham Asylum tutti insieme e fare quattro chiacchiere lì con tè e
biscottini? – Belle rispose: - Con piacere. Ma preferisco viaggiare leggera.
Cosa posso lasciare qui? Mrs. Brick? O la rosa? O forse il tuo deodorante,
puzzone? - - Molla il deodorante, Belle. – biascicò la Bestia. Le cose si
stavano mettendo proprio male, quando avvenne qualcosa di totalmente
inaspettato. I lettori più scaltri avranno già capito.
Il Burattinaio Mascherato era sul tetto del castello in sella alla sua
bicicletta rosa. Il supereroe cominciò a pedalare, e si fiondò a tutta velocità
giù dal castello, gridando: - Sono come E.T.! Posso volare con una
biciclettaaaa!!! – il Burattinaio probabilmente sarebbe morto, ma la fortuna era
dalla sua parte, così l’eroe volò dritto addosso a Belle, che mollò la rosa,
Mrs. Brick e il deodorante.
- Patetico esserino ripugnante! – gridò Belle al Burattinaio, mentre Mrs.
Brick scappava con la rosa e il deodorante, ma l’eroe non badò all’insulto. –
Fai schifo! Sei un supereroe fallito! – il Burattinaio rimise in piedi la sua
bici. – Insulso omuncolo rivoltante vestito di rosa e di verde! – il supereroe
borbottò: - A me il rosa e il verde piacciono… - - E quel tuo ciuffo è
assolutamente ripugnante! – gli occhi del Burattinaio si riempirono di lacrime,
poi l’eroe capì che era indecoroso per uno come lui piangere, quindi passò
all’azione e diede un cazzotto a Belle, che indietreggiò fino alla fine del
ponte. Schierati di fronte alla pazza c’erano Chairot, armato di coltello per
disossare e spinare e di Keyblade, Sora, che, a giudicare dall’espressione, era
capitato lì per sbaglio, Paperino e Pippo, che non avrebbero fatto paura neanche
a Xemnas, l’infuriato Burattinaio Mascherato, Mastings e una specie di enorme
ammasso di pelo puzzolente, con uno straccio viola sulle spalle, che era la
Bestia. Visti gli avversari non c’è da sorprendersi nell’apprendere che Belle
sorrise, per poi afferrare due coltelli per affettare Miracle Blade. Il volto di
Belle era totalmente trasfigurato. Gli occhi erano del tutto gialli, il volto
era diventato terribilmente pallido, i capelli le ricadevano sul viso, le labbra
erano diventate nere e sottili. Insomma era la moglie ideale per Voldemort.
Iniziò il combattimento. Paperino, Pippo e Mastings si fiondarono addosso a
Belle, che balzò sopra le loro teste effettuando una capriola in aria. Una volta
atterrata Belle prese lo spremiagrumi Miracle Blade e lo usò per tramortire
Paperino. Sora sperava di colpirla mentre era impegnata col papero, ma Belle era
troppo veloce, così Sora mancò la ragazza, che lanciò tutti e quattro i coltelli
da bistecca addosso a Sora. I coltelli colpirono Sora alle spalle e alle gambe,
immobilizzandolo alle mura del castello (potenza Miracle Blade), dove il
Prescelto del Keyblade decise di rimanere per godersi la battaglia feroce.
Pippo sferrò un violento colpo contro Belle, ma questa prese il coltello per
tritare e tritò lo scudo del Capitano dei Cavalieri Reali; una volta disarmato
Pippo Belle gli tagliò i suoi unici tre capelli con le forbici Miracle Blade, e
concluse l’attacco con un calcio negli stinchi del poveraccio. Ormai rimanevano
in piedi solo Chairot, il Burattinaio, Mastings e la Bestia. Chairot cominciò a
mangiare bomboloni, la Bestia e Mastings attaccarono frontalmente Belle, mentre
il Burattinaio Mascherato scivolò alle sue spalle per attaccarla a sorpresa. Ma
Belle non si faceva fregare così facilmente. Belle balzò alle spalle di Mastings
e lo colpì alle spalle con la paletta per tritare Miracle Blade. La forza del
colpo lo fece finire dritto addosso al Burattinaio, così gli unici avversari di
Belle ormai erano Chairot e la Bestia.
Chairot, vedendo che gli altri combattenti erano messi male, cercò di
alzarsi, con scarsi risultati, così Belle e la Bestia si ritrovarono soli, nella
loro ultima lotta. Belle scoppiò a ridere sguaiatamente, poi si mise a piangere,
poi cominciò a urlare. Tutto ciò era molto inquietante, visto il curioso
cambiamento fisico di Belle da dolce fanciulla in figlia di Lord Voldemort.
Chairot era quasi riuscito ad alzarsi.
La Bestia tirò fuori le unghie e Belle affilò i coltelli per affettare.
Chairot era in piedi.
I muscoli di entrambi i combattenti erano tesissimi, pronti a scattare.
Chairot era di nuovo caduto.
Belle disse: - È finita, Bestia. –
Chairot era in piedi, in una posizione stabile, ma era tardi.
La scena sembrava al rallentatore. Sia Belle che la Bestia scattarono l’una
verso l’altro.
La Bestia ringhiò e sollevò una zampa.
Belle sollevò un coltello per affettare.
La Bestia abbassò la zampa con violenza per squarciare il petto di Belle.
Belle parò con il manico dell’altro coltello per affettare, e l’attimo
successivo il coltello per affettare che Belle teneva alto sopra la sua testa
aveva colpito il petto della Bestia, che cadde a terra.
Chairot leccò la crema che gli era caduta sul panciotto, poi prese il
Paradiso delle Yaoi e si preparò a combattere, ma Belle lo disarmò lanciandogli
contro un coltello per sbucciare e pelare Miracle Blade. – Mi dispiace, Chairot.
Non c’è più niente da fare. – mormorò Belle, ma Chairot prese il coltello per
disossare e spinare e disse: - Questa lotta è inutile, mademoiselle Belle.
Deponga i coltelli, e risolviamo la cosa pacificamente. – Belle ridacchiò, poi
saltò addosso a Chairot ringhiando. I due caddero a terra, ma la lotta continuò.
Belle graffiava e mordeva, mentre Chairot era più sulla difensiva. Il feroce
duello continuò senza risultati eclatanti per l’una o l’altra parte, finchè
Belle non prese un coltello da bistecca. La fanciulla provò a piantarlo nel
petto di Chairot, ma questi bloccò la mano di Belle. Il detective non avrebbe
resistito a lungo, se non avesse visto che Belle portava al dito un anello. Con
un rapido movimento Chairot sfilò l’anello dal dito di Belle e gridò: - Se ti
muovi butto giù dal ponte Mr. Ring! – Belle si bloccò. In quel momento scoppiò
un improvviso temporale (che è molto drammatico e molto utile per finire il
capitolo). Il Burattinaio Mascherato nel frattempo si era rialzato, e ora era
alle spalle di Belle. Il supereroe approfittò del momento di smarrimento di
Belle per prenderla alle spalle. La ragazza, nonostante la sorpresa, riuscì a
divincolarsi, prese di nuovo un coltello per affettare e lo alzò verso il cielo,
quando un fulmine colpì la lama in acciaio inossidabile Miracle Blade. La scossa
colpì anche Belle, che cadde a terra. Chairot si inginocchiò accanto a lei e le
sentì il polso, poi, vedendo lo sguardo preoccupato del Burattinaio, disse: -
Stia tranquillo. È ancora viva. L’incubo è finito. –
Il giorno seguente scoprirono che il fulmine aveva guarito Belle dalla sua
psicosi, la pace era tornata davvero al Castello della Bestia, Chairot aveva un
altro mistero davanti e nessun indizio. Nonostante ciò, i nostri eroi partirono
per non si sa quale mondo, alla ricerca di altri indizi.
Grandioso! Contenti della guarigione di Belle? Ma chi è il tizio con
l’asciugamano in testa? Cosa voleva Mr. Phone? Come ha fatto Xigbar a morire nel
1928? Questi misteri verranno svelati… probabilmente mai! Alla prossima!
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